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Autore: _Elwing    21/08/2016    6 recensioni
"Quel pomeriggio, Tenma aveva saltato gli allenamenti di calcio. Quando la notizia della sua assenza giunse alla squadra tramite la voce di Kyousuke – a cui il ragazzo aveva chiesto il favore di informare gli altri – tutti rimasero interdetti.
Nonostante si sforzasse di concentrarsi e di non pensare a lui, Kyousuke non poté impedire alla sua mente di tornare al momento in cui Tenma, al termine delle lezioni, gli aveva affidato quel messaggio e anziché proseguire con lui fino al campo da calcio, si era allontanato nella direzione opposta insieme a Sorano."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aoi Sorano, Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno di San Valentino


Quel pomeriggio, Tenma aveva saltato gli allenamenti di calcio. Quando la notizia della sua assenza giunse alla squadra tramite la voce di Kyousuke – a cui il ragazzo aveva chiesto il favore di informare gli altri – tutti rimasero interdetti.
Nonostante si sforzasse di concentrarsi e di non pensare a lui, Kyousuke non poté impedire alla sua mente di tornare al momento in cui Tenma, al termine delle lezioni, gli aveva affidato quel messaggio e anziché proseguire con lui fino al campo da calcio, si era allontanato nella direzione opposta insieme a Sorano.
Non ne capiva il motivo, ma questo pensiero lo irritava. Si sfogò tirando un violento calcio verso la porta e quando vide il pallone colpire il palo e rimbalzare verso di lui, anziché corrergli incontro e ritentare, corse dalla parte opposta, mollò l’allenamento a metà e andò più in fretta che poté nello spogliatoio per cambiarsi, lasciando tutti sbigottiti.
Ritornò davanti al cancello della scuola e da lì prese la stessa strada che non molto prima aveva visto prendere da Tenma e Sorano.
Arrivò fino ad un negozio, una pasticceria precisamente. Attirato dal bell’aspetto dei dolci esposti (a causa dell’allenamento aveva una fame da lupo) e poiché sembrava che di quei due non ci fosse traccia indugiò lì davanti per un po’, valutando se entrare per comprarsi qualcosa.
Notò che c’erano soprattutto dolci al cioccolato.
“Certo, domani è San Valentino” pensò tra sé.  
Una festa che lui reputava inutile, insulsa, e che detestava con tutto il cuore.
Mentre già pensava di allontanarsi da lì per evitare che dentro gli rifilassero qualche scatoletta di cioccolatini a forma di cuore o altre stupidaggini simili (al cui solo pensiero gli si chiudeva lo stomaco), spinse per un breve attimo lo sguardo all’interno della pasticceria, per poi fissarlo sbigottito su due figure ferme davanti ad un bancone pieno di pasticcini.
Erano Tenma e Sorano.
Parlavano, indicando questo e quell’altro dolce, e intanto ridevano.
Sembravano proprio una di quelle insopportabili coppiette che il giorno dopo avrebbe trovato in ogni angolo a tubare in quel modo che a lui faceva salire i nervi. Ma in quel momento il sentimento di disgusto che provava era diverso. Sentiva una strana stretta al cuore, un sentimento di delusione, come se qualcuno l’avesse tradito.
Prima che potessero vederlo – non sapeva il perché, ma il solo pensiero lo urtava – si allontanò da lì e voltato il primo angolo si mise a correre veloce verso casa.
La mattina seguente si svegliò di pessimo umore e peggiorò quando, arrivato a scuola, sorprese davanti agli armadietti Tenma e Sorano.
“Sono ancora insieme, quei due!” pensò con disappunto.
Tenma si accorse di lui prima che potesse andarsene.
« Kyousuke! – gli gridò Tenma, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più gioiosi – Buongiorno! »
Stava già per andargli incontro, ma Kyousuke, lanciandogli un’occhiataccia terribile, se ne andò prima che lui potesse muovere un passo e seguirlo.
Tenma assunse un’espressione piuttosto perplessa.
« Cos’avrà? – disse – Hai visto che faccia aveva? »
« Sai com’è fatto Kyousuke. – gli rispose Aoi – Non pensarci: adesso devi cercare la destinataria del tuo regalo di San Valentino. A proposito, ancora non mi hai detto chi è. La conosco? »
Tenma sorrise, un po’ imbarazzato, posando lo sguardo sul pacchettino che teneva in mano.
« Forse. – rispose evasivo – Glielo darò più tardi, magari al termine delle lezioni. Comunque, volevo ringraziarti ancora per il tuo aiuto, Aoi: senza i tuoi consigli non avrei saputo nemmeno da dove iniziare. »
« Figurati, per me è stato un piacere. »
In classe, poiché erano compagni di banco, per tutta la mattinata Tenma cercò di attaccare discorso con Kyousuke, ma con scarsi risultati: questi infatti sembrava più imbronciato del solito e, senza che ne riuscisse a capire il motivo, gli sembrava che ce l’avesse con lui in modo particolare.
A pranzo, Tenma si ritrovò a mangiare da solo: Kyousuke aveva malamente rifiutato la sua compagnia liquidandolo con un secco “Non mi seccare”.
Rientrati in classe per le lezioni del pomeriggio Kyousuke non gli aveva mai rivolto la parola e mentre il professore spiegava la lezione non aveva mai alzato gli occhi dal libro, nonostante tutti gli sguardi che lui gli aveva lanciato.
Non appena suonò la campanella dell’ultima ora, Tenma non fece in tempo a riporre i libri in cartella che Kyousuke era già sparito dall’aula.
Si affrettò a riordinare le sue cose e corse veloce come un fulmine a cercare l’amico.
Era sicuro che si trovasse ancora a scuola, se lo sentiva, o meglio, lo sperava con tutto il cuore. Non poteva essersene andato, mandando in fumo tutti i suoi sforzi e tutte le sue aspettative.
Andò a cercarlo al campo da calcio. Quel giorno non c’erano gli allenamenti, pensò, ma forse proprio per questo l’avrebbe trovato lì. Lui lo conosceva e sapeva bene quanto a Kyousuke piacesse fare qualche tiro a pallone in solitario.
Infatti lo trovò lì, quando vi giunse. Rimase per un po’ a guardarlo da lontano, anche per riprendere fiato per la lunga corsa (era andato dalla classe a lì correndo).
Quando Kyousuke si accorse della sua presenza lo vide in piedi davanti alla panchina dove era posata la sua borsa. Stoppò il pallone e rimase a guardare il ragazzo, un po’ sorpreso di vederlo lì.
« Facciamo due tiri insieme, Kyousuke? »
« Fatteli da solo. – gli rispose, tirando il pallone verso di lui.
Tenma lo prese al volo, con le mani, e per un po’ stette in silenzio a fissarlo. Poi, tornando a guardare Kyousuke, con uno sguardo insolitamente serio, disse:
« Scusa se ti ho disturbato. Non avevo capito che volevi stare da solo, ma adesso ti accontento e me ne vado. »
Posò il pallone a terra e a passo svelto si allontanò.
Kyousuke si avvicinò alla panchina per riprendersi la palla. Fu allora, mentre si chinava, che vide una cosa che lo lasciò con gli occhi sgranati. Vicino alla sua borsa c’era un pacchettino dalla forma rettangolare, sul quale spiccava un bigliettino bianco scritto con la calligrafia per lui inconfondibile del suo compagno di banco, che diceva: “Per Kyousuke Tsurugi”
Con un’espressione sconvolta e le mani che tremavano leggermente, Kyousuke scartò il pacchetto: era una scatola di biscotti al cioccolato, evidentemente fatti a mano.
Si alzò di scatto in piedi e tenendo stretta in mano la scatola corse nella direzione poco prima presa da Tenma.
Non ci mise molto a raggiungerlo, perché camminando a passo lento non si era ancora allontanato di molto.
« Aspetta, Tenma! – gli urlò Kyousuke.
Sentendosi chiamare, Tenma si voltò di scatto.
I due rimasero alcuni istanti a guardarsi. Kyousuke non poté non notare che Tenma aveva gli occhi lucidi e lo sguardo triste. Credendo che fosse a causa sua si sentì stringere il cuore da un forte senso di colpa. Forse nel tentativo di nascondere i suoi sentimenti, Tenma abbassò lo sguardo e rimase in silenzio.
« Cos’è questo? – domandò Kyousuke mostrandogli la scatoletta che teneva in mano.
Tenma la guardò.
« Oggi è San Valentino. – bisbigliò, con una nota di delusione nella voce appena tremula.
Che stupido era stato: non aveva ancora capito perché il giorno prima Tenma aveva trascorso il pomeriggio con Sorano, ma era evidente che non era a lei che pensava.
« Ti va di fare merenda insieme? – propose con un po’ di timidezza Kyousuke.
Tenma annuì, sorridendo, come se già si fosse completamente scordato del modo brusco in cui era stato trattato e della tristezza provata poco prima.
Si sedettero insieme sulla panchina, e Kyousuke mise in mezzo tra di loro la scatola di biscotti aperta.
« Avanti, assaggiane uno. – lo esortò Tenma.
Con un’aria un po’ tesa, Kyousuke allungò la mano e scelse un biscotto a forma di stella non proprio perfetto, ma comunque piuttosto ben riuscito. Se lo portò alla bocca e diede un piccolo morso.
« Allora, ti piace? – chiese impaziente Tenma.
« È buono. – rispose Kyousuke senza perdersi in inutili complimenti, sebbene in cuor suo si sentisse lusingato dalle attenzioni del ragazzo – Mangiane anche tu. »
Tenma non se lo fece ripetere. Afferrò subito un biscotto e mentre sorrideva soddisfatto a Kyousuke cominciò a sgranocchiarlo.
Eppure, c’era qualcosa di strano. C’era qualcosa che non lo convinceva.
« Ti ho visto con Sorano, ieri, in una pasticceria. – buttò lì Kyousuke di punto in bianco – Perché hai saltato gli allenamenti per vederti con lei? »
« Le ho chiesto aiuto per fare questi. – rispose Tenma.
Aveva frainteso tutto. Non aveva saltato gli allenamenti di calcio, del suo amato calcio, per stare con Sorano: li aveva saltati per lui.
« Grazie. »
Quella parola, che giunse alle orecchie di Tenma non più forte di un sussurro, sfuggì dalle labbra di Kyousuke quasi inavvertitamente.



Angolo Autrice
Eccomi qua con la mia prima fan fiction su Inazuma, nonché con la mia prima KyoTen (che, per chi non lo sapesse, è la mia ship preferita di Inazuma...)
Come al solito dopo aver scritto qualcosa mi sembra di aver creato la schifezza più grande del mondo... in ogni caso, ho voluto ugualmente pubblicarla, per aggiungere la mia piccola schifezza alle tante belle fic che ho letto su questa coppia (mi sono fatta letteralmente una scorpacciata).
Spero che leggendola non rimaniate troppo delusi e che possiate trovarla se non bella almeno decente.
Se ne avete voglia, lasciate una recensione, anche piccola piccola, perché mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate. Anche le critiche sono ben accette, purché siano costruttive ed espresse con un certo tatto (che sono sensibile e poi mi metto a piangere).
Io corro a nascondermi nel mio angolino della vergogna. 
Un saluto speciale a tutti i fan della KyoTen! <3
_Elwing.
 
  
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