10/08/2016
1 recensioni* Nella giostra della vita e della morte*
E per duecento anni esiterò alle porte dell’Inferno.
E per duecento anni mi attenderai nella terra della solitudine.
Dio maledice la nostra unione, ma l’amore non conosce ostacoli, universi o epoche.
Duecento anni verranno consumati, in cui le nostre anime si incalzeranno affrante tra le alte maree, lune piene, notti oscure, anime vaganti, un mondo ostile e circostanze nemiche.
Duecento anni è la dannazione che ci trafigge congiuntamente in un unione indissolubile.
Non potremo farne a meno, ci brameremo nei volti sconosciuti che ci attorniano, ma alla fine di questa terrificante traversata, quando cesseremo di cercarci, solo allora ci rincontreremo.
Duecento anni e giungerò a te, con l’anima debole, negli occhi l’amore, nel cuore il dolore.
È questo il mio giuramento, dolce luce nelle tenebre.
Un passo dopo l’altro, nella giostra della vita e della morte.
Note:
E' la prima volta che scrivo una poesia xD nemmeno a scuola amavo scriverle, dato che non sono mai stata dotata del dono della sintesi. Chi segue le mie storie è perfettamente consapevole che scrivo tanto, anche troppo, quindi concentrare in poche righe, ciò che, di solito, scrivo in dieci capitoli, è davvero difficile.
Sta di fatto che volevo sperimentare anche questo modo di raccontare l'amore. Penso di aver guardato troppe volte Dracula di Bram Stoker e alla fine ci abbia ricamato su una trama mentale che non ha fine.
Questa poesia la dedico alla persona che amo più di ogni altra cosa a questo mondo, che non è un vampiro (ahimé! xD) ma con cui vorrei passare il resto della mia vita e, se fosse possibile, l'eternità intera.
Non dovrebbero esserci errori, ma se ce ne sono, chiedo perdono.
Ho strotturato così il testo, così chi legge, non ha il problema che ho spesso io nel leggere le storie e cioè mi si "incrociano" gli occhi.
Spero che possa piacere a qualcuno e che potrò leggere qualche recensione. Grazie in anticipo.
Un abbraccio.
DarkYuna.
E per duecento anni mi attenderai nella terra della solitudine.
Dio maledice la nostra unione, ma l’amore non conosce ostacoli, universi o epoche.
Duecento anni verranno consumati, in cui le nostre anime si incalzeranno affrante tra le alte maree, lune piene, notti oscure, anime vaganti, un mondo ostile e circostanze nemiche.
Duecento anni è la dannazione che ci trafigge congiuntamente in un unione indissolubile.
Non potremo farne a meno, ci brameremo nei volti sconosciuti che ci attorniano, ma alla fine di questa terrificante traversata, quando cesseremo di cercarci, solo allora ci rincontreremo.
Duecento anni e giungerò a te, con l’anima debole, negli occhi l’amore, nel cuore il dolore.
È questo il mio giuramento, dolce luce nelle tenebre.
Un passo dopo l’altro, nella giostra della vita e della morte.
Note:
E' la prima volta che scrivo una poesia xD nemmeno a scuola amavo scriverle, dato che non sono mai stata dotata del dono della sintesi. Chi segue le mie storie è perfettamente consapevole che scrivo tanto, anche troppo, quindi concentrare in poche righe, ciò che, di solito, scrivo in dieci capitoli, è davvero difficile.
Sta di fatto che volevo sperimentare anche questo modo di raccontare l'amore. Penso di aver guardato troppe volte Dracula di Bram Stoker e alla fine ci abbia ricamato su una trama mentale che non ha fine.
Questa poesia la dedico alla persona che amo più di ogni altra cosa a questo mondo, che non è un vampiro (ahimé! xD) ma con cui vorrei passare il resto della mia vita e, se fosse possibile, l'eternità intera.
Non dovrebbero esserci errori, ma se ce ne sono, chiedo perdono.
Ho strotturato così il testo, così chi legge, non ha il problema che ho spesso io nel leggere le storie e cioè mi si "incrociano" gli occhi.
Spero che possa piacere a qualcuno e che potrò leggere qualche recensione. Grazie in anticipo.
Un abbraccio.
DarkYuna.