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Autore: izzie_sadaharu    22/07/2016    2 recensioni
Ritsu finalmente si rende conto di quanto Takano Masamune sia importante per lui.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Masamune Takano, Ritsu Onodera | Coppie: Takano/Onodera
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ritsu è in piedi nel mezzo del soggiorno, e un pensiero gli attanaglia le budella. Sta fissando il suo piccolo soggiorno, occupato da una libreria, un televisore, un divano e un tavolino da caffè – e un paio di calzini che non sono suoi, insieme a un paio di occhiali pericolosamente in bilico su dita pallide e nodose, e una macchia circolare sul tavolo che ieri non c'era, e il suo ragazzo (ufficiale) da un anno spaparanzato con naturalezza sul divano, mentre guarda qualche game show in tv, dove i partecipanti si rendono ridicoli davanti agli occhi della gente, come sempre.

E all'improvviso, c'è un bisogno impellente di piangere che sale su nella sua gola, e il suo petto fa male, e non riesce a smettere di tremare, come se ci fossero un milione di piccole scintille elettriche intessute nella sua pelle che stanno saltando dappertutto. E si rende conto, senza il benchè minimo senso di rimpianto o di tristezza, giusto un tocco di rassegnazione, che sarebbe felice di stare così per il resto della sua vita, sentendosi così soddisfatto per il semplice fatto di osservare il suo amante guardare tv spazzatura, e di vedere non solo le sue cose, ma anche quelle di Masamune nel suo appartamento, come se fosse stato vuoto senza quei piccoli oggetti che erano lì, e lui non è stato fatto per contenere così tante emozioni.

Il suo respiro si fa tremulo; si avvicina con un sorriso, trascinando un po' i piedi, e stringe a sé Masamune nelle sue braccia affusolate, da dietro il divano, soffiando un bacio leggero sulla pelle pallida. «Hey, hey», dice, la voce bassa e le emozioni ormai diventate un'ammasso incasinato e aggrovigliato dentro di lui. «Cosa stai guardando?». Il calore che proviene dal corpo dell'uomo più grande lo calma giusto un po', lo àncora a terra e gli impedisce di scoppiare a piangere in un momento del tutto imprevisto.

Masamune gli sfiora la mano sorridendogli, girando la testa giusto appena per guardarlo. Ritsu si limita a stringerlo un po' più stretto, deglutendo per impedire ai suoi sentimenti di riversarsi all'esterno. In qualche modo è diventato un riflesso, dopo il tempo passato con il capo al lavoro, anche quando sono a casa, in un clima di amore. «Solo un game show merdoso. Guarda qua. Sono così stupidi.» Ridacchia cordiale, mentre qualcuno sullo schermo cade nel fango, ma è chiaro che la sua attenzione non è del tutto rivolta alla televisione.

«Oh.» Ritsu si lascia sfuggire una risatina, sentendosi già meglio dopo la sua quasi-crisi emotiva nel mezzo del suo soggiorno. «Già, sono proprio stupidi. Si sarebbe pensato che sarebbero stati abbastanza intelligenti da non buttarcisi a capofitto in quel modo.»

«Non sarebbe divertente se partecipassimo noi a quel programma?» Chiede Masamune, scherzando solo in parte, ma è lo stesso, Ritsu sente di nuovo la gola che gli si chiude, perchè sembra una cosa che le coppie farebbero insieme, e lui lo vuole così tanto, e non soltanto non far finta che non siano innamorati ogni qualvolta sono in un luogo pubblico affollato, o al lavoro. «Stravinceremmo.»

«Già...» È l'unica cosa che riesce a sussurrare, sentendo gli occhi pizzicare.

Masamune si gira quasi del tutto verso di lui, già preoccupato, le sopracciglia aggrottate in quel modo che Ritsu ormai ha imparato a conoscere bene. Vuole sempre spianargliele, ogni volta che compaiono, con baci o con poche parole, con qualsiasi mezzo. A Ritsu non piace che Masamune si preoccupi così tanto per lui. «Stai bene?»

«Sì, sto bene.» Ritsu deve sorridere, comunque, anche mentre affonda la sua faccia nel collo di Masamune per cacciare indietro le lacrime che stanno già iniziando a sfuggire. «Sì. Ti amo.»

Anche se non può vedere la faccia di Masamune, può già immaginarsi l'espressione di assoluta adorazione che brilla negli occhi color del miele, le labbra stirate in un sorriso, e il paradigma della felicità più assoluta in ogni centimetro del suo essere. Per qualche ragione, il solo pensiero basta ad aumentargli il desiderio di piangere. Masamune non dice niente, ma Ritsu sa che significa che lo ama con ogni particella della sua anima.

 

***

 

«Hah? Cosa intende dire, ha bisogno di più tempo?! La scadenza è tra tre giorni!» Ritsu esclama nella cornetta del telefono. Dopo aver lavorato qui alla Marukawa per più di un anno, ha imparato a essere più rigido con i suoi autori, specialmente visto che ora ce ne sono tantissimi nuovi, un fiume in piena che rischia di straripare ogni mese. Non può permettersi di lasciarsi sfuggire qualcosa ora che è da tanto che è nel giro.

Sbuffa, tamburellando le dita sulla superficie del tavolo e cercando freneticamente una penna, una penna qualsiasi, che possa usare per scrivere. «Sì, capisco, ma- per favore, cerchi di capire che siamo un po' di fretta qui e se aspettiamo ancora, non potremo inviare il manga all'ufficio di stampa e- sì, capisco.» Si lascia sfuggire un lungo sospiro, e si vorrebbe strappare i capelli perchè ancora non è riuscito a trovare una cavolo di penna.

Un'occhiata al calendario gli dice che la sua agenda è praticamente piena per questo mese, per una qualche ragione che è oltre la sua capacità di previsione, e il grande cerchio rosso a pochi giorni da quello presente non fa che fargli arrivare la pressione del sangue alle stelle. Dio, questo lavoro è così fottutamente stressante. «Cosa stai cercando di dire esattamente?» Chiede quando finalmente riacquista la capacità di parlare. «Mhm. Sì. Capisco.» Una vena fa la sua comparsa sulla fronte. «Capisco, ma dovrebbe sapere che-»

C'è una mano calda sulla sua spalla, e guarda in altro in fretta, solo per vedere Masamune che gli lascia una penna sul tavolo e una tazza di caffè dalle macchinette nella sala relax, prima di tornarsene alla sua scrivania. Il suo petto si riempie di calore e riconoscenza, e all'improvviso si sente molto più rilassato rispetto a prima che iniziasse la conversazione al telefono.

Penso che morirei senza di lui, è la sua considerazione, prima di rivolgere nuovamente l'attenzione alla discussione con il suo autore irresponsabile. Il pensiero stesso non gli scatena alcuna bandiera rossa; continua e termina la sua conversazione con poco più di una sgridata e lo strappo di una promessa da parte del suo autore di non comportarsi alla stessa maniera il prossimo mese.

Oh, allora. Si appoggia allo schienale della sedia, compiaciuto, mentre apre il suo caffè, rigirandosi la penna tra le dita e chiedendosi pigramente cosa avrebbero mangiato a cena.

 

***

 

Stanno litigando.

Prima che iniziassero a uscire insieme, i litigi erano molto frequenti e molto accesi, e finivano sempre con del focoso sesso in (quasi) odio, e con delle mattine in qualche modo piene di rimorso. Ora, però, litigano molto raramente, e, quando succede, sembra quasi disgustosamente carino, come bisticciano per delle questioni stupide come una vecchia coppia sposata, riguardo alle verdure o al finale di un libro che entrambi hanno letto.

Oggi è diverso. Oggi sta piovendo, e hanno lavorato fino a tarda notte, e nessuno dei due ha preso un ombrello. Non è questo ad irritare così tanto Ritsu, però. Ciò che lo infastidisce davvero sono i commenti sarcastici e ambigui su An-chan che Masamune sta facendo mentre tornano nell'atrio d'ingresso, e lui non ha mai direttamente insultato l'amica di infanzia di Ritsu, mai. È sempre stato educato, al massimo un po' teso, e Ritsu gliene è sempre stato grato.

Tuttavia, in questo esatto momento pensa di voler strangolare il collo del suo fidanzato; l'impulso violento si placa un po' mentre arrivano nell'atrio ed escono sotto alla tettoia che separa i loro comodi indumenti asciutti da quella fastidiosa sensazione di bagnato-che-si-appiccica-ai-vestiti.

Poi arriva. «Semplicemente io non capisco come possano i tuoi genitori pensare che sarebbe un buon partito per te: non è che sia un gran che-»

Merda. Ritsu ruota su se stesso per fronteggiare Masamune, mentre la sua furia ribolle nelle vene. «Forse dovrei semplicemente andare a stare con lei! Almeno, lei non proverebbe a parlar male di nessuno come stai facendo tu in questo momento!» Non ha neanche finito di parlare che già corre via nella pioggia, la rabbia e qualcosa di simile alla disperazione che si attorcigliano nel suo petto, e non vede nemmeno con chiarezza dove sta andando.

Non si ferma finchè non sente una mano strattonarlo per farlo fermare, e sospira pesantemente, asciugandosi le lacrime improvvise che gli solcano le guance – non che riesca a distinguerle dalla pioggia – mentre sta lì in piedi, rabbrividendo nella pioggia che non sembrava così fredda un momento fa.

«Ritsu» Masamune ansima, cercando anche lui di riprendere fiato. «Ritsu, non dirmi che davvero andrai da lei. Non farlo.»

«È di questo che sei preoccupato?» La voce di Ritsu è quasi stridula, mentre si gira per guardare in faccia il suo capo/amante/in un certo senso migliore amico. «Del fatto che correrò da An-chan nonostante il fatto che stiamo insieme da un anno e solo perchè hai detto un paio di cose offensive? Io mi sento offeso. Quanto falso pensi che io sia?»

Masamune sgrana gli occhi quando si rende conto dell'errore,ma proprio mentre Rtsu sta per girarsi e correre a casa – il loro appartamento, perchè mannaggia a lui, quella è l'unica vera casa che riconosce come tale, ultimamente-, una mano afferra la sua più magra, e si deve fermare. «No! Fermati, Ritsu. Dio, non sai che io non penso affatto che tu sia falso o da poco o qualsiasi aggettivo vuoi usare? Lo so. Fidati, lo so così bene. E non ti permetterò nemmeno di pensare altrimenti riguardo a te stesso.»

«Ancora non ci arrivi, vero?» Ritsu scuote la testa, le ciocche bagnate dei capelli incollate alle sue tempie mentre finalmente riconosce l'epifania di ciò che avrebbe avuto nel loro soggiorno quella notte di due settimane fa, quando si sentiva troppo emotivo per delle parole; anche la settimana scorsa, Masamune gli aveva allungato solo una penna e del caffè e lui aveva pensato che morirebbe se quest'uomo dolce e passionale non si prendesse cura di lui. «Non pensi che io lo sappia che non sono così? Certo che lo so. Sono irritato perchè tu ancora non hai idea di quanto io voglia stare insieme a te.»

La morsa di ferro sulla sua mano si rilassa un po'. «Cosa... vuoi dire?»

«Ciò che voglio dire è che, hah-» Ritsu si scosta le ciocche fradicie della frangia con la mano libera. «Morirei senza di te. Non potrei vivere senza di te. E comunque, è una scelta che preferirei sempre. Moriamo una volta sola, giusto? Beh, io vorrei morire con te, perchè solo il pensiero di vivere senza che tu sia con me in questo mondo è così insopportabile che non riesco a concepirlo. E se viviamo una volta sola, allora vorrei sempre vivere con te. Non mi interessa cosa succederebbe. Vorrei solo vivere con te.»

Sta veramente piangendo ora, e deve lottare per non lasciare che i singhiozzi erompino fuori dal petto, perchè so è sentito in questo modo per davvero troppo tempo, e vuole solo che il primo e unico amore della sua vita sappia qualcosa di così importante. È talmente tanto importante. Non riguarda più neanche An-chan. In ogni caso, gli sfugge un piccolo singhiozzo, ed esso sembra spezzare la trance o qualsiasi cosa fosse in cui era Masamune durante il discorso infervorato di Ritsu. Questi sente forti braccia serrarsi intorno alla sua vita, mentre lo spingono contro di lui e contro le sue labbra; esse si modellano con forza sulle sue, e Ritsu inclina la testa per approfondire il bacio, anche mentre continua a piangere un po' (tanto), e Masamune ricambia il bacio con la stessa passione, con la stessa intensità.

Nell'anticamera del cervello, pensa che questa scena sia stata presa direttamente da un manga shoujo, ma scaccia via, lontano quel pensiero. Masamune si ritrae giusto quel tanto perchè Ritsu possa vedere la sua faccia, e sembra che stia per piangere. Qualcosa in Ritsu è sconvolto. Non ha mai visto il suo amante nemmeno vicino alle lacrime prima, dopo tutti gli anni che si conoscono.

«Oh, Ritsu.» Masamune si avvicina per parlare sulla guancia di Ritsu, vicino al suo orecchio. «Non voglio nemmeno pensare a un'altra possibilità, a noi che non siamo insieme, sempre. Siamo una squadra, tu ed io. Non c'è mai stata nessun'altra opzione per me.»

Ritsu emette un altro singhiozzo, e lo stringe forte, gioendo alla sensazione di essere finalmente nel posto in cui dovrebbe essere sempre stato.

 

 

_____________ Le note di ChemicallyEnhanced____________

 

Ok, allora. Questa è la prima fic durante la cui scrittura ho pianto. Quindi non so... congratulazioni a me stessa, o qualcosa del genere?
Questa mi ha reso molto, molto emotiva, perchè mi sembra che alcune persone abbiano sentimenti così forti l'una verso l'altra, e c'è finalmente una canzone che posso scrivere con parole per esprimere cosa sia quel sentimento (One Republic, Something I need, Ndt). Spero di trovare qualcuno per cui avere sentimenti così forti, anche se non è un partner in amore. E uh, An-chan non è nemmeno importante in questa storia, scusate, serviva solo per la trama. L'ultima scena mi ricorda vagamente un kdrama.
La parte di “siamo una squadra, tu ed io” mi ha fatto piangere un po' (tanto).

-ChemicallyEnhanced

 

 

_____________ Le note di Izzie-Sadaharu_______________

 

Yaaay ci ho messo un bel po' a tradurre questa storia, ma ne sono davvero soddisfatta!
Non ho realizzato una traduzione letterale al 100%, perchè in certi casi rovinava l'atmosfera, in altri non rendeva bene l'idea in italiano.
Vi chiedo di lasciare una recensione, non tanto per me quanto per l'autrice originale, che è stata così gentile e carina da darmi il permesso di tradurre la sua fic. Quando l'ho letta in inglese, mi è piaciuta davvero tanto tanto! (I miei bambini *^*) Quindi, per favore, dedicate anche solo poche righe all'autrice, per farle sapere cosa ne pensate!
Grazie mille
Ci sentiamo presto ~
Besos
Isa



LINK 

la storia originale, pubblicata su Fanfiction.net, la trovate qui → https://www.fanfiction.net/s/12037289/1/You-You-and-You ; all'inizio troverete altre note dell'autrice che non sono stata a tradurre. Se siete curiose e avete problemi a tradurle, chiedete pure :)

il profilo dell'autrice, ChemicallyEnhanced, invece, lo tovate qui →http://https://www.fanfiction.net/u/5167130/ChemicallyEnhanced ; ha scritto moltissime storie, anche di altri fandom. Quelle per Sekaiichi Hatsukoi e Junjou Romantica (ovvero quelle che ho letto) sono delle perle, scrive davvero benissimo! Se avete voglia, dateci un'occhiata (e comunnque può essere che in futuro vi arrivino anche altre traduzioni!)

l'autrice ha anche Tumblr, Twitter e un profilo su AO3. Per quei siti, consultate la pagina autrice su Fanfiction.net. 

Per quanto riguarda i miei, di siti, vi ricordo che potete trovarmi su Tumblr (http://immanuel-kant-but-kaneki-ken.tumblr.com ), su Facebook alla mia pagina autrice ( https://www.facebook.com/IzzieSadaharuEFP ), ovviamente su Fanfiction.net (https://www.fanfiction.net/u/7312085/ ) e su AO3, anche se per ora non sono attiva su quel sito (mi ci sono iscritta da davvero pochissimo) (https://archiveofourown.org/users/Isabella_Sadaharu/profile )



 

   
 
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