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Autore: cecyvit    14/08/2016    1 recensioni
Era ormai passato quasi un anno dall’arruolamento di Jaylah sull’USS ENTERPRISE-A, la vita sulla nave spaziale era diventata una routine, sempre affiancata da Montgomery Scotty, aveva appreso tutti i secreti dell’Enterprise-A.
Non aveva scoperto solo i secreti della nave ma anche quelli del suo fidato Scotty.
cosa succederà ai nostri protagonisti? come il destino potrà influenzare la loro amicizia, e potrà diventare molto di più.
METTETE UN MI PIACINO SE VI E' VIPIACIUTO E COMMENTATE CON CRITICHE E COMPLIMENTI SEMPRE SE VOLETE ;p
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Montgomery Scott, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai passato quasi un  anno dall’arruolamento di Jaylah sull’USS ENTERPRISE-A, la vita sulla nave spaziale era diventata una routine, sempre affiancata da Montgomery Scotty, aveva appreso tutti i secreti dell’Enterprise-A.
Correva l’anno 2227 quando nel profondo della notte un urlo femminile squarciò l’Enterprise, ma solo un uomo riconobbe l’oramai famigliare urlo; Scott si avvento nella camera di Jaylah, dove la trovo mentre si contorceva dal dolore, subito non fu chiara la causa del suo dolore ma non appena Jaylah parlò, tutto fu più limpido agli occhi di Scott, era passato un anno dal ritrovamento di Jaylah e la sua triste storia era conosciuta da tutto l’equipaggio ma Scott le era molto più vicino di chiunque altro sulla nave.
Scott passò interminabili minuti a guardarla mentre decideva cosa fare,
potrei cercare di svegliarla e rischiare che mi colpisca involontariamente o… Scott si avvicinò a lei e avvolse lentamente le braccia attorno al piccolo corpo di Jaylah che in un primo momento si irrigidì al contatto ma pochi istanti dopo si rilasso e contraccambiò il gesto affettuoso di Scott, era la prima volta che condividevano un contatto così intimo, ma sembro un’azione natura per entrambi.

Passarono pochi minuti quando il silenzio venne interrotto da una flebile voce femminile: “Scott?” , passarono pochi istanti quando Scott rispose: “Si Ragazza sono io, stavi avendo un incubo non sapevo cosa fare scu…”  Scott non potè finire la frase che “non chiedere scusa, resta ti prego”,  Scott fu colpito da questa frase come poche cose lo colpivano ma fu davvero contento di rispondere alla ragazza che giaceva tra le sue braccia “Tutto ciò che vuoi Jaylah”  passarono così il resto della notte nessuno dei due dormì ma rimasero in silenzio l’uno nelle braccia dell’altro ad assaporare quel momento così estraneo ma estremamente confortante, quando il capitano Kirk chiamo l’equipaggio in plancia era arrivata l’ora di abbandonare quel confortante momento, Scotty si alzò e guardò Jaylah con un sorriso finora a lei sconosciuto e disse: “Forza il capitano ha chiamato tutti in plancia, e evitiamo di dire a qualcuno ciò che è successo, sarà il nostro piccolo segreto”  Jaylah di tutta risposta annui, ancora con la faccia assonnata dal poco e disturbato sonno della notte precedente.
A quel punto Scott usci dalla stanza e si diresse verso la sua che era distante pochi passi da quella di lei, entrato e chiusa la porta si ritrovò a pensare a quella strana sensazione che aveva provato abbracciando Jaylah; cos’era quella sensazione? Un calore strano nel petto? E se fosse quello? Proprio quello? Chiederò consiglio a Spock lui ne sa di più…
E mentre Scott pensava tutto questo si rese conto che era in ritardo anzi ritardissimo! Si vestì in tutta fretta e si precipitò in plancia ma era troppo tardi il capitano aveva appena finito in suo discorso per il primo anno a bordo dell’Enterprise-A e quando piombò in plancia l’intero equipaggio si voltò a guardarlo con una faccia dubbiosa, mai Scott fu così imbarazzato soprattuto perché anche lei ha visto la sua entrata da vero idiota ma la cosa che più lo faceva sentire così stupido era il sorriso sulla faccia di Jaylah come per dire complimenti bell’entrata, il capitano chiese subito spiegazioni ma Scott sembrava aver perso la capacità di parlare l’unica cosa che fece fu diventare bianco come il latte, a quel punto Kirk capì che era una questione delicata e ordinò all’equipaggio di tornare hai propri compiti e fece cenno a Scott di seguirlo.

Entrati in una sala appartata della nave Kirk chiese: “ Scotty cosa ti turba tanto da arrivare in ritardo e non riuscire neanche a balbettare una risposta?”  non poteva negarlo il capitano lo conosceva davvero bene, fin troppo, ora era arrivato il momento di chiedere consiglio su quella strana sensazione provata la notte passata con Jaylah, “ Beh capitano cono stato occupato da molti pensieri e domande che non mi sono reso conto dell’ora chiedo scu…” non fece in tempo a finire che “ Non ho niente da scusarti, ma dimmi quali sono questi tuoi pensieri?”, “Kirk ho provato una strana sensazione nel petto l’altra notte…”  ora aveva tutta l’attenzione del capitano su di se “E dimmi Scotty cosa o meglio chi ha fatto scaturire questa tua sensazione?”, ora aveva le spalle al muro doveva dirglielo dopo tutto era il suo capitano “ questa notte Jaylah ha avuto un incubo e sono stato svegliato de un suo urlo che detto sinceramente capitano mi ha gelato il sangue sono corso da lei e l’ho trovata mentre si contorceva dal dolore non so perché ma ho reagito di impulso e l’ho abbracciata ed è li che ho iniziato a provare questa strana sensazione…”, “Scott ora è tutto più chiaro, tu sei innamorato!”  la faccia di Scott è diventata ancora più bianca di prima “c-c-c-c-co-o-o-s-sa-a-a!?”  e in quel momento spuntò anche Jaylah da un posto nascosto drietro allo scaffale, aveva origliato tutta la conversazione voleva sapere se Scott stava bene ma sapeva che chiederlo a lui era inutile, resasi conto di ciò che era stato detto esclamò: “Cosa?!”  i due si girarono in direzione della ragazza Scott non era mai stato tanto male, e preso dal panico scappò andandosi a rifugiare giù in sala macchine.

Jaylah stava già per seguirlo ma Kirk la fermò e le disse: “Si gentile con lui non l’ho mai visto così per favore abbi un po’ di tatto” Jaylah lo guardo strana: “ un po’ di tatto?”, “ Si Jaylah, vuol dire vacci piano e si gentile”  aveva capito finalmente; sorrise e annui con ampi movimenti per poi correre nella stessa direzione presa poco prima da Scott, lo dovette cercare un po’ prima di trovarlo in un angolino mentre pasticciava con quanche pezzo della nave “Scott dobbiamo parlare”  e subito dopo pensò stupida dovevi essere gentile!  Scott si girò e i loro occhi si intrecciarono per pochi istanti ma lui distolse subito lo sguardo concentrandosi di nuovo sul pezzo di nave su cui stata lavorando “ Scotty per favore ascoltami, non ci sono problemi, non sei l’unico a provare cose nuove ma affrontarle da soli non serve, me l’hai insegnato tu, condividiamo le stesse sensazioni ora decidiamo vui provare a capirle con me Montgomery Scotty?”  passarono interminabili minuti di silenzio poi Scott si rivolse a lei e si avvicino, tanto forse troppo per lui ma non per lei che si avvicinò ulteriormente “Allora mi stai offrendo un occasione per capire cosa proviamo l’uno per l’altra?”  lei sorrise mostrando i canini “Si Scotty ti sto offrendo un’occasione per capire ciò che tu hai scoperto l’altra notte e io ho sentito quando mi hai dato l’ammissione all’ Accademia Spaziale.”  Scott fu sorpreso “ mi stai dicendo che tu provi questo da quasi un anno?!”  Jaylah annui ampiamente e sorrise lanciandosi tra le braccia di Scott in un abbraccio sobrio ma pieno di sentimenti, in quel momento si creò un’ atmosfera tranquilla e positiva come se sull’Enterprise-A ci fossero solo loro in quel momento non esisteva nessun altro oltre a loro.
  
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