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Autore: Peanut    07/08/2016    0 recensioni
Il Rifugio di Deb sotto la pioggia scrosciante sembra essere il giusto riparo per i pochi ospiti presenti. Un fatto avvenuto molti anni prima ritorna alla mente dei protagonisti, e un arrivo inaspettato smuove i loro animi.
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioveva a dirotto quella sera fuori dal Rifugio di Deb, a soli tre giorni di cammino dal villaggio più vicino. Era il 15 ottobre, e la pioggia forse non era mai stata così fitta da almeno cinque anni. Era il 15 ottobre, e dalle parti di MountJackie anche lo scemo del villaggio
sapeva che avventurarsi fuori da qualunque luogo chiuso in cui ci si trovasse, il 15 di ottobre, equivaleva a pura follia e morte certa.

 

«È solo una diceria» disse la corpulenta Deb da dietro il bancone di quercia. «Una leggenda di paese e niente più» continuò mentre la pioggia ticchettava incessantemente sul tetto. «E anche se fosse vero, qualunque cosa sia accaduta, è avvenuto ben trentacinque anni fa, nel bosco. Nessuna creatura magica e spaventosa verrà ad ucciderci» disse con un risolino quasi isterico, senza poter smettere di guardare apprensivamente fuori dalla finestra.
«Sarà» rispose Jimmy G, che stava ormai per finire il suo terzo piatto di fagioli «ma era pur sempre il 15 di ottobre di trentacinque anni fa, e fa allora nessuno si azzarda ad andare in giro a rischiare la vita. Diceria o meno, meglio esser prudenti» continuò ingurgitando anche l'ultimo boccone. «Neanche tu Deb, sveglia e risoluta come sei, andresti fuori adesso, quindi smettila di pensare a quel ragazzino. Possiamo solo sperare che se la cavi.»

 

Due sedie più giù, Danny "mano lunga" non aprì bocca, limitandosi ad annuire continuando a fumare la sua pipa come se non ci fosse un domani.
Quattro ore prima un ragazzo molto giovane che diceva di chiamarsi James aveva lasciato il Rifugio di Deb per andare a cercare il suo cavallo, uscendo in fretta per non perderne le tracce.
Era un ragazzo simpatico, o per lo meno era questa l'impressione che aveva dato a Deb e ai suoi due ospiti al Rifugio. Un ragazzo a modo, che non si lamentava di nulla e che si faceva gli affari suoi.
Nonostante il discorso di Jimmy G, Deb era preoccupata. Se quel ragazzo fosse morto là fuori, ci sarebbe voluto ben poco per scoprire che l'ultimo posto nel quale era stato visto vivo era proprio il suo Rifugio, e non sarebbero certo mancati pettegolezzi e cattive parole su di lei e la sua "baracca", soprattutto da quelle due megere di Christie e Jan, le vecchiacce del Rifugio al di là della valle.

 

Poi accadde qualcosa che colpì perfino l'impassibile Danny "mano lunga": la porta si spalancò. 
In trenta anni di "servizio", Deb non aveva mai visto nessuno arrivare al Rifugio il 15 di ottobre. 
«Impossibile» sussurrò Deb sbigottita. Danny smise per circa trenta secondi di fumare la sua pipa, e Jimmy G quasi si strozzó con la polenta.
Dopo secondi che sembravano interminabili, un uomo ricoperto da un lungo mantello nero entrò e richiuse la porta energicamente.

L'uomo si avvicinò al bancone di quercia, e senza dar spazio a inutili convenevoli si rivolse a Deb: «Cos'hai da offrire ad un uomo in cammino?»
«Polenta e fagioli. È il piatto del giorno e dei giorni a seguire» rispose lei un po' tesa.
«Io non la mangio quella robaccia, non dovresti offrire questa porcheria ai tuoi ospiti» disse l'uomo in modo inespressivo.
«E tu non dovresti disprezzare il mio cibo, se vuoi rimanere qua dentro e con tutte le dita attaccate» ribeccó lei in tono burbero e stringendo nel palmo destro un coltellone da cucina un po' arrugginito.
 

Senza ribattere, l'uomo, ancora avvolto nel mantello, si alzò e si andò a sedere di fronte a Jimmy G.
«Ti piacciono le scommesse?» gli chiese l'uomo col mantello nero. 
Il volto di Jimmy G si illuminò «Io amo le scommesse.»
«Dadi. Se ti escono tre pari o tre dispari, vinci. Vinci... fagioli, offerti da me. »
«E se perdo?»
«Una qualche penitenza, vedremo più tardi; ma non credo servirà, sento che la fortuna è dalla tua ultimamente. »
«Ci sto.»
Era vero, Jimmy G era molto fortunato ultimamente, e non si sarebbe lasciato scappare un bel piatto di fagioli fumanti. 
Tirò. Un due e due quattro. 
«Quando si dice fortuna sfacciata!» Ghignó l'uomo col mantello, e andò a prendere il piatto promesso dalle mani di una Deb ancora indignata.
Sedutosi accanto a Jimmy G, gli passò la pietanza e iniziò a fissarlo, in attesa.
Mentre Jimmy G inghiottiva il primo boccone, Danny "mano lunga" aveva lasciato la sua postazione e si era avvicinato al nuovo ospite, per sfilargli di nascosto qualunque cosa avesse sotto il mantello.

 

Tuttavia, appena sfiorata la stoffa, l'uomo misterioso si girò, prese Danny per i capelli e iniziò a sbattere ferocemente la sua testa sul tavolo, dipingendo di rosso vermiglio la tovaglia a quadri accuratamente scelta da Deb.
Dopo poco, Jimmy G parve sentirsi soffocare, un po' per lo spavento, un po' per i fagioli, di un sapore diverso questa volta, leggermente amaro. Morì dieci secondi dopo, un'espressione inorridita sul volto e le pupille fisse, ormai vuote, sullo straniero.
Deb ebbe giusto il tempo di prendere in mano una mannaia, prima di essere colpita al cuore con un coltello.
L'uomo dal mantello nero sparì tra la fitta pioggia poco dopo, e nel Rifugio non rimase nessuno che ancora respirasse, tranne un ragazzo, James, al piano di sopra, rientrato una mezz'ora prima dalla porta sul retro, diretto alla sua brandina.
Aveva fatto uno strano incontro nel bosco qualche ora prima. Un uomo con un lungo mantello, era certo che fosse lo stesso che aveva incontrato suo padre dieci anni prima. Era il responsabile delle morti del 15 di ottobre, ne era certo, lo sentiva. Barattó, e offrì tre vite per essere risparmiato. L'uomo dal mantello nero accettò, sapendo di aver fatto un buon affare.

  
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