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Autore: EclipseOfHeart    17/08/2016    1 recensioni
Ha i capelli curiosamente lisci, che gli cadono lungo le spalle e il solito vestito da maid ha lasciato il posto a uno dei pigiami rosa di sua sorella.
«Hai intenzione di fissarmi ancora a lungo?» domanda infine Hilda, con il suo solito tono freddo.
«No, rilassati.» risponde Oga, prendendo dal frigorifero l’acqua e versandola velocemente nel bicchiere.

Una Oga x Hilda, ambientata alla fine del manga.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilda, Tatsumi Oga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Ambientato dopo il capitolo finale del volume 28]

 

 

 

Preziosi insegnamenti

 

 

 

Mentre sta scendendo le scale verso la cucina, svegliato da un calcio più poderoso degli altri di Beel, l’ultima cosa che Tatsumi Oga si aspetta di vedere è la figura seduta di Hilda che sorseggia una bevanda fumante – sarà tè? – nel tavolo della stanza.

Sa che probabilmente l’ha sentito, eppure non si gira verso di lui e questo gli permette di sprecare qualche minuto in più di quanto vorrebbe nell’osservarla.

Ha i capelli curiosamente lisci, che gli cadono lungo le spalle e il solito vestito da maid ha lasciato il posto a uno dei pigiami rosa di sua sorella.

«Hai intenzione di fissarmi ancora a lungo?» domanda infine Hilda, con il suo solito tono freddo.

«No, rilassati.» risponde Oga, prendendo dal frigorifero l’acqua e versandola velocemente nel bicchiere. È ancora un po’ stupito di vederla a quell’ora, perché ha imparato con Misaki che le uniche volte che si faceva un tè notturno era quando aveva qualche pensiero che la preoccupava, ma Hilda non è una ragazza normale. Anzi, non è nemmeno una ragazza umana.

Fa spallucce ed è pronto a tornarsene in stanza, quando lo sguardo gli cade sulla fotografia di famiglia sotto la fontana, simbolo del passato che hanno cambiato e che, allo stesso tempo, hanno lasciato intatto. Di lato c’è anche una foto che hanno scattato, con Hilda e Beel in posa e lui che si lamenta di doversi fare fotografare.

Vicina a quella coi suoi genitori, è la prima volta che Oga si rende conto che, in qualche strano modo, quella è una foto della sua famiglia.

«Perché Hilda

«Mh?» mormora lei, rivolgendogli un’occhiata sinistra.

«Perché hai deciso di tornare?»

«Lo sai. Sei forse il genitore peggiore che poteva capitare al signorino, ma tu sei senza alcun dubbio suo padre. E io seguirò sempre il signorino.»

«E se avessi scelto di… non conoscervi?»

Hilda sorrise leggermente, beffarda e tagliente come al solito: «Non l’avresti mai fatto, Oga. Sei un cretino, ma ormai il signorino Beelzebub è tuo figlio.»

Sciacqua la tazza nel lavandino e la ripone nel mobiletto, oltrepassando la figura di Oga e diretta verso la stanza di sua sorella.

«Non l’ho fatto solo per Beel

Tieni le braccia lungo i fianchi, ma se potesse avrebbe già infilato le mani in tasca. Hilda si ferma e gira leggermente la testa mostrandogli i capelli che le coprono l’occhio sinistro.

«Non sono necessarie bugie tra noi, Oga. Il nostro unico legame è il signorino e non pretendo che tu sviluppi dell’affetto nei miei confronti, come io non lo farò nei tuoi.»

«Libera di crederci o no, ma non era una bugia.»

Stavolta la risposta di lei è una breve risata, seguita dalla sua figura che si gira verso di lui, fissandolo negli occhi.

«E allora cosa volevi dire?»

Oga, prima di risponderle, chiude la luce della cucina ed immerge entrambi nel buio, deciso a chiudere la discussione e a tornarsene a dormire. Non si ricorda neanche perché ha aperto l’argomento.

«Che è vero. In un modo strano, assurdo, per niente normale.»

«Cosa?»

«Che sei mia moglie. E le mogli, come ci ha insegnato la nostra avventura di oggi, si vanno sempre a riprendere.»

Se Oga avesse lasciato la luce accesa, avrebbe visto le guance di Hilda tingersi vistosamente.

«Beh, ora buonanotte. Ciao, ciao.» conclude sbadigliando Oga, salendo rapidamente le scale e scomparendo nella sua stanza.

Un sorriso fiorisce naturalmente sul viso di Hilda e la sua risposta, non più che un sussurro, si perde nel silenzio di casa Oga.

«Il genitore peggiore che poteva capitare… ma senza di te non sarebbe lo stesso, Tatsumi

 

 

 

 

 

 

 

Fine.

Oh. <3

Ho finito da poco la lettura del manga ‘Beelzebub’ che ho adorato! Divertente, nonsense, allegro e a tratti profondissimo (quando Beel dice ‘papà’ volevo sciogliermi nelle mie lacrime ç_ç).

Inutile dire, penso si capisca dalla fic, che mi sono innamorata di Hilda e Oga *_* sono perfetti insieme! Sembra che quasi non si sopportino, ma il loro rapporto cresce tantissimo durante il manga e l’affetto che nutrono l’uno per l’altra è quasi evidente secondo me x°D

E il finale, con tutti i parallelismi alla famigliari Oga e al fatto che, comunque, loro sono una famiglia per quanto strana e poco umana, li ha fatti diventare quasi canon nella mia mente u.u

Non nego che potrei scrivere ancora su di loro, sull’alter ego di Hilda che è palesemente innamorata di Oga XD e su tutto quello che potrebbero aver fatto nei due anni di stacco alla fine del manga.

Vedremo xD

Per ora, spero tanto che questa piccola flash vi piaccia e spero in un piccolo commentino**

Grazie <3

 

 

 

 

 

EclipseOfHeart

 

   
 
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