---Pokerface---
Bobby
era seduto alla scrivania, aveva come al solito una
decina di libri aperti davanti a sé e cercava di capire che cosa
avessero
trovato i ragazzi.
Alzò appena lo sguardo e vide che, seduto di fronte a lui, c’era Crowley.
«Non si usa più bussare?» domandò, tornando a leggere le pagine di un vecchio tomo.
«Su, Robert, pensavo che tra me e te non ce ne fosse bisogno»
Bobby ignorò quella risposta: «Che vuoi?»
«Niente, volevo solo farti visita» rispose Crowley con la faccia più tranquilla del mondo. Bobby non disse nulla, ma fece un grugnito che voleva dire “non ci credo neanche per sbaglio” e riprese a leggere. Sentiva gli occhi di Crowley fissati addosso e, anche se il demone poteva sembrare impassibile, Bobby ormai aveva imparato a capire cosa stesse pensando. Non aiutava per nulla a concentrarsi. Qualche minuto dopo, alzò la testa di scatto. «E finiscila, Cristo!»
«Di fare cosa?»
«Di guardarmi in quel modo»
«Non ti sto guardando in nessuno modo»
«Forse no, ma a me non riesci a nascondere quello che pensi e ti assicuro che non è piacevole cercare di trovare una risposta mentre ci sei tu qui che… mi distrai»
«Ti distraggo?» Crowley fece un sorrisetto.
«Sai cosa voglio dire, non è il massimo per concentrarsi avere davanti a te qualcuno che pensa a certe cose»
Il demone sembrava starsi divertendo un mondo: «Allora fammi smettere. E sai cosa intendo»
Bobby avvampò: «Devo… devo finire qui. I ragazzi… hanno bisogno del mio aiuto»
«Allora ti aiuto, così finisci prima»
Il cacciatore esitò, ma poi fece un cenno di assenso.
«E dopo…» fece Crowley con quel suo sorrisetto.
«E va bene!»
Alzò appena lo sguardo e vide che, seduto di fronte a lui, c’era Crowley.
«Non si usa più bussare?» domandò, tornando a leggere le pagine di un vecchio tomo.
«Su, Robert, pensavo che tra me e te non ce ne fosse bisogno»
Bobby ignorò quella risposta: «Che vuoi?»
«Niente, volevo solo farti visita» rispose Crowley con la faccia più tranquilla del mondo. Bobby non disse nulla, ma fece un grugnito che voleva dire “non ci credo neanche per sbaglio” e riprese a leggere. Sentiva gli occhi di Crowley fissati addosso e, anche se il demone poteva sembrare impassibile, Bobby ormai aveva imparato a capire cosa stesse pensando. Non aiutava per nulla a concentrarsi. Qualche minuto dopo, alzò la testa di scatto. «E finiscila, Cristo!»
«Di fare cosa?»
«Di guardarmi in quel modo»
«Non ti sto guardando in nessuno modo»
«Forse no, ma a me non riesci a nascondere quello che pensi e ti assicuro che non è piacevole cercare di trovare una risposta mentre ci sei tu qui che… mi distrai»
«Ti distraggo?» Crowley fece un sorrisetto.
«Sai cosa voglio dire, non è il massimo per concentrarsi avere davanti a te qualcuno che pensa a certe cose»
Il demone sembrava starsi divertendo un mondo: «Allora fammi smettere. E sai cosa intendo»
Bobby avvampò: «Devo… devo finire qui. I ragazzi… hanno bisogno del mio aiuto»
«Allora ti aiuto, così finisci prima»
Il cacciatore esitò, ma poi fece un cenno di assenso.
«E dopo…» fece Crowley con quel suo sorrisetto.
«E va bene!»