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Autore: Aranel_    28/04/2009    2 recensioni
Pochi giorni fa eri venuto a dirmi che ti eri messo con un tipo, per me era stata peggio di una pugnalata in pieno cuore, non perchè sono il solito ragazzino che vive il suo amore nel più totale silenzio, no bhè forse un pochino anche per quello ma soprattutto perchè tra di noi non è sempre stata calma piatta...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Silent pact
Mi hai deluso, non credevo di poterlo dire con tanta convinzione ma è così.
é vero anche che non avrei il diritto di dirlo però non riesco a farne a meno.
Sei il mio migliore amico da quando due anni prima che finisse la scuola tu sei stato il mio vicino di banco, da quel giorno siamo sempre stati inseparabili, non c'erano segreti a parte il piccolo dettaglio che mi sono preso una cotta per te, adesso che a scuola non ci andiamo più sei diventato il mio chitarrista, passiamo ancora più tempo insieme, ed è bellissimo, soprattutto nel tur bus dove siamo davvero a stretto contatto.
Pochi giorni fa eri venuto a dirmi che ti eri messo con un tipo, per me era stata peggio di una pugnalata in pieno cuore, non perchè sono il solito ragazzino che vive il suo amore nel più totale silenzio, no bhè forse un pochino anche per quello ma soprattutto perchè tra di noi non è sempre stata calma piatta, infatti è capitato più volte che tu mi baciavi e non come un amico oppure che dovevi dirmi una cosa importantissima, che casualmente ti dimenticavi subito, proprio mentre ero sotto la doccia e nel farttempo mi guardavi in silenzio, una volta sei anche entrato con me, ho sperato che ti eri deciso a dichiararti o almeno a fare il primo passo, invece niente, sfioravi la mia pelle mi toccavi ma niente di più.
Dopo tutto questo ho cominciato a pensare che anche tu per me provassi qualcosa, ma evidentemente non era così.
Eri davvero preso da quella storia spesso uscivate e al ritorno mi raccontavi ogni cosa, io ti dicevo che a me non piaceva e non solo perchè ero geloso di lui ma anche perchè quel tipo lo conoscevo e non mi aveva mai ispirato più di tanto, aveva sempre una maglietta degli Iron Maiden a maniche corte e camminava come uno zombie avanti e in dietro con le cuffie alle orecchie e la musica talmente alta che potevano sentirla tutti, cosa cavolo ci trovi in lui? Ba...comunque eri molto coinvolto, se non lo vedevi lo chiamavi o gli scrivevi o se no andavate avanti a squilli, finchè un bel giorno lui non ti mollò, eri in crisi non mangiavi, non dormivi e a malapena parlavi, inizialmente ero anche contento perchè comunque le crisi d'amore si risolvono e io ti sarei stato vicino finchè la tua non si fosse completamente estinta ma poi ti ho sentito suonare, sembra stupido ma è li che ho capito che stavi davvero male, la chitarra si suona con le vibrazioni dell'anima che giocano con le 6 corde e quel suono anche se la melodia era allegra perchè forzata dalla dita appena esse lasciavano la tastiera per i pochi secondi che occorrono per cambiare accordo si sentiva che il timbro era cupo.
Non sapevo cosa fare, avrei dato l'anima per vederti ancora sorridere IO, ma questo non era rilevante e non importava a nessuno.
Poco tempo dopo ti vedo tornare a casa tutto contento.
Vi eravate rimessi insieme.
Ma come al solito qualcosa doveva andare storto, già il giorno dopo era di nuovo finita per colpa sua, questa volta l'avevi presa meglio ma comunque soffrivi, certo, ti capivo alla perfezione vedersi negare la persona che si ama non è mai piacevole ma per voi non era ancora finita, e no infatti vi siete rimessi insieme per la terza dannatissima volta, per me era sempre più doloroso questo gioco, tutte le volte mi sembrava di avere una possibilità ma pochi secondi dopo quella svaniva quasi risucchiata da un buco nero, era come far vedere ad un condannato a morte una porta che da sulla libertà per poi sbattergliela in faccia, non c'è la facevo più.
Poi tanto per cambiare vi siete lasciati di nuovo quando me lo hai detto stavo per mettermi a piangere ma non l'ho fatto finchè ho saputo che eravate tornati insieme, infatti sono scappato in camera mia dove ho dato sfogo alla mia rabbia versando lacrime e rompendo oggetti, quando mi sono calmato sono tornato da te, non perchè volessi ma semplicemente perchè vivendo sotto lo stesso tetto è impossibile evitarlo.
Tornando alla delusione, bhè quando ti avevo chiesto il motivo per cui eri tornato con lui mi avevi detto che era solo per prenderlo in giro e fargliela pagare per tutto quello che ti aveva fatto, si, sarebbe stato bello se fosse effettivamente stato così, peccato che neanche un ora fa sei venuto tutto contento a dirmi che lo avete fatto.
Questo prova non solo che per me non provi niente ma anche che come amico valco poco dato che mi hai mentito e come se non bastasse continui a mostrarmi soddisfatto i succhiotti che ti ha lasciato sul mento e sul collo, non c'è la faccio più, per fortuna dobbiamo salire sul palco.
Sento le fan che urlano contente ed emozionate, è ora di renderle felici...almeno loro...
Entri prima tu, mi sembri una delle caprette di Haidi, da come saltelli non si direbbe che solo ieri l'hai preso nel cuNO! Non devo farmi prendere dalla rabbia.
Ti raggiungo molto meno entusiasta e comincio da subito a cantare, non ho voglia di parlare.
Sto fermo davanti al microfono come un idiota mentre tu ti scateni manco fossi Jimi Hendrix, mi dispiace caro ma per quanto sei bravo il paragone non regge, waaa che cose inutili che penso.
Mi giro a guardarti, sei impegnato a guardare fisso un punto tra il pubblico, seguo il tuo sguardo e lo vedo, tra tutte le nostre fan c'è lui che ti saluta.
Improvvisamente sento delle lacrime calde colarmi sul viso e la voce a poco a poco venire interrotta dai singhiozzi, più ti vedo e più mi agito.
Lascio cadere il microfono per terra e corro via dietro le quinte dove mi chiudo nel mio camerino, mi dispiace per le fan ma non potevo proprio continuare.
Pochi istanti dopo ti sento bussare alla porta, non voglio aprirti non credo di averne neanche le forze, sono in uno stato pietoso, sdraiato sul divanetto con gli occhi rossi, il trucco colato e una bella crisi di pianto che non sembra voler passare.
Sento scattare la serratura, già che stupido che sono, ho dimenticato che anche tu hai la chiave dato che condividiamo lo stesso camerino.
Entri e io istintivamente mi copro il volto cercando di soffocare i miei stessi singhiozzi, anche se vorrei farti capire che sto soffrendo e che la colpa è tua non posso fare altro che vergognarmi di farmi vedere in questo stato.
Ti avvicini per poi fermerti di fronte a me, sbircio attraverso le braccia e noto dipinta sul tuo viso un espressione a metà tra lo scocciato e lo schifato che mi fa stare ancora più male, avvicino le gambe al petto così da nascondermi meglio, non voglio vederti, non ora e credo mai più.
Sbuffi annoiato
- Maya non sei più un bambino, smettila di fare così, hai mollato il concerto a metà solo per i tuoi capricci...
Il tuo tono è più freddo del ghiaccio, mi ferisce come una lama infuocata.
Ti rispondo gridandoti di andartene.
Sono sull'orlo di una crisi isterica, quasi non riesco a respirare per colpa del pianto che ormai lascio andare libero.
Mi ordini di smetterla, per te sto facendo troppo casino per niente ma io non ti ascolto, quando te ne rendi conto mi dai uno schiaffo sulle gambe, dove si trova l'unica parte di pelle non coperta, d'istinto le stringo ancora di più al petto.
Mi hai fatto male, dov'è l'Aiji che quando ero triste mi coccolava e cercava di consolarmi in tutti i modi? Per favore ridatemelo... ma no ovvio, se l'è preso lui, io non sono più nessuno.
Non conto più nulla.
Improvvisamente sento le tue braccia tirarmi su di peso e appena mi hai messo seduto mi tiri un'altro schiaffo, ma questa volta in pieno viso.
Calmo il mio pianto tanto per riuscire a parlare, se così si puo dire, non riesco a guardarti negli occhi perchè ti sei girato, sei li in piedi che ti massaggi la mano con cui mi hai colpito mentre guardi la porta chiusa presumo.
Fisso il mio sguardo sulla tua schiena e comincio ad urlare con il poco fiato che mi è rimasto
- TI AMO LO VUOI CAPIRE?
come gelato ti blocchi, anche le mani sono ferme una sull'altra paralizzate
- CON I TUOI GIOCHETTI NON STAI FACENDO ALTRO CHE UCCIDERMI, NON DICO CHE LO DEVI LASCIARE PER METTERTI CON ME MA... ti prego torna ad essere l'Aiji di sempre, quello che mi voleva bene e che non mi mentiva mai...
Finalmente ti giri verso di me, ho paura dei tuoi occhi, del tuo sguardo, di tutto ma non mi posso tirare in dietro.
Appena inquadro bene il tuo volto vedo una cosa che non mi sarei mai aspettato, è bagnato dalle lacrime, ma perchè? Ti avvicini nuovamente per poi inginocchiarti lascivo di fornte a me, pochi istanti dopo mi stringi in un abbraccio che però dura poco perchè ti stacchi quasi subito, punti i tuoi occhi nei miei poi abbassi la testa appoggiandoti con la fronte al mio petto lasciandoci prima un bacetto.
Sono incredulo e confuso cosa significa tutto questo?
- Maya... io...
La tua voce mi giunge soffocata per colpa del contatto con la mia maglia
- Non volevo però...
Non ti seguo, mi sembra di impazzire, ti prego finisci
- Io...ecco...
Una pausa, la più lunga della mia vita
- Lui era solo una distrazione per non...pensare a te...
Sgrano gli occhi mentre tu affondi di più il viso nella mia maglia
- mi sei sempre piaciuto ma non capivo cosa volevi e avevo troppa paura, ti prego scusami
La voglia di parlare ancora non c'è l'ho, ma a che mi serve? Ti alzo il volto e ti bacio con tutto quello che provo per te, trasmettendoti ogni cosa senza risparmiarmi niente.
Le parole non si fanno sentire ma ci sono bisbigliate dolcemente dai nostri cuori, riempiono la stanza.
Ovunque.
Ogni angolo.
Cosa dicono? Adesso che ho trovato l'altra mia metà non la lascerò mai neanche se per lei dovessi abbandonare la vita.
Perchè proprio queste parole? Semplicemente perchè la pensiamo tutti e due così, è la più grande cosa che abbiamo in comune...
***FINE***
Salve a tutti! Questa fan la dedico alle mie care amiche che ogni giorno mi diverto a torturare e che mi avranno sempre in mezzo alle scatole anche perchè senza di loro non saprei che fare.
Spero vi sia piaciuta
EriLi
PS: W le WSF
  
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