Tu nel cielo cosa ci vedi?

Together in all these memories
I see your smile
All the memories I hold dear
Darling, you know I love you
Till the end of time
Within Temptation – Memories

“Yū, tu nel cielo cosa ci vedi?”
La sua voce è l’unico suono udibile nel silenzio di Mater, terra abbandonata dagli umani. Il volto di Alma è crepato, è in procinto di spaccarsi.            
Perché lui e Kanda sono come dei fiori di loto, l’aveva sempre detto; nascono dal nulla, crescono puntando in alto ed impreziosiscono il mondo con il loro incantevole profumo.                                                                                              
Ma poi appassiscono.   
   
“Perché, tu cosa ci vedi?”                                                                                                                                                          
Kanda è freddo come sempre, ma Alma avverte un po’ di tenerezza, quella flebile dolcezza che aveva imparato a conoscere nove anni prima.
Il suo primo amico, il suo unico amore: Kanda li aveva uccisi entrambi per ricercarne il secondo, scoprendo con grande dolore che giaceva insito nel primo. Ma la guerra è così: sbocciano amicizie ed amori ma essa li porta via perentoria, non prova pietà alcuna, ed è combattuta per un Dio dalla dubbia esistenza.                                        
Tuttavia, Kanda l’ha compreso bene, quel Dio li ha dimenticati. Esiste davvero se consente atrocità simili?                                     
Dopodiché Alma sorride: quello sì, è un sorriso, lo si può notare dall’incurvatura delle crepe sul suo viso. E dolorose, dispettose lacrime gli solcano le guance prossime alla distruzione, quando lo vede, quel bellissimo cielo blu.                   
È soffocante, talmente esteso da ivi poter immaginare qualsivoglia oggetto, qualsivoglia situazione, o magari quel Dio che non li ha voluti aiutare.                                                                                                                                                      
 “Ci vedo la nostra felicità.”                                                                                                                                                                    
Il cuore di Kanda si stringe: è una dritta stilettata nel petto che rievoca i vecchi demoni; vorrebbe scacciarli, pensa, ma non può se ciò implica dimenticare Alma.
“Ce la vedo anch’io.” Un silenzioso, doloroso sospiro.
“Yū, io non riesco ancora a perdonare l’Ordine! Li odio così tanto...ho ucciso così tante persone...!” La voce di Alma è intrisa di rammarico, rimorso, rabbia verso se stesso: crudeli le immagini di quella volta scorrono nella sua mente, riaprendo vecchie ferite sempre, sempre più lancinanti. Ma Kanda fa sì che eviti di parlare ancora.

“Lo so.”                                                                                                                                                                                   “Yū...”                                                                                                                                                                                 
 “Ti aspetterò sempre.”
Sorride poi Alma, gli bastano quelle parole per riposare felice in pace.
“Posso morire, finché custodirai sempre il mio ricordo...”
Ancora silenzio.

Singhiozzi violenti, le spalle di Alma tremano, si frantumano ulteriormente e pian piano ciò che resta è solo il suo capo. A Kanda va bene così. Perciò chiude gli occhi ed esala un sospiro, cede un bacio sulla fronte scheggiata dell’altro, ed ivi si sofferma finché non avverte solo polvere ed una voce cristallina riscaldargli il cuore di ghiaccio, che solo Alma aveva scosso e sciolto, mostrandogli un po’ di tepore in quella buia e triste vita.
“Ci rivedremo, Yū.”

Una singola, calda lacrima riga il viso stanco di Kanda.                                                                                                     
Può piangere ora ed un po’, impercettibilmente nel suo inconscio, è grato all’ordine per avergli fatto incontrare Alma ed amarlo ancora una volta, anche in un corpo nuovo, preservando la stessa dolcezza e semplicità del precedente, della donna che aveva amato quanto se stesso.
Perché, una cosa è certa, vale la pena soffrire se chi hai a fianco è capace di riscaldare anche l’inverno.

 

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Salve. (Piuttosto antipatico come saluto, nevvero? xD)                                                                                                            
Ebbene sì, dopo molte Poker Pair ho voluto scrivere una YuuAlma, dal momento che loro due sono altri personaggi che io amo e che mi commuovono profondamente. La loro storia è molto drammatica.                                                                              
Spero abbiate ascoltato la canzone menzionata e mi auguro che sia stata di vostro gradimento.                                        
È una piccola flashfic semplice, e come avrete notato ho inserito una frase presente nel manga, le altre le ho messe io, per cui è una Missing Moments. Credo (?) xD                                                                                                                                            
Spero vi sia piaciuta :3