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Autore: Happy_mad    07/08/2016    2 recensioni
Seguite Natsu Dragneel nei suoi tentativi di scordarsi dell'assenza di Igneel.
!!!!ATTENZIONE!!!!
-Ooc Natsu
-Contenuti maturi come: fumo, alcool, autolesionismo (scene dettagliate), abuso di droghe (scene non tanto dettagliate), prostituzione, sesso (scene non dettagliate)
-il protagonista NON le considera PERICOLOSE, ma lo sono!! State al sicuro e se avete problemi del genere parlatene!!!
Genere: Angst, Dark, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gray Fullbuster, Happy, Kana Alberona, Luxus Dreher, Natsu
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Quando Natsu aveva chiesto a Laxus perché fumava, il ragazzo lo aveva cacciato in malo modo dicendo che non erano affari suoi.
Alla 5 volta borbottò che gli piaceva il sapore e fare i cerchi col fumo.
Alla 12 volta confessò che lo calmava, gli rilassava i nervi scacciando le preoccupazioni.
Alla 23 volta gli aveva detto che lo aiutava a dimenticare.
Quella risposta gli era così rimasta impressa nella mente che dopo non l'aveva più chiesto.
Lo lasciava solo, a formare dalla sua bocca nuvole grigie, sul terrazzo della gilda.
 
Aveva 13 anni da poco compiuti Natsu Dragneel, quando si era fermato davanti a quel negozio, dopo aver finito la missione e le parole di Laxus gli ritornarono in mente come un lampo veloce.
"Mi aiuta a dimenticare"
Era entrato senza accorgersene, non aveva sentito neanche il suo corpo muoversi, sapeva solo che prima era fuori a guardare una vetrina incrostata e ora era davanti al bancone con un piccolo signore dall'altra parte.
"Posso aiutarti?" L'ometto doveva essere abbastanza vecchio, aveva pochi capelli bianchi, un paio di occhiali arrugginiti e un vestito che avrebbe fatto invidia ad un maggiordomo.
"Ehm ecco..." Natsu non sapeva cosa dire, era imbarazzato e tutto ad un tratto la sua grande voglia di essere lì era sparita, ma intanto il suo sguardo si soffermava sulla parete davanti a lui.
L'uomo guardandolo si girò incuriosito.
Sigarette.
Uno scaffale pieno di sigarette.
"Vuoi prenderne un pacco?" Gli chiese calmo.
Natsu trattenne il fiato.
"Mmm...si" mormorò con lo sguardo fisso.
Il vecchietto lo squadrò un poco, i suoi piccoli occhi bruciavano ogni lineamento nella sua mente, come un marchio. 
Il bambino deglutì.
"Le devi prendere per tuo papà" Provò, ma sapeva già cosa gli avrebbe risposto. Non era il primo.
"S-sì, per mio padre..." Balbettò natsu che aveva incominciato a tremare.
"E di solito tuo padre quale prende?"
A quella domanda il bambino dai capelli rosa guardò la massa infinita allineata, c'è n'erano di ogni dimensione e colore, più spesse, più lunghe, con delle scritte.
Non sapeva che rispondere.
"Ehm...uhm..mm" aveva incominciato a spostarsi da un piede all'altro, la gola secca, cercava disperatamente qualcosa da dire.
"Credo che questo sia il migliore" la voce sconsolata del nonnino ruppe il suo tentativo di formulare una frase. Gli porse con la mano cicciotta un pacchetto bianco. Innocuo.
"Si usa queste...fuma queste" rispose, più a se stesso, e intanto prendeva i soldi dalla sua sacca.
"No" natsu si fermò, il signore stava scuotendo la testa.
Sono gratis, omaggio della casa" sorrise tristemente.
Natsu non capì subito perché avesse quello sguardo.
 
Arrivato a casa aveva detto ad Happy che sarebbe subito andato a letto e che se voleva poteva andare a giocare alla Gilda quanto voleva, doveva solo stare vicino a Lisanna.
Quando il suo pelo blu non fu più in vista Natsu chiuse la porta a chiave e si mise a sedere al centro della sala con il pacchetto in mano.
Lo aprì piano e sfilò con l'indice e il pollice destro una delle sigarette.
Una leggera scossa di adrenalina lo pervase, chiudendogli lo stomaco.
Anche se era la prima volta che ne prendeva una in mano aveva visto molti fumatori alla sua gilda, sapeva come fare.
Posizionò meglio le dita, stringendole intorno alla superficie e si portò alla bocca la parte assomigliante ad un cerotto.
"Smettila è sbagliato..."
Natsu si fermò a pensare, ad ascoltare il buon senso.
"Hai visto Wakaba e Laxus vero? Rimettila al suo posto."
Era sicura, una voce ferma ma amichevole, non fece altro che innervosire lo spaventato ragazzo.
"Gettala."
Diede fuoco all'altra mano, come per silenziare quei pensieri, il cuore che gli batteva, la voce nella sua testa che diceva era sbagliato. E perché era sbagliato poi? Non stava facendo del male a nessuno.
 
Serrò le labbra e inspirò. Portò le fiamme vicino all'estremità del fusto di carta, con leggerezza, come se avesse paura di incenerirlo tutto se si fosse avvicinato troppo.
Fiamma contro carta, non ci volle tanto prima che si accendesse.
Il bambino calmò la sua magia e contemplò il lavoro svolto.
Un filo argentato stava uscendo lentamente dalle bruciature rossastre, si stava già formando della cenere. Natsu era rimasto a guardare rapito, era abituato agli incendi, alla distruzione che creava, era la prima volta che dava fuoco a qualcosa di così piccolo.
Le bruciature si stavano spegnendo, Il fumo se ne stava andando.
"no...No!!" Natsu si fece prendere dal panico. 
Non poteva finire adesso, non ora, ma poi si ricordò cosa faceva sempre Laxus, la metteva in bocca e respirava. Sembrava fosse il suo ossigeno, così Natsu pensava ogni volta che lo vedeva.
Un ossigeno subdolo.
 
Il piccolo fece lo stesso senza pensare, il più possibile, il più del dovuto.
Sentì un sapore aspro entrarli in gola, solleticargli le narici e lacrimare gli occhi.
Tolse subito e cominciò a tossire, non aveva sentito niente di più schifoso nella sua vita...come faceva Laxus a dire che il sapore era buono?!!
Ma mentre cercava di respirare normalmente il suo naso sentì un forte odore che aleggiava nella stanza.
Tabacco. E zenzero.
Forse insieme non davano l'odore migliore del mondo, ma Natsu in quel momento ne era rapito.
Sniffò l'aria a lungo e dopo un pò decise di riprovare.
Prese di nuovo la sigaretta ancora accesa e con meno forza aspirò.
Un fumo caldo era dentro la sua bocca, poteva quasi sentire con le papille lo zenzero sciogliersi sulla lingua. Era diverso dai fumi che uscivano quando ruggiva, quelli sapevano di minerale, roccia.
Questo gli piaceva molto di più...
Soffiò fuori tutto piano e potè vedere una nube sottile formarsi davanti a lui. Le nuvole di Laxus.
Ad un tratto come il suo nervosismo era arrivato così era sparito. Si sentì calmo, rilassato e per un po' di tempo continuò a formare il fumo grigio e guardarlo fluttuare per poi sparire.
 
Tutto questo continuò per 4 mesi finché Erza non lo scoprì dietro alla gilda. 
Non si sarebbe mai dimenticato quel giorno, primo per la batosta disumana della guerriera rossa.
E secondo perché da quel giorno Laxus aveva incominciato a dargliele di nascosto.
   
 
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