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Autore: Vanessa1995    16/08/2016    3 recensioni
In questa storia Rhaegar è sopravvissuto alla battaglia con Robert, il quale invece ha perso la vita nello scontro. Anche Lyanna era sopravvissuta e aveva sposato Rhaegar.
Molti anni dopo l'inizio del suo regno, Rhaegar si trovava ad affrontare una terribile crisi finanziaria ed era costretto a cercare una moglie per Aegon che potesse aiutare la corona e dargli i soldi di cui necessitava. La scelta cadde su Anna, la figlia di Jaime Lannister e di Myranda Belmur. La ragazza non era per nulla contenta del matrimonio, ma decise di accettare il fidanzamento. Tuttavia la storia sembrava destinata a ripetersi quando il principe Jon si innamorò della futura moglie del fratellastro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jon Snow, Lyanna Stark, Nuovo personaggio, Rhaegar Targaryen
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nota: i sopravissuti che avrebbero dovuto morire durante la ribellione o prima, che sono spravvisstuti sono: Lyanna, Rhaegar e Arthur Dayne.

Rhaegar Targaryen governava i Sette Regni da vent'anni dopo aver vinto la Battaglia del Tridente, ponendo fine di conseguenza alla Ribellione di Robert Baratheon. Tornato alla torre, dove precedentemente era stato costretto a lasciare la sua amata Lyanna, la trovò con un neonato in braccio. Il bimbo portava il nome Jon, aveva capelli neri, gli occhi grigi e la pelle olivastra, tipica degli Stark. Quel nome non era consono alle tradizioni Targaryen, che di solito davano ai propri figli nomi di loro antenati, ma pensò che forse era arrivato il momento di qualche novità nella sua casata. In seguito scoprì che suo padre era morto, lasciandogli di conseguenza il trono, durante il Sacco di Approdo del Re per mano dei Lannister, sostenitori di Robert.

Anche sua moglie Elia e la sua adorata figlioletta Rhaenys erano rimaste brutalmente uccise da Gregor Clegan, detto la Montagna, che pagò naturalmente i suoi crimini venendo giustiziato. Il nuovo re decise invece di risparmiare Jaime Lannister, autore dell'uccisione di suo padre, in quanto quest'ultimo era impazzito e, probabilmente, un giorno lo avrebbe ucciso lui stesso se non l'avesse preceduto. Fortunatamente sua madre, la regina Rhaella, si era messa in salvo poco prima dell'arrivo dei Lannister, portando con sé suo fratello Viserys. Mesi dopo sua madre morì a Roccia del Drago. Lei aveva deciso di non tornare, almeno per il momento, ad Approdo del Re perché voleva vivere serenamente la nuova gravidanza.

La nascita di Daenerys, la "Nata dalla Tempesta", chiamata così per via di una terribile tempesta che si era abbattuta sul mare vicino a dove si trovava la donna, le fu purtroppo fatale. Al contrario del cinico Viserys, Rhaegar non provava alcun rancore nei confronti della sorella minore, che trattò più come una figlia che come una sorella. Aegon, il suo secondogenito ed erede, si era salvato grazie a Varys, l'eunuco da anni fedele alla casata regnante, che lo aveva scambiato con un altro bambino che venne ucciso dalla Montagna al suo posto, salvandogli quindi la vita. Non passava giorno, ora, minuto, secondo, che Rhaegar non si pentisse della sua decisione egoistica - seppure dettata dal cuore - di scappare con Lyanna, causando una guerra e perciò la morte di moltissime persone, tra cui Elia e sua figlia, oltre che suo padre.

Però quando guardava Jon e Vysenia, l'altra figlia che Lyanna gli aveva dato, i sensi di colpa svanivano come neve sciolta al sole. Vysenia aveva i capelli neri e ricci come quelli del fratello e la stessa pelle olivastra, ma i suoi occhi erano quelli viola tipici dei Targaryen. Vent'anni erano passati e molte cose erano cambiate: il regno sembrava finalmente in pace ed era prospero. Tuttavia lo stesso non si poteva dire delle casse da cui la famiglia reale attingeva il denaro. Rhaegar stava vivendo una grossa crisi finanziaria e non sapeva cosa fare per porvi rimedio. Aveva chiesto dei prestiti e i nobili continuavano a concederglieli, però non desiderava continuare così. Quella mattina si svegliò di buon'ora; il cielo sereno fuori sembrava di buon auspicio.

Fiducioso si alzò in piedi e, facendo molta attenzione per non svegliare Lyanna che dormiva ancora nel letto, attraversò la stanza dirigendosi verso la porta. Uscito rivolse la parola al membro della Guardia Reale fuori dalla porta. L'armatura era ornata da un lungo mantello bianco e sul davanti portava l'effige di una corona. L'uomo che di solito era di guardia alla camera del sovrano si chiamava Arthur Dayne. Si trattava di una delle guardie a cui anni prima diede il compito di proteggere Lyanna alla Torre della Gioia e per il quale provava una cieca fiducia. Arthur soffriva da tempo immemorabile per la morte della Sorella Ashara, una delle dame di compagnie di Elia, che si era suicidata poco dopo la fine della ribellione.

Il motivo restava ancora adesso avvolto nel mistero, sebbene Barristan Selmy ipotizzava che si fosse suicidata per la morte della figlia. Peccato che non c'erano prove che la donna avesse effettivamente avuto una figlia. Quindi il motivo per il gesto insano restava ancora oggi sconosciuto dopo vent'anni.

« Per favore chiama il mio servo personale e digli di portarmi dell'acqua calda per il bagno. » ordinò. « E digli anche di fare il più piano possibile quando entra, non vorrei che svegliasse Lyanna » aggiunse preoccupandosi che il ragazzo potesse fare troppo rumore. Il giovane in questione era il quartogenito di Eddard Stark, il fratello di sua moglie, Brandon, detto Bran. Gli era stato mandato dal cognato come suo servo in segno di fedeltà. Pure Eddard, ignorando che la sorella fosse scappata con il principe di sua spontanea volontà, si era unito ai ribelli. Tuttavia poi, come molti altri, si era pentito ed era tornato sui suoi passi dopo la sconfitta del Baratheon e dopo aver scoperto com'erano andate veramente le cose tra Rhaegar e la Stark.

Il ragazzino di quasi tredici anni sognava di entrare a far parte della Guardia Reale e il sovrano sospettava che la madre glielo avesse mandato a servizio nella speranza che cambiasse idea. Secondo Ned, e di molti altri del resto, l'ordine non era più nobile come una volta, dato che era diventato corrotto. Inoltre ormai la maggior parte degli uomini frequentavano, seppure di nascosto, i bordelli e alcuni di loro avevano addirittura figli bastardi, o almeno così si diceva. Potevano essere solo pettegolezzi alcuni, un modo per infamare un singolo membro o l'intera guardia. Bran arrivò poco dopo. Il ragazzino, che di certo tra non molti anni di certo sarebbe diventato un bel ragazzo come suo fratello maggiore Robb, aveva i capelli ramati e gli occhi tipici dei Tully.

Il rosso preparò la vasca cercando di fare meno rumore possibile, in modo da non svegliare la zia che dormiva serenamente nel letto. Quando ebbe finito Rhaegar entrò nel bagno e, dopo essersi tolto gli abiti da notte, si immerse lentamente nell'acqua calda e fumante. Il calore non era un problema per lui, siccome era un Targaryen lo sopportava più degli altri. Si sedette e appoggiò la schiena contro il bordo, stendendoci sopra le braccia. Dopo un po' che giaceva lì a mollo con gli occhi chiusi, si alzò e si mise un telo bianco intorno alla vita, lasciato da Bran su una sedia a destra della vasca. I suoi lunghi capelli bianchi-argentati si erano un po' bagnati nelle punte, ma fece finta di nulla e si vestì.

Nel frattempo a Castel Granito.

Myranda Belmur non era una nobile qualsiasi, ma una lontana cugina dei principi Martell, sebbene la gente non si ricordasse mai se di secondo o terzo grado. In ogni caso Myranda era simile nell'aspetto ai suoi cugini avendo gli stessi capelli neri e ricci e la pelle olivastra, ma i suoi occhi erano di colore grigio. Aveva diciassette anni, pochi di meno di suo marito Jaime quando lo sposò. Insieme avevano avuto tre figli: James di diciassette anni, Anna di quindici e Joanna di undici. Tutti e tre figli, eccetto Anna, avevano i capelli scuri, la pelle olivastra e gli occhi grigi. Invece Anna era uguale a suo padre Jaime, o più precisamente a sua zia Cersei, la gemella del padre. I suoi capelli erano color oro e gli occhi verde smeraldo, però la pelle era olivastra come quella della madre e dei fratelli.

Anna aveva ereditato la bellezza della zia, ma il suo carattere era molto più dolce. Passava le sue giornate in giro per il castello, di solito in giardino all'ombra degli alberi con un libro in mano. Possedeva una grazia innata e secondo alcuni una voce da usignolo, sebbene si rifiutasse sempre di cantare in pubblico. Infatti la gente l'aveva soprannominata l'Usignolo d'Oro. La prima a chiamarla in tale modo era stata sua zia Cersei e da quel momento in poi tutti lo avevano adottato. Era la nipote prediletta, sospettava che il motivo di questo fosse dovuto al fatto che era molto più Lannister dei suoi fratelli. Si trovava seduta su una panchina sotto a una quercia, il suo posto preferito nel giardino per leggere.

Teneva i piedi poggiati sull'erba verde. Davanti a lei c'era un sentiero di sassolini bianchi che percorreva tutto il giardino e in mezzo c'era una fontana, la quale era ornata da due leoni con dei rubini al posto degli occhi, e una donna nel centro che li teneva legati con delle corde. Il sole brillava alto nel cielo azzurro, privo di nuvole. Anna indossava un vestito di colore rosso rubino e i suoi lunghi capelli biondi erano acconciati nello stile tipico del Sud. Aveva appena girato una pagina del libro quando sentì dei passi venire verso di lei. Alzò gli occhi verdi dalla sua lettura e vide suo zio Tyrion che si avvicinava. Il Folletto, chiamato così per via della sua bassa statura, era tutt'altro che il principe azzurro, nonostante i capelli color oro come quelli dei fratelli maggiori.

Il suo aspetto veniva giudicato, in un certo senso, grottesco. Anna sorrise e chiuse il libro, posandolo alla sua destra sulla panchina di legno.

« Buongiorno zio. Cosa vi porta qua? » chiese gentilmente. Il suo aspetto la spaventava, ma cercava di essere educata e di non darlo a vedere. Tyron possedeva un occhio marrone e l'altro verde. Da quando Castel Granito era passato nelle mani di suo padre Jaime, il Folletto era andato via. Non che il fratello lo avesse cacciato, ma il nano voleva vivere una vita più tranquilla insieme alla sua amata Tysha. Questa era la figlia di un contadino che lui e Jaime salvarono da un branco di balordi che voleva farle del male. Suo padre lasciò sola la coppia e Tyrion, innamoratosi della donna, la sposò grazie a un septo ubriaco che li sposò senza fare tante domande. Quando suo nonno Tywin lo venne a sapere, fece picchiare la donna dai membri della guardia. Questi addirittura approfittarono di lei. Ebbe persino il coraggio di darle della prostituta e pagarla in quanto secondo lui dormire con un Lannister valeva molto, o qualcosa del genere.

Dopo aver lasciato la Guardia Reale con il permesso di re Rhaegar, che la giudicò la punizione per la morte del precedente re, Jaime cercò Tysha e, dopo averla trovata, si scusò con lei. La portò a Castel Granito. Qui, mettendosi contro suo padre, diede il permesso ai due di sposarsi nuovamente, dato che il matrimonio precedente era stato annullato dal loro padre. In seguito si scusò con Tyrion per non aver protetto lui e Tysha e per avergli mentito dicendo che era una prostituta. Seppure avesse perdonato il fratello, suo zio volle lo stesso andarsene dal castello, principalmente a suo dire per proteggere Tysha da loro. Avevano cinque figli: Simon, Jennifer, Jessica, Sofia e Cedric. Erano cinque bambini dolcissimi a cui lei voleva davvero bene, sebbene non li vedesse quasi mai.

« Sono venuto a trovare Jaime. Ho visto vostra madre e i vostri fratelli. James mi ha detto che eravate in giardino a leggere e sono venuto a salutarvi » rispose mettendo le mani dietro alla schiena e intrecciando le dita tra di loro.

« Grazie zio, sono felice di vedervi » in parte era una bugia, in quanto la spaventava, ma era una ragazza troppo educata per dirlo. Il nano si sedette accanto a lei sulla panchina.

« Myranda mi ha detto che sta cercando di organizzare un fidanzamento tra James e Margaery Tyrell » annunciò. Lei sorrise, quella ragazza subito non le aveva fatto una buona impressione, eppure poi aveva cambiato opinione su di lei conoscendola. In realtà ancora non la convinceva pienamente, però era riuscita a conquistarla alla fine, in un certo senso.

« Lo so zio e sono d'accordo con esso. Spero siano felici » rispose sinceramente.

« A voi non ha ancora pensato, vero? » chiese. Molte proposte di matrimonio erano arrivate, ma sua madre non voleva che si dicesse in giro che stesse seriamente valutando quella di Eddard Stark, il quale desiderava che lei sposasse suo figlio maggiore ed erede, Robb Stark.

« Non ancora, il problema principale è zia Cersei. Lei vuole qualcuno di importante » spiegò ed era vero. Sua zia voleva il meglio sia per lei sia per i suoi figli Joffrey, Tommen e Myrcella che aveva avuto da suo marito Stannis Baratheon. Questi erano più Lannister che Baratheon e una voce maligna voleva che fossero in realtà i figli bastardi di Cersei e Jaime, quindi anche i suoi fratelli. Eppure la ragazza preferiva non dare peso alla questione.
 


   
 
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