Film > Kingsman: The Secret Service
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Autore: himitsutsubasa    24/08/2016    0 recensioni
Olivander, che più tardi diventa JB, ha le zampe corte e un occhio critico.
{ Harry/Eggsy | One shot | 1081 parole | Traduzione di Hiraeth }
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Gary - Eggsy - Unwin, Harry Hart, Roxy Morton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note della traduttrice (Hiraeth): questa fanfiction è troppo adorabile e non ho resistito a tradurla. Il link alla storia originale è qui. Dateci un’occhiata se masticate bene l’inglese. Buona lettura!










Elvis Can Suck It
di himitsutsubasa




Olivander pensa che la gente sia stupida. Ma sua mamma gli ripete che lui è solo un cucciolo, per cui che ne se può sapere della gente?

 Be’, lui sa che al signor Murdoch piace la donna che continua a venire nel posto dai muri bianchi per dare un’occhiata a tutti i cuccioli, e che fissa Olivander in quel modo particolare con cui fissava quel cane grande che, sua mamma gli spiega, era il suo papà.

 Come se lui fosse un irritante pezzo di merda.




Il signor Murdoch non si dà una regolata e Olivander viene portato via dalla donna spaventosa ed è messo dentro a una cassa bianca. Ovviamente nelle altre casse ci sono altri cazzo di cuccioli che puzzano tutti di paura.

 Uno dei tanti, un robusto pastore tedesco, si chiama Due. Due è un idiota del cazzo. Poi c’è un beagle con un nome peggiore di quello di Olivander, Bassinverno, e un barbone chiamato Jacques, che è brillante ma ha una soglia dell’attenzione terribilmente bassa.

 Il bagagliaio dell’auto si riempie di casse, il che equivale a più paura nell’aria e più pianti.

 Olivander decide di farsi un sonnellino perché, a questo punto, l’unica cosa che può fare è progettare di scappare e attendere che gli altri chiudano le loro cazzo di bocche.




È sorpreso quando il ragazzo lo sceglie. Poi osserva il ragazzo.

 Porca puttana.




«Non è un bulldog?»

 Se ne fosse in grado, Olivander castrerebbe l’umano.




Il ragazzo insiste a chiamarlo JB.

 Che stronzo del cazzo.




Fa del suo meglio per rendere la vita del ragazzo un inferno e ovviamente il suo piano funziona. Gli altri cani, invece, iniziano ad abituarsi ai loro nuovi nomi o sono troppo stupidi per ribellarsi.

 Jacques, tra le mani della ragazza gentile che profuma di fiori, adesso si fa chiamare Cousteau come gli è richiesto e ha la soglia dell’attenzione di un video su Vine.

 Olivander morde le scarpe del ragazzo. Che perlomeno lo avesse chiamato JB come James Bond.




Alla fine il ragazzo lo convince, specialmente quando litiga con i padroni degli altri cani. Olivander approva la sgarbatezza.

 Impara a sedersi per premiarlo e presto il ragazzo è ben addestrato.

 Cousteau si limita a sorridere tutto il tempo, il corpo appoggiato alle gambe della ragazza.




Cousteau è troppo occupato a essere un “bravo cagnolino” per essere di grande compagnia, ma è comunque più intelligente degli altri e racconta tutto a Olivander.

 Durante l’addestramento dei loro umani, trascorrono la maggior parte del tempo spettegolando ed è così che Olivander scopre che i cani che sono riportati al canile vengono rapidamente ammazzati entro la fine dell’anno.




Olivander scopre che il ragazzo lo deve uccidere. Poi sarà libero di andarsene da questo posto.

 Olivander ha solo scambiato il canile per un altro.




Quando rivela a Cousteau la verità, il barbone sorride.

 «Non è questo il punto? Voler bene e servire il padrone?»

 La ragazza non vuole bene a Cousteau. Olivander sì.

 Passa quasi tutto il tempo con quell’imbecille per dimostrarglielo.




Per Olivander il ragazzo è “un bravo cagnolino” e adesso gli è simpatico.

 Dorme ai piedi del letto del ragazzo e mangia la pancetta che gli viene data.

 Anche Olivander adesso sta simpatico al ragazzo, nonostante insisti a chiamarlo JB.




Sentono che sta per arrivare il giorno finale. Cousteau è triste all’idea di lasciare la ragazza. Olivander gli si avvolge intorno, mentre i loro umani vanno a fare le loro idiozie.

 Vorrebbe che il ragazzo e Cousteau fossero felici. Lo vuole più che mai.




Il ragazzo arriva alla prova finale. Gli altri cani sono morti o menomati, compresi Due e Bassinverno.

 Quando gli viene chiesto di stare seduto, Olivander lo fa e attende.

 Il ragazzo non ci riesce.

 Cousteau è seduto immobile come una superficie d’acqua prima di essere scossa da un sassolino lanciato. Dice alla ragazza che le vuole bene, che le ha sempre voluto bene e che le vorrà bene per sempre.

 La ragazza preme il grilletto.

 Cade sulle proprie ginocchia e gli dice che le dispiace. Che gli vuole bene.

 Il ragazzo ha l’aria di vergognarsi e Olivander non capisce perché si vergogni di avere un cuore troppo grande, dato che un pezzo di esso è contenuto in Olivander e ucciderlo significherebbe distruggere una parte di sé.




Il ragazzo lo solleva da terra e lo porta a casa.

 Quando il carlino incontra il cucciolo d’umano, sorride.

 «Mi chiamo JB».




L’umano ha rischiato di morire e JB non gli permette mai di dimenticarlo.

 L’umano è triste perché anche lui aveva un umano e quell’umano non è tornato a casa come aveva promesso.

 JB decide di odiare quell’umano per principio.




Qualche mese dopo rivede Cousteau.

 Lecca il muso al bastardo fino a quando il barbone non capitola e lascia salire JB sopra il suo corpo.




La donna spaventosa fa meno paura e JB concede al ragazzo il diritto di avere un nome, Eggsy, Galahad e un agente Kingsman.

 La volta successiva che va in ufficio, JB annusa un odore famigliare, un odore che Eggsy porta su di sé quando torna a casa tardi con una faccia triste.

 Trottando fuori dall’ufficio, lo segue fino a giungere in un posto dai muri bianchi e una puzza di cose morte.

 Si chiede distrattamente perché l’umano che piace tanto a Eggsy si trovi in un canile.

 Non può arrampicarsi sopra il letto, per cui si fa un sonnellino sul pavimento, sorvegliando l’umano dell’umano.




Eggsy odora allo stesso tempo di felicità e di tristezza.




Harry, come Cousteau chiarisce a JB, è l’umano alfa.

 Eggsy segue l’umano alfa come una cagna in calore.

 Oh.




JB si assicura che Harry capisca che Eggsy è il suo umano e che l’umano alfa non solo deve negoziare i termini di condivisione di Eggsy, ma deve anche promettere di non far mai più odorare Eggsy di tristezza, dolore e sofferenza.

 L’umano alfa gli fa una grattatina dietro alle orecchie e JB considera il gesto il suo modo per acconsentire.




Harry tentenna fin troppo nella fase del corteggiamento e Cousteau gli spiega che è così che gli umani si fanno la corte.

 JB pensa che sia la cosa più stupida che abbia mai sentito.

 La vita è troppo breve per queste stronzate.




Harry finalmente si dà una regolata.

 Eggsy odora di felicità e di famiglia e di speranza.




Cousteau gli sorride tutto il tempo e JB ricambia il sorriso.

 Si appoggiano l’uno contro il corpo dell’altro, mentre i loro umani vanno a salvare il mondo.




«Che branco di idioti».

   
 
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