Film > Le 5 Leggende
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Autore: SterekLover1121    13/08/2016    1 recensioni
Sono passati due anni dalla sconfitta di Drago Bludvist. Due anni durante i quali Hiccup Horrendus Haddock III, ormai eletto capo di Berk e quindi sommerso dal lavoro, ha dovuto rinunciare alle sue - una volta frequenti - scampagnate in compagnia del suo migliore amico Sdentato, alla ricerca di nuovi mondi sconosciuti e fantastici.
Tuttavia, in compenso, le cose a Berk sembrano andare finalmente per il verso giusto: Sdentato è il nuovo Alfa, Hiccup ha ritrovato sua madre ed è in procinto di chiedere ad Astrid, la sua ragazza, di sposarlo.
Ma... Cosa succederebbe se Hiccup, durante una spedizione in compagnia dei suoi amici, giungesse in una terra misteriosa, fatta interamente di ghiaccio e neve? Cosa succederebbe se, spinto dalla curiosità, vi si addentrasse e scoprisse che... Non è del tutto disabitata come credeva?
Ali bianche. Occhi azzurri come il ghiaccio. Un cavaliere misterioso.
Sdentato è davvero l'ultima furia buia rimasta in vita?
Ancora una volta, le certezze del nostro eroe dal cuore d'oro verranno fatte a pezzi da una cosa più grande di lui. Riuscirà a superare anche questa sfida? Ma sopratutto, riuscirà a resistere al fascino del Cavaliere di Ghiaccio?
Coppie presenti:
Hiccstrid (un accenno)
Hijack/Blackice
(VIVA I TRIANGOLI AMOROSI!)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jack Frost, Nuovo personaggio, Pitch
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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        "Memories"

                         
Berk era stranamente silenziosa quella sera. 
Quasi nessuno degli abitanti vagava per le vie del villaggio, così affollate durante il giorno. La neve ricopriva quasi ogni casupola, e dei grandissimi spuntoni di ghiaccio pendevano dalle maniglie delle porte e dai tetti spioventi, creando un effetto mozzafiato;il terreno una volta verde era stato sommerso completamente da quel freddissimo manto bianco che era la neve, mentre poco a poco dei piccolissimi fiocchi di neve iniziavano a danzare nel cielo, sospinti dal vento, prima di posarsi al suolo ed unirsi ai loro simili.
Quell'inverno sarebbe stato parecchio rigido, a Berk, rispetto agli altri anni. Non che in passato non lo fosse stato; Berk non era di certo conosciuta nel mondo come un'oasi di calore e di pace, no di certo. 
Era uno strano villaggio, in effetti, non solo da quel punto di vista. Non capita di certo tutti i giorni di vedere draghi di ogni specie e dimensione scorrazzare liberi per le strade, non trovate? Eppure lì ciò succedeva quotidianamente. 
Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, a Berk regnava la pace. Ovviamente, "pace" è un eufemismo. C'era sempre qualcosa da risolvere, in effetti, ed era un gran bel da fare, Sopratutto per il Capo del villaggio, Hiccup Horrendus Haddock III. Il soggetto in questione, al momento, era intento ad osservare la luna, alta e maestosa, dalla finestra della sua camera, il vento freddo che gli accarezzava il viso e diversi fiocchi di neve che gli si posavano sulle
palpebre chiuse e sulla fronte, facendolo rabbrividire. 
Tremando, il giovane si strinse ancor di più nella tunica che indossava, sperando di proteggersi dall'improvviso gelo. 
Guardò fuori, e ancora una volta si meravigliò di quello che, insieme ai suoi amici, era riuscito a ricostruire in quei due lunghi, faticosi anni nelle vesti di Capo. Drago Bludvist aveva raso al suolo gran parte del villaggio, saccheggiando e distruggendo qualunque cosa si fosse trovata sulla propria strada. E c'era riuscito. Eccome se ci era riuscito. Hiccup non sarebbe mai e poi mai riuscito a dimenticare l'orrore e le perdite che quella guerra gli aveva inflitto. 
Ogni notte, non appena chiudeva gli occhi dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro, gli si presentavano dietro le palpebre chiuse i morti, i feriti, il fuoco e l'orrore di quella stramaledetta guerra. 

Quella stessa guerra che gli aveva portato via suo padre. 

Al ricordo, una stretta fin troppo familiare gli strinse lo stomaco in una morsa, facendolo boccheggiare. Ricordava ancora quel momento: Sdentato che, in preda all'ipnosi inflitta dall'Alfa di Bludvist, cercava di attaccarlo senza pietà. E poi, proprio quando tutto era sembrato  perduto, ecco che comparve il suo eroe, Stoick l'immenso. L'unico e il solo.
Il colpo di Sdentato lo aveva travolto in pieno, mettendo fine alla sua vita. Era successo tutto così in fretta, ed Hiccup si era sentito morire insieme a suo padre. 
Vedere il suo corpo, grande e possente, inerme e coperto da spuntoni di ghiaccio, era stato per lui un vero e proprio shock. Non aveva potuto crederci. Come già detto, era successo tutto troppo, troppo in fretta.
Ed ogni volta, ogni fottutissima volta che il ricordo riaffiorava nella sua mente, calde lacrime gli solcavano il bel volto, facendolo tremare di rabbia e di dolore. 

La maggior parte delle volte interrompeva qualunque cosa stesse facendo e si rintanava in camera sua, talvolta non uscendo fino al giorno seguente. Rovistava tra le cose del padre, il cuore a pezzi, e nonostante Valka, la sua madre recentemente ritrovata, cercasse di calmarlo, il dolore rimaneva, come una malattia da cui non è possibile guarire.
Ma andava avanti. A poco a poco, la sua vita andava avanti. 
Si sarebbe aggiustato tutto, ne era sicuro. 
Era solo questione di tempo. 

Con quel pensiero in mente, Hiccup sorrise, alzando nuovamente lo sguardo verso la luna, i cui riflessi pallidi entravano nella sua stanza, creando un bellissimo contrasto tra luce ed ombra. 
Uno di questi raggi illuminava un corpo squamoso e di dimensioni estremamente discutibili, accoccolato nel lato più oscuro della stanza, vicino a l letto; Sdentato dormiva beato, il respiro che si alzava ed abbassava regolarmente. 
Hiccup sorrise impercettibilmente a quella vista, contento di avere il suo migliore amico al suo fianco.
Era incredibile come la sua vita fosse cambiata in seguito al ritrovamento di Sdentato, molti anni addietro: ora, non riusciva proprio ad immaginarsi i Berkiani e i Draghi coinvolti in una battaglia che li vedeva entrambi protagonisti. 

Sentendosi probabilmente osservato, Sdentato aprì un occhio e si guardò intorno, prima di posare lo sguardo sul suo padrone. 
Hiccup, dal canto suo, gli si avvicinò sorridente, inginocchiandosi vicino a lui. 
Il drago emise quello che doveva essere un brontolio, prima di accoccolarsi vicino al suo padrone, in cerca di coccole. 
Sorridendo il ragazzo lo accontentò, passando le dita tra la pelle squamosa eppure bella da toccare, accarezzandogli la testa e le orecchie appuntite. 
Sdentato fece un mugolio di contentezza e chiuse nuovamente gli occhi, lasciandosi cullare dalle coccole del suo Hiccup. 

Quest'ultimo, d'altra parte, sorrise notando il suo amico così rilassato e, in poco tempo, sbadigliò, avvertendo il sonno che, finalmente, cercava di sopraffarlo. 
Così, stiracchiandosi, il ragazzo si alzò in piedi e si diresse verso il letto, lasciandovisi cadere placidamente. 
Osservò il tetto per qualche minuto, finché le sue palpebre non divennero pesanti. A quel punto, finalmente, cadde tra le braccia di Morfeo.
   
 
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