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Autore: Daughter_Of_The_Moon    13/07/2016    1 recensioni
Prompt dato per il WAOFP “Blue Exorcist, Rin/Yukio: Non può essere sbagliata una cosa che ci fa stare così bene”.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Rin Okumura, Shiro Fujimoto, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Prompt dato per il WAOFP “Blue Exorcist, Rin/Yukio: Non può essere sbagliata una cosa che ci fa stare così bene”. Spero di non essere andata troppo fuori traccia!




N O V U S

Are we wrong?



Per Yukio, accettare le novità era stato sempre più difficile rispetto al fratello. A Rin bastavano massimo pochi giorni per rielaborare il tutto e accettarlo. Per lui non era così facile.

Ricordava quando il padre gli aveva rivelato della natura di Rin. Si era intestardito, spaventato ed aveva evitato suo fratello finché questi non era tornato da lui, stranamente timido, con negli occhi lo sguardo da cucciolo perduto; lì aveva giurato di non fare più niente che potesse ferire il gemello.

Oppure, quando, aveva cominciato l'allenamento da Esorcista. Non voleva, si era impuntato, non voleva vedere quelle cose, era solo un bambino! Ma Shiro si era abbassato, inginocchiandosi davanti a lui, gli aveva messo le mani grandi e ruvide sulle spalle. Lo aveva guardato dritto in viso e, con enorme serietà, aveva chiesto, sussurrandolo come se fosse un segreto: << Ami tuo fratello? >> Yukio aveva fatto una faccia forse buffa, perché il prete aveva trattenuto una risata. Era ovvio che amava il fratello! Avrebbe fatto tutto per lui. Annuì velocemente. Il padre sorrise.

<< Allora impegnati per lui. Se non ci fossi tu, chi lo proteggerebbe? >>

Gli tornò in mente la sua promessa, fatta non troppo tempo prima, e sospirò. << Okay >> disse solo, ma era abbastanza.

Quando suo fratello aveva tirato fuori la lama dal fodero per richiudere il passaggio, Yukio sapeva che presto sarebbe arrivato un nuovo cambiamento. E lo aveva affrontato, così come aveva fatto con gli altri-anche se questa volta era costato quasi una morte data da un misero demone di basso livello. Rin avrebbe finito per ucciderlo, dannazione!

Archiviarono il fatto e andarono avanti. I cambiamenti ancora, però, non piacevano a Yukio. Dopo tutto, non si cambiava mai del tutto. Per quanto diventava forte, in fondo era sempre quel bambino. Ciò che cambiavano erano le circostanze e ciò che hai intorno a te.


<< Yukio? >> una voce lo riscosse dal suo stato di dormiveglia. Girò la testa verso il fratello, in una muta domanda. Quello lo stava guardando con una strana espressione. << Che c'è, nii-san? >> Rin lo fissò per ancora un altro istante, e lui si agitò sulla sedia, cercando di non sembrare agitato quanto in realtà fosse. Lo stomaco era tutto sotto sopra e non era tanto sicuro fosse mal di pancia.

<< Sei strano >> rispose il gemello, la voce che si soffermò sulla parola “strano”. Poi, continuò << sicuro di non stare male? >> e, senza avvertire, si avvicinò e gli mise una mano sulla fronte. Uno strano calore cominciò ad emanarsi dal punto in cui Rin lo aveva toccato, avvolgendolo tutto. Sperò di non essere arrossito. Si scansò bruscamente dal fratello.

<< Sto benissimo! Ora lasciami studiare >> sbottò, voltandosi ai libri. Non voleva far vedere al ragazzo quanto in realtà quel contatto lo avesse incasinato dentro. Era bastato quello, e tutto in lui si era proteso verso il fratello, il cuore aveva cominciato a battere forte, troppo veloce, milioni di farfalle avevano preso a svolazzare libere in lui. Quasi dette una testata alla scrivania. Che cosa aveva di sbagliato?! Perché ciò che provava era sbagliato, totalmente. Un simile attaccamento al fratello gemello, sangue del suo sangue...e poco importava che anche l'altro sentisse lo stesso e ricambiasse.

<< Se papà fosse ancora vivo ci ucciderebbe >> borbottò, pietrificandosi subito dopo. Lo sguardo di Rin sembrò fargli un buco in testa.

<< Il vecchio? >> disse, << che c'entra? >>

Forse ho il tempo di farlo io, pensò, di uccidermi da solo, mentre esaminava tutte le scuse che gli vennero in mente. Fortunatamente, il cellulare squillò proprio in quel momento. Rispose il più velocemente possibile, ringraziando Dio.

<< Pronto? Oh, Shura. Sì. Oka- non chiamarmi così! Arrivo, arrivo >> chiuse la chiamata, sospirando dentro di sé.

Si girò verso il fratello. << Devo andare. E no, >> aggiunse appena vide che il maggiore (di poco) aveva aperto bocca, << non verrai. >>

Le proteste di Rin gli risuonavano nelle orecchie anche dopo essere uscito dal dormitorio decadente.


Quando ritornò nella stanza, trovò ad attenderlo solo il silenzio e la luce accesa. I suoi occhi furono attirati dalla figura dormiente del fratello. Dormiva a pancia sotto, una gamba fuori dal letto e la coperta finita chissà dove. La coda frustò l'aria.

Si avvicinò con un sorriso stupido sul volto. Si morse un labbro, indeciso. Doveva svegliarlo, forse? Prima di poter decidere, il gemello si mosse, aprendo piano gli occhi.

<< Sono io >> sussurrò Yukio, << torna a dormire. >>

Rin mugugnò, scuotendo la testa. << Ti stavo aspettando, ma devo esse'e crollato >> ammise, la voce impastata dal sonno. Sorrise ancora di più.

<< Sto bene, non preoccuparti. >>

<< 'ieni >> Rin si spostò per fargli spazio. << Così? >> sollevò un sopracciglio, << devo cambiarmi. >>

Il fratello fece una smorfia infastidita. << Allo'a muoviti. >>

Una decina di minuti dopo Yukio uscì dal bagno con il pigiama. Tutta la stanchezza della giornata lo aveva improvvisamente travolto e più di una volta aveva rischiato di addormentarsi in doccia. Si stese accanto a Rin, che gli si strinse subito contro, mettendogli una mano intorno alla vita. Chiuse gli occhi e seppellì la testa tra i capelli dell'altro. Un'ondata di calore lo colpì in pieno. Si domandò se sarebbe mai cambiato. Se, un giorno, la vicinanza con il fratello non avrebbe fatto questo effetto, non gli avrebbe fatto più male il desiderio di lui.

<< Rin? >> chiamò a bassa voce.

<< Mh? >> Yukio deglutì. << Posso baciarti? >>

Alla risatina del gemello si imbarazzò, ma il nodo alla gola si sciolse appena le labbra del maggiore incontrarono le sue, decise. Rispose al bacio, mentre la coda di Rin lo avvicinò a lui ancora di più, se possibile. Non era uno dei baci migliori, entrambi erano stanchi e quella cosa era ancora nuova. Ma, diamine, avrebbe rivissuto quel momento all'infinito. Se non era perfetto era qualcosa che gli si avvicinava.

Yukio tornò a immergere la testa nelle ciocche corvine dell'altro. Un'altra domanda gli si formulò in mente. Strinse gli occhi con forza, fino a vedere piccoli puntini nella penombra.

<< Rin? >> chiese di nuovo.

<< Si, Yu'io? >>

<< Questa cosa è sbagliata? >> seguì un lungo silenzio. Si era quasi addormentato, i pensieri che vorticavano in una spirale, quando il fratello, più incosciente che sveglio, disse: << Non può essere sbagliata una cosa che ci fa stare bene. >>


Questa novità non era poi così male.



Angolo di quella pazza della scrittrice:

Il mio debutto in questo fandom e al WAOFP *lacrimuccia time*

Il prompt è decisamente meraviglioso, spero di non aver fato casini o divagato troppo (conoscendomi...).

Per chi non avesse capito, la relazione tra i due c'è, così come c'è Yukio con le sue mille preoccupazioni da nuova relazione.

Mi scuso anche per la troppa introspezione, ma sono reduce da una Solangelo (per chi non sapesse, fandom di Percy Jackson) moolto introspettiva e basata sullo studio dei personaggi, e questo mi ha leggermente influenzata. Sorry.

Anyway, spero di non aver fatto gravi orrori. Se li notate, fatemelo sapere!

Lasciate una recensione se volete, a me fa sempre piacere. Vi ricompenserò con biscotti al cioccolato.

Bye,

Daughter_

   
 
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