Lo studio ampio e serrato..
Pratico e teorico, ogni giorno e ogni ora..

Il latino e le lingue straniere e la matematica come la scherma insieme all’educazione di un gentiluomo in fieri ..

Orfano, mi avete accolto nel vostro Palazzo Oscar
Come tuo modello maschile..
Una specie di gioco di specchi ..
Io sono il tuo rovescio..
Il tuo cono d’ombra..
Come no..         
I quattro elementi..
Sei aria,
nelle maschere imperscrutabili,
un mistero di cristallo..
i tuoi gesti raccolti..
la brina che danza sulle tue palpebre serrate..
Luce intatta e perfetta,
un mistero,
come l’ultima terra del mondo conosciuto,
che gli antichi chiamavano THULE.
Tu sei il mio baluardo..
Riemergo dalle fantasticherie, annoto come la parola greca per elementi, stoicheia, si ritrova nel discepolo di Socrate, Platone, come lettere dell’alfabeto, gli elementi di ogni parola, al singolare stoicheion (στοιχεῖον), nel senso di principio, inizio, componente minimo..
Una giostra raffinata,
acqua sono le tue iridi immense, di oceano,
terra il tuo senso di giustizia e..
sarai fuoco quando l’amore ti toccherà ..
Immutabile, una perfetta dea..
Fuoco liquido ..
La passione..
Sei alfa e omega..
Una farfalla racchiusa nell’ambra..
Il labirinto ai confini del mondo…
Il mio.mare ..
L’ultimo confine..
La grazia, senza età o misura..
La mia rotta..
Sempre tuo...