Anime & Manga > Shigatsu wa kimi no uso
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Autore: Hoon18    03/08/2016    0 recensioni
Dal testo: Riuscii a distinguere il suono
Un violino
Ma non un violino come altri
Bensì il violino del l'unica persona che abbia mai amato
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ritrovai ancora una volta lì
Sotto quell'albero di ciliegio ad aspettare
Ed avevo il cuore talmente pesante da non riuscire neanche a piangere 

~I'm waiting for a person who will never come~

Inspirai
Espirai
Sentivo odore di legno e di pulito
Inspirai
Espirai 
L'ultimo suono del pianoforte
Applausi
Inspirai
Espirai 
Ora si sentivano gli applausi del pubblico
Ripensai al brano 
Quel brano
Chopin 
Ballata n°1 in G minore Op. 23
Stesso brano che ho suonato anche quella volta
Inspirai
Il pianista che si stava esibendo venne dietro le quinte, sospirando sollevato
Ispirai e mi avviai verso il parco
Mi voltai e feci un inchino prima di sedermi al pianoforte 
Iniziai a suonare, come al solito seguendo lo spartito e, come al solito, più mi concentravo, meno sentivo il mio pianoforte, come se venissi trasportato nelle profondità dell'oceano impedendomi di sentire qualsiasi suono
Ma questa volta successe qualcosa di diverso
Più mi concentravo, meno sentivo il mio pianoforte ma più sentivo un altro suono. Cercai di concentrarmi il più possibile e riuscii a distinguere il suono
Un violino
Ma non un violino come altri 
Bensì il violino del l'unica persona che abbia mai amato 
Appena riuscii a distinguere alla perfezione il suono del violino, eccola che apparve in tutto il suo splendore nei suoi capelli dorati e nell'abito bianco che era solita usare durante i concorsi. Suonammo insieme e mi sentii il cuore ancora più pensante del solito. Alla fine del brano ricevetti un applauso del pubblico e gli sguardi infuriati della giuria. Odiavano quando non si rispettava lo spartito ma a me non importava, come lei, avevo iniziato a suonare solo per diffondere la mia musica e i miei sentimenti a coloro che mi ascolano. Alzai la testa e sentii le lacrime salire, mi alzai velocemente dal pianoforte e feci un secondo inchino e fui accolto da un secondo applauso. Tornai dietro le quinte e mi rannicchiai in un angolo per piangere. Ero proprio patetico. 
Ero un idiota che continuava a sentire un suono che non c'era, ad aspettare un fantasma che aveva rubato il mio cuore. 
Ogni giorno mi ritrovavo a passare in quel parchetto, sotto quell'albero di ciliegio, a fissare quella cupola in attesa di quella folta chioma che suonava allegra la pianola circondata da tanti bambini. 
E ogni volta mi aspettavo di trovare la sua figura più cresciuta rispetto ad allora
E ogni volta piangevo inseguendo ancora una volta il suo spettro. 

   
 
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