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Autore: Arvo    18/07/2016    1 recensioni
Questa è una storia. Ma non di uomini o di donne. Non si parla di fatti avvenuti in un contesto delineato né in un tempo precisato. In quest'opera lo scrittore medievale fittizio Natan Tumhn si appresta a ordinare il complesso di miti e scritti riguardanti i draghi, per classificarli e descriverli nei minimi dettagli: anatomia, biologia, classificazioni, curiosità, ecc...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUNG, RONG E RYU

Il drago più evoluto e più in simbiosi con l’essere umano è senza dubbio il Lung cinese. In realtà questa famiglia è diffusa in tutta la zona dell’estremo est asiatico (Cina, Giappone, ma anche Corea) e, nonostante venga chiamato con molti nomi a seconda della zona (Imoogi, Rong, Ryu, Yong, Lung), si parla pressoché dello stesso animale, fatta eccezione per alcune differenze molto sottili.

Il Lung è senza dubbio il drago più “famoso” e noto della mitologia e della storia. Vive soprattutto in Cina, solo in grotte in laghi o fiumi con l’acqua più limpida e pura.
Questo drago non può volare, ma è infinitamente agile grazie alle quattro zampe molto articolate e sviluppate. L’esemplare detto “Lung” ha cinque dita per zampa mentre il corrispettivo Giapponese, il Ryu, ne ha quattro. 
La testa del Lung e delle varie sottospecie  è del tutto particolare e notevole: alla base del cranio cresce una folta criniera solitamente verde che arriva fin sotto il mento. Il naso presenta due grosse narici ai lati delle quali crescono due antenne a baffo molto sensibili e in grado di captare informazioni di svariato genere. Spesso sotto il naso presenta anche folti baffi di colore verde o bianco. 
Gli occhi sono grandi e rotondi, di colore giallo intenso. La fronte invece culmina in due corna simili a quelle del cervo, corte o anche molto lunghe, poste sopra le orecchie. 

Il corpo, solitamente di colore verde smeraldo, invece è serpentiforme e non presenta irregolarità per tutta la lunghezza (fatta eccezione per le quattro zampe e la cresta gialla).Tuttavia utilizzando gli arti come punto di riferimento possiamo distinguere tre sezioni del corpo:  collo (tra la testa e gli arti anteriori), corpo  vero e proprio (tra gli arti anteriori e quelli posteriori) e coda.
La struttura muscolare, suddivisa in tre gruppi (primo gruppo dei movimento laterali di ondulazione del corpo, secondo gruppo costituito dai muscoli costocutanei superiori e inferiori e il terzo gruppo formato dai piccoli muscoli che permettono il movimento delle squame e degli scudi ventrali), ricorda quella dei comuni Ofidi. 

Tuttavia la cosa che più lo distingue dai serpenti, dagli altri rettili e perfino dalla maggior parte dei draghi, è la presenza di una fittissima rete di muscoli facciali che permettono a questa specialissima razza di articolare quasi perfettamente sia il linguaggio degli uomini si quello dei draghi, e anche di increspare il volto in espressioni talvolta estremamente umane.
Infatti sia il Lungo che tutte le sottospecie, nei secoli e nei millenni hanno sempre intrattenuto relazioni frequenti con gli umani. 
Si pensa che i draghi cinesi abbiano molto a cuore gli uomini, che tuttavia giudicano (a ragione) una razza inferiore e bisognosa di aiuti.
Famosa è la leggenda dai quattro Re Dragoni, ovvero il Drago Nero, Il Drago Lungo il Drago di Perla e il Drago Giallo. 
Questi esseri vivevano nel Mare D’Oriente quando in Cina non esistevano né fiumi né laghI. Si dice in fatti che in quel periodo i raccolti dipendevano solo dalla pioggia e che L’Imperatore Di Giada, per capriccio, non facesse piovere da giorni e giorni. I draghi, nel vedere molti uomini affamati e imploranti si fecero ricevere dall’Imperatore, che tuttavia li scacciò con false promesse. Allora gli esseri fecero piovere tantissima acqua presa dal Mare D’Oriente e sfamarono tutti gli uomini. L’Imperatore si infuriò e fece così confinare i quattro draghi su quattro monti forniti dallo stesso dio delle montagne, uno per ogni regione della Cina. I draghi, allora, si trasformarono nei quattro principali fiumi della Cina, per permettere a tutti gli abitanti di coltivare senza più carestie.

In conclusione i Lung sono in grade di parlare, esprimersi ed elaborare e capire sentimenti complessi, e vegliano sull’uomo dalla notte dei tempi.
   
 
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