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Autore: innamoratahobbit96    22/08/2016    4 recensioni
Emily stava sistemando i libri nel suo armadietto, assicurandosi che venissero riposti in modo ordinato.
La voce della vice-preside rimbombava nei corridoi dell’high school. Il ballo scolastico. Come dimenticarsene.
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One Shot dedicata a Richard Armitage, che oggi compie gli anni!!! Happy Birthday!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Richard Armitage
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BALLO SCOLASTICO
 

 
 
Emily stava sistemando i libri nel suo armadietto, assicurandosi che venissero riposti in modo ordinato.
La voce della vice-preside rimbombava nei corridoi dell’high school. Il ballo scolastico. Come dimenticarsene.
Ogni anno veniva organizzato il ballo scolastico e ciò voleva dire “cercarsi un partner “ e “indossare un bel vestito “.
Non solo Emily non aveva un ragazzo, ma non aveva nemmeno un bell’abito da indossare.
Le urla delle ragazze la fecero scuotere la testa. Sapeva chi stava arrivando: Richard Armitage. Il ragazzo più popolare della scuola, nonché un suo caro amico, in quanto i loro genitori si conoscevano da anni.
Doveva ammetterlo, ha sempre avuto una cotta per lui, ma la considerava soltanto come un’amica. Ne era sicura, nonostante ci fossero stati dei momenti in cui era ovvio che anche Richard fosse interessato.
Lo fa per scherzare. Diceva.
Con le altre ragazze non si comporta così. Avevano replicato le sue amiche.
Emily se lo ricordava ancora. Quel pomeriggio in piscina con Richard ed altri amici.
 
Emily se ne stava sdraiata serenamente sul suo materassino gonfiabile. Non si accorse che Richard le stava tentando un agguato. Ribaltò il materassino, facendola cadere in acqua.
La ragazza riemerse e si sistemò i capelli.
< < Vuoi la guerra? > > gli domandò, minacciosa.
< < Sì > > rispose Richard sfidandola con lo sguardo.
< < E guerra sia > >
Emily iniziò a schizzarlo e così fece anche Richard, fino a quando non riuscì ad afferrarla per i polsi e imprigionarla tra le sue braccia.
I loro visi erano vicinissimi. Il cuore di Emily batté all’impazzata, tant’è che ebbe paura che lui potesse sentirlo.
Richard stava per avvicinare le labbra alle sue, tuttavia, furono interrotti da un’amica di Richard, da sempre innamorata di lui.
 
< < Ehi > >
Una voce profonda la fece sobbalzare e andando a sbattere contro l’armadietto. Si voltò, trovando Richard dinanzi a lei, sorridendo.
< < Ciao Rich > > lo salutò timidamente, tenendo un libro, stretto contro il petto.
< < Stai bene? > > rise appoggiandole una mano sulla spalla e facendola sussultare.
La ragazza annuì e sorrise imbarazzata.
< < Pensavo avessi lezione > > disse Emily risistemando i libri nell’armadietto.
< < La lezione di spagnolo è stata sospesa, perciò ho avuto un’ora libera – attese alcuni secondi prima di continuare a parlare, mentre la osservava incantato – vieni al ballo di fine anno? > >
Ad Emily cadde un libro dall’armadietto e non fece in tempo a prenderlo al volo, in quanto era già caduto. Lo riprese e rialzandosi lentamente lo guardò imbarazzata.
< < Ehm io . . > >
< < Sei già stata invitata? > >
< < No. Nessuno mi inviterebbe > >
< < Davvero? – domandò Richard sorpreso e spalancando gli occhi – questa è una bugia. Senti . . io . . > >
Sfortunatamente, la campanella interruppe il loro discorso. Richard chiuse gli occhi per alcuni secondi, contraendo la mascella. Posò entrambe le mani sui fianchi e sospirò, guardando verso il soffitto.
< < Meglio andare – mormorò Emily – il prof. Di teatro ammazza entrambi se arriviamo ancora in ritardo > >
I due amici entrarono nella loro aula e difficilmente ascoltarono la lezione di teoria, Richard in primis. La presenza di Emily, seduta tra le prime file, lo distraeva.
Poco dopo, Richard scarabocchiò qualcosa su un bigliettino di carta, lo piegò e lo passò al suo vicino di banco.
< < Passalo a Emily > > gli mimò con la bocca.
Il ragazzo afferrò il biglietto, stando attendo a non farsi notare dal professore. Accolse l’occasione quando si voltò a scrivere qualcosa alla lavagna e lo passò ad una ragazza.
< < Annie, è per te, da Richard > > le disse il ragazzo.
Annie sorrise e aprì il biglietto.
 
Vuoi venire al ballo con me?
            Richard
 
< < Certo che voglio venire al ballo con te! > > esultò la ragazza bionda voltandosi verso di lui e sorridendo.
Richard guardò il compagno, con la bocca semichiusa, fulminandolo con lo sguardo.
< < Ti avevo detto di passarlo a Emily! > > disse furioso.
< < Perdonami amico! > > mormorò davvero dispiaciuto – avevo capito Annie > >
Richard sospirò e si passò una mano sul viso.
< < Richard! Graham! – li richiamò il professore – volete, per cortesia, condividere i vostri discorsi a tutta la classe, siamo curiosi > > disse sorridendo sarcasticamente, mentre i compagni si voltarono verso di loro.
Graham sprofondò dalla vergogna e indicò Richard.
< < Ehm . . niente prof > > disse Richard,irrigidendosi.
< < Richard mi ha appena invitato al ballo di fine anno! - esultò Annie – lo sapevo che prima o poi sarebbe successo! > >
< < Non . . non è vero > > si difese Richard alzandosi velocemente in piedi, vedendo lo sguardo rattristato di Emily.
Mentre la migliore amica di Emily, Alyson, non era per niente rassicurante.
< < Guardi prof. Guardi il biglietto > > continuò Annie mostrandoglielo.
< < Non era indirizzato a . . . > >
< < Ora basta! - urlò il professore, stanco – non voglio sentire più nessuno. Ora state attenti alla lezione, altrimenti sospenderò il vostro ballo di fine anno! > > disse chiaro, facendo passare lo sguardo su tutti gli studenti.
 
A fine lezione, Emily fu la prima ad uscire dall’aula. Era così arrabbiata da non voler fare nemmeno un piccolo saluto a Richard, il quale sistemò velocemente lo zaino, continuando a seguirla con lo sguardo.
Si mise in spalla lo zaino e uscì, per poi essere bloccato da Annie.
< < Ho già acquistato il vestito, vedrai come sarà piccante > > disse maliziosamente facendo passare le dita sulla maglietta di Richard, il quale sbuffò e la scostò.
< < Non è te che voglio invitare > > mise in chiaro.
< < Scusami?! > >
< < Il biglietto era indirizzato a Emily, non a te. Graham aveva capito male > >
< < Ma cosa ci trovi in lei? Ma l’hai vista? > > rise sorpresa.
< < E’ una ragazza fantastica e io tengo molto a lei > > le ricordò per l’ennesima volta, per poi allontanarsi, mentre Annie sbatteva i piedi per terra e urlava dal nervoso, attirando l’attenzione della squadra di basket, che si stava dirigendo in palestra.
 
Richard girò per tutta la scuola, alla ricerca della ragazza che gli faceva battere il cuore.
Provò a chiamarla al telefono, tuttavia, rispondeva sempre la segreteria. Quando Alyson, seduta ad un tavolo a studiare, tirò un sospiro di sollievo. La raggiunse e batte le mani sul tavolo.
< <Dov’è Emily? > > domandò interrompendo il suo studio.
La ragazza alzò lentamente lo sguardo, fulminandolo.
< < Ciao anche a te > > disse in modo sarcastico.
< < Sto cercando Emily . . > >
< < E’ tornata a casa, il corso di teatro era la sua ultima lezione > >
< < Accidenti! – si maledì battendo una mano sulla fronte – grazie! Ah! Un ultima cosa : qualcun altro l’ha già invitata al ballo? > >
< < No. Non ancora > > disse Alyson maliziosamente.
< < Come sarebbe a dire? > >
< < James Martin sembra interessato a lei ed è probabile che non impiegherà molto a domandarglielo . . > >
< < Devo fare presto accidenti! > >
< < Sei proprio un emerito idiota sai? > >
< < Il biglietto non era indirizzato a Annie > > ripeté seccato.
< < Voi maschi siete sempre i soliti - rise Alyson scuotendo la testa – comunque  . . > >
Non fece in tempo a concludere la frase poiché Richard era fuggito come un fulmine per i corridoi.
Uscì da scuola e corse a casa di Emily.
Il cancello della sua villa era aperto, così, entrò e il suo cuore perse un battito appena notò un ragazzo davanti alla porta.
< < Emily! > > urlò Richard facendo voltare il ragazzo, il quale lo guardò perplesso.
< < E tu cosa ci fai qui Armitage? > >
< < Potrei farti la stessa domanda Martin > >
In quel momento, la porta si aprì e i due ragazzi si ricomposero, trovandosi davanti il padre di Emily squadrandoli.
< < E voi sareste? > > domandò inarcando un sopracciglio.
< < Richard Armitage > >
< < James Martin signore > >
< < Oh, ciao Richard, sì, ora mi ricordo di te – disse – e cosa volete? > >
< < Sua figlia – dissero all’unisono, per poi correggersi – ehm . . ci scusi vogliamo parlare con sua figlia > >
Si diedero un’ultima occhiata minacciosa, prima di puntare di nuovo lo sguardo verso il padre.
< < T- tutti e due? > > domandò preoccupato e indicando entrambi, continuamente.
< < Papà, ci penso io > > si intromise Emily facendolo tornare in casa.
< < Se avete bisogno, io sono di là – disse il padre, mentre venne spinto leggermente in casa per evitare di fare battutine – sono in cucina! Ricordatevelo! > > concluse prima che Emily chiudesse la porta.
< < Scusatelo > > disse imbarazzata.
< < Emily, volevo chiederti una cosa: vorresti venire al ballo con me? > > le domandò James prendendole le mani.
Richard lo afferrò per le spalle e lo spinse via, guardando Emily dolcemente.
< < Il biglietto era indirizzato a te, ma Graham aveva compreso male, vorrei andare al ballo insieme a te > >
< < Stai zitto Armitage! > > lo spinse leggermente James.
< < Basta! Per favore, non iniziate a fare i bambini dell’asilo! – li rimproverò incrociando le braccia – sapete che non sopporto questi comportamenti > >
< < Emily, vorrei conoscerti maggiormente, mi sei interessata sin dal primo momento che ti ho vista – spiegò James, calmandosi – sarebbe bello che venissi con me, non te ne pentirai > >
< < So che siamo stati amici per molto tempo – disse immediatamente Richard – sei una persona meravigliosa. Sai che vorrei venire al ballo con te . . qualsiasi scelta farai, andrà bene > > disse imbarazzato e guardando verso il basso.
Emily sorrise e gli alzò il viso con la mano.
< < Richard, ho sempre desiderato venire al ballo con te . . > >
< < Quindi . . è un sì ? > > domandò felice, ma ancora incredulo.
< < Sì > >  
Richard la abbracciò, stringendola a sé, davanti ad un James geloso e deluso.
< < James, mi dispiace . . io . . > > gli disse poi avvicinandosi.
< < Tranquilla – disse sorridendo – hai fatto la tua scelta. Richard è veramente fortunato > > le disse dolcemente, baciandola sulla guancia e facendole l’occhiolino, prima di andarsene.
< < Allora . . – continuò poi Richard prendendo le mani tra le sue – ti passo a prendere per le otto > >
< < Va bene > > sorrise Emily spostando dietro l’orecchio un ciuffo di capelli.
Ci furono attimi di silenzio tra i due ed era molto strani per entrambi. Erano sempre stati ottimi amici, confidandosi ogni cosa. Erano entrambi segretamente innamorati, ma per paura di non essere ricambiati, nessuno dei due aveva fatto la prima mossa.
Forse partecipare al ballo scolastico sarebbe stato un aiuto maggiore.
Richard sorrise, si avvicinò e le cinse un fianco con una mano, per poi baciarla sulla guancia, sussurrandole nell’orecchio:
< < Ci vediamo a scuola piccola > >
 
 
Quando giunse il ballo scolastico . .
< < Sei uno schianto! > > disse entusiasta Alyson guardando Emily uscire dal bagno, vestita con un abito giallo, lungo fino alle caviglie e con una scollatura leggera su una gamba, con una scollatura a cuore e una sottile cintura di pizzo legato alla vita e i capelli lunghi e ricci erano legati in un nastro.
< < Tu lo sei - le disse Emily – io . . non so, magari a Richard non piace > > pensò imbarazzata guardandosi allo specchio.
< < “ A Richard non piace” ? Quello ti salta addosso come un leone arrapato > >
< < ALYSON! > >
< < Scusa scusa > > rise la ragazza alzando le mani in alto.
In quel momento, sentirono il campanello e Emily sobbalzò.
< < Oddio! È arrivato! > >
< < Forza e coraggio! Schiena dritta, petto in fuori e gamba in mostra > > continuò maliziosa Alyson.
< < ALYSON! > > la richiamò nuovamente.
< < Ora la smetto davvero > >
 
Come promessa, Richard giunse puntuale sotto casa.
Gli aprì ancora una volta il padre, guardandolo attentamente, come da raggi X.
< < Non male > > disse stupito.
< < Salve signore > >
< < Chiamami pure Franco – gli disse stringendogli la mano – non mi sei mai piaciuto, ma . . per Emily sei molto importante e se lei è felice, lo sono anche io > >
< < Grazie signore > >
< < Ma state insieme? > >
< < Tecnicamente no – precisò Richard – ma questa sera ho intenzione di dichiararmi > >
< < Perfetto amico mio! > >
< < Franco, tesoro mio – lo chiamò la moglie raggiungendolo – oh, ciao Richard ! Come stai caro? > > gli domandò facendolo entrare in casa.
< < Bene signora > >
< < Ti ho detto di chiamarmi Molly, te lo devo sempre ripetere > > sorrise la donna, rimproverandolo benevolmente.
< < Mi scusi, Emily . . > >
< < Sta arrivando > > disse maliziosamente Alyson scendendo le scale e aspettando accanto ai genitori della ragaza e guardando verso l’alto.
Emily scese le scale e Richard la osservò meravigliato, pensando a quanto fosse stupenda.
Appena Emily scese l’ultimo gradino, sorrise a Richard, il quale era rimasto immobile tutto il tempo. Fu Alyson a farlo tornare sul pianeta terra, dandogli una gomitata sul braccio. Richard scosse la testa, prese una mano di Emily e la fece girare su se stessa.
< < Sei meravigliosa > > mormorò, poi, le prese una mano e le allacciò un corsage, realizzato con fiori bianchi.
Poi, il campanello suonò ancora.
Era Jamie, fidanzato di Alyson.
< < Ma cosa . . ? Ci sono troppi ragazzi in casa mia > > sospirò il signor Franco mettendosi le mani tra i capelli. Fu poi calmato dalla moglie.
< < Ciao bambolina - la salutò stringendola e scoccando un dolce bacio – sei meravigliosa > > disse osservando la sua scollatura a cuore e l’abito bianco con ricami a forma di gemme sul fondo del’abito.
< < Mai quanto te tesorino > > sorrise Alyson giocherellando con le dita sul suo petto e prendendogli la cravatta.
< < Oh siete fantastici! – li interruppe Molly - Avanti! Mettetevi tutti lì! > > disse commossa indicando un telo azzurro sul muro.
Richard e Jamie strinsero le loro ragazze e Molly immortalò il momento, invitandoli a mettersi in altre diverse pose. 
 
In seguito, andarono a cenare con altri amici per poi raggiungere la palestra della scuola, dove era tutto addobbato con luci colorate, striscioni e tanta musica.
Richard le sorrise e le fece segno, con la testa, di entrare in pista.
< < Io non . . > >
< < Nemmeno io so ballare > > la anticipò prendendola per mano.
Entrarono in pista, si scatenarono a ritmo delle canzoni, saltando e ridendo, accanto ai loro amici, prendendoli in giro amichevolmente per la loro sbadataggine , attendendo il momento più bello: il lento.
Salì sul palco una giovane ragazza, prese il microfono e fece partire una dolce canzone : My heart will go on.
< < Mi concedi questo ballo? > > domandò Richard, mentre in pista si stavano già formando tante coppie felici che si stringevano dolcemente.
Emily sorrise e afferrò la sua mano, per poi cingergli il collo.
< < Più vicina > > le disse stringendola per i fianchi e avvicinandola a sé. Emily si ritrovò completamente imprigionata fra le sue braccia, i loro nasi si sfioravano e notò con piacere che Richard teneva lo sguardo rivolto verso le sue labbra. Emily si morse il labbro e fu in quel momento che Richard la baciò.
< < Ho atteso da tanto questo momento > > sussurrò Richard sulle sue labbra, continuando a cullarla fra le sue braccia, a ritmo di musica.
< < Questo . . bacio – mormorò Emily felice – significa che . . > >
< < Vorrei che tu fossi la mia ragazza . . ti amo da tanto tempo > >
< < Ma . . tu non . . non puoi essere innamorato di me – balbettò sorpresa Emily – sono impacciata, paranoica, un disastro . . > >
< < Sei il mio disastro piccola > > le sorrise teneramente strofinando il naso contro il suo – allora . . vuoi essere la mia ragazza? > >
< < Sì Richard, si! Voglio essere la tua ragazza! > > sorrise Emily entusiasta abbracciandolo.
Emily si strinse nelle sue spalle e vide a pochi metri di stanza la sua amica Alyson, stretta nelle braccia di Jamie.
Alyson le fece l’occhiolino e alzò il pollice, avendo assistito la scena del loro bacio e sorrise quando Emily mimò con le labbra un “ grazie”.
Poco dopo, Emily vide Jamie allungare troppo le mani, che finirono sul sedere di Alyson, la quale rispose con una sberla violenta sulla schiena del ragazzo.
Emily rise e in quel momento, Richard la guardò negli occhi e le spostò un ciuffo di capelli dietro l’orecchio.
< < Ti amo Emily > >
< < Ti amo anche io Richard  > >

 
 
QUESTA STORIA E’ DEDICATA A RICHARD ARMITAGE, CHE OGGI COMPIE GLI ANNI, AUGURIIIIIIII <3
 

 
  
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