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Autore: LoveStoriesInMyHead    08/08/2016    1 recensioni
Ogni persona, nel corso della propria vita, subisce un cambiamento o è testimone di un evento incredibile oppure tragico. Insomma, qualcosa colpisce il nostro subconscio e cambia radicalmente il modo di agire e riflettere. Ma alcune delle volte, questi eventi sono talmente tragici che non solo cambiano, ma trasformano completamente la vita un essere umano, una sorta di rinascita in qualcosa di cui prima si aveva il timore di diventare.
Questa è più o meno la storia di un ragazzo venuto dal mare. Del suo destino e della sua tanto bramata identità. La sua storia si lega al povero pescatore Fisher che, segnato dalla perdita di tutto ciò che definiva la sua vita, lo istruirà e gli darà ciò che tutti chiamiamo una famiglia.
Leyk City non è un posto interessante, ma tutto è cambiato a seguito di uno strano evento e la vita in quel posto sembra assumere una piega inverosimile. Rekin e Fisher scopriranno che l'orizzonte si può raggiungere e che ciò che c'è aldilà è molto peggio di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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The mystery of Leyk City




Nessuno a Leyk City aveva mai osato raggiungere il sole che volge al tramonto. Tutti sapevano che provare a raggiungere l'orizzonte era impresa tanto impossibile quanto pericolosa. Difatti non esiste anziano che non abbia raccontato almeno una volta a dei turisti di passaggio una delle leggende che fanno di Leyk City una meta folkloristica per chiunque abbia del tempo da sprecare dietro racconti poco credibili ma estremamente avventurosi e misteriosi.
Leyk City non è di certo una meta turistica in cima ai depliant delle agenzie di viaggi. Però, nonostante il clima sgradevolmente instabile, i turisti sembravano non scarseggiare mai. Non mancava mai il malcapitato che braccava uno dei secolari residenti in strada per chiedere delle informazioni o qualche coppietta in viaggio di nozze con la malsana idea di una luna di mele on the road per le cittadine poco conosciute. 

L'unico bar, che faceva anche da punto di incontro per residenti e non, era una vecchia baracca che ad ogni tempesta dava l'impressione di collassare da un momento all'altro. La barista era una donna sulla trentina, che sul viso portava i segni di un'esistenza infelice quanto solitaria. I soliti clienti erano il tipico gruppetto che la domenica si organizza per una battuta di pesca, ma che alla fine si ritrova nella pescheria della città vicina, giusto per non fare brutta figura con quelli rimasti a terra. Ogni tanto, assieme alla birra doppio malto, richiedevano il numero della barista, che con cordialità sorrideva, fingendo di non aver sentito. Anche Fisher sedeva nel suo solito sgabello marcio. Sorseggiava la sua birra in silenzio, ripercorrendo la fila di bottiglie di liquori allineata su una mensola sopra il bancone. Ogni tanto si perdeva tra le lande desolate del suo cervello, chiedendosi se realmente avesse mai avuto un significato la sua misera vita da pescatore. 
«Fisher!» La barista si era rivolta a lui con decisione, come se avesse tentato si risvegliarlo dal suo solito stato di trans. «Ti ho trovato un ingaggio. Ad un capitano di un peschereccio servivano delle mani abili per la sua battuta di pesca. Ho fatto il tuo nome. È da un po' che non vai per mare.» Intanto la barista aveva versato della birra in un bicchierone di vetro da mezzo litro e con un fischio aveva richiamato l'attenzione dell'uomo all'ultimo tavolo sulla sinistra. 
«E non ne ho nessunissima intenzione. La mia carriera da pescatore è finita nel momento in cui quella vecchia barca mi ha abbandonato durante quella tempesta. Credo che se ricominciassi, impazzirei.» 

Nel frattempo Shelley, la barista, sbuffò per la risposta ricevuta e intimò al pervertito di turno di smettere di fissarla così insistentemente. 
«Non hai nemmeno chiesto quanto è la paga» riprovò con determinazione. «Potrebbe farti comodo per riparare il tetto a quella casa e magari smettere di vivere dentro quel relitto. Quanto tempo è passato dall'ultima volta che hai dormito su un vero letto?» Shelley adesso pareva irritata. 
«Quel relitto, come lo chiami tu, è casa mia. Al contrario di quella baracca decrepita» rispose per le rime.
«Ventimila dollari» disse, lanciando una sorta di sfida con il solo potere di uno sguardo. 
Fisher balzò sulla sedia. Era una cifra molto elevata per un posto in un peschereccio. 
«Qual è la fregatura?» ribatté dopo un po'. 
«Nessuna fregatura. Sembrava un tipo a posto.»
«I migliori truffatori sono coloro ai quali daresti la fiducia più assoluta.»
«Fisher» si lamentò «Volevo solo essere d'aiuto.»
«Non ne ho di bisogno. Me la cavo benissimo così.»

Quell'uomo poteva sembrare acido e piuttosto apatico, ma non era sempre stato così. Ogni persona, nel corso della propria vita, subisce un cambiamento o è testimone di un evento tragico. Qualcosa colpisce il nostro subconscio e cambia radicalmente il nostro modo di agire e riflettere. Ma alcune delle volte, questi eventi sono talmente orribili che non solo cambiano, ma trasformano completamente la vita di un essere umano, una sorta di rinascita in qualcosa di cui prima si aveva il timore di diventare.

   
 
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