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Autore: Menade Danzante    28/07/2016    1 recensioni
[Hogwarts!AU]
Il Cappello Parlante sta assegnando a tutti i nuovi studenti la Casa che più si adegua alle esigenze di ciascuno di loro. Uno in particolare, tuttavia, si rivelerà un osso duro e avrà qualcosa da ridire.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Di sorrisi e scelte veicolate






Il Cappello Parlante, posto sulla testa di John Watson, non aveva esitato nemmeno un istante nell'annunciare «GRIFONDORO!».

Il tavolo si era lanciato in un caloroso applauso che aveva messo un po' a disagio il ragazzino impacciato, ma che già prometteva affetto e fiducia. Sedette cominciando a stringere le mani che, numerose, gli si protendevano davanti per dargli il benvenuto.
Aveva sorriso ad ogni ragazzo, con un'eccessiva galanteria, forse, verso le ragazze, ma comunque a tutti aveva rivolto un sincero sorriso di ringraziamento. Tenero e curioso.

Niente di tutto ciò era sfuggito agli occhi esperti di Sherlock Holmes, il ragazzino riccioluto, alto per la sua età, che già dalla sua posizione nella fila aveva prestato attenzione al nuovissimo grifone, del quale non perdeva alcun gesti, nemmeno il minimo cambiamento di inclinazione del volto, o del polso. Al polso faceva comunque meno caso – capiva che, necessariamente, non poteva salutare il ragazzo posizionato in diagonale rispetto alla linea del suo braccio con la mano perfettamente dritta, perciò evitò di classificarlo poco sicuro di sé per questo particolare momentaneamente insulso. La testa, tuttavia, esprimeva di certo un comportamento più civettuolo quando si trovava di fronte l'elegante manina di una ragazza, ed evidentemente cercava di mettere in mostra il lato migliore di sé, o l'espressione facciale – per vederla avrebbe pagato oro – che più gli garantiva la simpatia dell'altro sesso.

«Sherlock Holmes» fu la chiamata perentoria che gli fece, seppur a malincuore, distogliere l'attenzione da quel John.

Una volta seduto, lo guardò di sottecchi. Anche lui ricambiava, un pugno stretto nella mano libera, concentrato e attento. Già vedeva nei suoi atteggiamenti il formicolio delle mani che fremevano per applaudire a loro volta e non perché gli importasse qualcosa dell'eventuale nuovo arrivo nella Casa, ma solo perché quell'atto avrebbe sancito finalmente e in via pure ufficiosa la sua appartenenza ai Grifondoro: avrebbe dato anche lui il suo benvenuto nella Casa.

Patetico, pensò il ragazzo mentre sentiva sulla testa il peso non invadente del Cappello.

«Mh...» fece l'indumento stropicciato nell'entrare in contatto con la sua mente. «Interessante»

«Lo so» commentò sarcastico Sherlock. «Brillante, direi»

Avvertì l'irritazione sottile del Cappello, ma decise di ignorarla.

«Intelligente, mente... brillante, attitudine allo studio... COR-»

«Io voglio andare in Grifondoro» sottolineò il moro, glaciale.

Il Cappello esitò, testando ancora le capacità e le ambizioni del ragazzo. Poi approfondì: «Saresti anche un eccellente Serpeverde, oltre che un geniale Corvonero, sai?»

«No. Grifondoro»

L'interlocutore rimase zitto per qualche momento. Poi decise di parlare quanto più francamente possibile.

«Non credo che sia la Casa giusta per te, Sherlock Holmes»

Sherlock serrò un momento gli occhi: perché anche l'addetto all'analisi del suo cervello, che avrebbe dovuto smistarlo dove più ci fossero per lui possibilità di avere stimoli in ogni campo, non riusciva proprio a capire l'evidenza?

«Grifondoro» berciò di nuovo, spazientito.

«Ma-»

«Niente ma»

Nei brevissimi istanti che seguirono, Sherlock vagò con gli occhi nella platea, dovendo ammettere che i tipi più interessanti, effettivamente, occupavano il tavolo di Corvonero.

Poi individuò John Watson.

«Se lo credi... G-GRIFONDORO!»

Holmes si sentì privato del Cappello e subito dopo si avvicinò al tavolo dei suoi nuovi compagni, irritato quanto mai dal fastidioso battere di mani che lo investì. Mani che poi cercarono di stringere la sua. A lui bastava un benvenuto detto ad alta voce, o anche niente, certo non un contatto fisico con una marmaglia dalle facoltà intellettive sicuramente carenti. Gli bastò lanciare uno sguardo ad un ragazzo, più grande di lui, moro e dall'espressione festosamente inebetita, per capire quanto bassa fosse la qualità media dei cervelli della Casa.

Cercando di ignorarli tutti, si sedette casualmente vicino al biondino. Si voltò a guardarlo: un sorriso smagliante era stampato sul quel viso giovanissimo e dal naso rotondeggiante. A suo modo, lo trovò quasi un simbolo di freschezza e cordialità.

«Benvenuto!» disse contento, porgendogli la mano – dritta e ferma – aspettandosi di venir salutato a sua volta. «John Watson» continuò, forse non conscio che il suo nome era stato ascoltato da tutte le quattro Case di Hogwarts, vecchi o nuovi studenti che fossero.

«Sherlock Holmes» ripeté anche lui, sentendosi un perfetto idiota, mentre avvolgeva la mano dell'interlocutore con la propria. La sentì calda, anche un po' sudaticcia.

Emozionato e trepidante. Tipico.

Fu costretto ad accettare anche le altre che, ora che avevano appurato la sua capacità di replicare il gesto di cortesia, sembravano esigerglielo.

Come se la cortesia fosse da riservare al mondo intero, pensò, ma gli parve abbastanza saggio non dirlo.

Quando ebbe finito, i suoi occhi notarono un movimento tanto plateale quanto sinceramente sconfortato. Intercettò meglio la scena e ghignò appena: suo fratello Mycroft, dal tavolo dei Serpeverde, si era spalmato una mano aperta sulla faccia. Per lui, adesso, Sherlock era diventato ufficialmente il rammollito di famiglia.







Angolo dell'autrice: Salve!
È da qualche tempo che questa piccolissima OS riposava nel computer in attesa di vedere la luce. Finalmente ho deciso di pubblicarla. È ispirata ad un'immagine presa da internet ( link – se ne conoscete l'autore, vi prego di segnalarmelo e lo aggiungerò in nota appena possibile), cosa che spiega lo Smistamento a Grifondoro – per me, Sherlock è un Corvaccio della peggior specie, e lo dico con tutto l'affetto possibile!
Ringrazio tutti coloro che leggeranno e che vorranno lasciare un pensiero su questa FF.
Alla prossima,

Menade Danzante

   
 
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