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Autore: daimler    04/08/2016    15 recensioni
La storia di Natsu e Lucy due "amici" che si sopportano a stento solo per il bene dei loro amici in comune.
Una serie di eventi però li porterà a vivere a stretto contatto, contro la propria volontà, affrontando momenti di vita quotidiana, qualche avventura e forti emozioni inaspettate.
Questa è una storia che parla d'amore e di come a volte gli opposti si attraggono creando un bel po' di scompiglio!
[Nalu]
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Come miele e limone-

1
-L'inizio della fine-

(Prima parte)


-Lucy


~Stringo il microfono tra i palmi serrati e lasciando andare un singhiozzo un po' più acuto  dei precedenti tento di darmi un contegno, riprendere fiato e ricacciare negli occhi la nuova ondata di lacrime che sta per invadermi il volto già umido e per nulla deturpato dalle intense emozioni di cui sono stata messa alla prova  per tutto il giorno.
Grazie a Dio esiste il waterproof!
-Levy...- soffio in un sorriso con la voce che mi trema nel mettere a fuoco gli occhi della mia migliore amica pieni di lacrime pronte a sgorgare, di nuovo.
-Fantasticavamo questo giorno fin da bambine e oggi per te finalmente si è avverato...- commossa tento di reprimere un singhiozzo, ma quello di Levy accompagnato dal suo sorriso sempre più radioso, nonostante le lacrime, me ne strappa uno interrompendo un istante il mio discorso.
-...ricordo quando stupidamente usavamo coroncine di cartapesta e tutti quei kleenex incollati tra loro per creare una sorta di velo- continuo strappandole una risata e il cuore mi si scioglie nel vederla oggi in un abito da sposa vero, uno semplice di seta  e color avorio con qualche accenno di pizzo sotto la scollatura profonda, i capelli azzurri poi, meravigliosamente acconciati in una ghirlanda di roselline bianche, la rendono incantevole.
-Ma la cosa che più mi rende felice è che tu abbia coronato questo giorno con l'uomo che ami ... e che ti ama!- continuo sempre più prossima al pianto isterico, svolazzando un palmo aperto verso Gajeel, il ragazzo che ha rubato il cuore alla mia piccola Levy e che ora sta seduto accanto a lei al tavolo degli sposi, insolitamente pettinato e vestito in uno smoking classico, insomma vedere la voce, nonché leader dei Metallicana in un outfit che non siano magliette attillate e jeans strappati ha sorpreso perfino me stamane!
Levy gli stringe la mano, mi sorride commossa e io in centro al piccolo palco del Fairy Tail continuo il mio, ancora lungo, discorso per gli sposi.
-Ho provato un immensa gio..- sto per dire almeno finché una zazzera rosa e spettinata invade il mio campo visivo e l'urto di irritazione che ne sussegue l'istante dopo è inevitabile.
-Va bene così Heartphillia- esordisce in un sorriso fastidioso, con una mano sorregge per il collo la sua adorata chitarra mentre con il palmo dell'altra, premuta contro la mia spalla nuda, tenta di spintonarmi verso la scaletta per fregarmi il posto sul palco e sopratutto interrompere il mio discorso!
La calura che mi si attacca addosso a causa sua raddoppia l'irritazione, non bastavano i 40 gradi ad affliggere questa giornata di un luglio rovente ma si ci mette anche lui e il calore che emana dalla mano, ancora fastidiosamente appiccicata addosso.
-Dragneel- ringhio tra i denti tentando comunque un sorriso tirato verso la platea che, a parte la nostra affiatata combriccola di amici che ormai conosce il nostro rapporto, ci guarda perplessa e curiosa.
Mi scrollo la sua manaccia da dosso sporgendo il viso verso il suo, ora contratto in una smorfia infastidita -Non ho ancora finito- gli ricordo piccata mentre il nervosismo aumenta di qualche tacca nel vederlo roteare gli occhi al soffitto -Ma  dai!  Ancora?  Sarà un quarto d'ora! Per quanto ancora vuoi affliggerci con questo sermone?- mi domanda poco garbato e no, non era una delle sue solite battute ai miei danni questa volta, questo troglodita pensa davvero che il mio discorso sia una lagna??
-Non è un sermone! E' un gesto d'amore profondo per la mia migliore amica nel suo giorno speciale- borbotto agitando le mani -E alla gente piaceva ascoltarlo! -
Lui sbuffa una risata -Ti prego, hai fatto addormentare Gajeel...- mi fa notare facendomi accigliare, inclinando il viso verso di lui per dimostrarmelo e io, sporgendo il volto oltre le sue spalle, noto con amarezza di come Gajeel abbia effettivamente accasciato il viso ad occhi chiusi contro un palmo aperto sostenuto dal gomito puntellato contro il tavolo, un improvvisa gomitata di Levy sembra scuoterlo e riportarlo tra di noi ma io ho gia ripuntato gli occhi verso il mio importunatore di fiducia.
-Per non parlare di suo nonno, sai che spavento! Pensavamo fosse passato a miglior vita...- continua buttando fuori un sospiro di sollievo che mi lascia al momento sbigottita e in silenzio.
Resto a bocca aperta ancora allibita per qualche attimo prima di serrare la mascella e forzare la stretta sul  microfono a quel tentativo di shippo da parte sua.
-Mollalo!-
-No- ringhio strattonando il gelato con due mani pur di non cederglielo -Non ho ancora finito! E puoi si può sapere cosa devi fare?-  gli domando portandomi il microfono contro il petto lontano dalle sue manacce, intanto un fischio  di qualche invitato annoiato arieggia per il locale.
-Gajeel vuole fare una sorpresa a Levy, io suono e lui le canta la loro  canzone- bisbiglia frettoloso, un lieve nervosismo incomincia a trapelare dalla sua voce incrinata e si blocca guardandomi spaesato a quel mio: -Wow-  sognante e quasi urlato, cioè questa cosa è cosi dolcemente romantica!
Ancora immersa tra le mie romantiche fantasticherie alla "Harmony" la sua voce torna a pungolarmi fastidiosamente le orecchie.
-Bene, quindi ora da brava bimba potresti levarti gentilmente di torno- mi invita allungando le dita che vanno a chiudersi nuovamente intorno al microfono, ma col cavolo che mollo la presa e gliela do vinta! Dando così via a una seconda serie di strattonamenti.
-Aspetta il tuo turno! - sibilo a denti stretti, ok sono felice di questa sorpresa e sicuramente Levy impazzirà di gioia ma non voglio farmi spodestare, insomma ora tocca a me e ci sono ancora tantissime altre cose che voglio dire a Levy!
-Hai uno strappo sul vestito- mi distrae all'improvviso puntando gli occhi verso il mio ventre, un dito ad indicarne la precisa locazione e il mio: -Cosa?- allarmato a permettergli di strapparmi via definitivamente il microfono tra le dita.
Ha colto la mia distrazione, istintivamente avevo abbassato gli occhi in cerca di uno strappo inesistente e come un idiota mi sono fatta fregare! Lui mi sorride serafico e trionfo, aggancia il microfono all'asta mimandomi poi addirittura un cenno di saluto con la mano. La gran voglia di spezzargliela quella manina viene tenuta a bada solo dal pensiero di ciò che presto succederà: la sorpresa a Levy e, senza fare più scenate, scendo sconfitta dal palchetto mentre le prime note di chitarra si librano nell'aria.

https://www.youtube.com/watch?v=Djmj_8DVK5o

Farfugliando silenziosi e coloriti insulti contro il suo indirizzo, incrocio le braccia al petto accostandomi lateralmente in un punto della sala non lontano dal palchetto, in modo da avere la totale visione di tutto il locale, da qui a dove è seduta Levy, anche se al momento tutta la mia concentrazione è purtroppo puntata su di lui, il mio sguardo furente lo trapassa da parte a parte e la mia mente sta già elaborando piani di vendetta ai suoi danni.
La rabbia torna a montarmi nel petto nel vederlo fare pure il gradasso montato difronte ai fischi di acclamazione rivolti a lui, ma quando all'improvviso Gajeel si solleva di scatto estraendo da sotto un tovagliolo un microfono nascosto per iniziare a cantare quella canzone speciale, colonna sonora della sua storia d'amore con Levy, il mio cuore si scoglie come burro nel vedere gli occhi della mia migliore amica riempirsi di lacrime e gioia.

E ho rinunciato per sempre a toccarti
perché so che tu mi senti in qualche modo
tu sei più vicina al paradiso di quel che io sia mai stato
e non voglio andare a casa ora
e tutto quello che posso assaporare è questo momento
e tutto ciò che posso respirare è la tua vita
perché presto o tardi è finita
e io non voglio perderti questa notte

Tutto ciò e meraviglioso, ne rimango incantata ma non posso fare a meno di rivolgere lo sguardo verso il palco, ha pur sempre  rovinato il mio momento dedicato a Levy quel grandissimo bas...
 -Natsu Dragneel!- esclama qualcuna nelle mie vicinanze interrompendo la mia sequela di insulti, voltando lo sguardo noto come un gruppetto di ragazze stia dando attenzioni un po' troppo concitate al mio acerrimo nemico.
-Si dice abbia scritto un sacco di canzoni per artisti famosi!- dice quella bionda, chiaramente tinta,  in modo civettuolo agitando una mano dalle unghie fin troppo affilate -E' terribilmente sexy- replica la moretta accanto ammiccando in un gesto osé verso di lui, che cogliendo al volo l'occasione non manca nel farle un disgustoso occhiolino.
Roteo gli occhi da un altra parte, una smorfia infastidita mi fa arricciare il naso al pensiero che questa sorpresa sia davvero un gesto magnifico e sopratutto ammettere che è anche di mio gradimento, ma ecco non ci sarà mai niente al mondo che potrebbe farmi apprezzare un minimo dettaglio di Natsu Dragneel.
Be chiariamo subito un punto, tra di noi non c'è  mai stato un qualche tipo di evento che abbia potuto portarci a mal sopportaci a vicenda oggi, ci conosciamo da anni e nonostante la buona volontà nello stringere un rapporto che vada almeno al quieto vivere  per la sanità mentale dei nostri amici, tra me e lui non ci sarà mai nemmeno quello, ci sopportiamo a stento e ciò è dovuto alla totale assenza di qualcosa che possa accumunarci, siamo l'uno l'opposto dell'altra e questo ci porta ad essere in disaccordo in qualsiasi argomento.
Se poi aggiungiamo quel suo carattere dispettoso e infantile e la mia scarsa pazienza, ciò non fa altro che farci litigare e allungare distanze tra di noi, ma nonostante tutto tento con tutte le mie forze di sopportarlo dato che abbiamo in comune i nostri più cari amici, facendo così parte di una stessa compagnia.
Commenti sdolcinati nei confronti di Natsu continuano a ferirmi le orecchie, insomma fra un po' servirà un mocio per tutta quella bava! Mi volto osservando le ragazze ancora intente a mangiarselo con gli occhi ed è li che la malvagia illuminazione mi coglie facendomi stirare le labbra in un sorriso terrificante.
-Quanto è romantico, scommetto che è anche tanto sensibile- sospira la terza ad occhi sognanti stringendo tra le mani a coppa il suo cocktail dietetico, si volta verso di me insieme  alle altre due quando fintamente vaga e senza guardarle punto lo sguardo verso Natsu.
-Natsu ha una sensibilità innata- soffio ottenendo i loro sguardi su di me.
Quasi non ghigno quando la moretta si schiarisce la voce per richiamare la mia attenzione -Tu lo conosci?- mi domanda con interesse, vivido e chiaro come quelle delle altre due già pronte nel sapere la risposta.
-Oh certo! Siamo migliori amici si può dire- affermo ridente creando quasi un sussulto spasmodico a tutte e tre.
-E dicci,  che tipo eh?- domanda la bionda mordicchiandosi un labbro maliziosa.
-E' gentile, sensibile e profondo- elenco trattenendo le risate e imponendomi uno sguardo impassibile dato la cazzata appena sparata, Dragneel è l'opposto di questi tre aggettivi appena elencati - Con quella sua dolcezza catturerebbe tantissime donne... se solo lui volesse ovviamente- soffio poi fingendo rammarico.
-Se solo lui volesse? Cosa vuoi dire?- ridacchia nervosamente sperando di non aver capito, cercando conforto negli sguardi già affranti delle altre due, ma io faccio spallucce -Be è chiaro no? Lui ovviamente ancora non se la sente di fare coming-out nonostante i miei sproni, ma so che un giorno avrà il coraggio di dire a tutti che è...- sospiro teatralmente facendo una pausa che dura giusto una frazione di secondo.
-Gay?!-  domandano in coro tutte e tre, consumate dalla curiosità mi osservano ancora frastornate e deluse almeno finché, portandomi l'indice difronte al naso, schiocco a loro un occhiolino -Shh è un segreto, non lo direte mica a qualcuno no? Buon proseguimento di giornata!- esclamo raggiante con tanto di pacca sulla spalla data alla moretta nell'avviarmi verso il centro della sala, lasciandole in un chiacchiericcio agitato.
Non le conosco personalmente ma mi è bastato inquadrare i soggetti per capire che saranno già corse a dirlo alla vicina di seduta e come dice sempre mamma: dai a una donna frivola un pettegolezzo e lei ne farà un obbiettivo di vita raccontandolo a chiunque!
Ridente e appagata dalla vendetta mi dirigo verso il mio tavolo, un ghigno soddisfatto mi deforma le labbra rosse: nessuno fa un torto a Lucy Heartphillia senza pagarne le conseguenze, sopratutto se si tratta di Natsu Dragneel ...
 

***


Rivolgo un sorriso stanco verso il tassista porgendogli i contanti per la corsa prima di scendere dall'auto a lasciare un po' di stanchezza insieme al tonfo della portiera appena sbattuta, giusto il necessario per permettermi di raggiugere il mio appartamento e buttarmi a letto.
Mi sento a pezzi, ho i piedi gonfi a causa dei tacchi alti e questo vestito bellissimo, ma dannatamente scomodo, mi ha torturato per tutto il giorno comprimendomi in una morsa asfissiante. Un senso di felicità però  continua ad alleggerirmi il cuore, la giornata è stata fantastica e spensierata e vedere Levy così felice mi ha davvero reso pazza di gioia.
Varcando l'atrio del palazzo, mi fermo davanti alla portineria -Signorina Lucy, favolosa come sempre!-  esordisce il mio amico portiere, quel completo elegante fa quasi a pugni con il fisico fin troppo atletico e quella sua solita espressione da piacione, ma i suoi continui complimenti non sono niente di opportuno o forse ormai sarà l'abitudine...
-Taurus- lo saluto stiracchiando le labbra in un sorriso con le ultime briciole di forza rimasta ma non faccio nemmeno in tempo ad avvicinarmi che una belva affamata di coccole tenta un assalto ai miei danni.
In barba alla stanchezza allargo le braccia flettendo le ginocchia per accogliere le feste del mio Plue, il mio cucciolone di cinquanta chili e da come scodinzola in guaiti felici con tante di tenere leccate sulla mia faccia, deduco che devo essergli mancata molto oggi.
Me lo coccolo tutto fino a far scomparire le  dita tra il suo folto pelo bianco.
Ritorno a fatica in posizione eretta, Plue che mi gironzola intorno spingendo il suo musone contro un mio palmo ciondolante -Grazie mille per esserti preso cura di lui- dico a Taurus che in un sorriso sembra minimizzare l'enorme favore che mi ha fatto oggi.
Non mi andava proprio di lasciare Plue chiuso a casa tutto il giorno e Taurus è stato fin troppo gentile a prendersi cura di lui.
-Figurati... con quel corpo mozzafiato puoi chiedermi qualsiasi cosa- continua ad occhi cuoriforme reggendosi il volto tra le mani nell'accasciarsi contro il bancone della portineria. Ridacchio isterica guardandomi intorno, non che non mi faccia piacere sentirlo ma ecco è abbastanza imbarazzante il maggior numero delle volte.
-Oh vedo che sta tornando anche Natsu- esclama all'improvviso  facendomi voltare di scatto e intravedere, tramite le vetrate dell'ingresso, la sua figura barcollante uscire da un taxi.
Senza nemmeno chiedermi il perché non sia tornato con la sua auto, rifilo un rapido saluto a Taurus trascinando un povero Plue dal guinzaglio con una tale foga da soffocarlo a momenti, povero cucciolo dopo mi farò perdonare con una porzione extra di croccantini, giuro! Ma ora la necessità di raggiungere l'ascensore il prima possibile mi sembra assoluta, insomma non mi va di incrociare più la sua brutta faccia per almeno le prossime ventiquattro ore!
Perché non solo mi tocca subire la presenza di Natsu Dragneel durante le ore passate con gli amici, no, la sfiga per me aveva in riserbo un piano migliore, quello di farmelo ritrovare come vicino di casa per esempio. Mai avrei immaginato di scoprire che quel zoticone troglodita abitasse appena a un piano da me, mi sono trasferita in questo palazzo qualche mese dopo aver fatto la sua conoscenza e la sorpresa nel scoprire ciò e stato alla pari di un attacco di colite.
Con l'indice premo ripetutamente il bottone di chiamata, reclinando il collo faccio in tempo a vedere Natsu schiacciare un cinque a Taurus, salutarlo ridente e poi indirizzare verso gli ascensori, prima di rivoltarmi e sospirare sollevata nella visione dell'apertura delle porte.
Saetto all'interno premendo con due dita velocemente sul "sesto" ma quando sto per cantare vittoria, la chiusura di entrambi gli sportelli viene brutalmente  bloccata dalla mano di Natsu in una morsa, con le dita si aggrappa alla porta metallica che, a causa dei sensori, ritorna ad aprirsi permettendogli l'entrata.
Mi affianca -Scommetto che non mi avevi visto- sibila guardandomi storto, ricevendo da me solo una vaga scrollata di spalle, a braccia conserte ignoro il suo sguardo puntando gli occhi verso le porte, dovrò sopportarlo ancora per un minuto e mezzo.
-Simpatica come al solito eh?- mi domanda poi in un ironia sgradita sporgendo il braccio verso il pannello dei pulsanti accanto a me, allungando il busto senza sfiorarmi ma così vicino da percepire il calore del suo corpo, solo schiudendo le labbra potrei baciargli la pelle bollente del collo... aspetta un momento! No che ne abbia intenzione ovviamente!
Ma a cosa diavolo sto pensando... è colpa dell'astinenza e del vino... sopratutto del vino.
Scrollo il capo, l'odore virile di Natsu mi investe intrufolandosi nelle narici senza permesso: un misto di Calvin Klain e vodka alla menta, quest'ultimo si sente sopratutto dal suo alito, scostandosi finalmente da me infila le mani nelle tasche dei calzoni ridacchiando apparentemente senza un motivo.
Ora capisco il ritorno in taxi.
-Juvia ti ha fregato il bouquet- esordisce dal nulla in una risata di scherno procurandosi una mia occhiataccia prima di velare il tutto in una espressione indifferente.
-Non credo in queste sciocchezze e poi Juvia ci teneva molto ad afferrarlo dato che fra un po' passerà direttamente alle minacce con Gray, le ho volentieri dato spazio- rispondo saccente tentando di far passare quel spintone ricevuto da una delle mie più care amiche come un gesto di cortesia da parte mia.
Ma come non biasimarla, Juvia era posseduta in quel momento e dopo otto anni di unione sfido a non gettarsi con disperazione pur di afferrare  un bouquet in un tentativo ancora più disperato, come se effettivamente servisse sul serio un mazzo di fiori per risolvere il suo conflitto con Gray sulla questione matrimonio.
Non nego che anche a me avrebbe fatto piacere afferrarlo, anche se nel mio caso ci vorrebbe sul serio un miracolo per convolare a nozze durante l'annata dato che sono single da un anno ormai.
-Oh certo, Heartphillia da quanto non batti chiodo?- sbiascica senza preavviso facendomi deglutire dall'imbarazzo, voltandomi trovo i suoi occhi verdi e arrossati dall'alcool scrutarmi con un malizioso interesse.
-Non sono cavolacci tuoi- sbraito con qualche ottava di troppo -Idiota- sibilo poi silenziosamente in risposta a quella sua risata gracchiata, lui si scuote di colpo -Che hai detto?- domanda accigliato facendomi sorridere in modo angelico.
-Mi chiedevo che fine avesse fatto Jenny, non mi pare di averla vista oggi...- domando, come se la cosa mi stesse realmente a cuore.
-Ci siamo mollati- replica lui scrollando le spalle, con lo stesso trasporto di come se  gli avessi appena chiesto cosa preferisce tra ketchup o maionese da mettere sulle patatine...
-Ovviamente anche questa è finita per colpa sua...- affermo ironica, questa volta sono io a guadagnarmi un occhiataccia da parte sua. Le storie di Nastu durano giusto un paio di mesi, non che passi da una ragazza all'altra di sera in sera, non lo definirei proprio un play-boy nonostante devo ammettere il fascino involontario che esercita sulle donne.
I suoi sono tutti veri e propri fidanzamenti durati giusto il tempo della prima litigata o scenata di gelosia, non ha mai preso sul serio nessuna di tutte quelle storie e non credo sia mai stato realmente innamorato...
-Come mai questo interesse sulla mia vita sentimentale?- ammicca avvicinandosi un po' troppo al mio viso per niente mutato dal suo avvicinamento -Hartphillia non è che la tua è una richiesta? Be in questo caso...- soffia facendomi arretrare senza fiato, una strana sensazione mi assale  ma se solo prova a baciarmi giuro che gli tiro un ceffone...
-Nah- si blocca all'improvviso distogliendo lo sguardo dal mio sempre più perplesso -Non sono così disperato da pensare a te in quel senso- ghigna creandomi uno spasmo di rabbia in centro al petto, contraggo le dita dall'ira e la tentazione di circondargliele al collo e stringerglielo fino a soffocarlo e togliermelo di mezzo una volta per tutte è forte, ma sopprimo il tutto respirando profondamente, almeno quei trenta jewels a settimana per il corso di yoga non sono buttati.
-E' reciproco- brutto stronzo, rispondo metallica.
Lui ridacchia ma poi sembra bloccarsi incupirsi da chissà quale pensiero -Anche se oggi durante il matrimonio...- fa', osservando un punto imprecisato tra le porte, la sbronza ancora in corso gli permette di essere spontaneamente sincero e voltandosi verso di me, un espressione interrogativa traspare dal suo volto - Ho avuto per tutto il tempo la sensazione che le invitate di sesso femminile mi guardassero in modo strano, come dire... con sostegno e tenerezza ecco- mi spiega sempre più spinto dall'alcool che gli gira nel corpo, mentre sul mio volto appare una finta espressione sorpresa.
-Non ho nemmeno preso un numero di telefono- mi confessa aggrottando poi la fronte nel dire: -A parte quello di Bob... non so perché abbia insistito nel lasciarmelo- mormora in una nota che sa di sconcerto e timore e io quasi non soffoco dalle risate.
A Bob, proprietario del Blu Pegasus il locale più in di Magnolia non che nostro secondo luogo preferito in cui passare i sabato sera, di certo non serve il coming-out per chiarire il suo orientamento sessuale...
-Sarà stata una tua sensazione- lo rassicuro vaga trattenendo un ghigno di soddisfazione, la mia vendetta ai suoi danni è riuscita con successo e il trillo dell'ascensore che mi avvisa che sono giunta a destinazione mi salva dalla situazione, non so ancora per quanto sarei riuscita a non ridergli in faccia.
Mi avvio verso il pianerottolo insieme a Plue, varcando la soglia mi sento chiamare e voltandomi lo trovo a fissarmi con uno strano ghigno sul volto, ha i capelli spettinati, la camicia bianca sbottonata dei primi tre bottoni del colletto e le maniche arrotolate per metà avanbraccio, il gilet scuro che fa pantane con i pantaloni gli fascia a dovere il torace e io non posso fare a meno di pensare che anche in questo modo trasandato, Dragneel resta sempre e comunque di bell'aspetto.
Ma come diavolo fa?
-Buona notte Heartphillia-
-Dragneel-  mi congedo in un sorriso più finto del suo, la sua immagine scompare dietro le porte e immediatamente dopo una smorfia appare sul mio viso.
-Spero di non vederti fino al prossimo week-end- borbotto nell'infilare la chiave nella toppa.
 

***


Con due mani passo l'asciugamano di spugna  tra i capelli umidicci, mi basta tamponarli per qualche minuto senza usare il phon per asciugarli. Nonostante sia tarda sera ormai, questo caldo tremendo continua a persistere tormentandoci non solo durante le giornate.
I notiziari non fanno altro che parlare di come questo luglio sarà il più caldo degli ultimi settanta anni, se penso che siamo solo al sei... anzi no sette, è il sette luglio noto puntando gli occhi verso il mio smartphone che segna le 00.00 precise.
Abbandono la spugna sul lavabo, una doccia fredda era quello che ci voleva e ora l'unica cosa che desidero è l'abbraccio morbido delle lenzuola, in uno sbadiglio sonoro spengo le luci del bagno trascinandomi verso la mia camera da letto avvolta dalla penombra.
Plue già dorme beato nel suo giaciglio e io con solo una canottiera XXL e gli slip a farmi da pigiama, mi fiondo a letto accoccolandomi con un sorriso contro i cuscini nel rilassarmi di colpo.
Un raggio di luna trapela dalle imposte semiaperte irradiando di bianco una porzione di letto, non riesco a non sorridere pensando alla meravigliosa giornata trascorsa, a Levy e Gajeel sposati e a tutte le emozioni vissute oggi, da quella felice a quella un po' più triste come il saluto a Levy prima di vederla andare via in viaggio di nozze, non la vedrò per tre settimane e già mi manca!
Sento il corpo farsi pesante, il sonno sta per assalirmi e in preda alla fase rem arriccio il naso -Piove- mugugno ad occhi chiusi scacciando con le dita una goccia d'acqua caduta sulla mia guancia ma assalita dalla stanchezza mi volto su un fianco scorrendo verso il bordo del letto a due piazze senza farci più caso, da questa posizione nulla più mi infastidisce e senza badare ad altro lascio che il sonno mi inghiotta totalmente....
 


Angolino Daimler: Buon giorno amici miei! Ho deciso di proporre una nuova long leggera e spensierata giusto per alleggerirci un po' quest'estate! Non tralascerò comunque la passione e racconterò il tutto con un pizzico di ironia.
Ho messo tra le note songfic, in alcuni capitoli appariranno delle canzoni, le mie preferite ;)
Anche se non si vede, almeno per ora, questa è una storia  che parla d'amore e di come a volte gli opposti si attraggono creando un bel po' di scompiglio!  Ammetto che da questo primo capitolo la trama è ancora da spiegare ma il secondo  non tarderà ad arrivare, doveva essere un capitolo unico inizialmente ma a mio parere veniva troppo lungo e temevo di annoiarvi con troppe informazioni in un unica botta quindi ho deciso di spezzarlo e integrare qualche scena in più nel secondo.

Volevo dedicare questa storia a Noemi, entrambe avevamo bisogno di qualcosa che ci facesse ridere di gusto e sognare ad occhi cuoriformi :) Grazie di cuore amorina!
Che altro dire? Questa long frullava nella mia testolina da un po' e spero davvero che possa piacervi, io mi sto divertendo un mondo nel scriverla e mi auguro di cuore di strapparvi un sorriso e qualche battito di cuore.

Un grazie di cuore a chi è arrivato fino a qua, un bacione al prossimo capitolo :)

   
 
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