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Autore: susy e francy    24/07/2016    1 recensioni
Era una notte buia e tempestosa ... chi vorrebbe mai ritrovarsi di notte da sola in una casa con una compagnia non molto vivente, di certo non la protagonista del nostro piccolo racconto, ma non siamo noi a scegliere il nostro destino, e la nostra protagonista ne era consapevole. Una notte spaventosa vi aspetta miei cari lettori che volete leggere.
Sono nuova come autore e accetto ogni commento che sia buono o cattivo in modo da poter crescere, grazie se darete anche solo uno sguardo.
Genere: Dark, Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte buia e tempestosa, il vento fischiava sonoramente e i cani impauriti ululavano e abbaiavano, i gatti invece, miagolavano come le urla di un neonato mentre si dimenavano nei loro litigi. Erano le 01:30 della notte, in casa ero sola e quella sera Morfeo non mi venne a trovare, allora per far passare il tempo iniziai a leggere un libro molto in voga, intitolato "Il maggiordomo nero". Tutta attenta a leggere, ad un certo punto sentii la porta scricchiolare ed aprirsi appena, odiavo quando mia sorella apriva la porta solo per farmi un dispetto, allora mi avvicinai con calma e decisi di aprirla interamente e chiamai il nome di mia sorella credendo che fosse tornata dalla sua ennesima festa, ma non era così, pensai che forse era stato solo uno spiraglio di vento, allora prima di tornare a leggere, accesi la lampada che si trovava sul mio comodino e mi raggomitolai sul letto per poi ricominciare a leggere. Ma diversi pensieri iniziarono a balenarmi nella mente, pensando che era da un paio di giorni che sentivo in questa casa molto antica qualcosa di strano, come delle presenze, ma non credevo molto al paranormale quindi non ci pensai più di tanto, e ripetei a me stessa che i fantasmi non esistevano. Forse avrei fatto meglio a stare zitta e non pensare a queste cose perché nemmeno il tempo di finire la frase che un rumoroso tuono mi fece sobbalzare e la lampada accanto a me d'improvviso si spense di botto, con la paura pensai che il tuono di poco fa avesse fatto spegnere la lampada e che ci fosse stato un blackout. Mi alzai e mi diressi in cucina per prendere una candela, la trovai e per non rimanere al buoi subito decisi di accenderla, ma quando mi girai vidi dinanzi a me un bambino che non avevo mai visto di circa 12 anni, ricoperto da un'aura strana quasi azzurra blu che indossava abiti del 700 che mi fissava con sguardo lugubre e assente, presa dal panico i miei muscoli si irrigidirono non potendo muovere nemmeno un muscolo, le mani mi tremarono e mi fecero cadere la candela da mano, non volevo stare al buoi con questo essere, allora non ci pensai due volte e presi il cellulare che tenevo sempre con me e lo accesi indirizzando la luce verso la sagoma di quel bambino che ora era scomparso lasciando dentro di me una paura terribile. Corsi immediatamente nella mia camera, chiusi la porta alle mie spalle e mi infilai nel letto coprendomi fino alla testa, ma tutto d'un tratto sentì una musica, un suono di pianoforte, era il mio pianoforte che suonava una melodia malinconica e nello stesso tempo tetra e spaventosa. Nessuno nella mia famiglia sapeva suonare il piano, quindi mi animai di coraggio e decisi di andare fino in fondo alla questione, andai verso il salone dove si trovava il pianoforte al centro della stanza avanti alla finestra, era tutto vuoi e arrivata accesi il cellulare illuminando lo strumento, ed era li, di nuovo li quel ragazzino che ora suonava il piano, mi sentì e giro la faccia verso di me, mi sorride e mi disse qualcosa d'impercettibile, io ero come ipnotizzata nel guardarlo e avevo una paura immensa, d'improvviso si alzò di scatto dal piano e mi si avvicinò passandomi oltre con una velocità assurda sparendo poi. Il giorno dopo mi sveglia di scatto nel mio letto, con il libro accanto e il cellulare in mano, avevo una forte emicrania e vidi l'ora sul cellulare, erano le 11:15 del mattino e pensai a ciò che era accaduto poche ore fa e mi chiesi se fosse stato tutto un sogno frutto della mia immaginazione o tutto reale, ma eliminai subito la seconda ipotesi, scesi dal letto e mi diressi in cucina per fare colazione e vidi per terra la candela e una rosa blu, una bellissima rosa blu macchiata di sangue, impaurita pensai che tutto quello che era accaduto nelle ore precedenti fosse tutto vero e non un sogno, ma nei giorni successivi quel ragazzino non si fece più ne vedere e ne sentire, quindi comincia a ripensare che fosse realmente tutto un sogno, ma quella rosa era li, sempre con le stesse macchie e non appassiva mai, fino a quando un giorno non scomparve senza ritrovarla mai più, era realtà o solo un sogno ? Mah ... chi può dirlo.
  
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