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Autore: saramik    21/07/2016    1 recensioni
Ma chi me lo ha fatto fare? Cosa c’entro io con loro? Una orfanella in mezzo alla gente più ricca della corea! Che sciocca pensare di aver trovato un mio posto nel mondo. Loro non potevano far parte del mio mondo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ok eccomi qui primo giorno di scuola,mi presento sono  Cha Eun-sang  ho una borsa di studio per il famoso Shinhwa, avendo ottimi voti anche venendo da un orfanotrofio potrò frequentarlo!
L’appartamento che , con delle rendite che  mi avevano lasciato i miei come eredità, ho preso in affitto è una sola camera ma è vicino la scuola e vicino al piccolo lavoro che ho trovato, certo iniziare ad anno gia cominciato non è l’ideale ma è stata l’unica soluzione possibile. Avrei potuto permettermi un appartamento più grande ma volevo risparmiare abbastanza per l’università o per i momenti difficili. I miei erano morti in un incidente stradale e non avendo altri parenti che potessero occuparsi di me le autorità mi aveva affidato ad un orfanotrofio, non era stato facile per una bambina di 8 anni passare da una casa piena di amore a quella vita ma la direttrice e le educatrici mi avevano molto aiutato.  
Entrata nella mia classe ma il clima sembra non essere sereno e disteso come lo era nella mia vecchia scuola. Qui tutti fanno come vogliono e ostentano la loro ricchezza in maniera quasi ossessiva.
Nessuno ha fatto caso a me, è come se per loro fossi invisibile e forse non è un male. La scuola fino all’anno scorso era capeggiata da un gruppetto di ricchi ragazzi viziati si fanno ancora chiamare f4, non li ho mai visti ma so che uno di loro è un perfetto donnaiolo per donne mature, una delle insegnanti nella mia vecchia scuole ne aveva parlato come di un uomo straordinario con altre colleghe mentre quel giorno toccava a me pulire l’aula docenti.
A pranzo mi avvicinai all’unica ragazza che non sembrava tirarsela.
CS- posso sedermi? dissi titubante
Jd- certo io sono Geum Jan-di tu sei la nuova studentessa della mia classe, giusto? Cha Eun-sang?-
CS- si sono nuova, ma sono sempre tutti cosi?
JD- in che senso?...ahh volevi dire vanitosi spocchiosi e arroganti? Anche io i primi giorni che ero qui l’ho notato, ma poi non ci fai più caso….-
CS – Si come hai fatto a capirlo?- erano le stesse parole che avrei usato anche io.
JD – Le voci qui girano in fretta, sanno tutto di tutti…poi se una come noi, con la borsa di studio, si trasferisce per loro è intollerabile…
CS – cosi non mi aiuti lo sai…-
JD – scusami non volevo spaventarti..conta su di me per qualsiasi cosa..-
CS – grazie…- finito il pranzo tornammo in classe insieme, parlammo del più e del meno, forse potevo veramente fidarmi di lei.
Il pomeriggio stesso mi recai a lavoro, la direttrice dell’orfanotrofio aveva parlato con il proprietario, un suo nipote e fortunatamente avevano proprio bisogno di una mano. Le cose non potevano andare meglio. La direttrice mi aveva aiutata molto durante l’anno passato, chiedere l’emancipazione non era stato facile ma ci ero riuscita, e lei aveva garantito per me quindi anche se mi mancavano ancora due anni ai 20 anni potevo badare a me stessa tranquillamente, poi essere un anno avanti con gli studi aveva aiutato. Nei giorni precedenti avevo incontrato solo una delle due ragazze che lavoravano li come me, era simpaticissima io e Chu Ga-eul andavamo molto d’accordo, e anche se di solito ero molto timida con lei riuscivo a parlare tranquillamente.
Quando arrivai non potei credere ai miei occhi, l’altra cameriera era Jan-di.
JD – allora avevo capito bene che saremmo state anche colleghe…- mi accolse con un sorriso che mi rincuorò non poco.
Nel mese successivo, scopri un po' di lei si era fidanzata dopo molte vicissitudini con il leader degli F4, Gu Jun-pyo, mentre Ga-eul era innamorata di un amico di lui, So Yi-jung, adesso fortunatamente sembrava che i momenti brutti fossero passati, la famiglia di jun-pyo avevo smesso di essere ostile, e finalmente potevano respirare. I famosi F4 chissà com’erano…al momento erano in viaggio di studio a Parigi, ma Jan-di mi aveva confessato che erano andati tutti cosi da aiutare Yoon Ji-hoo a riconquistare il suo primo amore un’attrice o avvocatessa non avevo capito bene. Sarebbero rientrati di li a giorni e sarebbero partite anche loro per l’isola di Macau come consuetudine,  visto che c’erano le vacanze di metà anno. Avevano invitato anche me, sapendo che il locale era chiuso, e che sarei stata sola ma ero molto indecisa. La direttrice mi aveva detto di andare in fondo non avevo mai fatto una vacanza vera e propria, ma andare con gente che non conoscevo mi metteva a disagio, soprattutto perché erano stra ricchi e più grandi di me. Non era neanche una questione di soldi alla fine perché potevo nel mio piccolo permettermela, ma proprio la mia timidezza mi diceva che forse non era il caso.
Ed eccomi finalmente in giro a fare qualche compera, avevo comprato un costume e qualche vestito estivo, avrei sfruttato queste vacanze per rilassarmi e andare un po' in piscina. Alla fine ieri, mentre eravamo al centro estetico avevo detto che non sarei partita a Jan-di e lei ci era rimasta male, ma capiva che  non era cattiveria la mia ma solo timidezza. Le ragazze mi avevano presentato i loro fidanzati,  qualche giorno prima, erano due ragazzi un po' sopra le righe per me, anche loro avevano insistito parecchio ma avevo paura di essere di troppo. Ero sopra pensiero quando una macchina per poco non mi investi. Dalla macchina scesero due uomini vestiti di scuro, uno prese le mie buste e l’altro invece mi prese per un braccio e mi trascino in macchina. Ci mancava solo un rapimento. Per quanto urlassi e bussassi sul vetro nessuno dei due mi diede una risposta!
Ci fermammo su una pista aereoportuale, davanti ad un jet, vidi Jan-di e Ga-eul con i loro fidanzati e un altro ragazzo, il suo sguardo mi inquietava parecchio. Appena mi aprirono lo sportello scattai fuori. Mi rifugiai in lacrimi da Jan-di.
 
JD – si può sapere che succede?- rivolgendosi al gruppo.
Song Woo-bin – bhe mi avevano detto che era un po' restia a venire e cosi l’ho mandata a prendere…- rispose il ragazzo dallo sguardo inquietante.
Mi avvicinai a lui ero furiosa. Ma secondo lui era modo e maniera.
CS – io non sono una cosa che mandi a prendere dai tuoi tirapiedi hai capito?…- gli urlai
Wb – che caratterino per essere una ragazzina…-
Le ragazze mi convissero ad andare con loro, che ormai ero li… ero talmente furiosa che non pensai neanche alle conseguenze e accettai, in aereo mi misi le cuffie e non ascoltai i loro discorsi, fortunatamente avevo appena fatto shopping senno non saprei come avrei fatto.
Nelle ore di aereo mi calmai anche con l’aiuto di Min Seo-hyun, non volevo rovinare la vacanza a nessuno ma certo non avrei parlato con quel tipo.
Avevano riservato per noi l’intera area delle suite, non potevo credere alle mie orecchie.
 Quando il responsabile ci diede le chiavi delle stanze, a me non la diede, pensai che avrei dormito con una delle mie amiche, infondo era logico pensarlo. Ma quando vidi che loro si accingevano ad andare con i loro ragazzi ebbi paura. E io cosa avrei fatto? Ero rimasta li imbambolata con le mie buste in mano, senza sapere a chi chiedere. Forse non avendo accettato non avevano prenotato per me e adesso gli era passato di mente. Ero rimasta li nella Halle tutta sola. Ok questa vacanza non era iniziata con il piede giusto ma cosi non migliorava. Aspettai che qualcuno mi dicesse cosa fare, lasciai le buste alla signorina della reception chiedendo se poteva tenermele e andai a fare un giro in città per comprare una valigia e il resto delle cose che mi mancava. Ma chi me lo ha fatto fare? Cosa c’entro io con loro? Una orfanella in mezzo alla gente più ricca della corea! Che sciocca pensare di aver trovato un mio posto nel mondo. Loro non potevano far parte del mio mondo. Mi ero allontanata parecchio dal hotel cosi decisi di rientrare anche perché stava calando la sera. Avrei chiesto alla reception se si fosse liberata qualche stanza, la prima volta che avevo domandato erano tutte occupate. In alternativa sarei andata in un altro hotel li vicino, sperando di trovare posto. Perché portarmi li e poi lasciarmi da sola? Finalmente arrivai all’hotel, mi avvicinai al bancone per chiedere qualche informazione quando vidi arrivare le ragazze.
JD – ehi allora riposata?- mi chiese con tutta tranquillità.
GE – noi pensavamo di andare a mangiare, i ragazzi sono usciti a nuotare…ma dovrebbero rientrare a momenti...-
SH – c’è qualcosa che non va?- mi chiese vedendo la mia faccia preoccupata.
SC – veramente stavo chiedendo se avessero una stanza libera…qui o in qualche altro hotel nella zona….-
JD – scusa perché? È successo qualcosa? -
SC – non fraintendetemi ragazze, ma non ho voglia di dormire in spiaggia…- la presi a ridere. Forse era stato veramente solo un malinteso.
SH – perché dovresti dormire in spiaggia, quando hai una tua stanza?-
SC – il punto è questo, io non ho una stanza….ci deve essere stato un malinteso non preoccupatevi, vedrete che in qualche modo risolverò..- purtroppo l’unico hotel con una stanza era abbastanza distante, quindi anche volendo avrei creato problemi un po' a tutti, ma non c’erano altre soluzioni. Nel frattempo arrivarono i ragazzi.
JP – ehi ragazze che fate qui? Noi andiamo a fare una doccia e vi raggiungiamo ok?-
JD – ok, ma sbrigatevi… dopo cena vorremmo accompagnare Cha Eun-sang al suo hotel e non è molto vicino…- disse lei dispiaciuto.
Yoon Ji-hoo – quale hotel? Che succede?-
GE – Ci deve essere stato un malinteso con le prenotazioni e Eun- sang è rimasta senza stanza…-
JH – Scusaci è colpa di noi ragazzi! Ma cavolo Woo-bin non hai pensato che quando l’hai rapita avresti dovuto cambiare la prenotazione? –
SC- non è un problema per me andare in un altro hotel veramente….- non volevo che succedessero altre discussioni per causa mia.
WB – Può stare da me….e poi ho visto che in giro non ci sono molte donne attraenti…- disse voltando le spalle, e dirigendosi verso la sua suite.
Le ragazze ci misero un po' ma mi convinsero ad accettare, anche se io non ero convinta…dicevano che per qualsiasi cosa sarei potuta andare da loro, e che non era cosi male come pensavo.
Arrivata davanti alla porta della suite presi un grosso respiro e bussai. Lui mi venne ad aprire era a torso nudo con le goccioline che scendevano sui suoi addominali.
WB – Vedo che hai accettato…prego entra…- e mi lascio passare.
La stanza era magnifica, c’era anche un salotto con un bel divano e un letto enorme…cavolo solo un letto…ok avrei dormito sul divano, non volevo disturbare.
WB – ok tu sistemati io raggiungo gli altri, appena hai fatto noi siamo al ristorante della spiaggia…- e cosi usci. Sistemai i miei vestiti nella valigia nuova, non volevo essere di disturbo, mi feci una doccia velocissima risistemai tutto e poi andai al ristorante.
La cena trascorse tranquilla anche se ero un po' in imbarazzo.
Yj – Allora raccontaci un po' di te? Che cosa fanno i tuoi? Come mai ti sei trasferita a metà anno??
CS – Non c’è molto da dire, i miei sono morti 10 anni fa,  quindi vivevo in orfanotrofio e da poco ho avuto la possibilità di rendermi indipendente, solo ora ho ottenuto una borsa di studio…- ormai ero abituata alle domande continue della gente quindi avevo imparato a rimanere fredda e impassibile.
Si era creato il gelo alle mie parole, nessuno neanche le ragazze sapevano che erano un orfana, che ero indipendente si ma non certo un orfana.
  
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