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Autore: sapphic petal    20/08/2016    2 recensioni
{ Storia Interattiva - Iscrizioni chiuse }
"Chirone, come avrai ben notato in quest’ultima settimana gli dei sono stati molto assenti, e in più il nostro nuovo augure questa mattina ha letto dei presagi ben poco rassicuranti.
Afferma che un’antica forza si sta risvegliando e sta acquistando sempre più potere. È ancora incerta la sua identità, ciò che è certo è che non abbiamo molto tempo per scoprirlo e fermarla.
Abbiamo mandato dei semidei da voi, dovrebbero essere quasi giunti lì.
Dobbiamo agire in fretta, un nuovo pericolo incombe su di noi."
[La storia non tiene conto de Le Sfide di Apollo]
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, Semidei Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♣ Dexia Young Lee ♣



Chirone aveva dismesso tutti i semidei e quasi tutti si erano dispersi in men che non si dica. Dexia notò che i romani si erano alzati dal divano un po’ incerti, visto che essendo estranei non sapevano chiaramente come muoversi.
Così si avvicinò a loro con un grande sorriso e allungò una mano. “ciao! Io sono Dexia Young Lee, figlia di Astrea.”
I romani si presentarono uno a uno con un po’ di diffidenza, eccezion fatta per il ragazzo dai capelli blu, Exikaya, che era stato gentile e ben disposto, e una ragazzina bionda, Aurea, che si era presentata piena di eccitazione di conoscere nuova gente.
Dexia si voltò a destra, vedendo Lorcan ancora su Alexander e quest’ultimo che minacciava di buttarlo a terra se non si fosse mosso. La figlia di Astrea puntò un dito contro di loro. “Alexander Townsend e Lorcan Cunningham. Se ve lo state chiedendo sì, sono sempre così.
In quel momento Lorcan scattò in piedi e mise la mani sui fianchi, guardando nella direzione di Dexia e i romani. “Chi mi ha invocato?” chiese.
“La vera domanda è perché lo avete invocato.” replicò Alexander, alzandosi in piedi e stringendo il suo libro al petto. La testa di Lorcan scattò verso il ragazzo, mettendo una mano sul cuore e fingendo di essere stato mortalmente ferito.
“Questo è scortese.” gli disse. ”Tra noi è finita.”
“Come soffro.” Rispose Alexander sporgendo il labbro inferiore all’esterno. Dexia, Exikaya e Aurea ridacchiarono a quella scena, mentre gli altri sembravano più confusi.
Sempre così.” ripetè nuovamente Dexia, per rendere chiaro il concetto. “In ogni caso… vi va di fare un giro del Campo? Saremmo molto felici di accompagnarvi!” sorrise calorosamente.
Chi sarebbe molto felice?” chiese Lorcan e Alexander lo colpì sul petto.
Felicissimi. assicurò Alexander. “Vi piacerà il Campo, vi troverete benissimo!”
“Se non morite a causa di questa nuova minaccia prima.” disse con disinvoltura Lorcan.




◼ Luke Hilbert ◼



Luke pentì immediatamente di essersi presentato come figlio di Cloalcina.
Mentre tutti ascoltavano le spiegazioni date dal figlio di Clio e la figlia di Astrea, lui era distratto da una voce petulante che non faceva che porgli domande assurde sulla sua discendenza divina.
“Ok quindi controlli il sistema fognario, giusto?” chiedeva Lorcan, immobile accanto a lui. Luke annuì, e per la prima volta si rese conto che non era lui ad essere irritante. “Allora anche i coccodrilli e i serpenti che si nascondono nelle fogne sono tuoi soggetti?”
Luke sbuffò e si allontanò leggermente da Lorcan. “Vai a chiederglielo.” Brontolò, cercando di concentrarsi sulla voce allegra di Dexia. Lorcan si riavvicinò a lui.
“Sarebbe figo, però!” disse Lorcan. “Immagina di odiare qualcuno e volergli fare un brutto tiro.” Per qualche ragione, Luke non trovò così difficile immaginare questa situazione. “Questo qualcuno va al bagno e tutti sanno che al bagno siamo più vulnerabili-“ Luke emise un lamento esasperato. “Guarda che è vero! Wiki! È vero che in bagno siamo più vulnerabili?”
Alexander Townsend smise di parlare e diresse la sua attenzione a Lorcan. “Verissimo. È lì che preferiscono colpire i serial killer, infatti. Prendi Psycho di Hitchcock.”
“Wikipedia ha parlato.” decretò Lorcan. “Dicevo…immagina questa persona che si siede sul gabinetto e poi oh sento qualcosa toccarmi il didietro… OH! È un serpente!
Luke si passò una mano fra i capelli biondi. “Bella idea!” esclamò. “E visto che mi sento buono… ti consiglio di farla in una bottiglia d’acqua da ora in poi.”
“Ma questa era una minaccia!”
“Allora non sei stupido come pensavo.”
“…però significa che puoi davvero controllare le creature delle fogne?” chiese Lorcan dopo un prolungato silenzio. Luke aveva una risposta pronta per distruggerlo, ma la voce di Dexia lo fermò.
“Be’, ragazzi, il tour è finito. Sono sicura che sarete molto stanchi per il lungo viaggio,” stanchi? Ci siamo solo spostati dall’altra parte degli Stati Uniti. Stanchi. Figurati, pensò Luke, ma non disse nulla per una volta. “Potete tornare nella Casa Grande per riposarvi e ci vediamo questa sera al falò!”



◈ Gypsy Handy ◈



“Continua a sanguinare?” chiese distrattamente Nathaniel tirandola fuori dai suoi pensieri. Per gli ultimi quindici minuti Gypsy aveva continuato a fissare i polsi avvolti frettolosamente da un precario bendaggio ormai sporco di sangue. Lei annuì piano e Nathaniel si alzò, dirigendosi verso un mobile a aprendo la piccola anta nera.
Le dita erano sporche di un velo rossastro e la ragazza provò un moto di rabbia verso sua madre perché quella maledizione era colpa sua.
Nel sangue che sgorgava dalle vene blu del braccio percepiva la sofferenza di tutte quelle persone che, ancora così piccola, aveva ucciso senza esitazione e senza rimorso, suo padre in primis. Queste sue azioni spietate disgustarono Emera, soprattutto quando lei rese chiaro che non provava dispiacere in ciò che aveva fatto, così che maledisse la ragazza, costringendola a sanguinare dai polsi ogni giorno allo stesso momento, per un’ora intera.
Nathaniel si sedette di fronte a lei, prendendole le mani e avvicinando i polsi a lui, svolgendo piano le bende che le avvolgevano la pelle e rivelando dei tagli di circa dieci centimentri che riversavano sangue. Il figlio di Fortuna non battè ciglio dinanzi a quello spettacolo ben poco piacevole e sostituì le bende sporche con delle pulite, questa volta rosa e con dei disegnini colorati disegnati. “Dove hai trovato queste bende?”
Nathaniel si strinse nelle spalle, assicurando per bene le bende intorno all’avambraccio di Gypsy. “Mentre tornavamo le ho viste e ho pensato che ti sarebbero piaciute.”
Gli occhi di Gypsy si illuminarono. “Aw Natie! Le hai rubate per me?”
Il ragazzo le diede un buffetto sulla guancia. “Tutto per la mia bambolina.” E ammiccò in modo seducente, sebbene avesse un proposito scherzoso rispetto alle altre volte.
La figlia di Emera si lanciò contro il ragazzo e schioccò un bacio sulla sua guancia, con gli occhi ancora scintillanti di gioia, e poi ritornò a guardare le bende con un sorriso enorme. Sanguinare dal polso non era esattamente il massimo, ma quelle bende avrebbero reso l’esperienza più gradevole.
Ad un tratto un lampo di luce catturò la loro attenzione e i due si voltarono, vedendo che nella piccola fontana magica usata da Deianee qualcosa si era agitato.
Gypsy assunse un’espressione eccitata e curiosa e si alzò, saltellando fino alla fonte. “Problemi in paradiso!” urlò deliziata.



Aloha!
Ecco a voi il nuovo capitolo, un obbrobrio in cui non si va avanti con la trama! Lo so è tutto un botta e risposta stupido ma volevo iniziare a creare qualche rapporto tra i personaggi e stabilire delle dinamiche. Dal prossimo ritornerà l’azione.
Spero che in ogni caso vi sia piaciuto. Fatemelo sapere, adoro le vostre recensioni e ancor di più quando ci sono delle critiche perché voglio migliorare.
Al solito se avete domande o volete semplicemente venire a salutarmi potete trovarmi su
@IsabelDeLafayette
Alla prossima!

Lafayette.
   
 
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