Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ciarychan    21/07/2016    1 recensioni
Lei= ragazza che, se provocata, fa scommesse assurde e in più ci rimette molte, molte, molte, molte, molte, molte volte.
Lui= provocatore incallito. Ama fare scommesse con lei e sa di vincere sempre, o quasi. Che cosa provocheranno questi due ambigui tipi in una scuola normale??
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Oddio, oddio….ODDIO!! Frugo nell’armadio senza trovare qualcosa di carino, o adeguato alla situazione. Anche se mi rode uscire con lui vorrei almeno fare una bella figura. Cerco e ricerco nei cassetti e nelle varie cose di mia madre, siccome a volte (togliete anche l’” a volte”) mi prende in prestito dei vestiti e non me li restituisce mai. Sposto le magliette da una camera all’altra per poi trasportarle nuovamente nello stanzino dove c’è un specchio lungo e l’armadio a muro. Alla fine decido di mettermi una maglietta verde erba con sopra disegnato paperino che fa segno di stop…anche se penso che non terrebbe lontano nessuno fifone com’è. Guardo i vari tipi di jeans, pantaloni, pantaloncini e gonne ma nessuno sembra adatto alla situazione. Poi all’improvviso, come illuminato da un raggio divino il mio occhio cade sopra dei jeans, scuri vicino alle caviglie e mano a mano che sale lo sguardo si schiarisce il colore. Un tic nervose mi invase. Certo che è strano il signore, mi aiuta in queste stupidate e non quando ho veramente bisogno d’aiuto. Porca puzzola! Me li infilo in fretta e furia e dirigendomi giù in salotto prendo le scarpe da ginnastica. I capelli li avevo lasciati sciolti, siccome me li ero appena lavati volevo far vedere la loro lucentezza. Infilai le scarpe e prendendo una borsetta uscii avvertendo mia madre. Camminai lungo il viottolo e uscendo dal cancello mi diressi verso il parco; dove, contro la mia volontà, avevo l’appuntamento con inuyasha. Qualche minuto dopo… “ma dove sarà finito?...e poi dicono di noi femmine che ci mettiamo tanto a prepararci” sbuffai accavallando le gambe e guardandomi in torno. Mi ero seduta su una panchina all’ombra di un albero. Un gruppo di mamme passò davanti a me guardandomi con aria critica e pendendo per mano i loro bambini, portandoli via, temendo qualcosa. Cos’è? Sembravo una pervertita? Un rombo di una moto mi fece togliere l’attenzione dal gruppetto di donne e guardando quel deficiente che aveva parcheggiato davanti a me, sfiorandomi i piedi. Per poco non me lo pestava con la ruota. Trattenni i lamenti cercando di calmarmi. Insomma…non potevo litigare con chiunque. -allora vuoi andare in un motel?- mi chiese il guidatore trattenendo una risata. Questo era troppo! Potevo sopportare prima ma uno che mi veniva li scambiandomi per una prostituta era davvero troppo. -mi dispiace deluderti ma non stavo aspettando un deficiente come te! CAFONE!- dissi alzandomi e mettendomi a sedere su un'altra panchina, distante da quell’altra. Guardai l’orologio del cellulare. Era in ritardo. -ehi, prugna secca, non mi hai riconosciuto?-. quella voce. Quel nomignolo tanto odioso. Quella figura che si toglieva il casco. Quella criniera argentata Quegli occhi ambrati che assomigliavano al miele. Inuyasha… Mi guardava sghignazzando per, forse, la mia faccia da ebete. Ero rimasta davvero scioccata. -dai Sali- disse porgendomi un casco. Aveva delle buffe orecchie da orso. -e queste cosa sarebbero?- chiesi, accarezzandole. -le ho messe ieri, ti piacciono?- disse infilandosi il casco e togliendo il cavalletto della moto. Saltai sul sedile posteriore e mi aggrappai alla sua vita, con il ridicolo casco da orso. Mise in moto e partimmo a tutta velocità, sgommando sopra la ghiaia. Vedevo le case sfrecciarmi di fianco. Sentivo che accelerava. Forse per guadagnare il tempo perduto oppure per solo divertimento. Mi strinsi alla sua vita per evitare di volare via. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare pensando che se mia madre mi vedeva sopra una moto di un ragazzo mi avrebbe rinchiusa nella stanza più alta della casa. Non so perché ma odia le moto; eppure quando papà era ancora vivo ci saliva, eccome se ci saliva. -ehi prugnetta siamo arrivati, ritira gli artigli- mi disse togliendosi il casco e spegnendo il motore. Tolsi le mie braccia che circondavano la sua vita e mi tolsi il casco, cercando di capire dove mi aveva portato. Un insegna grande e luminosa diceva: “Luna parck Moon”. Fissai quell’insegna con sguardo paralizzato. Sentivo le urla di paura di alcuni ragazzi che stavano facendo le montagne russe. Poi… Con tocco dolce sentii la mano di inuyasha prendere la mia e senza rendermene conto stavamo camminando mano nella mano. Cioè per meglio dire lui mi trascinava, siccome ero rimasta paralizzata. L’unica cosa che mi piace dei luna parck sono le giostre con i cavalli che vanno su e giù. -bene, da cosa incominciamo?- chiese, guardando il cartellone dove era raffigurata la mappa dei giochi. Lo vidi riflettere. Pensandoci bene sembrava anche carino con quell’aria seria. Si voltò verso di me, con un enorme sorriso stampato sul viso. Non portava nulla di buono. -che ne dici di andare sulle montagne russe?- chiese. Ecco! Lo sapevo. -dai, dai andiamo- mi trascinò via prima che potessi chiedere aiuto o inventarmi una scusa. Uffa. Decimo la fila e più andavamo avanti più le mie gambe sembravano paralizzate. -senti…non è che potremmo fare un altro gioco? Sai com’è non vorrei che tu vomitassi- dissi con aria da “so tutto”. -oh, non ti preoccupare. Ci sono abituato quindi non vomiterò, il mio stomaco è resistente!- spiegò avanzando di qualche passo. No! Perché dici così…mi sa che mi toccherà fare il giro della morte con uno che ride di fianco a me invece che urlare di paura. Dopo un quarto d’ora di fila ci fecero salire. Un ragazzo con un cappellino verde faceva avanti e indietro gridando di allacciarsi bene le cinture e tirare giù la sbarra. -sei pronta?- mi chiese guardandomi. Non risposi. Avevo il cuore che andava a mille. Ok lo ammetto, non sono una di quelle persone che prenderebbero in mano una tarantola o un pitone e neanche una di quelle che si lancia in mezzo al fuoco per salvare un gatto. Di solito mi piace definirmi “persona che preferisce evitare gli stati di paura” ma in questa situazione preferisco darmi della “fifona”. La sottospecie di trenino si mosse. -oddio- sussurai, appoggiando le mani sui manubri. Involontariamente al posto del manubrio sinistro avevo preso la mano di inuyasha. Salimmo un in alto e poi…feci appena in tempo a vedere una discesa verticale che il cuore mi salì alla gola. Non riuscivo ad urlare, mi limitai a chiudere gli occhi sperando che tutto questo finisse al più presto. -ehi, guarda che abbiamo finito, dai andiamo- aprì gli occhi. La “cosa” che tenevo stretta nella mano sinistra scivolò via. -ah…ah! Si arrivo- dissi uscendo dal vagone, barcollando. Raggiunsi inuyasha dopo essermi perfettamente rimessa in equilibrio. -bè adesso cosa vuoi fare?- mi chiese, guardandosi in torno. Non feci neanche a dire quello che volevo fare che mi prese per mano e mi trascinò verso una fila. -ti piacciono i fantasmi?- mi chiese, guardandomi. Stranamente era serio. Feci segno di no con la testa. Lo vidi ridere. -perché ridi?- chiesi. In tanto un gruppo di cinesi si era messo dietro di noi, bloccando la mia unica via d’uscita. Alzai lo sguardo. Stavo per mettermi a piangere. Una scritta diceva: “casa dei fantasmi…non adatta a quelli con problemi di cuore”. -inuyasha, ti devo dire una cosa…- iniziai, crogiolandomi. -dimmi- fece lui, avanzando e portandomi con lui. -soffro di mal di cuore- dissi, mettendomi una mano sul seno sinistro e facendo la faccia sofferente. Lui mi guardò con un sopracciglio inarcato. Scoppiò in una risata. -sapevo che eri una prugna secca ma non pensavo fossi vecchia a tal punto- disse trattenendo una risata. -smettila di chiamarmi prugna secca! E poi non sono vecchia!- gridai, diventando rossa per la vergogna. -dai, è il nostro turno- mi disse, prendendomi per mano e trascinandomi dentro una bocca di un fantasma. Che qualcuno mi aiutiiiiiiiiiiiiii Un aria fredda ci investì. Un brivido mi percorse. -inuyasha, dove sei?- chiesi, non vedendoci niente, siccome era buio, e non sentendo la sua presenza. Avanzai a tentoni, cercando di capire dov’ero. -inuyasha…- sussurai con le lacrime agli occhi. Non mi piaceva quel posto. Potevo accettarlo se c’era qualcuno con me, ma adesso che mi trovavo sola… -INUYASHA!!- gridai. Una piccola luce verde mi volteggiò di fianco. Oddio! Uno spirito. Avanzava dritta. Si fermò. La segui. Forse voleva essere seguita. Mi fece fare qualche metro poi svanì. Toccai il punto da dove era scomparsa ma non sentii niente. Qualcosa toccò la mia spalla destra. -inuyasha sei un cretin…- mi voltai trovandomi davanti uno spirito. Se era finto l’avevano fatto davvero bene. Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo e incominciai a correre in una direzione, poi in un'altra. Ogni volta che mi voltavo vedevo o un fantasma o uno spirito; finchè non sbattei contro qualcosa. Caddi a terra, con le lacrime agli occhi. -kagome sei tu?- la voce di inyahsa mi investì. Ecco dov’era quel cretino!!! Mi alzai. -sei tu…inu…ya…sha?- chiesi con voce tremante. Dopo quello che avevo passato mi potevo aspettare di tutto. Ma se era uno scherzo non so cosa facevo! -no, mago merlino, chi vuoi che sia?- si, ora avevo la certezza che era lui. -dai, andiamo, voglio uscire al più presto- mi prese una mano e incominciammo ad avanzare nel buio più totale. -lo sai, pria una tipa ha urlato talmente forte che mi ha assordato, chissà chi era quella stupida- spiegò. Divenni rossa. Quella tipa ero io. Ehm… Qualcosa ci passò davanti. Strinsi ancora di più la mano del ragazzo. -ehi, non dirmi che hai paura- disse. Gli tirai una sberla, non troppo forte, sulla testa. Scommettevo quello che volete che stava ridendo. -ahi!! Che cosa ho fatto?- chiese massaggiandosi il punto danneggiato. -hai riso!- spiegai trattenendo un improvvisa rabbia. Vedemmo tutti e due una luce, questa volta ne gialla ne verde ne rossa. Ma eravamo certi che quella era l’uscita. ******************************************* Buonasera! Mi scuso e stra scuso per il mio ritardo (ben 3 anni! un record!!). Comunque eccomi qui! E spero di non assentarmi più per così tanto tempo! SCUSATE! Non so perché poi quando lo pubblico mi mette tutto attaccato senza gli spazi… io e la tecnologia non andiamo molto d'accordo!! è_é Vedrò di risolvere il problema, se effettivamente c'è e non sono io! -choppy_choppy: ciao cara! Scusa il ritardo ma ecco la loro uscita. Spero ti sia fatta due risate:) Il prossimo capitolo arriverà a breve!;) -Charly_chan, gattinabianca, pillina28, yuki_kaggy, Saphira_chan: scusate il ritardone! non so come farò per farmi perdonare!!! Magari vi aggiungo qualche capitolo in pochi giorni;) -LullabySunshine: yesssss!! Mi sa che allora l'hai già letta! Adesso la volevo un po' revisionare (tempo permettendo)
  
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