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Autore: _piccy_    23/04/2009    3 recensioni
Ed ecco che ci ricado.[...]
Ancora mezzo addormentato andai ad aprire e me lo ritrovai davanti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You'Re My Puppet'
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You'Re My Puppet - Gran Finale

Salve a tutti. Questa è -forse- la vera fine di Puppet. Ed è completamente inventata. Aspettavo che anche nella realtà ci fosse un vero addio, ma ho la certezza -quasi- che non arriverà mai. Alle fine troverete delle delucidazioni che mi sembrava giusto fare. Prima di scrivere tutto ciò, ho chiesto al 'mio' Law cosa avrebbe risposto alla richiesta di T e gli ho fatto leggere un pezzo che lo riguardava. Avrei postato solo se lui l'avesse trovato interessante..E così gli sembrava. E' solo grazie a lui e alle sue frasi se la fine di questo capitolo è nato. Ultima cosa: la data del diario è importante.
Buona Lettura. [ Colonna Sonora: Stupida (Alessandra Amoroso) e Ancora Ancora Ancora (Mina) ]

15.06.22



Ed ecco che ci ricado.
Mi ero ripromesso di non aprire più questo diario, soprattutto per scriverci sopra. Riaprirlo significava ricadere nel passato, scrivervi ancora una volta che avevo pensato a lui -o peggio ancora che l'avevo visto-.
Ebbene, due anni e mezzo fa, l'ho rivisto. Io ero con mia moglie e il piccolo e mi è passato di fianco.
Mille domande hanno preso a vorticare per la mia mente, mentre cercavo di non allungare la mano per sfiorarlo e di non salutarlo.
Avrà pensato che sono un imbecille -ed infatti lo sono-.
Appena ho intravisto la sua figura, non volevo far altro che corrergli incontro, abbracciarlo, piangere, baciarlo e chiedergli scusa -mille volte e anche più- e implorarlo di riprendermi con sè.
A quanto pare tutti questi anni non hanno cambiato i miei sentimenti verso di lui. Ma soprattutto non hanno cambiato il mio carattere e continuo ad essere il solito vigliacco di sempre.
Ma le cose stanno per cambiare.
Forse sto facendo una cosa stupida, ma per una volta -credo la prima- voglio provare a seguire l'istinto e non la ragione e le regole che mi sono state imposte.
Lui ha provato a farmelo capire per anni.
Ora sto per farlo.
E' tardi? Sì. Ma non mi interessa.
E' la mia unica -e ultima- occasione di ottenere il suo perdono e non mi arrenderò finchè non l'avrò ottenuto.
Forse però un pò di vigliaccheria mi è rimasta.
Perchè sgattaiolerò via dal letto che divido con mia moglie -come un amante o una puttana-, mi vestirò in silenzio e in punta di piedi uscirò di casa, incamminandomi verso un appartamento che non pensavo di non rivedere più.

----------------

Era una mattina come le altre quando mi alzai perchè qualcuno aveva suonato alla mia porta.

Ancora mezzo addormentato andai ad aprire e me lo ritrovai davanti.

Erano più di due anni che non lo vedevo, cosa voleva da me?

Gli sbattei la porta in faccia, mentre mi si aggrovigliava lo stomaco -dannato bastardo traditore-.

Tornai a letto, convinto che se ne sarebbe andato e invece iniziò a bussare e a chiamare ad alta voce il mio nome, chiedendomi di farlo entrare.

Mi costrinsi a tornare in sala e ad aprirgli la porta prima che la buttasse giù e/o svegliasse i vicini (i quali avrebbero chiamato di sicuro la polizia).

Si fermò sulla soglia e io mi incamminai in cucina per preparare del caffè e sentii i suoi passi seguirmi.

Misi la caffettiera sul fuoco e mi sedetti al tavolo, indicandogli di fare lo stesso.

-Cosa vuoi?- esclamai all'improvviso.

Lui aprì la bocca e la richiuse, ponderando su che parole usare.

-Volevo vederti-

Chiaro e diretto come mai era stato.

Lo sbuffo della caffettiera mi impedì di insultarlo così mi alzai e versai il caffè in due tazze, offrendone una a lui.

Lo osservai mentre beveva e intanto si guardava intorno -come alla ricerca del tempo trascorso in quella stanza-.

-Ti sei fumato qualcosa di strano?- gli chiesi, incapace di pensare ad altro.

-No-

-E allora spiegami! Perchè a me non sembra normale piombare in casa mia dopo quasi dodici anni che non ci vediamo e fare come niente fosse! Mi hai tradito, cazzo! Te lo ricordi questo??-

Ok, forse sono stato un po' troppo schietto, ma non sono riuscito a trattenermi. Sul serio, farebbe schizzare di cervello Gandhi! Vedeste la faccia con cui mi fissa!! Qui o è scemo o è scemo!!

-Veramente ci siamo rivisti una volta, due anni e mezzo fa..Tu eri appena tornato, così ho pensato vedendo lo zaino che avevi in spalla, e mi sei passato talmente tanto vicino che ho potuto sentire il tuo calore..-

Avevo smesso di urlare e gesticolare e ora lo guardavo -fissavo- per cercare di capire dai suoi occhi cosa ci fosse sotto a questa confessione.

-Cosa vuoi Thomas?- ripetei la domanda, chiamandolo per nome per la prima volta. Aveva ancora lo stesso sapore, mentre usciva dalle mie labbra, quella parola tanto odiata negli ultimi tempi..

-Volevo vederti, te l'ho detto..Voglio potermi sedere di fronte a te e raccontarti. Voglio farti sapere cosa è realmente successo dodici anni fa in quella stanza e ottenere il tuo perdono. Poi potrò andarmene sereno-

Freddo al petto.

-Stai morendo?-

Non sento più il battito del cuore.. Perchè deve farmi quest'effetto dopo tutti questi anni?

-Uh? No no, non sto morendo! Parto, vado a New York con la mia famiglia. Mi hanno offerto un lavoro come giornalista e ho accettato.-

Tu-tum

-Mi darai la possibilità di spiegare?- mi chiede per l'ennesima volta.

Io mi verso un'altra tazza di caffè e torno a sedermi, fissandolo. Con un sospiro, faccio un cenno di assenso e lui inizia a parlare..

Credo sia stata la conversazione più lunga e sincera che abbiamo mai avuto. Abbiamo pianto, abbiamo riso, ci siamo detti cosa avevamo provato quel lontano giorno, lui mi ha raccontato la sua vita fino a quel momento e viceversa. Abbiamo trascorso ore e ore così, in certi momenti a guardarci solamente, studiando quello che eravamo diventati e alla ricerca di quei Thomas e Lawrence che si erano lasciati tanto amaramente..

Lui era cambiato poco: il fisico era più asciutto ma gli occhi erano ancora di quel cobalto che tanto mi aveva colpito..

Lo vidi arrossire e mi resi conto di aver pensato ad alta voce. Si fece serio all'improvviso -ma il rossore persisteva- e mi guardò negli occhi, dove vi lessi mille emozioni contrastanti -una più forte dell'altra-.

Quando parlò, mi crollò il mondo addosso. E dissi addio anche al mio autocontrollo.

-Law.. fa l'amore con me.. ti prego, accontentami. Non sai quante notti ho sognato questo momento, ma mai avevo il coraggio di chiedertelo. Ora sì. Rendimi felice e completo per l'ultima volta. Poi me ne andrò per sempre..Ma ti prego, fammi sentire ancora amato dal proprietario del mio cuore..-

Non so se fu per quello che disse o per le sue lacrime o perchè leggevo nei suoi occhi che provava realmente tutto quello che mi aveva detto, ma mi alzai e lo raggiunsi.

Lo fissai un po', prima di abbassarmi sul suo volto e baciarlo. Un semplice bacio a stampo, le mie labbra appoggiate alle sue, ma che per entrambi significava l'inferno.

Mi staccai e lo presi per mano, conducendolo in camera mia.

Lo baciai fino allo sfinimento, mentre -lentamente- lo spogliavo dei vestiti e poi facevo lo stesso con me. Percorsi con bocca e mani quel corpo un tempo mio, che ora era una nuova scoperta, lasciandogli i segni ogni volta che potevo. Lo feci impazzire, giocando con lui come avevo sempre fatto. Ma alla fine lo accontentai.

Lo amai. Lo amai nel modo più dolce possibile -ma allo stesso tempo doloroso-. E lo amai anche mentre venivo dentro di lui, le nostre urla si univano l'una con l'altra proprio come le nostre lacrime.

Mi accasciai su di lui e lo strinsi a me, mentre scosso dai singhiozzi blaterava a vanvera sul lasciare la moglie e portare il bambino con sè per formare una famiglia insieme.

Gli tirai uno schiaffo e davanti a me ritrovai il giovane Thomas, che parlava con la paura negli occhi. Deposi un bacio sulla sua guancia -dove ancora c'era il segno della mia mano- e gli dissi che era ora di tornare alla realtà. Alla sua famiglia felice.

Ci rivestimmo in silenzio e quando lo accompagnai alla porta non sollevò nemmeno gli occhi nel salutarmi. Gli sfiorai il braccio mentre mi passava davanti e richiusi l'uscio il più velocemente possibile, appoggiadomici contro.

Ascoltai i suoi passi allontanarsi e mi sgonfiai di botto, accasciandomi a terra, piangendo tutte le lacrime, fino a che gli occhi non mi fecero male.

Mi rialzai e mi feci una doccia veloce, deciso ad uscire di lì, per allontanarmi il più possibile -ancora- dai ricordi.

Corsi per le scale e uscii dal portone con talmente tanta fretta che andai a sbattere contro qualcuno.

-Scusami, non ti avevo visto-

-Oh niente, tranquillo, avevo anche io la testa per aria... Piacere, io sono Fabrizio-

-Lawrence, piacere mio-

-Sì lo so. Posso offrirti un caffè?- mi chiese sorridendomi.

Io lo fissai sbalordito, per poi scoppiare a ridere -la prima vera risata dopo dodici anni-. Scossi la testa, mentre il sole faceva capolino da una nuvola, illuminando entrambi.

Ricambiai il sorriso e mi misi al suo fianco.

-Con molto piacere-

Buon compleanno Lawrence. Finalmente puoi tornare ad essere felice.

*.*.*.*
Salve! Se siete arrivati alla fine, bene xD Ora, volevo fare due o tre delucidazioni per spiegare bene certe cose che possoni essere state fraintese.
°Thomas e Lawrence NON sono mai stati insieme come coppia. Il loro rapporto era morboso e possessivo (più che altro da parte di Thomas).
°Dopo aver scritto l'ultimo miss, T si è rifatto sentire e si sono visti un paio di volte, ma L tornava sempre a casa chiedendosi cosa c'era andato a fare..L non è più innamorato di T, rimane solo tanto dolore verso un ragazzo così triste. T è ancora innamorato di lui, ma non l'ha ancora confessato a se stesso.
°Questo capitolo potrebbe cambiare. E' solo un'ipotetica fine, perchè potrebbe sempre succedere che T, prima di andare via per sempre chiami e succeda qualcosa.
Io mi sono immaginata così l'addio definitivo tra i cartacei. Loro hanno "detto", io ho scritto (sembro matta XD E forse un pò lo sono).
In definitiva, abbiate pietà di una povera scrittrice dall'animo dolce e romantico, che non riusciva a vederli così in sospeso :D
Arrivederci alla prossima storia <3 <3 <3
*.*.*.*

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