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Autore: merlot    22/08/2016    1 recensioni
{one-shot} {666 parole} {dark!fic} {death!fic} {poker pair}
Dov'è il tuo Dio ora, shōnen?
***
Dopotutto, Tyki era sempre stato bravo a fare regali.
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Cheryl Kamelot, Tyki Mikk | Coppie: Tyki/Allen
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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note pre-storia: se è possibile, da leggersi con in sottofondo questa canzone. grazie e buona lettura! (っ˘ڡ˘ς)

 

 

 

wrapped in crimson

 

« why is the sky so blue

as if none of it knows about sorrow?

it always crumbles away toward tomorrow

without hesitation »





T

yki era sempre stato bravo a fare regali.
Anni di esperienza gli avevano insegnato che gli umani apprezzavano scambiarsi cose in un gesto 'romantico'; la cosa in precedenza non l'aveva particolarmente sfiorato, anche perché trovava quella pratica particolarmente insensata e ridicola, ma poi, negli anni, aveva imparato a ricredersi.
Un fiore lì o un diadema là potevano aprire mille porte, e sapersi ingraziare una donna con un piccolo presente era essenziale per un uomo come lui, abituato a godersi tutti i piaceri della vita.
Certo, non si sarebbe mai sognato di trovarsi a fare un regalo proprio ad Allen Walker, ma dopo che il Conte del Millennio aveva vinto la guerra
annientando gli esorcisti e il loro patetico Dark Ordernon gli era rimasto molto da fare se non intrattenersi con l'ultimo, recalcitrante sopravvissuto.
Non che il caro shōnen si dimostrasse molto amichevole nei suoi confronti, ma un regalo era sempre un regalo e, se poteva aiutarlo a sotterrare l'ascia di guerra, sarebbe andato bene.
Ma cosa sarebbe piaciuto al suo piccolo prigioniero?
Carte?
Prevedibile.
Profumo?
Patetico.
Vestiti?
Stucchevole.
Non gli era mai sovvenuto che magari il suo adorato, piccolo shōnen, dalla pelle diafana e gli occhi limpidi e coraggiosi potesse apprezzare una delle sue aggraziate farfalle, finché Sheryl non l'aveva suggerito a cena tra un boccone di tacchino e l'altro.
«Perché non una delle tue farfalle?» aveva osservato con un sorriso mefistofelico, voce intrisa di veleno, mentre la sinfonia di urla e distruzione si acuiva; così, ghignando, mentre attorno a loro il mondo cadeva a pezzi sotto l'impeto degli akuma.
Non che fosse un fan delle idee di suo fratello ma, per una volta, la proposta di Sheryl aveva suscitato un pizzico di curiosità in lui.
Una farfalla.
Per Allen Walker.
Il suo ingenuo prigioniero, quella purezza che aveva tentato disperatamente di proteggere, quell'anima tinta della crudeltà del mondo. Aveva lottato ed aveva perso.
I suoi sogni erano svaniti, il sipario era stato calato e ora probabilmente
nella solitudine della sua prigionesi domandava come il cielo potesse continuare ad essere così blu, come se non conoscesse la tristezza?
I suoi amici, un lontano eco nel vento. I suoi sogni, bruciati come una candela lasciata ardere nella notte.
Lui, l'ultima scintilla di gentilezza dell'umanità, lavata da un mare di ombre che prima o poi lo soffocheranno.
Dov'è il tuo Dio ora, shōnen?
Per qualche strano e contorto motivo, l'idea lo divertiva. Vederlo soffrire, dibattersi inutilmente, era qualcosa di intrinseco alla sua anima.
E quello era il modo perfetto.
Una farfalla vermiglia appoggiata sul viso, che lavasse via le sue lacrime, che mondasse tutti i suoi peccati, un sanguigno monito per ricordare.
Magari avrebbe apprezzato il gesto.
«Sì» aveva replicato, con un lieve sogghigno ferino «Sì, hai ragione»
Regalargli un semplice insetto pescato a caso da Tease sembrava troppo semplice e, francamente, dove stava la sfida?
Per sua esperienza, Tease mangiava praticamente di tutto e di più; eppure, in base alla loro dieta, le farfalle cambiavano di forma e di colore, eleganti ali pellucide che frullavano nel vento attorno alle sue dita.
Certo, i suoi primi tentativi di produrre un insetto più che particolare erano stati dei goffi fallimenti, ma aveva poi compreso che il sangue umano era quello che donava loro quel colorito purpureo e regale. Bastavano solo i giusti 'donatori'.
Ci erano voluti giorni e attenti 'sollecitazioni' da parte sua, ma era finalmente riuscito a creare la farfalla perfetta, piccola e fragile, il corpo leggiadro ammantato dal rosso più vivo, quel colore sanguigno e sensuale che tanto gli faceva battere il cuore.
Gli umani sono creati dalla natura e, quando muoiono, ritornano in essa. Il suo piccolo esperimento era solo un mondo per 'velocizzare' l'intero processo.
Come si suol dire, la pratica rende perfetti, e Tyki era sicuro che il suo shōnen avrebbe apprezzato il suo piccolo regalo di rappacificazione. Non poteva certo odiarlo dopo i suoi immani sforzi per renderlo felice.
E poi, quanto sarebbe sembrato regale, ammantato dalle farfalle cresciute dal sangue dei suoi stessi amici?



« the wishes returning to the darkness

will burn away

by the guidance of their light

the world will dream again »



random fact of the day: l’oceano contiene talmente tanto sale, che con esso sarebbe possibile tutti i continenti con 150 metri di esso.
io amo Tyki;
of course, io amo Tyki.
chiudetemi con lui per dieci minuti in un armadio e gli farei cose indicibili; forse il motivo per cui lo amo tanto è perché riesce a coniugare l'essere al contempo molto sofisticato e molto psicopatico allo stesso tempo e, davvero, ci vuole bravura per farlo così tanta classe e per non tirare fuori il solito psicopatico narcisista
ب_ب
onestamente mi mancava un po' il vecchio Tyki, quello cattivo, non quello smielato che dice a chiunque 'ti amo' e raccoglie margherite. diciamo che vederlo trasformarsi in uno sugardaddy con tendenze pervertite *cough* quello è sheryl *cough* non è al top delle mie priorities al momento, e perciò ho voluto far tornare un po' il sadico che c'è in lui!
ad essere sincera non ho la minima idea del perché io abbia scritto questa... cosa(?), che è praticamente venuta fuori da sé. so che ad un certo punto stavo ascoltando questa canzone molto molto spensieratamente(???) e il momento dopo stavo piangendo come un'idiota mentre scrivevo questa storia ;;
cioè, sono un'emotional wreck da quando ho finito fate/zero, ovviamente non dovrei mettermi ad ascoltare la fottuta ending ma, no, io mi voglio male e prendo a fare associazioni(?). e, niente, le parole della canzone (anche se probabilmente erano pensate per kiritsugu emiya ma vbb) sono stranamente, uhm, appropriate nel contesto e parlano ovviamente di sogni distrutti e yadda, yadda, yadda. non so, ogni volta che leggo le parole mi viene da piangere e non ho potuto fare a meno di immaginare cosa potrebbe succedere se... eh, la yuki kajiura è un fottuto genio. morale della favola, avevo bisogno di angst, Tyki era disponibile ad infierire e Allen la mia vittima sacrificale.
...e perché io sto ancora parlando, uh? ٩(๑`ȏ´๑)۶
comunque, come dico sempre: c'è una piccola, piccolissima punta di shōnen-ai, ma shippare non è il mio forte e oltretutto penso che questo diventerebbe molto, molto non-con (a livello della doflaw, per capirci), quindi potete più o meno vederci quello che volete, siete liberi di interpretare ㅎ_ㅎ
grazie moltissime per aver letto fino a qui e spero vi fermerete magari a lasciare un commentino ~
ange




  
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