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Autore: Najara    27/04/2009    7 recensioni
(Stargate Sg1) Una missione Tok'ra con il solito epilogo disastroso... la fortuna è ancora una volta dalla parte dell'Sg1, ma sarà davvero così? O è l'epilogo della vita che hanno condotto fino ad ora?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo: L’al’kesh

Prologo: L’al’kesh

 

“Da quella parte, presto!” I tiri delle lance Jaffa si avvicinarono ancora, Sam, che correva in testa al gruppo, seguì le indicazioni di Jack, che era in retroguardia insieme a Teal’c. Il luogo che le era stato indicato era un edificio che ricordava una fabbrica in disuso. Svoltò l’angolo e trovò una porta, vi si gettò contro e questa cedette senza sforzo, la tenne aperta per gli altri tre che si precipitarono all’interno. “Chiudi!” Sam eseguì e sbirciò fuori, tre Jaffa spuntarono nel vicolo guardandosi intorno, attenti. “Signore non ci hanno visto entrare, ma non ci metteranno molto a trovarci!” Non ottenendo risposte si voltò a guardare gli altri tre e ciò che vide la sorprese non poco: davanti a lei si stagliava un al’kesh completamente incustodito. “Credo che questo si possa definire un discreto colpo di fortuna!” Jack sorrideva, dall’esterno dell’edificio si udirono altri rumori “Leviamo le tende!” Non attesero altro, Teal’c si avvicinò all’al’kesh, aprì l’accesso e tutti e quattro vi si precipitarono. Nello stesso momento i Jaffa fecero irruzione. “Forza Teal’c, dimmi che hai le chiavi!” Teal’c non rispose ma si sedette ai comandi, Sam fece lo stesso ed iniziarono la procedura. Pochi secondi ed i motori si avviarono. “Dovremmo uscire con le cattive maniere… Colonnello, Daniel reggetevi” Detto questo Sam aprì il fuoco, un’intera parete del edificio andò in fumo, Teal’c non indugiò e l’al’kesh prese il volo puntando dritto al cielo.

Dieci ore dopo un violento scossone svegliò Jack che si era appisolato “Che diavolo…” Si alzò e fu rigettato a terra da un altro scossone. Sam entrò nella sala di comando “Niente da fare Teal’c” “Cosa succede Carter?” “Signore abbiamo scoperto perché l’al’kesh era incustodito e in un deposito…” “Cosa succede?” Daniel fece la sua comparsa “Carter mi stava appunto informando”, Jack guardò in malo modo Daniel, odiava essere svegliato e in più odiava quella particolare espressione sul volto di Sam. Daniel si sistemò gli occhiali sul volto e stava per replicare a Jack quando Sam intervenne “Signore l’al’kesh ha i motori in avaria” Jack annuì “Bene e quanto ti ci vuole per ripararli?” “Non posso signore” “Cosa significa non posso?” Non era abituato a sentire una simile frase dalla bocca del suo secondo “Signore, anche se avessimo dei pezzi di ricambio, non servirebbero ad altro che a ritardare l’inevitabile” Daniel sgranò leggermente gli occhi e riportò la mano agli occhiali, “L’inevitabile?” Sam sospirò, ma fu Teal’c, sempre impegnato alla guida, a rispondere “I motori cederanno Daniel Jackson” “Ok ok, qual è il piano?” Daniel guardò Sam imitato da Jack. Lei scosse la testa, “L’unica cosa che so è che i motori raggiungeranno un livello critico tra poco meno di due ore, le scosse di poco fa erano solo l’inizio, presto saranno più frequenti e più violente…” “Ok due ore… quanto siamo lontani da un pianeta?” Jack istintivamente guardò fuori, ma quello che vide fu solo il tunnel dell’iperspazio. Sam si sedette accanto a Teal’c e controllò i dati del computer della nave. Di nuovo scosse la testa, il suo tono era amareggiato “Il pianeta più vicino è a sette ore di iperspazio… non ce la faremo” “E i motori convenzionali?” “No signore il problema coinvolge anche quelli, se uscissimo dall’iperspazio non potremo rientrarci e non guadagneremo nulla”   Daniel intervenne “Gli asgard? I tok’ra? Potrebbero avere delle navi in vicinanza?” Fu Teal’c a rispondere “Le possibilità che ci siano altre navi nel raggio dei sensori sono minime” “Questo lo so Teal’c, ma non voglio essere qui quando la nave esploderà!” Daniel guardò il Jaffa, esasperato. Sam si mise al computer “Niente Daniel”. “L’ho sempre detto io! Mai comprare una macchina di seconda mano! Abbiamo ancora un paio d’ore, Carter trova qualcosa!” “Ma Signore…” “Carter ci hai tirato fuori da situazioni peggiori! Hai fatto esplodere un sole e un’intera flotta Goa’uld!” Le labbra di Carter si strinsero e gli occhi si illuminarono di uno sguardo battagliero, stava per rispondere quando vide il piccolo sorriso sulle labbra di Jack “Esatto Carter questo è lo spirito giusto!” Quell’uomo sapeva esattamente quali tasti premere per scuoterla dall’apatia! “Sì signore” Sam tornò ai motori, anche se sapeva che per aggiustarli ci voleva più che della buona volontà. Gli altri membri dell’SG1 rimasero in silenzio, Teal’c concentrato al comando mentre Daniel si era seduto al posto occupato da Sam e Jack alle loro spalle guardava l’orologio, Sam gli aveva spiegato che il tempo era relativo, ora sapeva che era vero, le lancette andavano indubbiamente più veloci!

  
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