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Autore: Morgan Greenlock    06/08/2016    0 recensioni
Questa One-Shot è stata scritta per un prompt - E' ispirata ad un film chiamato appunto 'Profumo'.
1253 parole e una sola ossessione per Mycroft Holmes.
Durante una di quelle noiose, patetiche e a dir poco imbarazzanti cene che la signorina Hooper e mrs Hudson avevano tanto insistito per fare, Mycroft, aveva trovato il suo Nirvana...il suo profumo. Gregory gli era solo passato accanto, ma era bastato e avanzato...
Genere: Angst, Horror, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Lestrade, Mycroft Holmes
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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[One Shot da brivido]

PROFUMO 


*°*

“Come sei arrivato a tanto, Mycroft?” Gemette, ma Mycroft fece cacciare un rinnovato urlo alla donna sotto di sé.

-Sta zitto! ZITTO!- Urlò il politico che al momento teneva un bisturi da chirurgo, insanguinato, in mano .-Nulla è come quest'odore sublime...come il tuo nettare che ora aleggia nell'aria. Nulla, hai capito!?- Le lacrime gli rigavano il viso, andandosi a asciugare sull'elegante completo grigio a righe, mischiandosi con gli schizzi di sangue che si erano adagiati su di lui quando aveva inciso per sbaglio la Orta e non solo la pelle. - Ma ora...è cambiato e per colpa sua!

“Mycroft...potevo amarti...”Aveva sussurrato prima di andarsene correndo via, lontano da lui.

-No invece! Tutto quello che avresti potuto darmi lo hai dato...no, non andare...torna! TORNA, RIVOGLIO IL TUO ODORE!!- Si inginocchiò sul freddo pavimento di pietra della sua casa in campagna, guardando il corpo esanime sopra il tavolo da lavoro metallico. Il bisturi tintennò al tocco col freddo pavimento di pietra, accompagnando i singhiozzi che avevano iniziato a spargersi nella stanza.

*°*

Avrebbe dovuto trascorre con Gregory Lestrade, Ispettore capo Detective di Scotlan Yard, le due settimane di vacanza che si erano presi. Mycroft trovava in Gregory qualcosa di speciale ed unico, che lo attirava come una mosca sul miele: il suo profumo.

Aveva iniziato a prestargli attenzione la prima volta che gli era passato accanto a casa di Sherlock, durante un'imbarazzante cena Natalizia voluta da John, Molly e la Sig.ra Hudson, ma non se ne dimenticò mai.

Quella notte non era riuscito a prender sonno, poiché la fragranza dell'ispettore lo tormentava ancora.

Successivamente fece delle ricerche, le quali lo portarono a scoprire che era divorziato e con una figlia ormai maggiorenne e indipendente. Era etero, dunque, ma il politico non si fece troppi pensieri per la paura che potesse respingerlo. L'amore dopotutto era un sentimento che nasceva, non era già presente. E' il cuore che batte per una persona speciale, una e una soltanto...ma era anche un bisogno fisico. Difatti Gregory non intratteneva dei rapporti fisici, siano attenzioni da parte di una persona, come coccole; sia rapporti sessuali. Nulla sfuggiva alla sua rete di informazione e ciò lo aiutava molto nella sua ricerca, ormai conclusa, dell'odore perfetto. Il detective avrebbe ceduto sotto le sue attenzioni, lo avrebbe portato a farlo innamorare perdutamente di lui, essendo forse l'unico che lo guardava con uno sguardo famelico e ammaliatore, il quale aveva evidentemente secondi fini...

...fini che Gregory non poteva immaginare.

Il battito del cuore di Mycroft accelerava vertiginosamente quando faceva l'amore con lui o solo sesso, non riusciva a capirlo...da qualche tempo era confuso sul da farsi, ma il punto focale era che gli ormoni dell'uomo, le sue urla e i suoi vergognosi gemiti contribuivano a accentuare l'odore. Molte volte il solo contatto con le sue mani e la sua fragranza lo avevano fatto eccitare, anche in momenti poco opportuni, ma Gregory pareva essere un tipo aperto, al quale divertiva vedere il proprio 'compagno' così ben predisposto.

Molte volte lo aveva soddisfatto per poi cercare la sua bocca e assaggiarne il sapore, mischiato al suo.

Non si apprezzava molto sotto quell'aspetto, ma Gregory riusciva a renderlo quasi equilibrato e non troppo pungente.

Il suo odore, il pacere fisico che oramai si concedevano giornalmente...era finito.

Mycroft aveva visto il suo amato uomo in compagnia di una donna, il quale lo aveva baciato sulla guancia con un rosetto alla ciliegia e con la sua...saliva!

Non ci vide più, a quel punto.

Se non si muoveva, la fragranza dell'uomo che aveva rapito, in un certo senso, sarebbe stata alterata!

Non capiva però una cosa. Dentro di se, oltre alla preoccupazione per il profumo della pelle dell'uomo, vi era anche un moto di fastidio. Difatti quella guancia era solo sua, solo sua!

Ma non riuscì più a controllarsi, ne a ragionare freddamente, come aveva fatto in tutto il resto della sua vita, ma comunque, questa eccitazione negativa, non gli piaceva affatto!

Sentiva solo odio nei confronti della donna e gelosia per Gregory, così lo fece prelevare e portare nella sua stanza, mentre i suoi uomini si occupavano temporaneamente della donna.

L'ispettore si chiese cosa stesse facendo e cosa gli fosse preso e, scoperto della sua gelosia lo accontento. Dopotutto, il politico, non mostrava spesso quello che provava o sentiva, se non con lui o nel suo specifico caso, ovviamente Gregory non era a conoscenza delle straordinarie doti che Mycroft possedeva, perciò tale comportamento lo associò alla loro relazione.

Successivamente fecero l'amore altre due volte, con una distanza ci circa due ore l'una dall'altra. I gemiti di Gregory non erano mai troppi e la sua pelle valeva sempre il peccato di toccarla e per questa volta, così speciale, in cui aveva lasciato il segno di proprietà su Gregory, si lasciò anche scopare come Dio comandava!

“Ora ho Gregory anche dentro!..” Pensò più e più volte durante i loro, sia brevi che no, incontri sessuali.

Gregory lo aveva obbligato persino a toccarsi davanti a lui e Mycroft, nonostante non fosse il tipo da sottostare ad ordini /men che meno vergognosi/, ubbidì. L'ispettore aveva l'inconsapevole potere di fargli fare tutto quello che desiderava, fosse perverso sessualmente o no. Per Mycroft non cambiava nulla.

Lui, in cuor suo, desiderava solo una cosa ed era sentire l'odore di Gregory vivendolo il più intensamente possibile fino alla fine dei suoi giorni....ma a quanto pare le cose presero una piega sbagliata,facendo sfumare il suo desiderio in una frazione di secondo.

Non sapeva nemmeno più se l'avrebbe più sentito tale odore, vivo e inebriante sotto le sue membra, ma ne era valsa la pena.

 

Sally Donovan, sottoposta di Lestrade, ora giaceva senza vita sul tavolo di lavoro, sanguinante. Avrebbe di certo fatto ripulire tutto, ma nulla gli avrebbe riportato più il suo Gregory, poiché se n'era andato. Lo aveva scoperto torturare la ragazza una sera di inizio primavera. Era sceso in cantina e non trovando Mycroft nel letto, accanto a se, iniziò a cercarlo per tutta casa, fino a che delle urla non sopraggiunsero al suo orecchio.

Quando quell'odore così particolare arrivò al sistema olfattivo di Mycroft fu troppo tardi. L'uomo aveva visto tutto e...

...il suo odore si alterò, diventando pungente. Si voltò, con la faccia stupita, schifata e tradita per andare a preparare i suoi bagagli. Mycroft non lo fermò, non lo fece fermare, rimase semplicemente accucciato li sanguinante non del suo sangue, con la certezza che Gregory non sarebbe mai più tornato fra le braccia di, ai suoi occhi, un mostro.

Sapeva, l'ispettore, che era la sua parola contro la sua e che non ci sarebbero state prove entro l'ora dell'alba, perciò non andò a denunciarlo da nessuna parte, poiché il ¾ della legge la rappresentava lui: Mycroft Holmes, un uomo freddo, ma che sapeva amare, un uomo fissato con la gelosia e con una strana mania per gli odori, un uomo che aveva sofferto con lui, che gli aveva donato piacere e a cui aveva donato piacere...un mostro.

Si rannicchiò, ormai giaceva da giorni in quella posizione, affamato e assetato. Ormai la sua esistenza aveva perso di significato alcuno. Chi avrebbe mai potuto amarlo in quel modo?

Nessuno, ma per sua morale, non poteva frequentare e donare il suo cuore a un maniaco, capo di tutto dopo la regina.

Un colpo di pistola gli donò la pace, facendolo rivivere semplicemente nei ricordi belli che custodiva gelosamente fra sé e sé.

Mycroft confezionò un'ultima essenza, dopo le numerose di fiori che regalò al suo amato, che non odorò fino al momento della sua morte.

-Gregory...-

*°*

 

   
 
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