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Autore: aoimotion    20/07/2016    7 recensioni
Hai sempre avuto paura della strada lunga.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è una strada lunga di fronte a te, Nick.
È così lunga che non puoi vederne la fine, e i suoi contorni sfumano nel vento come sogni effimeri alle prime luci dell’alba.
 
Hai sempre avuto paura della strada lunga.
Una strada di cui non si scorge neppure il fondo farebbe paura a tutti, ti dicevi. Eppure, avevi la spiacevole sensazione che quel terrore appartenesse a te e te soltanto.
Un privilegio di cui avresti fatto volentieri a meno; ti dicevi anche questo, ma nonostante tutto non riuscivi a disfartene perché, in quelle infinite notti senza stelle, la paura era l’unica luce a brillare con costanza, l’unica certezza di cui potevi fidarti.
 
La strada lunga era un lastricato di ciottoli, terra e dubbi, che prima o poi tutti dovevano percorrere.
Tranne te.
Rifiutandoti di percorrerla, rifiutavi di vivere. E tu lo sapevi, Nick; ma quando una zampa ti veniva tesa e poi ritirata, quando un sorriso ti veniva offerto e poi negato, quando una promessa ti veniva fatta e poi rimangiata, sapevi anche che quella non era la vita per cui avresti percorso la strada lunga.
 
Perciò sedevi, abbracciando stretto la miseria che ti apparteneva, tuo unico tesoro, e ti limitavi ad osservarla.
Osservavi i mondi che attraversava, le possibilità che accarezzava. E c’era sete nella tua gola e fame nella tua bocca, ma il terrore era sempre più forte di qualunque altro bisogno.
 
L’avevi promesso davanti alla bara che conteneva tutti i tuoi sogni, davanti alla lapide senza scritte che non sapeva più neppure cosa stesse ricordando: non avresti partecipato a quel gioco. Ché tanto, di miseria, ne avevi già le tasche piene, e nient’altro avresti potuto vincere percorrendo la strada lunga; e per non dimenticarlo la stringevi tra i pugni, quella miseria, e con quegli stessi pugni ti difendevi dal mondo.
 
 
 
Sei andato a dormire tenendo la miseria ben salda nella tua zampa.
Hai chiuso gli occhi nello squallore della tua stanza, convinto che all’indomani l’avresti ritrovato lì, grigio come il giorno prima e quello prima ancora…
… e invece, ti sei svegliato in un mondo a colori. E nel tuo pugno chiuso non c’era più miseria, ma calore.
Il calore di un’altra zampa, così simile alla tua, così diversa dalla tua; e tutta la forza, tutto il coraggio che prima non avevi…
 
adesso ce li hai.
 
La strada lunga è ancora di fronte a te, Nick. Con le sue promesse e speranze ti ha aspettato per tutto questo tempo, credendo fermamente che un giorno l’avresti percorsa.
Quella zampina ti trascina con sé, e tu finalmente muovi il primo passo; la paura si libra in aria e vola via, verso l’orizzonte dove la strada lunga incontra il cielo infinito.
 
L’incantesimo si è spezzato ed un sorriso sorge sul tuo volto, come il sole del mattino.
La paura, ormai, è solo un ricordo lontano.
 
E tu corri.
   
 
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