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Autore: marta_weasley_394    30/07/2016    1 recensioni
Una raccolta di cinque OS sulla CrissColfer, perché ho trovato dei prompt favolsi e la mia mente malata ha messo al mondo questa cosa. Dalla prima OS:
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Just me, you….and the flu
Nuovo messaggio da: Ryan
Ciao Chris! Per te niente prove oggi, al contrario di come previsto. Darren è malato, quindi ho chiamato Cory e Lea per preparare un'altra scena. Goditi la giornata libera, ci vediamo domani!


Chris chiuse il cellulare e se lo mise in tasca, mentre con l'altra mano si tastava i pantaloni alla ricerca delle chiavi dell'appartamento di Darren.
Nessuno sapeva che lui fosse in possesso di quelle chiavi, come d'altronde nessuno sapeva che il bellissimo, talentuoso e del tutto etero Darren Criss fosse il suo ragazzo. Molti lo sospettavano e li riempivano di frecciatine, primi tra tutti i loro amici del cast, ma per il momento erano riusciti a mantenere segreta la cosa al buon fine di evitare la morte di massa delle Klainer e del probabile scandalo che ne sarebbe derivato.
Chris girò la chiave due volte e abbassò la maniglia, preparandosi a fare una bella ramanzina a Darren per ricordargli che non poteva mentire al produttore di Glee sul suo stato di salute solo per passare più tempo con lui.
Diamine, era passato di lì solo per prendere il suo ragazzo e andare al lavoro insieme e magari per scambiarsi un bacio, consapevoli che si sarebbero dovuti trattenere per le successive otto ore.
E invece no.
Darren lo avrebbe trascinato a forza sotto le coperte e...sì, okay, era abbastanza chiaro.
Oppure avrebbero guardato insieme l'ennesimo film della Disney.
O magari una maratona di Harry Potter.
Chris si stupì di non trovare Darren sulla porta, pronto a saltargli addosso. Entrò silenziosamente, chiudendo la porta con aria circospetta e assicurandosi che nessuno lo avesse visto entrare lì.
Fu subito dopo che iniziò la parte disarmante.
Un Darren Criss spalmato sul divano, ricoperto da un incredibile numero di coperte e solo la testa riccioluta che spuntava fuori, con il volto arrossato e una tazza di tè appoggiata sul tavolino di fronte al divano.
«C-ciao amore» riuscì a formulare Darren, tirando su con il naso subito dopo.
«O mio Dio tesoro! Che hai fatto?» esclamò Chris lasciando cadere la sua borsa sul pavimento dell'ingresso e precipitandosi al divano.
«Solo...solo un po' di influenza» rispose Darren, tossendo ad ogni parola.
Chris si era letteralmente bloccato. Non aveva idea di cosa avrebbe dovuto fare.
Per prima cosa, però, si scusò mentalmente con Darren per aver dubitato di lui.
«Amore, dimmi se posso fare qualcosa per te. Qualsiasi cosa. Un brodo di pollo, degli asciugamani bagnati, un'altra coperta, degli altri cuscini...qualsiasi cosa» sottolineò per la seconda volta Chris.
Non lasciò all'altro nemmeno il tempo di rispondere, correndo in cucina a preparare il primo punto della sue improvvisata lista mentre elencava gli ingredienti necessari.
«Chris...» sussurrò Darren «Non c'è bisogno che tu ti prenda cura di me» disse flebilmente il ragazzo riccioluto. In realtà gli sarebbe piaciuto moltissimo avere Chris che lo prendeva tra le braccia, gli cantava qualcosa e lo costringeva a mandar giù qualche disgustosa medicina.
Chris tornò in salotto affranto, perché non aveva trovato gli ingredienti per il brodo. In compenso, però, aveva preso tutto ciò che si sarebbe tornato utile per curare Darren.
Si avvicinò al divano, sedendosi vicino al suo ragazzo e accarezzandogli i capelli ribelli.
«Chris, d-davvero. Non voglio che ti ammali anche tu.»
Ma Colfer era irremovibile.
«Scordati che me ne vado. Resterò qui finché non ti sentirai meglio» gli rispose inflessibile.
Abbassò la mano per cercare la stoffa imbevuta di acqua fresca nella ciotola che aveva appoggiato sul pavimento e la posizionò delicatamente sulla fronte di Darren, lasciandogli anche un bacio sulla guancia.
Il ragazzo riccioluto sorrise, pretendendo un po' di più dal suo ragazzo: con le poche forze che aveva, allungò una mano fino a stringere il colletto di Chris tra le dita e pilotò le labbra del castano sulle sue.
La bocca di Darren era in fiamme, ma alla fine non importava niente. Se poteva farlo stare meglio, Colfer avrebbe fatto questo e altro.
Proprio mentre si stavano baciando, Chris ebbe un'illuminazione.
Si staccò a malavoglia dalle labbra di Darren, per poi alzarsi e ritornare nell'ingresso dove si accovacciò vicino alla borsa che aveva lasciato non appena era entrato nell'appartamento.
Frugò per qualche secondo al suo interno, mentre Darren lo guardava con un'aria interrogativa che aveva sostituito l'adorabile broncio che il moro aveva fatto quando Chris si era inaspettatamente staccato da lui.
Chris si alzò con un sorriso luminoso sulle labbra e la sua copia personale di Harry Potter e l'Ordine della Fenice. Il cuore del ragazzo castano si riempì di gioia quando notò l'espressione di pura felicità che si era dipinta sul volto di Darren. Lo sapeva che la Starkid si comportava come un bambino, ma era il suo bambino, con i suoi dolci occhioni e i capelli che non stavano mai al loro posto.
Colfer si rialzò in piedi, dirigendosi verso il divano; aiutò Darren ad alzare il busto finché lui non riuscì ad infilarsi sotto di lui, sedendosi sul divano e lasciando che il fidanzato appoggiasse la testa sulle sue gambe.
«Ho ricominciato la saga dall'inizio...» disse il castano con un sorriso «Ho pensato che, magari, ti andava che leggessi un po' per te.»
«Ti amo» fu la semplice risposta di Darren, che trascinò Chris in un nuovo, fantastico bacio.
Una volta che si furono staccati per ricominciare a svolgere la rognosa ma essenziale azione di respirare, Chris aprì il libro sulla pagina segnata e cominciò a leggere, tenendo il libro sul bracciolo del divano e facendo le coccole al moro.
Man mano che le pagine giravano, lo Starkid si sentiva sempre più assonnato: certo, sarebbe rimasto delle ore a fissare il suo fidanzato che leggeva, ma la febbre, la voce di Chris e soprattutto le insistenti carezze che scivolavano lungo il suo corpo, dai capelli al petto, non facevano altro che farlo cadere inesorabilmente tra le braccia di Morfeo.
L'ultimo pensiero che Darren riuscì a formulare prima di addormentarsi del tutto fu la realizzazione del fatto che non era poi così male essere malato.



Spazio autrice (FUGGITE, SCIOCCHI!)
Heilà!! Okay no.
Benebenebene! Come va? Avete caldo? Anche io.
Volevate un po' di CrissColfer? Eccovi accontentati.
Uno spritz? Mi spiace li abbiamo finiti.
Okay, questa....cosa dovrebbe essere illegale in tutti gli stati, ma purtroppo nessuno ha mai pensato di farmi rinchiudere in un manicomio *arriva il team di psichiatri per la seduta settimanale* e quindi dovrete subirvi le mie schifezze finchè non sposerò Darren. Quindi molto tempo, credo.
Questa è la mia prima storia nel meraviglioso fandom di Glee e della CrissColfer, perciò SIATE CLEMENTI PLS.
Bene, vi lascio alle cose che stavate facendo.
Cioè, tornate a leggere cose più belle di questa e fatevi anche quello spritz. Ci vediamo presto! (spero)
Baci e tanto ammmmore,
||Weasley

 
   
 
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