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Autore: kymyit    14/08/2016    5 recensioni
Bixlow e Loki si vedono segretamente al karaoke.
Gajeel ci lavora.
Come andrà a finire?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bixlow, Gajil Redfox, Loke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Note: Questa fanfiction è stata ispirata dall'OAV scolastico. Visto che Bix non c'era, bisognava rimediare.  u.u



Cose da non fare in un luogo pubblico







-C’è qualche problema?-
Loki non rispose subito.
Se c’era un problema? C’era eccome!
Lui, il latin lover, il ragazzo ideale di tutte le ragazze, amatore di tutte le fanciulle… se la faceva con un uomo. E non con uno qualsiasi, ma proprio con quello: Bixlow. Un tipo che non passava inosservato neppure se s’impegnava. Ora, nella scuola Loki era famoso, ma Bixlow e i suoi tre amici, Raijinshu li chiamavano, lo erano ancora di più.
C’era Luxus che era quasi un dio in terra (un dio con un carattere molto discutibile), Freed che era il suo galoppino-groupie-baby sitter (si sospettava che quelle antennine a saetta fossero dovute a quello) ed Evergreen che… beh, era Evergreen. Aveva un carattere peggiore di quello di Luxus e quando ti guardava pareva volerti pietrificare e in più era ossessionata da fate e statue.
Nessuno di quei tre, comunque era più terrificante di Bixlow.
Luxus poteva frantumarti la testa da qualche parte o fulminarti con uno di quei bottoncini elettrici per fare scherzi stupidi che si portava dietro (dopotutto era nipote di Makarov, il che spiegava praticamente tutto). Peccato che essere fulminati da lui era un problema serio.
Freed, lui era un ottimo schermidore e quando si trattava di Luxus il suo lato oscuro sembrava risvegliarsi. Davvero inquietante.
Ed Evergreen, oltre a pietrificarti (grazie al cielo non letteralmente) con lo sguardo, si portava sempre dietro sabbia dorata e petardi, tu pensavi che fosse aggraziata e debole e poi ti ritrovavi conciato per le feste.
Ma il peggiore di tutti era senz’altro Bixlow che, volente o nolente, ti faceva sempre fare quello che voleva lui, senza fulminarti, infilzarti o farti scoppiare petardi in faccia.
Ed ecco spiegato perché era lì. Lui non ci voleva neppure andare al karaoke, ma quello aveva tanto insistito, che alla fine l’aveva fatto capitolare.
-Loki?- lo richiamò.
-Non possiamo andarcene?- domandò con un sospiro.
-Perché?-
-Come perché? Perché non mi va che la gente sappia i fatti miei.-
Bixlow s’appoggiò allo schienale, seccato, ma continuò ad ostentare il suo solito sorriso sghembo.
-Andiamo, non vuoi che sappiano quanto sei bravo a cantare? Specie gli acuti ti escono che è una meraviglia.-
A quella battuta, peraltro detta con la lingua di fuori, perciò doppiamente insinuante, il ramato stentò a tenere a freno l’istinto di tirare addosso all’altro il tavolino con tanto di bevande.
-Andiamo… - tornò alla carica Bixlow, avvicinandosi a lui e mettendogli un braccio intorno ai fianchi, per attirarlo verso di sé -Nessuno ci vedrà e poi, ti sto solo chiedendo un bacio, non voglio mica la luna.-
Le mezze lune, avrebbe rettificato Loki, ma non disse nulla.
-Una volta sola.- concesse, serio.
-Ma ben fatta.- patteggiò l’altro, con il suo stesso tono, per poi riprende a sorridere e, con garbo, lo stese sul divanetto in pelle.
-No, aspetta!- esclamò Loki, mal sopportando l’idea di trovarsi fin da subito in una posizione così svantaggiata e così compromettente. Ma Bixlow ormai, aveva trovato la via delle sue labbra e lo mise a tacere a modo suo. Con quella sua maledetta, intrigante, lingua lunga.
-Perché protesti sempre?- domandò quello, con un tono piagnucoloso, prima di cercare nuovamente la lingua dell’altro. Loki rispose a quella provocazione ricambiando il bacio, cercando la lingua di Bixlow con la sua. Ma sempre vigile. Se da un lato avrebbe voluto lasciarsi andare, dall’altro tendeva le orecchie, per captare qualsiasi movimento fuori dalla stanza. E con la base di “Lasciati toccare” a tutto volume era un po’ difficile.
-Lasciati toccare, fai sentire cosa c’è…- canticchiò Bixlow, istigandolo, prendendo appena fiato, per poi rituffarsi fra le sue labbra. Non riusciva a tenere a freno le sue mani se doveva concentrarsi sulla sua lingua. Era da sempre una lotta impari. Loki iniziava persino ad eccitarsi, a sentire il bacino premere contro il corpo dell’altro.
-Bixlow…- iniziò -Continuiamo da un’altra parte… -
-Sei una libidine…- continuò quello, con un’espressione così accorata, che Loki non si sentì di buttarlo giù dal divanetto a pugni. Ma a calci sì. Si trattenne soltanto, perché, purtroppo per lui, Bixlow era pura libidine.
Non credeva che sulla terra potesse esistere qualcuno così provocante, così pervertito e al tempo stesso con la testa apposto quando doveva. Purtroppo non doveva spesso.
Con un colpo di reni e un bello sforzo, riuscì a ribaltare le posizioni. Seduto a cavalcioni sul bacino dell’altro, si chinò per baciarlo nuovamente, dettando lui il ritmo, usandogli la propria caratteristica e passionale dolcezza.
-Levami le mani da lì.- mormorò poi, con un ringhio sommesso.
-Non ti sto chiedendo di farlo qui, stai calmo.- si difese, beffardo quello, lasciando le mani ben piantate sulle sue natiche, sospingendolo più verso di sé. Non era stata una buona idea sedersi proprio lì sopra, pensò Loki. Poteva sentire l’erezione di Bixlow premere pulsante contro il proprio bacino, pronta quasi a strappare boxer e pantaloni e ad entrare in lui. Si morse le labbra, mentre l’altro sporse il bacino verso l’alto, premendo il proprio sesso contro i suoi testicoli.
Se solo non ci fossero stati i vestiti…
Loki si ridestò a quel pensiero e si ritrasse nuovamente con gli occhi spalancati, rosso in volto.
-NON QUI!- avrebbe voluto gridare nelle orecchie piene di cerume di quel cretino ma dalla sua bocca non uscì un suono, perché le sue iridi incrociarono quelle rosse non del proprio ragazzo, ma di uno spettatore inaspettato, che non aveva sentito arrivare nonostante la preoccupazione.
-Tu!- esclamò il ramato saltando giù dal corpo di Bixlow, che non si scompose molto, si limitò a girarsi sulla pancia per studiare l’intruso che aveva interrotto i loro giochi.
Era un ragazzo alto, dai lunghi capelli corvini e gli occhi rossi. E piercing. Tanti piercing… niente male davvero.
Quello li fissava con occhi sbarrati, come se avesse visto chissà cosa e ci mise qualche secondo ad assimilare l’esclamazione del rosso.
-Ah!- fece di rimando, riconoscendolo.
-Ma chi è?- chiese Bixlow, inarcando un sopracciglio.
-Gajeel Redfox. Uno di quelli di Phantom.-
-Ah, quelli che hanno fatto quel casino.- ricordò Bixlow.
Loki si rivolse allo studente di Phantom, sul chi vive: -Che ci fai qui?-
Il moro, dopo alcuni attimi di stupore, riacquistò la solita spavalderia.
-Sei cieco o cosa? Lavoro qui! Voi due piuttosto, che diavolo state facendo qui?!-
-Sei cieco o cosa?- lo imitò Bixlow, divertito -Anche noi lavoravamo sodo, ma tu ci hai interrotti.-
Loki si diede una manata in faccia. Quanto voleva sprofondare.
La cosa positiva era che anche Gajeel non sembrava divertito, anzi.
-Staccatevi subito!- ordinò in fatti quello -O sarò costretto a sbattervi fuori!-
-Mica c'è scritto che non si può.- protestò Bixlow, fra l'altro senza scomodarsi.
-Ma sei idiota o cosa?!- berciò il moro -Ti sembrano cose da fare in un luogo pubblico?-
-Va bene, va bene, agente.-
Loki provò un po' di sollievo quando Bixlow si alzò con le mani in alto.
Sollievo che poi svanì quando le abbassò sulle spalle del povero Redfox che capì che di Fairy Tail non ce n'era uno sano che fosse uno!!
-Ma sarebbe un peccato se protestassi col tuo capo sul pessimo servizio.-
Gajeel fiutò l'aria carica di feromoni. Quei due facevano sul serio e non ci stavano ancora dando dentro. Sentì il campanello del pericolo trillare nella sua testa e urlargli di scappare da quello psicopatico con le ciglia arrotolate!
Sensuali ciglia arrotolate...
-Vaffanculo!- berciò ritraendosi seccato.
Bixlow ghignò compiaciuto. Il suo sguardo colpiva ancora.
-Oh oh, che caratterino, vi somigliate proprio!- esclamò rivolgendosi a Loki che tentava disperatamente di darsi una sistemata. Che figura. Che colossale figura di merda!
Solo Bixlow poteva ficcarlo in una situazione simile!
-Tch... - il ragazzo con la cresta schioccò la lingua contro il palato. Il micetto in pubblico era veramente complessato. Necessitava di una scossetta.
-Perché non resti con noi, baby?- domandò al moro che trasalì.
Ma che aveva nel cervello quello là?!
-Fuori. Di. Qui.- Gajeel sputò ogni parola tentando di controllare imbarazzo e rabbia, perché quelli che non capivano alla prima gliele facevano davvero girare.
E quelli di Fairy Tail riuscivano a prescindere a fargli uscire due eliche al posto dei coglioni!
-Insisto.- ripeté Bixlow, avvicinandosi sempre di più a lui col viso. -Sarà un'esperienza diversa dal solito, vedrai.
Gajeel si ritrasse, ma l'altro fu lesto a passargli un braccio intorno alla vita per bloccarlo.
Il moro sentì le labbra dell'altro premere contro le sue e la lingua insinuarsi nella sua bocca.
Ma quanto era spudorato da uno a dieci?
Arrossì violentemente e restò immobile per lo shock anche dopo che Bixlow si separò da lui.
-Quel piercing sulla lingua è fantastico.- gli rispose facendogli l'occhiolino, prima di spingerlo appena fuori dalla stanza e chiudere la porta.
Niente male il ragazzo di Phantom, soppesò, pentendosi di non aver partecipato alla rissa quel giorno.
-Torniamo a noi, micetto?- esclamò poi, voltandosi verso Loki che lo guardava con aria truce.
-Qualcuno qui è geloso?-
L'altro non rispose a parole ma con un pugno che rasentava la velocità della luce.
Lo schivò di fortuna.
Alla porta andò peggio.
E a Gajeel ancora di più, visto che si trovava ancora là dietro a mettere a fuoco quanto accaduto.
-CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!-
Il padrone del locale accorse e si trovò davanti l'assurdo spettacolo di un ragazzo coi capelli ramati dal pugno fumante e lo sguardo omicida, uno stangone che tentava invano di farlo calmare e il suo dipendente che scagliava contro di lui un estintore.
-Quando la finirai di comportarti così?-
-Fuori di qui, depravato!-
Bixlow riuscì a schivare entrambi gli attacchi, ma l'estintore si spaccò contro il muro e sommerse il corridoio in una coltre bianca.
-Che state facendo, teppisti?!- il povero proprietario si strappò i capelli urlando in falsetto. -Ma io vi denuncio!-
A quel punto Bixlow capì che gli restava una sola cosa da fare.
Sfidò la morte prendendo i due riottosi sottobraccio e se la diede a gambe al grido di: -Scappiamo, babies!!-
Gajeel Redfox continuò a chiedersi che avessero nel cervello quelli di Fairy Tail.
Loki invece si chiese perché diavolo dopo quell'esperienza il moro si fosse iscritto alla loro accademia.
Bixlow non si chiese nulla di tutto ciò. Meditava su una cosetta a tre e su come proporla ai due arruffati senza rimetterci la faccia e i suoi occhi calamitanti.
Non la trovò, ma l'incoscienza non gli mancava.







 





   
 
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