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Autore: Freez shad    14/07/2016    7 recensioni
Dopo gli avvenimenti di "Una sfida, tre compagni e....", Nick dovrà ora cimentarsi in una nuova sfida: farsi accettare dai genitori di Judy.
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bonnie Hopps, Judy Hopps, Nick Wilde, Stu Hopps
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nuova vita di Nick'
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All'inizio, quando durante il concerto serale di Gazzelle Judy lo aveva informato della volontà dei suoi genitori di conoscerlo, Nick accolse la notizia con sentito, ma nascosto, stupore e soddisfazione; finalmente quella logorante attesa era finita; finalmente si sarebbe potuto presentare ai signori Hopps per ciò che era; finalmente la loro relazione non sarebbe piu stata tanto clandestina e subdola, come questa appariva ai suoi occhi.
È vero, ne erano a conoscenza già in diversi come il capitano, o il grosso e adiposo Clawhauser o addirittura lo stesso mr.Big, ma non i suoi genitori; dovevano assolutamente venirne al corrente dato che un giorno,quando sarebbe arrivato il momento, avrebbe dovuto affrontare proprio loro per poter chiedere la mano della figlia. 
Aveva già avuto modo di rimpiangere la mancata opportunità di andare con lei quando, giusto una settimana prima, Judy fece ritorno a Bunny Burrow per qualche giorno, lasciandolo "furbamente" sfidare sfacciatamente Bogo e il centralinista; nonostante in quella occasione era stata Judy ad insistere affinché lui non venisse questo diniego, invece di scoraggiarlo, non fece altro che accrescere la sua determinazione d'incontrarli.

Ma adesso, a distanza di tempo e di fronte a quel treno che lo avrebbe portato nella terra dei roditori dalle lunghe orecchie, questa sua tanto auto acclamata determinazione iniziò a vacillare,
<< Carotina, comincio ad avere dei ripensamenti sulla "tua" idea >> disse mettendosi in posa teatrale, portandosi una mano al cuore << E se poi vedendomi volessero spezzarmi il cuore, e non solo in senso figurato, allontanandomi così da te >>,
<< Oh, Nick! A parte il fatto che sei staro tu ad insistere tanto per volerli conoscere e poi non sono dei tipi così...."rustici" da arrivare a tanto, almeno credo >> concluse, leggermente dubbiosa sella sua affermazione,
<< Sai, ti devo proprio ringraziare. Quel tuo "almeno credo" è molto confortante, adesso sì che potrò affrontare il viaggio più serenamente >>.
Dopo quella frase, per quanto ironica fosse, un'improvviso silenzio calò su di loro; un silenzio tanto fitto, nonostante il vociare della folla che li circondava e sorpassava, quanto espressivo dove gli unici veri oratori erano gli intensi sguardi che entrambi si lanciarono.
Alla fine Judy, abbassando la testa e le orecchie a dimostrazione del suo rammarico, ruppe quella opprimente bolla di mutismo con voce dolce, ma al contempo dispiaciuta, avendo intuito il comprensibile timore della volpe,
<< Ascolta, se non ti senti ancora pronto, lo capisco e possiamo rimandare l'incontro ad un altro giorno. Lo so che non è facile e non voglio costringerti a fare qualcosa che non vuoi, soprattutto se è una cosa tanto delicata e importante come questa. Non fa niente, davvero >>.


'Prima o poi riuscirò capire come diavolo fai a farmi sentire in colpa con quella tua vocina, piccola e tenera carotina. È un potere troppo grande per te..... e pericoloso per me. Non posso rischiare di perderti'


Pensò Nick, prima di parlare,
<< Se non ricordo male, più di una volta mi hai costretto a fare qualcosa che non volevo. La prima volta quando mi "convinsi" a collaborare al caso Bellwether e poi una settimana fa quando , di tua iniziativa, hai deciso d farmi passare diversi giorni con quei due mammiferi dalle infinite X di taglia >> fece fintamente severo guardandola, per poi concludere con sguardo dolce << Ma, per entrambi i casi, non posso fare altro che ringraziarti per la tua cocciuta insistenza >> parole che non poterono far altro che commuovere la piccola coniglietta, "costringendola" a scaraventarsi su di lui a braccia aperte, riflettendo su quelle parole


'Come ci riesci, Nick? Come fai ogni volta a guardarmi col quel tuo furbo e amorevole sguardo, accompagnato da parole così...giuste da riuscire sempre a tirare fuori le mie emozioni in un modo così unico.
Il tuo è un dono troppo bello per farmelo sfuggire'.


<< Ehm, so di risultare leggermente arido rompendo questo momento idilliaco, >> fece Nick, adempiendo perfettamente alle sue parole << ma penso che il treno stia per partire. Se non vogliamo sprecare l'unico giorno libero concesso da Bogo abbracciandoci come se non ci fosse un domani, sarà meglio per noi salire, non credi? >> fece la volpe con un tocco d'ironia,
<< Allora hai deciso di venire, sei sicuro? Non vuoi ripensarci? >>,
<< E perdere l'occasione di conoscere i realizzatori di cotanta meraviglia? Giammai >> concluse, caricando le valige sul treno e la propria partner a mo di sacco sulla spalla, entrando sul mezzo,
<< No, ehi mettimi subito giù. Non mi pare affatto appropriato, ci pensi a cosa avrebbero detto i miei se ci avessero visto adesso? >> disse arrossendo imbarazzata, cercando di liberarsi da quella presa a lei scomoda,
<< Si, che sono un ottimo sostegno e non solo emotivo? >>,
<< Credo proprio che dovrò istruirti, se vorrai fargli una bella impressione >>.





Così, per tutto il viaggio d'andata, Judy cercò d'insegnare al suo volpesco compagno quale comportamento era tenuto ad avere di fronte a loro,
<< Dunque, ricapitolando:
Anche se siamo dei tipi emotivi ed espansivi, tutto ciò che comporta un contatto fisico deve riguardare solo quelli della nostra stessa specie.... >>,
<< ....quindi, a meno che non lo faccia tu, io non posso in alcun modo toccarti, giusto? >>,
<< Esatto, perciò niente effusioni di alcun tipo ne prese particolari come quelle di prima, altrimenti potrebbe sembrargli che vuoi farmi qualcosa di.....diciamo poco chiaro o pulito >>,
<< Va bene, anche se credo che la prima parte non riguardi me >> fece la volpe, guardandola sorridendo con ironia ,
<< Molto divertente! Andiamo avanti,  mi raccomando non devi assolutamente usare l'espressione "tenero" su altri conigli. E questa volta dico sul serio, non farlo >>,
<< Ciò vuol dire che non sei mai seria quando mi rimproveri di non usarlo su di te? Quante nuove rivelazioni >>,
<< Bhe, veramente......non cambiare discorso, rimani concentrato. Cerca di trattenere il piu possibile il tuo sarcasmo, dato che ai conigli non piace essere presi in giro >>,
<< Me lo ricordo! Spero solo che, se dovessi offenderli, non mi trascinino a risolvere qualche caso di carote scomparse o a partecipare a qualche vecchia faida famigliare >>
<< Nessuno da noi ruba carote ad altri e nessuno partecipa ad alcuna faida, per natura noi conigli siamo tipi pacifici e non badiamo a certe cose >>,
<< A meno che non abbiate in mano una penna registratore a forma di carota e un buon motivo per accanirvi su qualche sventurata volpe di passaggio >> fece, irrimediabilmente sarcastico fino in fondo,
<< La vuoi smettere con tutte queste battutine, cosa ti ho appena detto sul sarcasmo? Passando oltre, non devi assolutamente e per nessun motivo arrabbiarti. Ricorda che sei una volpe e laggiù sono quasi tutti conigli, tra l'altro con una mentalità un po... all'antica, quindi rischieresti di spaventarli. Ma sono certa che saprai autocontrollarti, vero? >> chiese retorica Judy,
<< Appunto, invece spiegami meglio cosa sono queste vostre prove riguardo all'essere......degni. Di cosa o di chi dovrei essere degno? >>,
<< Mi dispiace ma di questo non posso dirti più di quel che già ti ho detto. Non me ne sono mai interessata molto, considerandola come una vecchia tradizione assolutamente illogica e alquanto inutile. E comunque, se anche lo avessi fatto, sono informazioni che riguardano solo i maschi che si presentano come possibili pretendenti alla mano della figlia. L'unica cosa che so è che le prove dovrebbero essere tre e servono per aiutare i genitori a valutare quanto il maschio in questione meriti di stare con lei, ma niente di più >> fece, dispiaciuta di quel disagio a cui sapeva di sottoporlo,
<< Non preoccuparti carotina >> fece Nick, cercando di rincuorarla, << ricordati che sono sempre Nicholas Piberius Wilde e niente è troppo difficile per me, soprattutto dopo aver affrontato i terribili "hobby" di Clawhauser e Bigo. Figurati tre piccole e......"tenere" prove. >>.
Per quanto si sforzasse, non riusciva ad essere serio al cento per cento, almeno non con lei; però sapeva che soltanto con quel suo modo, così sfacciato e ironico, poteva ridestare la giovane coniglietta rendendola di nuovo più allegra e combattiva,
<< Nick! Vuoi farmi arrabbiare apposta, vero? >> appunto.





<< Bunny Burrow, popolazione....un infinità e in continua crescita >> disse Nick, leggendo e modificando in parte il cartello che li informava dell'arrivo a destinazione << Un giorno o l'altro ci invaderete tutti e diverremo vostri schiavi. Ti prego, se questo dovesse succedere, non farmi stare in compagnia di Clawhauser. Preferirei di gran lunga ingurgitare passati di carota fino allo sfinimento >>,
<< Smettila di scherzare, Nick! Sei pronto, invece? Ormai siamo arrivati >> fece lei, preoccupata per quello che li stava attendendo alla fine del loro viaggio,
<< Certo, puoi stare tranquilla! >> rispose sicuro di sé, accarezzandogli dolcemente la testa << In fondo, ci sarai tu con me, giusto? >>,
<< Giusto! >> rispose abbracciandolo per un'ultima volta, prima che il treno giungesse in stazione.



Quando finalmente il treno si fermò e le porte si aprirono, una moltitudine di conigli gridarono a squarciagola il nome della coniglietta che, come spinta da una molla, si fondò su di loro incontrando un'infinità di baci e abbracci; per Judy, il ritorno a casa, era sempre una grande festa dove la maggior parte della famiglia, almeno quelli che la stazione poteva contenere, prendeva parte.
Alla fine, dopo gli euforici conigli e coniglie più giovani, Judy poté essere accolta dalle calde braccia di due conigli più adulti: i suoi genitori Stu e Bonnie Hopps.

Guardandoli, a Nick parve assurdo aver provato quell'irrazionale insicurezza che lo aveva colto al momento di partire; come potevano due creature tanto piccole e.....graziose spaventarlo.
Sicuramente, sarebbero stati assolutamente comprensivi e magari persino favorevoli alla loro relazione.


Concludendo quei calorosi saluti, i coniugi Hopps non poterono fare a mano di notare quella curiosa volpe che li stava a guardare con un'aria così interessata e in attesa di essere notata,
<< Judy, tu sai perché quella volpe ci sta guardando in quel modo? La conosci? >> chiese educatamente Bonnie, non nascondendo un leggero tremore per la risposta della figlia,
<< Papà, mamma, vi presento Nicholas Piberius Wilde. Il mio collega, amico e ragazzo >> rispose fieramente la coniglietta, prendendo l'iniziativa << Ma, se vi fa piacere, potete anche chiamarlo Nick >>
<< COSA? >> urlarono tutti i presenti scioccati, mentre la povera madre cadde svenuta tra le braccia di un sorpreso e crucciato Stu.


'Bhe, poteva anche andare peggio. Certo, carotina, che potevi essere un po più delicata', pensò fra sé Nick, prima di essere riportato alla realta dalle categoriche e stranamente severe parole del padre, manifestandosi diverso dall'originale impressione che si era fatto di lui,
<< Judy, dobbiamo parlare. E vorrei scambiare due chiacchiete anche con lei, signor Wilde >>.




N.d.A. Salve a tutti. Nonostante non ne fossi molto convinto, alla fine ho deciso di scrivere questo sequel.
Diversamente da come ho risposto a qualcuno, non so se questa long sarà più o meno lunga della precedente.
Al momento questo è il primo capitolo; non è molto lungo ma è servito, soprattutto a me, per introdurre Nick in questo nuovo e.....pericoloso mondo leporide.
Fatemi sapere se ha suscitato la vostra curiosità.

Arrisentirci.




   
 
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