AMICI
COME PRIMA…
Scusa
so che e' soltanto
un'altra scusa
ti siedo di fianco
ed e' come se non fossi
qui
Stavo lì,
seduta al suo fianco ad aspettare che la conversazione prendesse una
piega
migliore.
Avevamo
rovinato tutto.
Guardai le
sue labbra muoversi e scandire qualche parola che però non
riuscii a sentire.
E parli
non riesco a sentirti ma
tu parli
mi chiedi di capirti
e non e' facile dire di si
Continuavo a
fissare quelle labbra perfette che pochi giorni prima si erano posate
sulle
mie. Ora probabilmente mi stava dicendo che era stato solo un errore,
come
ripeteva da quasi un’ora, ma io non lo ascoltavo, non volevo
farlo. Mi chiedeva
di capirlo. Ma cosa c’era da capire? Che non ero stata diversa da
tutte le
altre?
Mandi in pezzi il mio cuore
e pretendi di
di potertela cavare cosi'
"Amici come prima"
mi costa una fortuna
riuscire ad ammettere che
e' stato solo un gioco
un affare da poco,
ma sono innamorata di te.
Ma certo.
Lui era Synyster Gates diamine! Cosa potevo aspettarmi da lui? Io ero
sempre
stata solo un’amica per lui ma in cuor mio sapevo che per lui
provavo ben
altro. Lo sapevo bene.
E mi ero
illusa che per lui quella notte avesse contato qualcosa, avesse
significato ciò
che aveva significato per me.
Povera
illusa. Ero solo una ragazzina imbottita di stupidi e poco realistici
sogni
adolescenziali e lui era solo un uomo come gli altri.
Era in
astinenza da giorni probabilmente. E gli ero capitata io a portata di
mano.
Fine dei giochi. Ed io invece mi ero innamorata di lui. Che idiota.
E' tardi
per tornare indietro
adesso e' tardi
vorrei riempire il vuoto
che ora lasci qui dentro
di me.
Mi alzo da questa sedia
vado via di qui
non mi volto mentre dici
cosi':
"Amici come prima"
mi costa una fortuna
riuscire ad ammettere che
e' stato solo un gioco
un affare da poco
ma sono innamorata di te.
Mi alzai e percorsi
a grandi passi il locale, verso l’uscita. Non potevo più
sentire la sua
ipocrisia.
Come
potevamo essere amici come prima? Come poteva pretendere che io
cancellassi i
miei sentimenti, il mio amore? Era troppo tardi.
E voltandomi
per un attimo vidi nel caminetto un foglio di carta consumarsi piano. E
mi
sentii come lui. Come quel foglio, bruciato, scottato, consumato.
Incrociai i
suoi occhi e li vidi pieni di rimorso. Rimorso per ciò che
avevamo fatto o per
il male che mi aveva fatto? Per il modo in cui aveva mandato in
frantumi il mio
cuore?
Lo vidi
avvicinarsi e non riuscii a muovermi. Forse speravo che lo facesse.
E magari
stava venendo ad abbracciarmi e baciarmi, a sussurrarmi che mi amava,
che
l’amicizia non c’entrava più.
Mi prese la
mano e ripeté la sua formula. Amici come prima.
Ma si
sbagliava, non potevo più.
Mi sottrassi
alla sua presa e corsi fuori lasciando del mio passaggio solo il
tintinnio dei
campanelli che pendevano dalla porta del locale.
"Amici come prima"
non vale piu' la pena
considerando il fatto che
e' stato solo un gioco
ti sarai divertito,
ma ti amo e non so neanche
perché.