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Autore: chanmin    21/07/2016    2 recensioni
Quel fottuto giorno in cui ti ho baciato, continua a rimbombarmi in testa. Quel giorno mi resi davvero felice. Finalmente tra più di sette miliardi di persone al mondo, finalmente avevo trovato il mio amore. Io ti avevo scelto, non volevo altro che te.
Ma ora...
|2Min|
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Taemin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTE DELL'AUTORE:

Ci ho messo molto a finire questa storia per svariati motivi, ringrazio dunque chi ha avuto tutta la pazienza di aspettare e ha continuato a seguirla fino a quest'ultimo capitolo, ringrazio inoltre chi mi ha dato motivo di continuarla e finirla, in definitiva spero che questa fine sia di gradimento. Grazie ancora. Ci vediamo alla fine del capitolo!

 

4.4 Come back

 
Head down, as I watch my feet take turns hitting the ground
Eyes shut, I find myself in love racing the earth
And I'm soaked in your love
And love was right in my path, in my grasp
And me and you belong

 



Non riesco a starti lontano a lungo che subito vengo a controllare come stai. Non è cambiato nulla dalle ultime tre ore, tu sei ancora lì e io ancora qui. Mi avvicino cautamente, scorgo una sedia alla fine della stanza, la prendo e mi siedo accanto a te. Hai il respiro leggero, il viso pallido e tranquillo. Stringo la tua mano fredda. Continui a tenere gli occhi chiusi, non credo tu abbia voglia di aprirli, ma non importa.

Rimango accanto a te tutta la sera e tutta la notte.

Senza luce, l'ospedale sembra più grande e più spaventoso, e so quanto tu tema il buio. Me lo hai sempre detto, e io mi trovo qui apposta per non lasciarti in balia di tutto ciò. Immagino che in questo momento questo è secondario. Quello da cui vuoi tenerti alla larga non sono che io. E come biasimarti?

 

So che sei sveglio, ma non hai le forze per reagire. Ti ho tolto anche le forze per piangere. Un semplice "Mi dispiace " non basta, non può bastare. Sarebbe banale.

So che non vorrai vedermi mai più, ed è per questo che voglio godermi un ultimo istante insieme a te, dopo di che se tu vorrai sparirò. Ma ora non voglio disturbarti.

So che non potrò tacere per sempre, non mi sembra giusto neanche questo. Io devo dirlo, devo parlarti comunque, anche se non ne ho il diritto.

Prendo il respiro. Fallisco. Riprendo nuovamente fiato e fallisco di nuovo.

 

Ultimo tentativo Minho... Ultimo tentativo.

Okay...Ci sono... Calma, devi parlargli, perché anche se tu non ne hai il diritto lui al contrario ha il diritto di sapere, e se non vorrà ascoltare non importa, nessuno glielo imporrà, nessuno.

Così inizio nei migliori dei modi. Ti racconterò una storia, una che esiste per davvero, e che mi è piaciuta.

 

« C'era una volta... Un posto inventato per due, diciamo anche che era un luogo segreto dove in ogni tramonto il Sole incontrava la Luna lontano dallo sguardo invidioso del Vento. C'era il mare, era calmo, e vestito di tanti colori, l'aria profumava di alghe ed era insaporita dal sale marino, la sabbia calda, La fiamma del desiderio acceso giorno e notte... come la luce di un faro solitario, una calda notte tanto tempo fa, ci sono arrivato anch’ io in quell’isola segreta   seguendo il tuo richiamo, parole fervide... ebrezza di desiderio.

Son rimaste le tue impronte nella sabbia del mio cuore è diventato memoria ciò che è stato, memoria vestita di nostalgia che profuma di baci, sapora di lacrime »

Mi blocco. Tutto si ferma, come se anche il tempo avesse bisogno di tempo...

Questa storia l'hai già sentita, me la raccontavi tu ogni sera prima di andare a dormire... ti assopivi sul mio petto e io giocavo con i tuoi capelli. sto tremando, mi pizzicano gli occhi, Inizio a vedere un po' sfocato, ma ora non ho intenzione di piangere, quella strana sensazione di "lacrime" riesco a trattenerla.
 

« Imparerò ad andare avanti, ma non chiedermi di dimenticarti, sarebbe come chiedere ad un cieco di dipingere il cielo. Credo che la cosa più bella che esista sia dormire accanto a te. Come in questo momento. »

Ho riconosciuto la felicità dal rumore che ha fatto andandosene. Sarà dura farla ritornare, nel tuo sorriso, nei tuoi occhi, tra le tue labbra...

Non voglio stressarti più di tanto, ora voglio solo stare vicino a te.

Ma voglio provarti a dire un'ultima cosa, a cui non sei costretto a rispondere:

« Se domani finisse il mondo, da chi correresti? Se davvero fosse l’ultimo giorno della nostra vita, della vita di tutti, da chi andresti?
Se non ci fossero più primavere, se non cadesse più la neve, se tutto sparisse, se non potessi più baciare, se non potessi più dire "ciao".
Se non potessi più sorridere, con chi sorrideresti per l’ultima volta?
»

Era da tanto che volevo chiedertelo, e non so se questo sia il momento giusto, ma ora è fatta l'ho detto e mi sento bene.


 

Pov's Taemin

 

Ho ascoltato tutto. Ho assimilato ogni tua singola parola, pausa, respiro...

Ma ora non voglio affrontare la cosa, se dovessi aprire gli occhi sverrei all'istante e perderei le forze per fare qualunque cosa.

Devo pensare, pensare tanto, pensare perbene.

Sono completamente arrabbiato, dispiaciuto, a pezzi e in ospedale tra l'altro; questa situazione la potevamo evitare, ma non ti sei curato troppo di informarmi bene su quello che stava succedendo, e ora sei qui a scusarti per chiarire la situazione perché sai di aver sbagliato.

Ho avuto paura che non ci fossero speranze, e tu avresti preferito non tornare più, eppure ora sei qui ai miei piedi pentito che chiedi perdono. Continuo a pensare alla rabbia e alla delusione e a come andrà domani, ma seppure questi pensieri siano così forti, non oscurano il fatto che alla fine la verità è solo una: io ti amo. E non posso farci niente.
 

La mattina seguente...

 

Quella notte atroce che pareva un incubo mischiato a un accumulo di troppi pensieri, finisce finalmente.

La luce che entra nella stanza è fioca e non ho ancora intenzione di aprire gli occhi, poi di un tratto qualcuno scorge completamente le tende e quest'ultima che sembrava debole, entra violenta percorrendo la stanza e pizzicando i miei occhi, realizzando così che è ora di svegliarsi , qualcuno era entrato e aveva aperto completamente le tende.

Se ora apro gli occhi chi mi troverò davanti?

Dai ce la puoi fare, primo o poi dovrai svegliarti no? Allora meglio affrontare subito questa cosa.

Conto fino a tre e apro gli occhi lentamente. La luce continua a darmi fastidio e a primo impatto non vedo nulla di nitido, ma piano piano riprendo a mettere a fuoco tutto ciò che ho intorno a me.

Mi giro in direzione della finestra e delle tende scostate, e lì vedo una sagoma di qualcuno con un'espressione gentile e sorridente: era Kibum;

ricambiai presto il sorriso, era un sollievo che al mio risveglio ci fosse lui.

« Ti sei svegliato finalmente! Hai dormito bene? »

Mi giro intorno: riconosco solo Kibum. Poi un flashback improvviso assale la mia mente, che con calma ricongiunge tutti i pezzi.

Mi raddrizzo sul lettino con un certo mal di testa e inizio a parlare.

« Credo di si ... Ma la mia mente non è del tutto lucida »

Per un'istante si ferma anche lui e inizia a guardarmi attentamente.

« Sei pallido sai? Prima che ti svegliassi ti ho tolto la flebo. Comunque... Ti ho portato qualcosa! »

Lo seguo con lo sguardo e sotto i miei occhi fa spuntare un bananamilk e qualche biscotto, poi riprende a parlare...

« Vedi ti ho portato dei biscotti fatti da me. Ho capito finalmente come si fanno, ma se non ti dovessero andare ho anche una mela. Devi riprendere le energie! » dice lui con tono euforico e rassicurante.

per un momento sforzo un mezzo sorriso, che fa a sua volta sorridere anche lui.

« Ti ringrazio Kibum, cercherò di stare meglio ora»

inizio a mangiare prendendoci gusto e finendo anche i biscotti.

« Vai piano, so che hai fame ma non vorrei che ti risentissi male » ride divertito lui.

« Sto meglio, davvero ti ringrazio »

« Sai che oggi potrai uscire da qui? Dovrai fare ancora qualche altro piccolo controllo, ma l'importante e che potrai uscire » mi sorride e mi accarezza i capelli, sistemando qualche ciuffo.

« Ne sono contento, è veramente orribile stare qui.»

Mi blocco per un secondo...

«Kibum... »

« Si dimmi » Si avvicina lui.

« Lui è qui? » abbasso gli occhi.

« Si. Poco prima che ti svegliassi era ancora qui. »

Rimango imperturbabile, lui è rimasto qui tutta la notte fino ad ora?

« Non voleva che ti succedesse nulla »

Inizio a giocare con le dita. Non voglio dire nulla.

«Vedi lui sapeva che se si fosse presentato oggi di mattina davanti ai tuoi occhi, ti saresti sentito solo peggio. »

Non aveva tutti i torti. Il fatto che Kibum ci sia è un gran sollievo.

« E ora dov'è? »

« Ora è fuori, aspetta solo che tu ti riprenda »

Una cosa di Minho che non è mai cambiata è il suo rispetto e il dimostrarmi che lui mi aspetterà sempre su qualunque decisione io prende. Mi ha sempre dimostrato che per quanto lui necessiti una scelta o una risposta, mi aspetterà sempre e seguirà i miei tempi.

« Va bene grazie Kibum »

So quanta paura e dispiacere provi Minho, ma vedi sono contento che ora tu possa capire solo in parte quanta ne abbia avuta io. Ora la mia scelta l'ho presa.

« Oddio si sta facendo tardi, Taemin devo proprio andare, seppure preferisco stare qui con te, sai quanto lavoro c'è da fare in questo ospedale» Fa una smorfia.

Annuisco e faccio un respiro profondo.

« Passerò dopo tranquillo » Mi sorride nuovamente.

 

La porta rimane socchiusa ... Kibum si è dimenticato di chiuderla perbene, mi farà bene qualche passo, ora che finalmente mi è stato rimosso la flebo posso muovermi un pochino.

I miei piedi sono scalzi e sfiorano il pavimento freddo, a quel contatto iniziano a tremare, mi sento ancora un po' debole e appena alzato inizio a barcollare con un lieve mal di testa che presto svanisce, e finalmente risento il controllo del corpo. percorro lentamente il tragitto dal lettino alla porta, ma appena arrivo alla porta per chiuderla, il cuore inizia a battermi come se volesse uscire dal petto... alzo lo sguardo e ci sei tu.

Un brivido incontrollabile mi percorre la schiena, mi sento in uno stato di confusione. No, non voglio riperdere le forze nuovamente.

Tiro un respiro profondo, stringo le mani in un pugno.

« Sei qui » inizia lui.

Fisso il pavimento trattenendo le lacrime, era più semplice ascoltarti ad occhi chiusi.

« Sono venuto a salutarti »

è venuto a salutarmi? Perché? Se ne va di nuovo?

« Tranquillo farò di tutto perché non ti succeda nulla di male, non voglio più farti soffrire...»

Non riesco a guardarlo in faccia. Mi mordo il labbro per trattenere tutto.

« La verità è che io ti amo troppo per vederti in questo stato, e non voglio essere causa di sofferenza per te proprio perché ti amo così tanto. Io ti amerò sempre »

Le lacrime mi rigano il viso. Tu non scappi mai da nessuna situazione, ci tieni così tanto da affrontarmi.
 

Se ne sta per andare quando io lo afferro per il braccio tremando, non so perché lo abbia fatto ma è stato di istinto.

« Ero sveglio » dico con voce tremolante, asciugandomi le lacrime e alzando il capo.

« Sì, ero sveglio e ho ascoltato tutto. Ora tu devi ascoltare me » Finalmente vedo il suo volto, mai visto volto più bello, è addirittura più bello di quanto ricordassi.

« Tu mi hai fatto molto male, avevo paura che non tornassi. Sono arrabbiato con te non c'è dubbio su questo... mi hai spezzato, e ora tutto ciò ti si è rivolto contro. Ma so anche che non lo hai fatto apposta, è per questo che sono stato male ... Perché non capivo. Mi sentivo solo e basta senza capire nulla, una verità crudele non trovi? » mollo la presa del suo braccio. Respiro profondamente, lo fisso negli occhi e continuo.

« Sei stato superficiale con me, poche cose mi rendevano ancora felice. Non mi hai mai voluto abbandonare vero? La tua è stata tutta superficialità e paura di dirmi che te ne saresti andato per un po' di tempo. Ma ora hai compreso come mi sentivo... » Lo guardo fisso negli occhi.

« Minho » nominare il suo nome dopo tanto , mi fa senso.

Lo vedo che si avvicina di più.

«Minho, io ti amo. Si ti amo e non posso fare a meno di te, e tutta questa situazione lo ha dimostrato. Non lo farai mai più vero? »

Ti avvicini sempre di più a me, il cuore mi inizia a battere come la prima volta che mi hai baciato. Mi prendi il volto tra le mani e mi inizi a baciare con movimenti delle labbra morbidi e dolci.

« Ti basta come risposta? »

Annuisco sorridendo e continuando a ricambiare il bacio.

« Promettimi solo che mi proteggerai e non mi lascerai più»

«Io te lo prometto, Taemin davvero mi dispi- »

Lo interrompo prima che finisca la frase.

« Non è successo nulla non era tua intenzione, non scusarti più »

così dicendo mi fai sedere sul lettino e va a chiude la porta.

Lo so che non lo farai più, perché mi hai dimostrato quanto veramente ci tieni. In fondo amore vuol dire anche perdersi per poi ritrovarsi.


 

NOTE FINALI:

Ed ecco finito anche l'ultimo capitolo. Non avevo mai scritto una storia triste a lieto fine, spero che non sia andata così male :)

Fatemi sapere se vi è piaciuta! Alla prossima!
 




 

   
 
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