Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: EllynPhilips    25/08/2016    0 recensioni
Alexa, durante il corso della sua vita, aveva sempre cercato di passare inosservata, tenendo gli occhi bassi, senza dare troppa confidenza a nessuno...era convinta che se avesse fatto la brava e fosse passata inosservata, sarebbe andato tutto bene. Il destino le aveva già fatto un brutto scherzo anni prima, non voleva più che si concentrasse su di lei. Voleva essere lasciata in pace.
E fino a quel momento sembrava essere andato tutto secondo i piani.
Non avrebbe mai creduto possibile che il suo mondo si sgretolasse così, sotto le sue mani, da un giorno all'altro. Che mentre tutto stava andando bene, all'improvviso cominciasse a precipitare senza che lei potesse fare niente per fermarlo.
E mentre lei cerca con tutta se stessa di dare una spiegazione a quello che sta succedendo, il destino sa già dove condurla.
Ha già fatto una scelta per lei e per coloro che le stanno intorno.
Nessuno può combatterlo. Tutto è deciso.
O almeno così sembra.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Controllò l'orologio. Erano le 8:35. Erano passati solo 10 minuti dal suo incontro con Logan? Possibile? Il braccio continuava a pruderle. Che strano.
Se lo grattò senza pensarci e decise di aspettare la seconda ora per entrare in classe, così riscese le scale e andò nel cortile posteriore della scuola. Si guardò intorno, ma potè notare con piacere che non c'era anima viva. Perfetto. Alexa si sedette sull'erba, si mise le cuffiette dell'mp3 nelle orecchie e, si rilassò un poco.
Si era spaventata dal suo incontro con Logan. Prima lui la guardava in modo così intimo da metterla quasi in imbarazzo e, quello dopo, come se la odiasse.
Non ne aveva il diritto. Non la conosceva nemmeno e aveva già deciso che la detestava?
Vabè, non doveva darci troppo peso. Sai che novità. Non era certo il primo che nemmeno conoscendola la scansasse, o la trattasse come se non ci fosse.
Anzi, la maggior parte della gente faceva così. Le persone erano veramente strane, soprattutto i ragazzi. Più passava il tempo, più si auto convinceva che senza di loro si stava meglio.
Qualche anno prima la sua amica si era innamorata di un ragazzo. A detta di Alyssa era davvero molto dolce e simpatico. C'era sempre per lei quando ne aveva bisogno. Sembrava davvero il ragazzo perfetto, Alyssa credeva fosse quello giusto. A lei, invece, non era mai piaciuto. Era troppo perfetto nel fare il perfetto, si vedeva lontano un miglio che la sua era solo una facciata. Dopo un anno passato insieme, Alyssa aveva deciso di fare il grande passo con lui, e sapendo fosse a casa da solo, andò li per fargli una sorpresa, aprendo la porta con le chiavi di casa che la madre del ragazzo le aveva gentilmente prestato.
E, senti senti, lo trovò a letto con la dolce Sarah. Da una parte Alexa avrebbe voluto essere li per vedere la faccia del ragazzo quando fu beccato proprio sul colpo, ma dall'altra no. Non voleva immaginarsi la faccia sconvolta della sua amica.
Sarà stata molto simile a quella che aveva quando corse a casa di Alexa per raccontarle tutto. Venne fuori che ragazzo aveva avuto anche il coraggio di dire che non lo aveva fatto apposta, e che Sarah l'aveva obbligato a farlo con un ricatto. Disse pure che gli dispiaceva. Ovviamente Alyssa non se la bevve, e da quel giorno non gli parlò più. La sua amica poteva avere di meglio, perchè sprecare altro tempo con una persona del genere? Aveva già perso un prezioso anno della sua vita con quello stronzo.
Se prima di quell'avvenimento Alexa pensava di poter avere, in un lontano futuro, una qualche genere di relazione con qualcuno, accaduto quel fatto sbarrò proprio le porte ad una possibile idea.
Non si sarebbe fatta incastrare anche lei.
Beh, non che i ragazzi facessero la fila per lei, però qualcuno che aveva tentato di attaccare bottone con lei c'era stato, ma lei aveva fatto in modo di non affezionarsi a nessuno, in quel senso.
Sospirò, togliendosi le cuffiette.
Erano le 8:50.
Poteva tornare con calma verso la classe.
Solo in quel momento si accorse che, per tutto il tempo, si era grattata il braccio. Alzò la manica fino al gomito, per ve dere se c'era una qualche specie di irritazione.
Per poco non svenne.
Letteralmente.
Su tutto il braccio c'era un disegno nero.
Sgranò gli occhi, rendendosi conto che non era solo un disegno, o uno scarabocchio, che poteva averle fatto il suo fratellino mentre dormiva.
Era un vero e proprio tatuaggio. Anche bello grosso.
Impossibile!
Alzò la manica più in su, per vedere quanto fosse grande quella...Cosa.
La manica della felpa però non saliva di più, quindi corse subito in bagno e chiuse la porta a chiave. Si tolse la felpa e rimase in reggiseno. Il tatuaggio proseguiva per tutto il braccio, fino alla spalla.
Merda.
Com'era possibile? Scosse la testa e si rimise la maglietta.
Era la sua immaginazione. Quella mattina la sua mente le aveva giocato troppi brutti scherzi, e stava continuando!
Bloccando sul polso con la mano destra la manica della felpa , entrò in classe proprio mentre suonava la campanella.
Alyssa le andò subito incontro, con aria visibilmente sollevata. Le prese la mano e la portò nel corridoio, lontano dagli altri.
- Alexa! Ma dove sei stata? Mi hai fatta preoccupare! -
- E' colpa tua! Mi hai tenuta sveglia tutta la notte parlando di quello nuovo. Di quanto era figo e tutto il resto. Da quanto ero stanca non ho sentito la sveglia e mi sono svegliata tardi!-
- Beh..Non è colpa mia se sei distrutta quando vai a letto un po più tardi del solito...-
- Più tardi del solito? Erano le 3.30 del mattino! -
- Forse ho esagerato un pochino.
- - Tu dici? - disse ridendo, seguita subito dalla sua amica. - Proprio un bel risveglio. Quando sono arrivata, indovina chi ho visto? -
- MissTroia? - tentò Alyssa, sicura di aver indovinato.
- E...?-
- No! Non è possibile. Ci ha già messo le sue zampacce sopra. - sospirò tristemente lei.
- Mmm...non saprei. Però era chiaro che ci stesse provando - alzò le spalle - ma che vuoi farci? Lo sappiamo com'è lei, e soprattutto come sono i ragazzi. -
- Oh non c'è dubbio. - rispose ridendo. Alyssa ne sapeva qualcosa. - Piuttosto...Hai visto com'è bello? -
Le sue labbra risposero con "Chi?" ma nella sua mente si stava già creando l'immagine di un volto. Scosse la testa cercando di non pensarci. Lei non avrebbe fatto come le altre ragazze cascando ai suoi piedi. Non era certo la prima volta che aveva a che fare con un ragazzo, sarebbe stato semplice come le altre volte ignorarlo, non pensarci più. Perchè non avrebbe dovuto esserlo?
Che aveva lui di diverso dagli altri? Niente.
- Come chi? -
- Logan? - si costrinse a dire sospirando.
- Ovvio! Chi altri? -
- Mah...Niente di che. L'unica cosa degna di nota sono gli occhi. Interessanti. -
- Hai ragione. Sono bellissimi. Azzurro cielo. - rispose la sua amica con sguardo trasognato, poi sbatta le palpebre e, come se si fosse resa conto della risposta che le aveva dato Alexa, la guardò male. - Niente di che? Niente di che?!? - disse portandosi una mano sul cuore.
Non la stupì il gesto che fece. La sua amica tendeva a drammatizzare un po.
Era stata la sua risposta a confonderla. Alyssa aveva detto che gli occhi di Logan erano azzurri. E lei non sbagliava mai. Notava sempre i dettagli. Alexa avrebbe giurato che fossero blu profondo, quasi un blu notte, con delle sfumature rosse.
"Sto letteralmente impazzendo."
La sua amica continuò a parlare. - Ma l'hai visto bene? E' b-e-l-l-i-s-s-i-m-o. -
- Aly non dargli troppo corda, bastano le altre ragazze che lo credono un dio in terra. Non mettertici anche tu, altrimenti la troppa fama potrebbe dargli alla testa. -
- Certo che sei proprio strana. -
- Sai come la penso. Però ora basta parlare di lui. Non ne posso più. E' da mesi che questa cosa va avanti. Non è mica la prima volta che arriva un ragazzo nuovo nella scuola. -
- Si ma lui è Logan. - ribadì l'amica calcando l'accento sul nome.
- Si, io Alexa e tu Alyssa, e con questo? - Alexa alzò gli occhi al cielo. La sua amica era un caso perso.
Si avvicinò alla classe e si affacciò alla porta. La professoressa non c'era. Strano. Di solito era sempre puntuale. Chiese informazioni alla sua amica.
- Abbiamo due ore di buco! Sei stata fortunata. Nessuno ha notato la tua assenza, tranne io. - le rispose l'amica. Sai che novità...Se c'era o no non faceva differenza.
- Perchè ti gratti il braccio? - le disse guardandola.
Alexa non si era resa conto di starlo facendo, ma ora che glielo aveva fatto notare l'amica, le prudeva veramente tanto.
- Oh. Io...credo sia un po di irritazione. - disse nervosa.
- Fammi vedere. - Alyssa allungò una mano per prenderle il braccio e controllare.
- No! - urlò tirandosi indietro, con il braccio stretto sul petto. - Cioè..Non ce n'è bisogno. - ripetè più piano e con più calma.
- Se lo dici tu. - Alyssa era visibilmente poco convinta. Sospettava forse qualcosa? No, non poteva certo saperlo.
Doveva fare qualcosa. Altre tre ore e sarebbe tornata a casa. Poi avrebbe pensato a un modo per coprire quel segno. Con un po di fortuna non ci sarebbe stato nessun segno, e lei si sarebbe resa conto che aveva immaginato tutto.
Gli occhi di Logan, il prurito e il tatuaggio.
- Logan. - disse la sua amica qualche secondo dopo.
- Aly dai piantala. Te l'ho già detto prima, avete rotto. State tutti a parlare di lui ogni santo giorno da quando è arrivato. Ma non vi viene mai a noia? -
- Ma...-
- Senti, se vuoi parlarne ancora vai da qualcuno a cui interessi, lo dico per te. E dato che abbiamo ancora 45 minuti di buco vado a farmi un giro. Ci vediamo dopo. - disse alzando gli occhi al cielo.
Poi si girò, e andò a sbattere contro qualcuno.
Un braccio l'afferrò prima che cadesse a terra. Alzò la testa e sprofondò in due pozze blu.
Avrebbe riconosciuto quegli occhi ovunque...Sbattè le palpebre, preoccupata. Perchè gli aveva riconosciuti subito?
E perchè era sicura di poterli riconoscere tra mille?
Ma che stava pensando?
Poi realizzò che era questo che la sua amica stava cercando di dirle. Logan era dietro di lei.
- Scusa, non ti ho visto. - gli disse imbarazzata.
Alyssa di era sbagliata. I suoi occhi erano blu come il mare in tempesta. Blu come il cielo stellato. E rossi. Rossi come il sangue.
Si guardarono negli occhi per alcuni minuti, forse di più. Per la seconda volta da quando l'aveva incontrato, guardandolo negli occhi, rimase solo lui.
Tutto il resto divenne nero e solo la mano che la stringeva le permise di non perdersi in quell'oscurità.
Non poteva permettere che andasse così, lei era in grado di cavarsela da sola. Avrebbe raggiunto la luce senza il suo aiuto. Sbattè gli occhi e distolse lo guardo dal suo, interrompendo l'incantesimo che si era ricreato.
Alexa sentì che, da qualche parte dentro di lei, qualcosa di spezzò. Come se qualcuno le avesse portato via la parte più importante del suo essere.
- La prossima volta stai più attenta. - le rispose acidamente.
Tutto quello che aveva creduto di provare poco prima, se ne andò in un secondo. Al suo posto rimase il nulla. Solo un vago senso di perdita le ricordò quello che era appena successo.
- Ah, io? La prossima volta evita tu di stare dietro alle persone ad ascoltare le loro conversazioni private. -
Si morse subito la lingua. Non avrebbe dovuto dirlo, d'altra parte l'ora prima era lei che stava spiando lui.
- Ma se proprio tu stamattina mi stavi spiando. - disse ironico.
Ovviamente non se l'era scordato. Chissà quando ci godeva a rinfacciarglielo.
- Non è la stessa cosa. - Lei l'aveva fatto per Alyssa. Lui che scusanti aveva?
La sua amica si schiarì la voce, mettendo fino a quel litigio, se così si poteva chiamare, veramente assurdo.
- Scusala, stamattina è un po nervosa. - tese la mano a Logan. - Io sono Alyssa. - e gli sorrise, come solo lei sapeva fare. Un sorriso vero, splendente e bellissimo. Metteva al tappeto tutti.
Era ovvio che i ragazzi le morivano dietro. Anche lei avrebbe voluto avere un sorriso così caldo che scalda il cuore a chi lo vede.
- Ciao. - la guardò a malapena.
Il ragazzo non aveva smesso un attimo di fissare Alexa, che, stranamente, stava ancora stringendo.
Nel punto in cui teneva la mano, la ragazza sentiva delle piccole scintille che si espandevano per tutto il braccio. Era insopportabile. Troppo fastidioso.
Ma non era del tutto vero. Il problema era che lo trovava troppo piacevole, troppo bello.
- Lasciami. - disse tirando via bruscamente il braccio dalla sua presa.
Non le sfuggì la sua reazione. Logan si irrigidì e serrò la mascella. I suoi occhi sembravano tremendamente tristi e malinconici. L'aveva ferito? Aprì la bocca per scusarsi, per dirgli qualcosa, insomma, lui aveva evitato che cadesse e lei non lo aveva nemmeno ringraziato per averle evitato quella caduta.
Ma prima che potesse aprire bocca lui la interruppe. - Sono solo venuto a dirti di non impicciarti più nei fatti miei. Stammi alla larga e nessuno si farà male. -
- Mi stai minacciando? - disse lei non credendo alle sue parole. Non le dispiaceva più di averlo ferito. Anche se dubitava che uno come lui potesse prendersela per una cosa simile. Non aveva smesso un secondo di darle contro. Perchè Alexa avrebbe dovuto sentirsi in colpa?
- Direi di si. - Sembrava dicesse sul serio.
La ragazza guardò Alyssa alzando un sopracciglio.
Questo è pazzo.
- Tu hai dei problemi. - Se ne andò lanciando un occhiata assassina a Logan.
Sentì il suo sguardo perforarle la schiena finchè non spinse la porta ed uscì all'aria aperta.


Buongiorno lettori! Dopo tanto finalmente ho aggiornato, ma come avevo detto nel capitolo precedente, questa è solo una storia a perdi tempo.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Un bacio,
Ellyn.
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: EllynPhilips