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Autore: Nerd_Girl_97    24/08/2016    1 recensioni
Kion e Vitani non potrebbero essere più diversi: lui il principe delle Terre del Branco e capo della nuova Guardia del Leone, mentre lei una leonessa esiliata e relegata nelle Terre di Nessuno. Tra due esseri così diversi, non può certo nascere qualcosa, o si?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Uno strano scherzo del destino


Capitolo 1 Un incontro sgradevole
 

Era un giorno come tanti, nelle Terre del Branco, tutti gli animali facevano tranquillamente le loro cose, ignari dell’intruso che si avvicinava pian piano verso di loro.
Una misteriosa figura strisciava in mezzo all’erba alta, calpestandola ad ogni suo passo e lasciando un’enorme scia dietro di sé. Continuò ad avanzare verso un punto in cui pascolava con tutta calma un branco di zebre; il suo stomaco brontolava al solo vederle; erano ormai parecchi giorni che non riceveva un pasto decente, ma lei non ci fece caso: presto, avrebbe potuto mettere qualcosa sotto i denti!
Ad un certo punto si era fermata ad una minima distanza tra lei e loro: aveva messo gli occhi su una zebra giovane e ben formata, l’ideale bocconcino da arraffare! Così, affilò gli artigli e assunse la posizione d’attacco.
Stava quasi per attaccare quando qualcosa, o qualcuno, la inchiodò violentemente a terra, sollevando un gran nuvolo di polvere, intorno a loro. Quando la nuvola si fu diradata del tutto, riaprì pian piano gli occhi e vide di fronte a sé un cucciolo di leone maschio della sua età, più o meno, dal manto dorato, con un ciuffo di criniera rossa sulla testa e con il marchio di un leone che ruggisce sulla spalla sinistra: era lui, lo aveva riconosciuto subito, era il principe Kion!
Ma lui, invece, non sembrava conoscerla affatto e le disse, con un’aria furiosa:
“Che cosa ci fai tu qui, nelle Terre del Branco, straniera?!?”:
“Straniera?!?” La leoncina si era sentita molto offesa nel sentirsi chiamare a quel modo. “Straniera io?!? Guarda che l’unico vero straniero qui, sei tu, mio caro principino!!!”:
“Ma che stai dicendo?”:
“So benissimo quel che sto dicendo!!! Poiché, una volta, ben prima che tu nascessi, io vivevo qui, insieme alla mia famiglia!”:
“Alla tua famiglia?!? Ma non sarai per caso...”:
“Si, sono la figlia di Zira, la leonessa che è rimasta fedele a Scar, fino all’ultimo e nel caso tu non lo sapessi, il mio nome è Vitani!”
A quella frase, Kion parve quasi inorridito nello scoprire con chi aveva a che fare. Ma cercò di non dare a vedere la sua sorpresa e disse:
“Va bene... Ora ascoltami bene, Vitani, se è proprio questo il tuo nome.” Era ormai evidente che Kion non si fidava affatto di lei. “Io non ti voglio fare del male, basta solo che tu torni da dove sei venuta e non rimetti più zampa qui. Ok?”:
“Uh, io direi proprio di NO!” Urlò Vitani, molto arrabbiata. “Dalle mie parti, moriamo di fame e non abbiamo niente da poter mettere sotto i denti!”:
“Non m’importa, tu non puoi cacciare qui, dato che sei una di quei leoni che mio padre ha esiliato! Quindi, ti consiglio vivamente di andartene subito, altrimenti...”:
 “Altrimenti cosa mi fai, principino? Mi sputi una palla di pelo in faccia, per caso?”
Kion era così arrabbiato che avrebbe tanto voluto farle vedere quanto fosse potente il Ruggito degli Anziani per farle abbassare la cresta e farla perciò battere in ritirata, ma si ricordò che non poteva usare il ruggito contro un essere così piccolo e indifeso, soprattutto contro una femmina!
Ma provò comunque a metterle paura.
“… altrimenti, sarò costretto a utilizzare il mio potente ruggito!!!”
Vitani non sembrò affatto terrorizzata dal suo avvertimento, anzi, scoppiò a ridere.
“Ohh, sono molto spaventata, principino! Scommetto che è meno potente di quello di un micetto!”:
“Invece ti dico che è molto potente!”:
“Ah, si? Provamelo, allora!”
Sebbene la tentazione di usarlo fosse così tanta, Kion cercò comunque di mantenere la calma e provò a controbatterla a parole, ma non ebbe il tempo di parlare, che ricevette a tradimento una sonora zampata sulla faccia, che lo fece cadere a terra.
“Scusami tanto, principino!” Disse Vitani, correndo verso il branco di zebre. “Mi sarei intrattenuta volentieri per vedere il tuo “Potente ruggito”, ma sai com’è. Il pranzo mi aspetta!”:
“Oh no, tu non avrai proprio niente, mia cara!” Disse Kion, rimettendosi in piedi e cominciando a correre verso di lei.
Vitani corse velocemente verso la zebra che aveva scelto come spuntino, ma proprio mentre stava per balzarle addosso e azzannarla, una scia gialla e a pois neri le corse davanti, facendola cadere a terra.
“Ci hai provato, ma ti è andata male!” Disse Fuli, il cucciolo di ghepardo femmina.
La leoncina, non appena riprese i sensi, si trovò circondata da lei, da un cucciolo di ippopotamo, un cucciolo di tasso del miele, un cucciolo di airone e da Kion. Formavano tutti e cinque un cerchio intorno a lei, che le impediva di fuggire.
“Sei in trappola, esiliata!” Disse Ono:
“Ormai non puoi più fuggire!” Disse Beshte:
“A meno che non ti arrendi!” Disse Banga:
“Io arrendermi? Già mai!” Disse Vitani, con un chiaro tono di sfida:
“Allora sarai costretta ad assaggiare la furia della Guardia del Leone! Io ti avevo avvisata!!” Disse Kion:
“Non mi fate paura, nessuno di voi!!”:
“Te ne faremo fra poco, carina!” Disse Fuli:
“Ben detto, Fuli! Avanti, Kion, usa il Ruggito degli Anziani!” Disse Ono:
“Già, fai capire alla signorina qui presente che con la Guardia non si scherza!” Disse Banga:
“Veramente, ragazzi, io... non posso! Ho promesso a me stesso che non avrei mai utilizzato il ruggito per fare delle cose brutte!” Disse Kion:
“Ma Kion, usarlo contro un leone esiliato, ergo un nemico delle Terre del Branco, non mi pare affatto una cosa brutta!” Disse Banga:
“E invece lo è, Banga! Lo è eccome! E io mi sono promesso di non utilizzarlo per queste cose per cercare di non diventare come Scar! Per questo non posso usarlo contro di lei... Oh! Ehi, ma... dov’è andata?”
Solo in quel momento la Guardia del Leone si accorse che Vitani era scappata. Ma niente poteva sfuggire alla vista di Ono, il quale la avvistò subito mentre correva, in direzione delle Terre di Nessuno.
“Kion, sta andando verso le Terre di Nessuno!” Disse:
“Vado a fermarla!!!” Disse Kion, preparandosi all’inseguito.
Ma Fuli lo bloccò, dicendoli:
“Perché? Dopotutto, se ne sta solo tornando dalle sue parti, non era quello che volevi?”:
“Si, ma voglio darli un’importante lezione: ovvero, che chiunque si fa beffe della Guardia, non la passa mai liscia!!!”:
“Vuoi che ti aiutiamo a riprenderla?” Chiese Beshte:
“No, non importa! Lo farò da solo!”:
“Se è quello che credi, allora buona fortuna!” Disse Fuli, non tanto convinta.
Kion si lanciò all’inseguimento di Vitani. L’inseguimento durò per qualche minuto, lei stava sempre davanti a lui, sfrecciava sopra e intorno agli alberi e alle rocce, cercando di far perdere le sue tracce.
Ad un certo punto, Kion riuscì ad avvicinarsi a lei e a fermare la sua corsa, prima che potesse attraversare il fiume che divideva il confine delle Terre del Branco con le Terre di Nessuno. Lui la bloccò nuovamente a terra, ma stavolta Vitani lo sorprese ribaltando la posizione, facendo stare lui sotto e lei sopra, ma non si limitò solo a questo: cominciò a morderlo e a graffiarlo con tutta l’energia che aveva in corpo. Kion, per quanto fosse ben deciso a tenerle testa, non riusciva a rispondere per bene ai suoi colpi. Cominciò pian piano a esaurire le forze e alla fine, lei gli dette il colpo di grazia lanciandoli una zampata in faccia, quella zampata fu talmente micidiale che riuscì a farlo stramazzare al suolo, ormai totalmente privo di forze, oltre a farli uscire un rivolo di sangue dalla faccia.
Vitani gli si avvicinò e gli disse, con tono sprezzante e superbo:
“Forse non sei così incredibile, come mi era stato raccontato! E ora, addio, principino!”
Detto questo, salì su un tronco e una volta arrivata alle Terre di Nessuno, sparì tra le rocce.
Kion la vide mentre spariva in quella zona arida e capendo di aver fallito nel suo intento, chiuse gli occhi per concedersi un po’ di riposo e per cercare di dimenticare quello che gli era appena successo. Ma venne risvegliato poco dopo dalle grida dei suoi compagni, che si avvicinarono a lui e cercarono di tirarlo su.
“Kion, ma che ti è successo?” Chiese Banga, notando il sangue che gli rigava la faccia:
“E’ stata lei a fartelo, vero?” Chiese Fuli, piena di collera. “Ma perché non ci hai permesso di aiutarti a fermarla! Se avessimo lavorato insieme, ora non ti ritroveresti in questo stato!”:
“Si, hai ragione Fuli. Mi dispiace davvero tanto!” Ammise Kion, con aria talmente dispiaciuta da intenerire il cuore del ghepardo.
Infatti, lei subito dopo lo guardò con un’aria comprensiva e disse:
“Ragazzi, portiamo Kion da Rafiki! Lui guarirà le sue ferite!”:
“Ma Fuli, e l’esiliata? La lasciamo andare via così?” Chiese Banga, a dir poco sconcertato:
“Non ha nessuna importanza, Banga! L’unica cosa che importa davvero è portare al più presto Kion a farsi curare!”:
“Oh, giusto.”
E così, la Guardia del Leone fece dietrofront verso la Rupe dei Re, lasciandosi alle spalle le ombrose e desolate Terre di Nessuno.

Nota: salve a tutti! Questa è la prima raccolta che pubblico! Come potete ben vedere, ho deciso di inserire all'interno della mia storia la coppia KionxVitani, senza offesa a chi shippa la coppia KopaxVitani! Spero vivamente che vi piaccia!
   
 
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