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Autore: Anna3    04/08/2016    3 recensioni
Altra fanfic idiota sulla carissima organizzazione Alba, con la partecipazione speciale del team Hebi/Taka. Come si comporterebbe l'Akatsuki se organizzasse un'asta nel nostro mondo? Se vi può interessare siete i benvenuti ;)
P.s. Leggere crossover con alcuni personaggi abbastanza famosi!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Madara Uchiha, Team Hebi/Taka
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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La vendita all'asta

Era una tranquilla giornata al covo dell'Akatsuki, quando Pain chiamò di urgenza tutta l'organizzazione criminale per una riunione.
Tutti i criminali, sebbene contrari, dovettero dunque raggiungere Pain per stare a sentire che cosa gli era saltato in testa. 
“Sarò sincero ragazzi: il nostro progetto di conquistare il mondo sta andando a farsi benedire. Tra le spese per il legno pregiato di Sasori, gli smalti di Maybelline di Itachi, il gel alla bava di lumaca di Hidan e il mangime bio per i pesci di Kisame, l'Akatsuki sta andando in banca rotta” disse Pain serio “Ho parlato con Kakuzu per risolvere questa situazione e abbiamo trovato una soluzione abbastanza drastica”.
Tutta l'Akatsuki si guardò timorosa, tranne Kakuzu che sorrise malvagio.
“E la soluzione che abbiamo trovato è… Una vendita all'asta!” disse Pain entusiato.
Subito si levarono delle lamentele:
“Io non vendo le mie preziose bambole!” disse contrariato Sasori.
“E io non vendo la mia preziosissima creta esplosiva!” lo affiancò Deidara.
Pain li zittì subito con una risata:
“Che ingenui! Io non venderò i vostri oggetti. Quelli sono privi di valore nel mercato. Bensì venderò voi!” sorrise sadico Pain.
“Cosa? Nel nostro contratto non è ammessa la nostra vendita! Non siamo mica i tuoi schiavetti!” disse giustamente arrabbiato Hidan.
“Io non vi venderò per sempre, ma soltanto per un giorno. E in realtà sul contratto è scritto che potete” disse Pain mostrando a Hidan la clausola scritta minuscola a spirale.
“Perdindirindina! Ha ragione” disse Hidan (No!! Come hai potuto cambiare le mie parolacce con questi obbrobri?! n.d. Hidan) (é solo l'inizio *sorride malvagia * n.d.a.)
“Ma chi vorrebbe mai volere dei criminali? Al massimo ci pagano per i nostri omicidi!” disse ragionevole Kisame.
“La tua ipotesi è sensata Kisame, ma siccome l'autrice di questa fanfiction mi ha pagato...” stava dicendo Pain, quando all'improvviso un misterioso oggetto cadde in testa al Leader, che si corresse subito “Siccome non ci pagherebbero abbastanza su questo mondo, andremo in uno in cui noi siamo famosissimi...” diss e Pain.
Così l'Akatsuki scroccò un passaggio interdimensionale a Madara, che era felice anche lui di andare in quel mondo perché veniva adorato come il dio che era,  e andarono nel nostro mondo, più precisamente in Italia, perché dopo aver assaggiato gli spaghetti si erano innamorati della cucina italiana.
Kakuzu, che conosceva la fama dell'Akatsuki nel nostro mondo, aveva già organizzato tutto: tre giorni prima aveva sparso volantini di quella vendita all'asta, cosicchè le persone arrivassero da tutto il mondo e gli facessero guadagnare molti soldi.
Infatti, come aveva previsto, arrivarono molte fangirl, ognuna bramosa di avere il proprio personaggio preferito per un giorno.
Iniziò dunque la vendita all'asta.
“Benvenute signore e signori a questo evento unico ed irripetibile!” disse Konan, che era stata incaricata di presentare l'evento “Allora, le regole sono queste: ogni personaggio verrà ''venduto'' alla fan che offrirà più soldi, esattamente come nelle aste normali, ma soltanto per un giorno. Ciò significa che alle nove di questa sera il personaggio dovrà tassativamente tornare al covo e non potrete trattenerlo. Se ci proverete… Beh il personaggio in questione potrà usare le sue armi in questione. Per il resto, il personaggio obbedirà a tutti i vostri capricci, purché non gli chiediate di morire. E ora iniziamo con il primo candidato!” disse Konan.
A quel punto Konan si spostò in parte e fece entrare il primo candidato:
“Hidan, lo jashinista!” lo presentò Konan e subito le fan esplosero in un urlo da scimmie in calore con frasi perverse o dichiarazioni di amore.
Hidan, che un po' se la godeva ad avere quel successo, lanciava baci alle sue fan, alcune delle quali svenivano o lo facevano per finta.
“Allora, il prezzo minimo per ogni personaggio è 500 euro, che potrà aumentare in base alle offerte. Dunque, chi offre 500?” chiese Konan.
Subito una fan alzò la mano:
“IO!! IO OFFRO 500!”
Ma subito un'altra disse:
“OFFRO 600!”
Seguita da un altra:
“IO 700!!”.
E la prima ricominciò:
“OFFRO 800!
Seguita dalla seconda e la terza:
“IO 1000!”
“IO 1500!”.
Le ultime due iniziarono poi a fare una guerra di prezzi, finché la seconda non vinse con 2056, 05 euro. Kakuzu, che era a capo di questo evento, faceva anche da giudice con il martello:
“Aggiudicato alla ragazzina con i capelli biondi!” e detto questo diede un calcio a Hidan che cadde dal palco e venne portato via dalla ragazza, che lo legò e lo portò nell'hotel vicino.
“Il prossimo” prese la parola Konan “è Deidara, il bombarolo!” 
Anche Deidara riscosse lo stesso successo di Hidan e, dopo una lunga guerra di prezzi, venne aggiudicato a una ragazza dai capelli corvini che lo prese per mano e lo portò via con sé.
Il terzo akatsukino ad essere venduto all'asta fu Pain, che riscosse un modesto successo e fu venduto a 789 euro, a una ragazza emo, che come lui amava il dolore.
Successivamente, Kisame fu venduto ad Ariel, una ragazza che, a quanto diceva, era la sirenetta e Zetsu fu venduto a 501 euro a un uomo della CIA.
Tobi, anche se a duramente conteso, venne aggiudicato a una madre che aveva la figlia che voleva giocare con lui. 
Un altro akatsukino che ebbe molto successo fu Sasori, che venne venduto a Geppetto perché lo faceva per la figlia, anche lei marionetta, che era innamorata di Sasori.
Ma nessuno riscosse tanto successo quanto Itachi. Kakuzu, che lo aveva strategicamente lasciato per ultimo, venne venduto a 50 647 euro, perché un gruppo di fan si era alleato per comprarlo.
L'asta però, non era ancora finita!
“I prossimi che verranno alla vendita” disse Konan “sono dei nuovi acquisti dell'organizzazione: ecco a voi il team Taka!!”.
Le fan, piacevolmente stupite, urlarono la loro gioia, soprattutto non appena videro Sasuke, che, come il fratello, venne sommerso di:
- frasi perverse
- dichiarazioni di amore
- intimo femminile
- rose rosse
- richieste di sposarlo
- altre cose perverse
Il povero Sasuke tentava di scappare, ma ormai era troppo tardi: aveva firmato il contratto per far parte dell'Akatsuki.
Sasuke venne venduto anche lui allo stesso prezzo di Itachi, ma al contrario del fratello, venne portato via legato, perché non voleva andare.
Suigetsu e Jugo vennero venduti anche loro a un prezzo modesto, ma Karin ebbe la peggio: venne infatti venduta a cinque fan di Sasuke, che la odiavano per averci provato con lui.
Gli unici a salvarsi dalla vendita all'asta furono Kakuzu e Konan, il primo che passò la giornata a contare i soldi dell'asta e la seconda a fare origami.

QUELLA STESSA SERA…

Alle nove in punto, l'Akatsuki si era messa d'accordo di incontrarsi nel palco dove c'era stata la vendita all'asta.
La prima ad arrivare fu proprio la stessa Karin, che aveva passato la giornata ad arare i campi, per ordine delle altre fan. Successivamente, arrivarono anche Suigetsu e Jugo, sorridendo per la bella giornata passata insieme alle loro fan.
Karin invece era arrabbiatissima:
“MI HANNO FATTO ARARE I CAMPI!” disse esplodendo Karin “Volevo ucciderle tutte!!”
“Beh ti ci vedo molto come contadinotta!” rise Suigetsu.
“COSA? Sta zitto Suigetsu!!!” disse Karin,
 iniziando a picchiare il povero Suigetsu.
Ma una fan di Suigetsu, vedendo quella scena, prese a calci Karin.
“NON TOCCARE IL MIO SUIGETSU BASTARDA!” urlò questa.
A interrompere quella scena fu Sasuke, che arrivava molto seccato, pieno di segni di rossetto e con i vestiti stracciati.
Karin, che si era subito ripresa alla vista di Sasuke così, corse da lui e gli si appiccicò:
“Sasuke!! Che ti hanno fatto quelle bastarde? Stai bene?”
Ma Sasuke, che non ne poteva più delle sue fan, si scostò da lei con malagrazia e disse freddo:
“Torniamo a casa”.
Nel frattempo, erano arrivati anche Tobi, Zetsu e Kisame, che erano tutti soddisfatti della giornata.
“Ho passato tutta la giornata a prendere il the con Tiffany, che bambina carina!” disse Tobi con gli occhi a cuoricini pensando alla bambina.
“Io invece ho conosciuto Ariel! Abbiamo nuotato tutto il giorno!” disse Kisame contento.
“Io ho fatto il mio lavoro come sempre. Ho spiato qualche criminale” disse Zetsu bianco.
“Che giornata noiosa” continuò Zetsu nero.
In seguito arrivarono anche Sasori e Pain.
“La figlia di Geppetto è adorabile!” disse Sasori.
“Mai quanto Ariel Sasori!” ribattè Kisame.
“Ma per favore! Io ho passato la giornata a farmi nuovi piercing con Sarah e a darle dolore” dice Pain “Che bellissima giornata!”.
Intanto erano arrivati anche Deidara e Hidan.
“Che dolore al basso ventre!” disse Hidan “Sono stato tutto il giorno a letto con una mia fan. Sono stanco morto, ma anche soddisfatto” sorrise malizioso.
“Anche per me è stata una bella giornata… Soprattutto la sera” disse sorridendo Deidara.
A interrompere le loro chiacchiere furono Konan e Kakuzu:
“Ci siamo tutti? Possiamo andare?” chiese Kakuzu.
“Un momento!” disse Kisame “Dov'è Itachi?”.
Tutta l'Akatsuki si guardò intorno per cercarlo, -soprattutto Sasuke che era andato in allarme non vedendo il suo amatissimo niisan- ma non lo trovarono.
“Che seccatura!” esclamò Kakuzu. Stavano quasi per andarsene, quando lo videro arrivare inseguito da una grande folla di fan. Il povero Itachi vestiva solo il mantello dell'Akatsuki, aveva i capelli tutti arruffati ed era rosso come un pomodoro. 
“Torniamo su Naruto veloci!” urlò con voce strozzata Itachi.
Sotto le beffe del resto dell'Akatsuki e dello stesso Madara, tornarono sul mondo di Naruto, ma all'arrivo Itachi era un pochino diverso.
“Itachi… Come fai ad essere tornato in forma in così poco tempo?” chiese Kisame.
Itachi infatti era tornato come nuovo: aveva i capelli raccolti in una coda, era vestito di tutto punto e aveva il solito sguardo passivo in faccia.
Itachi rispose alzando un sopracciglio stranito:
“Credevi davvero che quello fossi io? Era solo un mio genjutsu per accontantarle!”


Angolo dell'autrice: 
Ciao a tutti! Ecco un'altra fic demenziale sui nostri eroi! 
E anche sta volta Itachi è stato uno tra i privilegiati! Ma devo ammettere che sono stata abbastanza buona con la cara organizzazione Alba. 
Pain: Se è andata bene a me che sono uno tra i tuoi principali bersagli…
Ma si sa, l'estate è il natale degli studenti: tutti sono più buoni!
Alla prossima!

Anna3
   
 
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