È sempre stata
lei,
ti ripeti nella mente, ti tremano le mani e ti si incrina un
po’ la voce mentre
stringi quella piccola e delicata mano tra le tue. Potresti non
rivederla più,
lei potrebbe non ricordare più il tuo nome, la tua voce, il
tuo viso e tutto
questo ti fa un male del diavolo. Sei pronto a sopportare tutto, ma non
il
totale oblio. Puoi affrontare tutto, con loro.
Le
si inumidiscono gli occhi, non sa come fermare tutto quello, non sa da
che
parte cominciare a combattere questa guerra che vi ha di nuovo
trascinati in
mezzo alla follia. Ha paura di non farcela senza di te, come
può combattere e
vincere se non ricorderà nemmeno per chi dovrà
farlo?
«Non
c’è più tempo» le sussurri
tirandola a te, poggi le labbra sui suoi capelli, ne
ispiri il profumo dello shampoo alla fragola, come il rosso dei suoi
capelli
che ti hanno sempre ossessionato. Vorresti lasciarle un bacio, ma resti
immobile, per prolungare quell’attimo, serri gli occhi e
senti che non riesce a
trattenere un piccolo singhiozzo incastrato tra la sua gola e la tua
spalla.
«Farò
tutti ciò che posso, Stiles» stringe la tua
camicia, non vuole lasciarti, non
può farlo, avete già perso troppe persone per
staccarvi adesso.
«So
che lo farai» biascichi e sai che farà
più di quel che può, farà
l’impossibile
per salvarti, si metterebbe anche contro il diavolo in persona se
servisse a
tirarti fuori da questo immenso guaio.
Non
vuoi lasciarla, con lei tra le braccia i guai sembrano più
lontani e lei ti
stringe come se da te dipendesse la gravità terrestre, come
se fossi la sua
ancora, ma voi non siete lupi, solo esseri umani fragili coinvolti in
qualcosa
che il mondo nemmeno immagina.
«Sei
sempre stata tu» ti si spezza la voce, perché
è l’ultima volta che potresti
vederla, stringerla, guardarla e sapere che comprende ciò
che vuoi dirle, «non
c’è mai stato nessun’altro, Lydia. Mai!»
«Non
farlo» ti guarda negli occhi e la rivedi, la fiera e
indomabile piccola donna
di cui sei innamorato dalla terza elementare, quella che ti ha salvato
la vita,
quella che sa costruire un molotov, quella che ha vissuto la morte e ne
è
uscita vincitrice. «Non parlarmi come se fosse
l’ultima volta, Stiles. Troverò
il modo di salvarti, mi hai capito?» ti stringe il viso e non
hai mai visto
niente di più bello. Sei convinto che anche il mondo
potrebbe esaurirsi adesso
che lei ti sta stringendo e saresti comunque felice. «E tutto
quello che vuoi
dirmi, tutto quello che ti passa in quella piccola mente iperattiva,
potrai
dirmelo quando avremo finito con questa storia, quando avremo vinto.
Okay?»
State
piangendo entrambi, tu non vuoi dirle addio e lei non vuole accettare
che
potrebbe essere la fine di tutto ciò che non siete mai stati.
«Non
dimenticarmi» le lasci finalmente quel bacio sui capelli e
inspiri il suo odore
per l’ultima volta, come se fossi un lupo e lei fosse la tua
ancora, e forse in
qualche modo lo è visto che è l’unica
che non ti ha ancora dimenticato, è
l’unica cosa che ti lega ancora a Beacon Hills.
«Non
lo farò» ti stringe ancora e boccheggia un
po’, quasi avesse qualcos’altro da
dire ma ci ha ripensato. Ti culli che quelle parole incastrate in gola
siano
quelle che hai sempre sognato di sentire, quelle che potrebbero
renderti
finalmente un briciolo più felice. Ti illudi che dopo anni
di tentativi Lydia Martin
ti abbia visto.
«Non
lo farò, te lo prometto. Troverò un
modo» ti sussurra all’orecchio, poi ti
schiocca un bacio sulla guancia.
«Addio
Lydia» trattiene il fiato e tu sei costretto a lasciarla.
Speri
davvero che non ti dimentichi, o che trovi il modo di ricordarsi di te,
di
ritrovare nella sua mente ogni vostro momento.
È
l’unica speranza, per adesso, che non riesci ad abbandonare.
Postilla: Mi
piacerebbe provare a tradurre questa piccola oneshot per pubblicarla in
inglese, quindi se tra voi ci fosse qualcuno bravo bravo in inglese
disposto a leggere e ad aiutarmi con la traduzione può
contattarmi sia qui che su facebook, o twitter o dove vi
pare. XD
Trovate
tutti i contatti nella pagina autrice.
A
presto, Cinzia N.