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Autore: ZarxielZerg    15/07/2016    8 recensioni
La storia del mondo Pokémon dalla mia infanzia fino adesso, dal punto di vista di uno specialista Spettro.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Biancavilla, ore 21:30.

 

Il laboratorio di Oak era ben in ordine, vi era una libreria molto vasta; da poco aveva finalmente terminato di catalogare ogni Pokémon presente nella regione di Kanto. Aveva appena letto una lettera di un suo amico, il Dottor Fuji. Egli gli diede delle informazioni riguardanti un suo progetto che serviva a dimostrare finalmente l'esistenza di un Pokémon ritenuto solo una favola e chiese ad Oak di inserire i dati di questo Pokémon e del suo "progetto" nel Pokédex.

Oak rimase in silenzio per qualche istante e poi decise di inserirli. Avrebbe potuto eliminarli in un aggiornamento futuro, se necessario. Dopo mesi di lavoro, infatti, i suoi scienziati gli diedero le informazioni necessarie di ogni singolo Pokémon di Kanto, ma ora era necessario controllare se tutti i dati raccolti erano giusti. Prese il telefono e un'agenda e iniziò a telefonare a delle persone. Terminate le chiamate posò il telefono, mentre i dati dei tre Pokédex sul tavolo venivano caricati a dovere. In un cassetto semi aperto vi erano altri Pokédex, ma senza memoria.

Poco prima che Oak stesse per spegnere il computer, sentì bussare. "Avanti" disse il professore.

Dalla porta entrò un uomo sulla cinquantina, capelli grigi barba corta, ma ben vestito, apparentemente un uomo importante. "Dunque non ti ricordi di me?", secondi di silenzio... "Il tuo stato non è migliorato molto vedo, mio cognato è il Dottor. Fuji."

Oak si alzò. "Perdonami santo cielo, ma con questa amnesia per me è un vero problema tirare avanti, faccio addirittura fatica a ricordare il nome di mio nipote... emh... Arceus santo... come si chiama?" disse mettendosi una mano sulla fronte.

"Blu!", disse l'uomo interrompendolo. "Sì, giusto! Comunque, potrei sapere il motivo della tua visita?".

L’uomo si fece avanti: "Mi sono sempre opposto all'idea di mandare giovani in giro per la regione con i Pokémon, ma..." Silenzio. "Sì?", disse Oak incuriosito.

"Mio figlio, ormai ha 16 anni e so bene che a quest'età  la legge permette di diventare allenatori, quindi volevo chiederti di permettere a mio figlio di-", fu interrotto all'istante.

"IMPOSSIBILE!"

Fu sorpreso da quella risposta e rimase quasi impietrito. L'uomo si alzò dicendo: "Per quale motivo?"

Oak rimase in silenzio e guardò le tre Ball sul tavolo. "Sono già  stati scelti i tre che seguiranno questo viaggio."

L'uomo rise, suscitando la curiosità  di Oak. "Bulbasaur, Charmander e Squirtle? Mio figlio si rifiuterà  di usare quei Pokémon, lo conosco troppo bene, ma questo...", da una tasca prese una Poké Ball e la lanciò ad Oak che la prese al volo. "Non sono un esperto in materia, ma credo che quello sarebbe l'unico Pokémon di questa regione che mio figlio accetterebbe di usare. Ma se preferisci infrangere i sogni di un giovane, non sarò io a impedirtelo...", se ne stava andando, ma poi Oak lo fermò: "Domani alle otto, puntuale", l'uomo se ne andò. Oak prese un Pokédex vuoto dal cassetto e lo collegò al computer.

 

Lavandonia, ore 6:30.

 

"Signorino, Signorino", furono le prime parole che udii quella mattina. Vicino al mio letto c'era il maggiordomo Matt, controllai la sveglia a forma di teschio che avevo sul comodino. Dannazione, non erano nemmeno le sette. "Matt, che diavolo fai? Lo sai che non voglio essere svegliato prima delle 10:13."

Rimase immobile. "Chiedo scusa signorino Raziel, ma sono stati gli ordini di suo padre. Ha detto di portarla a Biancavilla, è molto importante."

Risi. "A Biancavilla? Per vedere quelli della mia età  diventare allenatori al posto mio? No grazie..." e mi rimisi a letto.

"Credo che lei avrà  una gradevole sorpresa."

Mi alzai nuovamente. "Molto bene esci che mi devo vestire."

Appena uscito da camera mia andai in bagno e mi specchiai: ero un ragazzo magro, dalla pelle pallida e capelli neri di media lunghezza lisci e pattinati ai lati, con la parte frontale un più più lunga ed occhi verde oliva, un aspetto più che adeguato se volevo diventare uno specialista Spettro un giorno. Quando uscii dal bagno mi tolsi il pigiama e mi vestii con abiti scuri: una maglia nera con un teschio di Marowak di Alola sopra e due ossa incrociate con fiamme verdi alle estremità, una giacca nera con la placca ossea dei Duskull sulle spalle, un bracciale con un Rotom, jeans grigio scuri, cintura in cuoio marrone molto scura e scarpe nere; uscii di casa e Matt era già nella limousine. Mi misi sul sedile dietro. Appena chiusi lo sportello, Matt fece partire la macchina.

Eravamo già  fuori da Lavandonia alle ore sette e dopo poco meno di un'ora di viaggio eravamo arrivati a Biancavilla, davanti al laboratorio del Professor Oak.

Appena scesi, Matt mi diede 1300 PokéDollari. Sicuramente mio padre gli ha dato quei soldi per darli a me. Ma perché?

"Signorino, dovrei lasciarla qui, ma sono certo che si troverà  benissimo. Per qualsiasi problema mi chiami al cellulare.", detto questo se ne andò. Davvero insolito.

Entrai nel laboratorio, osservai un attimo il mio cellulare per vedere la foto di mio fratello minore prima che iniziasse ad aiutare mio padre a lavoro, nello sfondo potevo vedere l'acquario di casa dove prima teneva il suo Dratini dal bizzarro colore fucsia..

Lì vi erano il Professor Oak assieme a tre ragazzi, apparentemente della mia età , sicuramente i "prescelti" per completare l'ultima invenzione del Professore.

Il primo mi parve di riconoscerlo, l'avevo già  visto in televisione assieme ad Oak. Sì, era Blu, suo nipote, il ragazzo più scontato che Oak avrebbe scelto; gli altri due non li avevo mai visti, probabilmente erano abitanti di Biancavilla a differenza di me. Il ragazzo aveva un corpo snello con capelli arruffati e di colore castano, occhi azzurri, vestito abbastanza bene, la ragazza invece indossava vestiti quasi da maschiaccio, ma mantenendo comunque un aspetto estremamente femminile e delicato, con un fisico davvero niente male ed una pelle chiarissima, e capelli sul castano-biondo che arrivavano quasi alle spalle ed occhi verdi.

Quando mi vide, Oak disse con aria soddisfatta: "Ecco il quarto, bene allora ci siamo tutti. Perdonami, non ricordo il tuo nome.", mi avvicinai sorpreso e risposi: "Raziel".

Oak si mise a ridere: "Raziel, ma certo, perdonami, permettimi di presentarti mio nipote Blu e altri due giovani che proprio come te stanno per diventare allenatori: Draconix e Giuls".

Fui sorpreso dal fatto che mi aveva considerato uno dei "nuovi allenatori" che avrebbero partecipato all'esperimento. Il Professore tuttavia soffriva di amnesia, quindi forse si era sbagliato, ma decisi di assecondare la cosa per non sembrare scortese: "La ringrazio, ma vede... Bulbasaur, Charmander e Squirtle non fanno per me... prediligo usare Pokémon, come dire... più adatti a me."

Sorrise. Anche gli altri sorrisero, tranne Blu, che rimase serio.

"Non preoccuparti", mi disse, "Ho previsto tutto. Ragazzi scegliete il vostro mentre io consegno lo starter di Raziel."

Da una tasca prese una quarta Ball. Rimasi davvero sorpreso.

"Questo è il tuo compagno Raziel. Sono sicuro che sarà  di tuo gradimento!"

Esitai solo un istante ma poi, come gli altri, presi la Poké Ball e spinsi il pulsante.

Il Pokémon che ne uscì era stupefacente: una testa nera galleggiante di materiale gassoso, con una bocca con due canini ben visibili, enormi occhi bianchi e con il corpo circondato da gas viola. Era un Gastly, un Pokémon che amavo moltissimo. Ero felicissimo della cosa, poi una voce interruppe quel bellissimo momento: "Hey! Mezzatacca!". Mi voltai.

Era Blu, al suo fianco c'era uno Squirtle. "Permettimi di essere il tuo primo avversario!", me lo disse con un'arroganza tale da darmi odio. I nostri Pokémon erano già  fuori dalle Poké Ball, quindi la lotta iniziò all'istante.

Il suo Squirtle venne addosso a Gastly all'istante mentre Blu gli ordinò di usare Azione. Rimase sorpreso nel vedere la sua piccola tartaruga passare attraverso il corpo del mio spettro, senza che questo subisse alcun danno. Gli dissi di usare Stordiraggio. Guardò Squirtle dritto negli occhi ed iniziò a barcollare e a reagire pochissimo, ogni tanto cadeva facendosi del male da solo; Blu rimase sconvolto. Fu allora che dissi a Gastly di attaccarlo con Leccata o Ombra Notturna ripetutamente, visto che il suo Pokémon non poteva far quasi nulla. Alla fine lo ritirò nella Poké Ball, consapevole di non poter far altro. Aveva una certa ira dentro di sé, lo si poteva intuire dallo sguardo.

"Dai Blu non te la prendere, lui studia paranormale e Spettri sin da bambino, è normale che sappia già  usare Gastly così bene", rimasi sorpreso che il Professore si ricordasse di questo, considerando la sua malattia. Oppure ha solo provato ad indovinare e ci ha azzeccato. Notai che Draconix aveva con sé Charmander, mentre Giuls Bulbasaur.

"Molto bene ragazzi, potete andare ora ed iniziare il vostro viaggio."

Prima di andarmene mi ricordai di una cosa: "Mi scusi professore, ma il Pokédex?", si mise a ridere e disse: "Scusate ragazzi, me ne ero dimenticato."

Prese le piccole enciclopedie e ne diede una a ciascuno di noi, poi ci salutò di nuovo. Blu se ne andò subito, mentre Draconix e Giuls mi fecero i complimenti per la mia lotta; sembravano persone davvero molto simpatiche, ma ciascuno di noi andò per la propria strada. Prima di incamminarmi però decisi di far uscire Gastly, di sicuro lui prediligeva stare all'aria aperta, anche se era giorno. Finalmente la mia grande avventura ebbe inizio.

Squadra: 092.png

Box: N/D

Pokémon visti: 4

Medaglie di Kanto: /

   
 
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