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Autore: Francee    13/07/2016    0 recensioni
Il pacifico Regno di Evelit scomparve, il territorio si divise in quattro regioni e il popolo fu smistato in base al colore della propria anima.
Le regioni dell’acqua, del fuoco, della terra e dell’aria sembravano destinate a essere divise per sempre, soltanto una persona era a conoscenza della profezia che avrebbe riunito queste terre, purtroppo quella persona era morta.
“Gli anni di pace saranno per dieci volte gli anni di guerra,
i poteri dei quattro vivranno ancora nel sangue del loro sangue,
i regni torneranno ai legittimi proprietari
dopo sconfitte, morti, sangue e lacrime.
Non ci sarà lieto fine ma solo il giusto equilibrio"
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Regno di Evelit durante l'egemonia del Re Alabit era un territorio prospero e pacifico, alla sua morte Evelit andò ai suoi quattro figli: Tiberius amante della terra e della natura, Eva principessa del cielo e dell'aria, Navir detentore della forza di mari, fiumi e laghi e Demetria che aveva in mano il potere distruttivo del fuoco.
Dopo dieci anni di pace, l'equilibrio tra i quattro fratelli si ruppe per ideologie diverse e ciò procurò una frattura non solo mentale tra i cittadini, che prendevano le difese dei governanti in base ai loro interessi, ma anche a livello fisico e geografico.
Il pacifico Regno di Evelit scomparve, il territorio si divise in quattro regioni e il popolo fu smistato tra i nuovi regni in base al colore della propria anima.

La prima parte di territorio cadde in una voragine della terra ed evitò lo schianto grazie al nucleo di fuoco che nacque al centro di questo; le alte temperature favorirono la nascita della regione di Adènitre, sotto il controllo dell’aggressiva e forte Demetria dall' anima rossa. Il popolo del fuoco dall' anima arancione la seguì e sprofondò insieme a lei.

La seconda regione che si formò fu Maricop, la terra si alzò spinta dal potere di Eva e rimase stabile nel cielo tra le nuvole. L' anima gialla della dolce e saggia principessa portò con se il popolo dell’aria dall'anima rosa.

Nacque poi Uliton, la regione dell’acqua. Navir portò a largo il suo territorio dividendolo in due piani collegati fra loro, uno che sprofondò nel mare di Shisa e l'altro rimase invece a galla.
Il popolo dell'acqua dall' anima blu seguì con rispetto l’elegante Re dall'anima grigia.

L'ultima regione fu quella della terra che rimase lì dove era sempre stata, nacque Tètrone sotto il controllo di Tiberius, il prepotente Re dell'anima viola. Era la regione più popolosa infatti, tra il popolo della terra, erano presenti anime di colore marrone, nero e verde.

Di Evelit era rimasta solo una piccola frazione di terra, territorio neutrale lasciato inabitato.
Qui i quattro fratelli sancirono un nuovo equilibrio tra queste regioni con la Pace di Evelit; fecero confluire i loro poteri in una lastra di cristallo che nascosero in una grotta.
Nessuno però era a conoscenza di una profezia creata da una vecchia sacerdotessa che morì poco dopo.

“Gli anni di pace saranno per dieci volte gli anni di guerra,
i poteri dei quattro vivranno ancora nel sangue del loro sangue,
i regni torneranno in mano ai legittimi proprietari
dopo sconfitte, morti, sangue e pianti.
Non ci sarà lieto fine ma solo il giusto equilibrio.”




Erano passati 
99 anni dalla Pace di Evelit, i quattro fratelli riposavano in pace già da tempo, purtroppo i loro discendenti non avevano mostrato abilità o poteri speciali e il colore delle loro anime era comune a quelli del popolo.
Le anime rosse, grigie, gialle e viola scomparvero con i loro primi possessori e davanti alla semplicità e all' assenza di potere dei loro sovrani i popoli si erano ribellati ai nuovi governanti.
Ad Adrènitre si era instaurato un governo autoritario guidato dall'esercito, la fame e la povertà erano dilagate nel paese e il popolo non aveva più modo di ribellarsi. La terra sprofondata nella voragine si era fortunatamente incastrata tra le pendici di due monti e sopravviveva anche senza il fuoco di Demetria.
Tètrone la terra continuava a essere rigogliosa, ma il popolo viveva di agricoltura e senti. Il governo era debole e la regione si divise in numerosi e piccoli villaggi retti da anziani chiamati "I Saggi".
Ad Uliton si viveva di pesca e dei frutti del mare nella parte superiore della regione, la ricchezza era come sempre nelle mani del governo e il popolo non godeva più delle libertà che aveva anni e anni fa.
Maricop, senza il potere dell' aria, stava sprofondando sempre di più, centimetro dopo centimetro, giorno dopo giorno e nessuno riusciva a trovare una soluzione a questo problema.





Alyssa guardò per l'ennesima volta fuori dalla finestra, se si concentrava bene riusciva a scorgere la linea in cui il mare di Shisa finiva e iniziava il cielo nero coperto da nuvole scure.
Si voltò per guardare l'orologio a pendolo, erano le due di notte, se sua madre l'avesse trovata alzata si sarebbe arrabbiata e l'avrebbe sgridata perché le rimanevano solo tre ore di riposo prima di andare a lavorare.
Ultimamente passa intere notti a guardare fuori dalla finestra, aveva bisogno di silenzio e concentrazione per riuscire a capire il sogno che si presentava nella sua mente da più di due settimane.
Ogni volta le sembrava di avere captato qualcosa, un particolare importante ma poi si svegliava e tornava al punto di partenza.

Affondava nel mare di Shisa cadendo dal peschereccio in cui lavorava, veniva trasportata sempre più giù da una forza potentissima, respirava normalmente e man mano che la pressione dell'acqua aumentava invece di sentirsi schiacciata si sentiva libera.
Riusciva a toccare il fondo del mare con i piedi nudi, come sempre scorgeva qualcosa di luminoso che sfuggiva via veloce e poco prima che riuscisse a prenderlo si svegliava e si trovava sudata nel suo letto, dopodiché non riusciva ad addormentarsi più.

Non vide il sole levarsi nel cielo a causa delle nubi scure, si accorse che era ora di prepararsi quando sentì dei passi nel piccolo corridoio.
"Oggi la tempesta è assicurata" pensò prima che sua madre entrasse nella stanza scoprendola già sveglia.



Il tempo aveva retto fino a quel momento, aveva remato fino alla baia di Fimilù per prendere più pesci possibili ma non era riuscita a pescare un granché.
Stava ritirando le reti per tornare a casa quando un fulmine ruppe il mantello di nuvole con cui si era coperto il cielo e si fracassò molto vicino alla sua piccola imbarcazione.
Dallo spavento Alyssa perse l'equilibrio e inciampando tra le corde e le reti finì in acqua, sarebbe riuscita a tornare sulla barca facilmente se solo un'onda anomala non l'avesse inghiottita e trascinata giù con forza.
Pensava di essere nel suo sogno ma non vi era la stessa tranquillità.
Aveva il batticuore per il fulmine che l'aveva quasi colpita, l'acqua le riempiva i polmoni con una forza impressionante, aveva iniziato a piovere copiosamente e cadendo aveva sbattuto il ginocchio, la ferita aperta a contatto con l'acqua salata bruciava e a stento riusciva a muovere la gamba destra.
L'onda anomala che aveva cercato di affogarla si dissolse permettendole di tornare a respirare ma l'ossigeno le si bloccò in gola quando vide l'enorme vortice che era nato poco lontano da lei.
Le correnti la stavano spingendo verso il centro, incurante della stanchezza e della ferita che sanguinava e bruciava cercò di nuotare controcorrente per sfuggire alla morte che l'attendeva.
Il vento aumentò e con lui anche la forza del mare, lottò con tutte le forze ma queste si rivelarono vane quando una seconda onda anomala la inghiottì di nuovo, trascinandola in basso e facendole perdere il senso dell'orientamento; senza più ossigeno nei polmoni Alyssa svenne e si lasciò trasportare dalla corrente fino al centro del vortice.


"La luce del sogno torna nella mente, stavolta non sfugge anzi si avvicina e timidamente entra nel petto".


 
Salve a tutti ^-^,
questa è la prima storia che scrivo in questa sezione di efp, ho deciso di cimentarmi in questa nuova impresa dopo anni che non toccavo più un tasto del computer per scrivere qualcosa...
La storia è nata nella mia testa mentre facevo uno di quei quiz che gironzolano su Internet, questo parlava appunto del colore della propria anima.
Beh spero vi piaccia l'inizio, fatemi sapere cosa ne pesate :)

Bacii Francee.
 
  
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