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Autore: Undead    14/07/2016    1 recensioni
Storia partecipante al Torneo tre maghi, contest indetto nel forum.
Questa è una storia scritta a otto mani, da tre ragazze e un ragazzo (io).
Narra la storia di Valerie che è un mistero per voi quanto per noi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 5: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3450417&i=1
 
 
Nascondersi dentro un libro


Nella sala grande un brusio si espande tra tutti i tavoli, gli studenti contrariati e invidiosi si lamentano dell’ingiustizia appena avvenuta. Un odio comune verso Potter pervade la maggioranza di loro. Nemmeno i professori sono rimasti indifferenti all’accaduto.
 
Nel frattempo nella stanza delle necessità Valerie ed Etienne erano una di fronte all’altro, la ragazza aveva la bacchetta puntata contro il petto del Serpeverde ancora “disarmato”. Non era facile scegliere l’incantesimo da utilizzare, perché niente le sembrava abbastanza adatto da renderle un minimo di giustizia… certo se non contiamo le maledizioni senza perdono, Valerie, però non voleva spingersi a tanto e abbassarsi al livello del ragazzo.
Quel ragazzo che le aveva fatto perdere la testa, che l’aveva ingannata, umiliata e usata per puro egoismo.
No, lei non si sarebbe sporcata le mani per uno così. Lei è superiore e ora che era tornata nel pieno possesso delle sue capacità intellettuali sapeva esattamente come muoversi.
Improvvisamente la bacchetta che divideva i due giovani non c’era più, Valerie l’aveva rimessa nella tasca del mantello, si era voltata e aveva attraversato la porta per tornare nel corridoio del settimo piano lasciando Etienne pietrificato dalla sorpresa di essere rimasto “illeso” dopo quelle confessioni che, in qualche modo, è stato costretto a fare.
La realtà però era ben diversa…
 
 
Passano le settimane, i mesi e il torneo è, ovviamente, l’argomento più gettonato da tutti. Tutti tranne Etienne che si vedeva molto raramente nei momenti liberi. Valerie ovviamente se n’era accorta, perché pur essendo ferita non riusciva a toglierselo dalla testa e più ripensava a quello che si erano detti, più si convinceva che quello non era il vero Etienne, non era il ragazzo che aveva conosciuto e del quale si era innamorata. Lei era convinta di conoscere la vera essenza del giovane e non poteva fare a meno di pensare che dietro al suo strano comportamento ci fosse qualcosa di serio, molto più serio del suo sogno andato in frantumi.
Armata di queste convinzioni Valerie inizia a cercare il ragazzo ovunque, anche se credeva esattamente di sapere dove si nascondesse o forse lo sperava soltanto, infatti, ogni volta che andava nella loro stanza lui non c’era mai… eppure alla ragazza sembrava che ogni volta ci fosse qualcosa di diverso e sapeva che nessun altro a parte lei ed Etienne potevano entrare in quella specifica stanza, rispecchiava troppo le caratteristiche, i desideri e le passioni di entrambi.
 
Il giorno della seconda prova il castello era deserto. Tutti erano al lago per vedere chi dei quattro campione avrebbe avuto la meglio questa volta. Valerie non aveva seguito molto il torneo e non era sicura per chi tifare ma notava che accanto a lei molti studenti stavano scommettendo ed il più gettonato era Krum, il campione di Durmstrang nonché famoso giocatore di Quidditch per il quale tutte le ragazzine impazzivano. In effetti, non poteva non ammettere che avesse un certo fascino ma oltre ad un giudizio puramente estetico non si poteva spingere e per lei l’estetica non basta. Per Valerie la cosa veramente importante è la personalità delle persone, lei cerca sempre di conoscerle bene prima di dare un giudizio e raramente si sbaglia. Proprio per questo la faccenda con Etienne la turba molto, lei è convinta di aver conosciuto il vero Etienne, un ragazzo che vuole sembrare freddo, superficiale e spocchioso ma che in realtà è un ragazzo tenero e spaesato, proprio come la prima volta che lo aveva visto, con un animo gentile. Un animo che non gli permetterebbe di essere così benvisto tra i suoi compagni Serpeverde, una parte di lui che si è sentito obbligato a nascondere per non essere escluso e deludere di conseguenza la sua perfetta famiglia Purosangue. Un fardello che si è portato dietro per tanto tempo, che ha sempre cercato di nascondere anche a se stesso e che…
 
Improvvisamente la mente di Valerie s’infiamma, come se fosse stata colpita da un’esplosione interna, ora le era tutto chiaro. Sapeva perché tutto d’un tratto il ragazzo dolce che aveva pian piano conosciuto sembrava scomparso, perché aveva cercato di allontanarsi da lei in tutti i modi.
Le parole di sua nonna Irma le balenarono ancora una volta nella testa, lei le aveva insegnato davvero tanto e più Valerie maturava più riusciva a comprendere le molteplici sfumature delle parole e delle storie raccontatele quando era ancora una bambina.
 
Per tutto il resto della prova, la giovane Corvonero cerca tra la folla Etienne fino a che lo trova e da quel momento non gli stacca più gli occhi di dosso per paura di perderlo. Una volta terminata la prova, sempre con lo sguardo fisso, si dirige verso di lui. Lo segue restando qualche passo indietro fino a che non arrivano al corridoio del settimo piano. Il ragazzo si accorge della presenza di Valerie mentre cerca di entrare nella stanza delle necessità e subito si sente in trappola. È consapevole che non ha modo di evitarla quindi la cosa migliore è terminare quello che aveva iniziato.
I due ragazzi si ritrovano ancora una volta insieme nella “loro” stanza, nel loro piccolo mondo segreto. Lunghi e intensi momenti di tensione e d’imbarazzo scorrono tra i due che si guardano senza fare o dire nulla.
 
Etienne aspettava che fosse Valerie a dire qualcosa, poiché era sicuro lo avesse seguito, d’altro canto lei non sapeva come iniziare così, dopo un’eternità, si dirige verso la libreria piena zeppa di tutti i suoi libri preferiti, tutti quelli che le servivano per poter creare le sue pozioni e qualsiasi libro immaginabile che anche solo per un secondo è sembrato utile ad uno dei due.
Osservando bene tutti quei libri si accorge che ce n’era uno inserito a rovescio, sicuramente non era stata lei a riporlo in quella maniera e la curiosità prese il soppravvento. Si avvicina con fare disinvolto e afferra il libro, assicurandosi che il ragazzo non la vedesse, lo giro e lo rigira tra le mani ma non riesce a capire che libro sia. Sembrava vuoto, un semplice ammasso di fogli bianchi rilegati a libro. Doveva assolutamente saperne di più e per non destare sospetti prese altri volumi di pozioni che c’erano lì intorno.
Voltandosi incrocia lo sguardo terrorizzato di Etienne che non si era ancora spostato un millimetro, capisce che lo strano libro che ha destato la sua curiosa appartiene a lui ed è qualcosa di veramente importante. Sperando di non essere colta in flagrante si dirige verso l’uscita, salutando il più naturalmente possibile il ragazzo che continuava a fissarla immobile.
 
Uscita dalla stanza inizia a correre e si dirige immediatamente in biblioteca, cerca il tavolo più nascosto possibile e dopo innumerevoli tentativi vani per scoprire quale magia nascondeva quel misterioso libro, riempie la postazione di libri che spera le possano dare una mano.
 
Etienne ripresosi dallo shock di aver “perso” il suo bene più prezioso si precipita in biblioteca, sicuro di trovare lì Valerie. Dopo pochissimi secondi nota un tavolo sul quale c’erano tanti, troppi libri. Sapeva che dietro alle pile altissime non poteva esserci nessun altro che non fosse la Corvonero che stava cercando. La sapeva immersa nella lettura e non curandosi di non fare rumore si sedette accanto a lei, consapevole che di lì a poco avrebbe cambiato libro e si sarebbe accorta della sua presenza.
 

 
«Che ci fai con il mio libro?»
«C-c-cosa?? Quale tuo libro?»
«Non fare la finta tonta, ti ho visto che lo prendi dalla nostra stanza» Etienne ormai sapeva che non avrebbe potuto nasconderle la verità ancora per molto, così decide di fare la prima mossa «Tanto non riuscirai a leggere quello che c’è scritto senza il mio aiuto»
«Non ho bisogno del tuo aiuto» Rispose un po’ offesa Valerie
«Ah quindi non vuoi sapere che cos’hai rubato?»
«Non ho rubato niente!!» Adesso sì che era davvero offesa  «Comunque so di che si tratta… è il tuo diario segreto, come quello che hanno le ragazzine innamorate» voleva provocarlo e sapeva di esserci riuscita.
«Hai ragione, è il mio diario ma non c’entra nulla con l’amore»
«Ah no? Ne sei sicuro?»
«Tu… tu non puoi capire» Etienne era spaesato, una parte di lui voleva confessare tutto il dolore che lo stava tormentando sin dal giorno in cui ha capito di essersi innamorato di lei; l’altra parte si ostinava a non volerlo ammettere facendolo soffrire ancora di più
«Io ho capito tutto invece» ne era ancora più convinta adesso, quello che aveva intuito al lago era esattamente quello che stava succedendo al “suo” Serpeverde «Ascolta, non voglio che te ne vada vorrei che fossi sincero con me»
«Va bene, dimmi quello che credi aver capito» ormai si era arreso, era pronto a confessare tutto non voleva più essere “solo”
Valerie ripercorre la loro storia, le varie situazioni in cui si erano trovati e tutto il resto per arrivare poi a spiegare la sua ipotesi sul perché Etienne avesse avuto quei cambiamenti di comportamento.
«Tu sei stato cresciuto in un determinato modo, con determinati valori e ideali. I tuoi compagni di casa nonché amici, anche. Solo che tu sei diverso, non credi in tutto quello che ti è stato insegnato, non sei un ragazzo cattivo o superficiale, non condividi gli stessi ideali dei tuoi genitori e dei tuoi amici per questo ti sei trovato bene con me. Siamo diventati amici o forse qualcosa di più perché non ci siamo fermati all’apparenza, ai pregiudizi, alle dicerie… ci siamo conosciuti per come siamo realmente e credo che nessuno ti conosca come ti conosco io, come nessuno conosce me come mi conosci tu. Io so che anche tu sei stato te stesso al cento per cento con me, vorrei che ritornasse tutto come prima. Non devi vergognarti di essere come sei, non devi annullare una parte di te per cercare di sentirti accettata da coloro che, ti hanno insegnato, è doveroso farsi accettare. Non devi essere un leader di un gruppo con il quale non hai nulla cui spartire, loro ti hanno “costretto” a farti venire a letto con me per una scommessa e poi ferirmi, tu però hai accettato perché volevi venire a letto con me e hai colto l’occasione per non doverti sentire troppo in colpa verso i tuoi “amici” o i tuoi genitori. Insomma cosa direbbero se sapessero che il loro adorato Etienne se la fa con una Mezzosangue, probabilmente non vorrebbero più avere niente a che fare con te, ti eliminerebbero dalla famiglia. È questo quello che pensi vero? Credi che le persone che ti amano farebbero questo? Sai una volta mia nonna mi ha detto che: Chi non ti ama per quello che sei non merita le tue lacrime. Me l’ha detto quando ero piccola e avevo avuto una brutta giornata a scuola, io oggi sento di aggiungere che: non si merita niente e soprattutto che chi ti ama lo fa incondizionatamente.»

Dopo il lungo discorso della ragazza Etienne non riusciva a trattenere le lacrime, era riuscita a racchiudere due anni della sua vita in pochissimo tempo non sbagliando assolutamente nulla. Lui voleva credere alle ultime parole della giovane ma non era sicuro che fossero vere. Non riusciva a parlare, voleva ringraziarla, dirle che gli dispiaceva di averla fatta soffrire e di aver sprecato così tanto tempo. Voleva dirle che l’amava. Niente di tutto questo riusciva a uscire dalla sua bocca.
Le lacrime ormai si erano asciugate sul suo viso, il giovane sfila da sotto il braccio di Valerie il suo diario, si alza e se ne va senza dire una parola… lasciandola lì, da sola, sommersa dai libri che tanto ama. Da sola, senza una risposta, senza nulla.
 
 
Prompt: libri, libri e vediamo un po’… ancora libri
 
Con questo capitolo termina la sfida, purtroppo ci sono capitoli in meno di quelli che erano prevesti. Spero quindi di aver concluso la storia in una maniera accettabile, sicuramente ci saranno dei pareri contrastanti, io stesso ne ho ma il lieto fine mi sembrava troppo scontato quindi ho optato per un finale/non finale. Anche perchè ho pensato che visto che è stata scritta da 4 persone questa storia (senza mai esserci messi d'accordo su nulla) ognuno la vedeva in un modo diverso e con un finale non standard ogni persona (sia che ha solo letto la storia, sia che abbia partecipato) può viaggiare di fantasia (almeno un po') in base alle sue preferenze. 
Mi è piaciuto molto partecipare a questo concorso e spero che sia stato altrettanto per le altre partecipanti e che l'ideatrice nonchè giudicia del contest si sia goduta la sua bellissima idea. 

Alla prossima, Alex 
   
 
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