Jacksepticeye - IL CIELO D’IRLANDA
 

Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce,
il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce,
il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù,
ti annega di verde e ti copre di blu,
ti copre di verde e ti annega di blu…
[Fiorella Mannoia]

 
Guardatelo.
Un tizio che strilla e ride dietro una videocamera mentre gioca ai videogiochi. Ce ne sono tanti, come lui, penso che YouTube oramai sia composto quasi esclusivamente di questi dannati gameplay. Che per carità, alcuni sono davvero bellissimi, sia chiaro, ma dei giochi non mi frega poi molto – anche se alcuni li vorrei davvero giocare.
Guardatelo… sta piangendo. Sì, “That dragon, Cancer” è davvero triste come videogioco. Gli ha ricordato sua nonna, che passò gli ultimi mesi di Vita in ospedale. Non morì per cancro, ma sapete, al momento i protagonisti sono in un ospedale.
Io vorrei davvero concentrarmi sui genitori di Joel, sulla trama del gioco – che già conosco, grazie a Markiplier -, sul significato di tutto ciò. Ma non riesco a non guardare Sean negli occhi.
Non sono mai stato fan della Mannoia, ma adesso mi viene in mente una parte della canzone “Il cielo d’Irlanda” – è sua, la canzone, almeno? – e grazie al cazzo, Sean è irlandese.
Non ci avevo mai pensato prima, ma i suoi occhi sono un pezzo di cielo, che ora piange e asciuga quelle gocce di pioggia con le maniche della maglia, sistemando quel verde che ha in testa. Vien voglia di abbracciarlo, vien voglia. Davvero.
Pure i miei occhi si inumidiscono. “Sarà perché sono le quattro del mattino e sono cinque ore che sono al computer” mi dico, “è perché la storia di Joel è tristissima” mi giustifico, “è perché… perché i miei genitori si urlano dietro da tutto il giorno” provo a convincermi. Ma in cuor mio so che non è vero: reggo benissimo ore intere al computer, la storia di Joel non mi fa più commuovere come la prima volta che la vidi, e oramai non mi importa più se i miei litigano, per me loro sono quasi sconosciuti, oramai. Mi sto commuovendo per quel dannato irlandese che con la sua voce squillante e quel suo adorabile accento è entrato prepotentemente nella mia Vita e la rende un po’ migliore, più vivibile.
Dannazione…
Fa un piccolo sorrisino, ora Joel sta ridendo e Sean ama la risata dei bambini. Ha detto, prima, che la adora perché non è cinica, ma vera e perché loro sanno essere felici sempre, per qualsiasi cosa. Ha ragione, anche se io i bambini non li sopporto – eppure loro mi si appiccicano addosso ogni volta.
Adesso, nei suoi occhi le nuvole si aprono per far passare un raggio di sole, non piange più.
“Il Cielo d’Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero” penso, cantando mentalmente un paio di versi della canzone, “ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero”.
E guardo quel grigio tornare azzurro.