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Autore: Sara_Uchiha    31/07/2016    3 recensioni
La morte... la Perdita.. il Dolore..
Obito sapeva che significava soffrire. Ma non era solo.
Lei sarebbe stata al suo fianco, sempre. Lo avrebbe aiutato a rialzarsi, sempre.
Questo sarebbe bastato a colmare il vuoto che li univa?
Lui. Lei. Alla ricerca di un mondo migliore.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Obito Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Terminato il consiglio i due giovani Uchiha salutarono educatamente Fugaku, Minato e le potenze del loro villaggio e si diressero a passo spedito verso la loro abitazione. Al loro ingresso furono travolti dalla furia della Uzumaki che subito li accolse con affetto e li trascino a tavola per discutere del responso di quell’incontro. Parlarono di come Danzo cercò di diffamare la loro immagine e quella di Minato, suscitando così nella rossa parole poco eleganti nei suoi confronti . Dopo questa breve introduzione finirono per parlare del loro piano. Della loro spedizione delle altre grandi terre ninja in cerca dell’aiuto dei kage. Della loro scelta di partire quel giorno stesso.
Kushina non parve gradire nessuna delle due idee e a darle man forte soprattutto sull’ultima fu il piccolo biondino fra le sue braccia, che si oppose strillando.

Nar: Non potete lasciarmi solo a casa!! Con chi gioco? Papino lavora e mammina pulisce sempreee!
Obi: Piccolino sicuramente la mamma troverà un po’ di tempo, cosi come la sera il tuo papà .. eheheh
Aki: E poi tu puoi giocare con l’otouto di Itachi! Sasuke di certo verrà se mamma lo chiede a Mikoto-san!

Il loro tono era sempre dolce e controllato, infondo si trovavano solo davanti ai capricci di un bambino che non poteva ancora accettare di vederli partire senza sapere quando tornassero. Solo in futuro questa consapevolezza sarebbe maturata in lui. Con questa certezza nel cuore lo accarezzarono e cominciarono a incamminarsi per preparare  il necessario, ma la sua vocina rotta dal pianto li bloccò a metà strada. Si voltarono lentamente e lo videro correre verso di loro per poi stringere forte le loro gambe, singhiozzando e sussurrando disperato.

Nar: E…e… e se vi fanno la b-bua?  Miei g-genitori stanno con me e non vi possono a-aiutare! I-Io non v-voglio perdere il mio n-nii e la mia one-chan!!! Naru vi ama t-tanto! Tantissimo!!

Gli occhi dei due Uchiha si spalancarono e si inginocchiarono per abbracciarlo con forza. Akiko lo poggiò dolcemente al petto, cullandolo, mentre le guance si inumidivano delle sue stesse lacrime,invece Obito li strinse a se e con gli occhi umidi riuscì solo a sussurrare un “Grazie otouto”, udito solo dal piccolo biondino che con un sorriso rilassato si fece cullare dalla ragazza.  L’ultima parola che udirono dal piccolino prima che si addormentasse fu una supplica.
Fu un “Tornate”.

Con lo zaino in spalla dopo l’abbraccio materno di Kushina, che li obbligò a farsi coccolare, si diressero alle porte con una sola certezza. Con una sola risposta.

NOI TORNEREMO.
TORNEREMO VINCENTI.

PER KONOHA.


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A Konoha il mercato si animava e le donne correvano qua e là in cerca di ciò che volevano. Tutto come sempre, come se l’imminente conflitto che stava per colpire il mondo non esistesse, e infatti così era per il popolo che era all’oscuro di tutti questi retroscena che il villaggio stava vivendo nell’ombra. Queste furono le cause dello sgomento che fece cadere nel più totale silenzio la via principale, che portava al palazzo dell’Hokage. Quel giorno mentre il sole spaccava il cielo a metà con il tepore dei suoi raggi, Konoha fu  protagonista di una scena che mai si poteva profetizzare. Due ragazzi di 20 anni che fieri, con i coprifronte a foglia tipico dei ninja di quel luogo, scortavano alle loro spalle come un trofeo di guerra i potenti Kage della Nuvola, della Sabbia, della Terra e dell’Acqua. Un sorriso nacque spontaneo sulle labbra di Minato che osservava vicino alla finestra gli occhi dei suoi Ragazzi, dei suoi Ninja, fissarlo con orgoglio dalla strada per la riuscita della missione.Questo evento memorabile non passò inosservato a Danzo e ai consiglieri che subito andarono ad accogliere le 4 potenze, insieme all’hokage, ai piedi del palazzo. Il primo a prendere parola fu ovviamente la figura più importante di konoha, Minato.

Min: Sono lieto che voi abbiate accolto il mio invito e abbiate creduto ai miei fedeli  Ragazzi. Sono il 4 Hokage, Minato Namikaze e Vi accolgo nella mia sede e soprattutto a Konoha .

Minato mostro loro una stanza e tutti si accomodarono nell’assoluto silenzio. Akiko e Obito affiancarono il loro mentore restandogli alle spalle, mentre i due consigliere e Danzo si misero in disparte lasciando solo il loro governatore . Il resto dei kage sedettero in circolo vicino alle loro rispettive guardie. A rompere il silenzio elettrico fu l’Animo focoso e ardente del 4° Raikage, A, che presa parola seguito dal saggio e anziano 3° Tsukikage, Onoki.

A: Mettiamo in chiaro una cosa. Questa alleanza verrà stipulata con lo scopo principale non di difendere Konoha, ma per difendere tutti noi. Il Mondo.
On: Io nella mia gioventù posso dire di aver incontrato in carne ed ossa il vero Madara, nel pieno delle sue forze. Il  sentir le parole dei messaggeri a cui è stata dichiarata guerra per conto di Madara, e il solo pensiero di dover affrontarlo da solo con le forze del mio villaggio, mi fa rabbrividire. Questa alleanza, perciò, servirà per difenderci tutti da lui.

Rasa, il 4° Kazekage rimase in religioso silenzio insieme alla giovane 5° mizukage Mei , da poco diventata tale per sostituire il 4° Mizukage che dopo essere stato manovrato in passato da Obito e Zetsu aveva mandato in rovina il villaggio della Nebbia. La donna fu la terza a prendere parte al summit.

Mei: Per prima cosa vorrei presentarmi a voi, sono Mei Terumi il nuovo 5° Mizukage. Nonostante gli eventi negativi causati dalla presenza di Obito come manipolatore del precedente Mizukage ho deciso nonostante le varie difficoltà in cui si ritrova il mio villaggio di aiutare Konoha in questa guerra contro Madara Uchiha. Parlando a lungo con Obito Uchiha e la ragazza Akiko ho potuto delineare le loro personalità e comprendere che sono in buona fede. Con questo sono arrivata alla conclusione che se devo dare una colpa a qualcuno per il caos in cui si trova la mia popolazione da anni, essa non ricadrebbe sul ragazzo ma sulla mente di tutto ciò. Ovviamente esso  è il nemico comune di noi tutti, perciò mi sento in dovere di dover sostenere questa alleanza. Spero di poter trovare più collaborazione possibile tra le varie menti a capo di questa iniziativa.

Obito sorrise sollevato nell’ udire la fiducia che la giovane donna avesse riposto nelle sue parole in quella lunga settimana di incontri e dialoghi. Anche Akiko gli strinse la mano sapendo bene quanto quei confronti fossero stati dolorosi per lui. Il problema però era un altro. Il kazakage manteneva ancora il suo proverbiale silenzio ascoltando i vari scambi che avvenivano tra i presenti in sala.

Min: La ringrazio sinceramente Mizukage di essersi messa in gioco, faremo il possibile per sostenerci a vicenda.
Rasa: Ho una domanda che vorrei porle Hokage.
Min: Mi dica Kazekage.
Rasa: Ci saranno molte perdite su ogni fronte. Ne siamo tutti consapevoli. Madara Uchiha ha una leggenda su di se e non è fatta di belle cose.  Non è fatta di bugie e ciò ci fa capire che anche se ne uscissimo vincenti sarebbe lo stesso una grande perdita per il mondo.

Minato annui insieme a tutti i Kage che si trovavano in accordo con l’affermazione, ma non capivano dove il discorso volesse andare a parare. Obito e Akiko eccome se lo sapevano. Lo avevano  intuito bene il pensiero materialista e realista del kazekage.

Rasa: Perfetto. Io mi chiedo una semplice cosa in caso di vittoria … e dopo?

Tutti spalancarono gli occhi sorpresi da quella domanda.

Rasa: Dopo che abbiamo vinto che si fa? … Si torna come prima? Di nuovo nemici, di nuovo rivali, di nuovo cattivi verso quelli che un mese prima avevamo spalleggiato contro un avversario comune? Che faremo Hokage? Ci faremo guerre fra noi approfittando delle reciproche debolezze?  Ed è ovvio che i villaggio più in difficoltà come quello della Nebbia o della Sabbia che sta avendo problemi economici ne uscirebbero martoriate. Se l’alleanza è solo momentanea allora uscirò da questa porta. Preferisco farmi massacrare dall’Uchiha aspettando il turno del mio villaggio che fare questa pagliacciata solo per vincere . Ma a vincere sarebbero solo quelli messi meglio. E sappiamo tutti che Konoha ha una potenza militare molto forte grazie alle numerose casate con abilità innate. Lo stesso Madara proviene da qui per intenderci e gira voce già di Uchiha che potrebbero ambire a grandi poteri nonostante la giovane età. Io sono chiaro sin da ora… che si fa in un eventuale futuro? Si torna come sempre?!

Obito sospirò costatando che i suoi dubbi non erano stupide preoccupazioni. Guardo il suo Sensei davanti a se rimasto in silenzio come tutto il resto della sala. Rasa continuò imperterrito a fissare fisso negli occhi ciascuno dei membri di quel consiglio fino a quando Minato non si schiarì la voce richiamando l’ attenzione di tutti.

Min: Domanda degna del vostro risaputo intelletto Kazekage. Sono a conoscenza che sta usando la sua abilità dell’ oro anche per aiutare gli incassi del vostro paese e ciò è chiaro che una guerra porterebbe notevoli spese che metterebbe in ginocchio alcuni paesi più di altri. Con l’eventuale perdita di numerosi uomini una possibile guerra tra villaggi ammazzerebbe ogni vostra risorsa.
Rasa: Esattamente. Ero certo che lei avrebbe compreso, Hokage.
Mei: E’ una richiesta che sta cuore anche a me, ritrovandomi in un periodo di varie riforme di ripresa. Io per una guerra con voi contro di lui ci sto, ma voglio garanzie.
A:  Del tipo?!?! OGNUNO PER I FATTI PROPRI POI!
Ono: Raikage ragioni e mantenga la calma. Io condivido ciò che ha affermato il Kazekage.  Lo sa vero che anche se vincessimo ci saranno perdite e una guerra tutti contro tutti farebbe cadere a pezzi il sistema? Ho visto già abbastanza guerre scoppiate inutilmente tra noi villaggi. A pagarci sono i nostri cittadini.
A: … va bene…  e allora che si fa? Che garanzia potremmo dare?
Akiko: Un foglio. Giurate solennemente di mantenere questa alleanza anche dopo una eventuale vittoria avendo la possibilità di contrattare dopo un post guerra i vari sostegni ai paesi alleati.
A: Un patto si può infrangere!
Rasa: Non sarebbe il primo che viene rotto.
Ob: Chi non lo rispetterà sarà nemico del mondo.
Min: Esattamente. Se firmate .. si può dire che è un patto con il Diavolo. Se non lo manterrete farete la fine di un peccatore. Finirete all’ inferno. Firmate solo se siete veramente motivati a sostenere una guerra e a mantenere una alleanza anche dopo.

Tutti ascoltarono e nel mentre  Obito e Akiko distribuirono i vari fogli a ciascun dei Kage. Si guardarono attentamente negli occhi e impugnando la penna firmarono tutti e cinque nello stesso momento.

Il patto del Diavolo che poteva salvare il mondo era stato siglato.
  
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