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Autore: OykOfTheWall    03/08/2016    0 recensioni
Ragazzo con classici problemi da adolescente.
Ragazza con classici problemi da adolescente.
Due mondi, un solo ponte.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Furry
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Capitolo 5
 
Ripensai più volte a ciò che mi aveva detto John di Thom, più ci pensavo più ero convinta che dovevo lasciar perdere. Avevo concluso di star benissimo da sola, così beatamente single mi preparai per andare in sala prove a sentire Oljay e la sua band.
Entrata nel centro giovanile, non vidi nessuno, così mi affrettai a chiedere agli educatori dove fosse Oljay, quando subito dopo dall’entrata arrivarono tutti quelli della band ma rimasi ferma su uno di loro, che non era il batterista, ma bensì un ragazzo bellissimo che riconobbi subito. Ci scambiammo due sguardi intensi, ma sì , era di certo lui, il ragazzo che incontrai nel bar “Buy&Go” che si era messo a parlare con Sam, era Bryan.
Aveva una maglietta a maniche corte blu che mostrava le sue braccia grandi, il tutto aderiva sul suo petto e sulle sue spalle per poi cadere larga sotto. I suoi jeans, neri  e stretti alle cosce e poco larghi alle caviglie mi fecero impazzire, aveva delle gambe magnifiche e toniche che cadevano perfettamente in curve morbide, sotto i jeans un bel paio di Vans beige con i lacci neri. In quei pochi secondi scrutai attentamente anche il suo viso dolce, con le labbra carnose e ben proporzionate, poco più su’ un naso abbastanza grande e dritto, più su ‘ ancora gli occhi grandissimi e color nocciola scuro e soprattutto molto dolci e innocenti. I suoi capelli erano un po’ lunghi , arrivavano fin sotto l’orecchio, con la rasatura ai lati che lo rendevano molto alternativo.
Era proprio bellissimo, non era nemmeno poi così pelle e ossa ma con un po’ in carne, il tutto lo rendeva sexy e forte.
 
Bryan’s moment:
 
Stavo pensando a chi dovesse  venire in sala, che palle veniva sempre gente però d’altro canto poteva spargere la voce in caso gli piacessimo.
Entrati dalla porta principale si girò una ragazza che mi accecò la vista, era come se mi avesse colpito con un fulmine invisibile creandomi un brivido su tutto il corpo. La fissai negli occhi, che erano così grandi,profondi e azzurri, allo stesso tempo mettevano soggezione.
Mi ero imbambolato, aveva dei tratti così rari, così belli che non potevo non fissarla. Non aveva la pelle liscia come si immagina, ma con un po’ di brufoletti innocui da adolescente, aveva specialmente un nasino alla francese davvero grazioso e piccolino, le labbra erano piccole e carnose. I suoi capelli lunghi e biondi cadevano su tutto il corpo magro ma sostanzioso, in curve perfette. Ciò che mi piacque molto era la sua altezza , era davvero bassa. Notai un modo di vestirti strano, aveva una maglietta bordeaux con un ricamo di pizzo stile gotico con una collana lunga che cadeva sul seno , una felpa lunga e grigia scuro a mio parere con un tessuto elastico che aveva un enorme cappuccio che cadeva dietro. I pantaloncini che aderivano alle gambe erano la parte migliore, ma non quanto le scarpe a scacchi che avevo anche io a casa, aveva dei bellissimi gusti la ragazza e alla reazione di Oljay capii che era lei che ci veniva a sentirci oggi.
Il cuore stranamente iniziò a battere forte non appena ci avvicinammo a presentarci, le sue guance diventarono rosse non appena iniziò a salutarci. Liberai un sorriso a trentadue denti, ero davvero agitato ma la mia abilità era non farlo notare.
 
Demi’s moment:
 
Si avvicinò a me con dietro le spalle la sua chitarra e  con un sorriso che mi aumentò il battito cardiaco, non riuscivo a credere di essermi presa così bene in pochi secondi con un ragazzo che non conoscevo affatto. Sembrava così serio e formale che mi sentii stupida ad aver pensato cose così belle quando magari lui nemmeno mi pensava.
Si avvicinò il secondo chitarrista –Piacere Michael- ripetei per la seconda volta il mio nome, poi passai al cantante, un ragazzo di colore  che si chiama Samuel, poi subito dopo mi presentai alla seconda cantante o penso principale, della band che si chiamava Grace. Infine mi abbracciai con Oljay e lo salutai calorosamente.
Mancava il bassista, ciò mi incuriosì –Oljay, ma John non è alle prove?-
-John il bassista intendi?- disse guardandomi.
Mi sentii con mille occhi addosso –Si-
Sbuffò –Ah, non lo so ultimamente non viene mai-
Non risposi, ma feci un accenno con la testa di aver capito. Entrammo tutti in sala, infondo c’era la batteria che avevo suonato molti mesi prima, mi posizionai su una sedia posta non poco lontano dall’amplificatore della chitarra.
Bryan era dal lato opposto, non mi dispiaceva per niente dato che potevo vederlo benissimo e mi sarei intrattenuta non solo con la musica.
Quando iniziarono a suonare mi aveva distratto la voce del cantante che era abbastanza stonata, era bella solo quando faceva gli scream , per quanto riguardava gli altri andavano abbastanza bene.
Durante le canzoni fissavo continuamente Bryan, notai però che qualche volta mi guardava anche lui.
 
Bryan’s moment:
 
Passò un’ora e continuavo a sentirmi degli occhi blu puntati addosso, ciò mi piaceva anche se mi metteva un agitazione incredibile, però ciò mi fece pensare che forse non ero l’unico ad essermi preso bene con lei.
Ero davvero esausto di suonare, così proposi a tutti di fermarci e uscire un po’, nessuno obbiettò, quindi iniziai a mettere via la chitarra.
 
Demi’s moment:
 
Uscimmo fuori dalla sala, per dirigerci ad un supermercato a prendere un po’ di bevande, nel tragitto notai che la cantante continuava a scherzare con Bryan, ciò mi creò un po’ di fastidio, se fossero fidanzati?
Scherzai un po’ con tutti, erano davvero simpatici.
Tutto proseguiva bene ma si guastò quando Bryan cominciò a parlare della sua ragazza e di quanto fosse pallosa.
Lì mi cadde il mondo addosso, e niente confermai che ero stata stupida a viaggiare coi pensieri su di lui, era fidanzato, e non con la cantante ma con un che si chiamava ‘Rebecca’ .
Infatti, non appena eravamo usciti dal super mercato li ho liquidati tutti dissi che dovevo andare a casa, mi raccomandarono di ritornare a sentirli perché gli stavo simpatica, ciò che avrei fatto ma non con la felicità con cui lo avevo fatto oggi.
Tornai a casa da perdente, deprimendomi un po’, però poi tornai a pensare di star benissimo da sola.
 
Bryan’s moment:
 
Mi era dispiaciuto un sacco che se ne fosse andata prima, mi piaceva la sua presenza. Ad un certo punto pensai al fatto che avevo parlato agli altri di Rebecca e magari lei se era interessata, ora non lo era più. Mi maledissi, ma che ci potevo fare? Stavo davvero con lei.
Ciò che mi sembrò strano era il fatto che nonostante fossi fidanzato, avevo una certa confusione, Rebecca non mi piaceva più come prima e poi era davvero una stronza senza cuore, mi ero davvero stufato. Nei miei pensieri era entrata anche Demi, e più pensavo a lei più diventavo confuso.
   
 
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