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Autore: AnotherAlice    26/08/2016    3 recensioni
E se i personaggi acessero gli stessi nomi anche nella vita reale ? E se venissero fuori dei sentimenti tra i "Quasi fratelli?" Come si potrebbe fare per risolvere la questione?
Spero di avervi incuriosito a leggere questo piccolo schizzo di follia ! Buona lettura :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Durante le riprese del telefilm avevano imparato ad essere tutti una reale famiglia, tanto che, se mai ci fosse stata un’apocalisse che avrebbe ucciso tutti tranne loro e non avessero più avuto nessuno da cui tornare , avrebbero potuto costruirla loro una famiglia. Normale, senza poteri e magia, senza fidanzate/i mostro o coscienze fuori luogo. Ma soprattutto senza animali domestici che sembrano animali domestici ma che in realtà sono draghi.  Da un po’ di tempo a quella parte avevano deciso di vivere insieme per prepararsi alle riprese del nuovo film ma Alex Russo non  era sicura di farcela. Non era perché non le piacessero quelle persone anzi, le adorava,  né per la paura di lasciare per molto tempo la sua vera famiglia. Il problema? Era alto, moro, occhi verde prato, certi muscoletti sulle braccia non troppo accennati ma, a suo parere, ben visibili che le provocavano un brivido lungo la schiena e aveva un nome che da anni le faceva salire il nervoso: Justin. Ebbene si… Alex Russo, la bugiarda personificazione del diavolo pigro e combina guai si era innamorata follemente di ….. 

-Tuo fratello Alex, è tuo fratello per la miseria !- 

Harper la guardava con gli occhi fuori dalle orbite. Letteralmente, in occasione di Halloween si era fatta un vestito ricoperto di occhietti che continuavano a fissarla. Le stavano mettendo addosso una certa inquietudine e cominciava a non riuscire più a distinguere gli occhi finti da quelli veri. Si lasciò cadere sul letto seguita dall’amica che la guardava a bocca aperta con la mascella bloccata. 

-Beh, tecnicamente non è mio fratello. Fa solo finta di esserlo…. Anche se penso che con alcune prese in giro si sia lasciato un po’ andare.- 

Già, quelle battute che si scagliavano contro sul set non erano scritte in nessun copione. Erano tutte al 100% genuine. Come quegli sguardi, quegli abbracci, quelle rare parole dolci…. 

-Resta comunque il tuo finto fratello ! State per fare un altro film…o meglio… stiamo per fare un altro film.- 

La voce della ragazza la riscosse dai pensieri. 

-Lo so, ma cosa ci posso fare se mi piace. Aspetta…. A te cosa piaceva di lui ? Così magari posso vedere se sono anche io un caso disperato o no !-

Harper assottigliò gli occhi e strinse le labbra guardando l’amica con le braccia incrociate.

 -Alex…-la sua voce partì calma per poi alzare di colpo il volume - Io stavo recitando! RE.CI.TAN.DO. non mi piace davvero Justin così come non mi piace Zeke!- 

Alex aprì la bocca alzando in dito, facendo per rispondere ma desistette non  appena realizzò ciò che stava succedendo. 

-Giusto, recita…. Devo ricordarmelo. Passa un pennarello che me lo scrivo sul braccio!- 

Si era talmente immedesimata ne in quella strana nuova famiglia che a volte dimenticava che tutte le loro avventure erano frutto di computer grafica e green screen. Si buttò il cuscino sulla faccia soffocando un urlo. Non poteva crederci le piaceva Justin! Ma da quando ? E soprattutto perché ? E come l’aveva scoperto ?  Anni, dovevano sicuramente essere anni perché aveva avvertito lo stomaco chiudersi quando aveva assistito al bacio tra lui e Juliet.  All’inizio non ci aveva fatto caso ma era persistita fino alla scena in cui la vampira se ne era andata per sempre e solo in quel momento aveva cominciato a sentirsi felice… 

-Allora, stavolta te lo chiedo io. Come sei giunta a questa conclusione ? – 

Alex la guardò stranita issandosi sui gomiti e gesticolando con una mano. 

-Di mettermi un cuscino in faccia ? Oh beh, prima ho preso il cuscino e poi l’ho appoggiato sul viso e….- 

-Lo so ! So come si mette un cuscino in faccia Alex ! La mia domanda riguardava tu sai chi!- Harper sbottò quasi infastidita. 

-C’è Voldemort ?- l’amica fece per controbattere ma venne anticipata dalla risata di Alex.- scherzo. Beh, è strano. Ogni volta che lo vedo il mio cuore perde un battito. Se mi abbraccia, anche solo perché sul copione, sento un brivido lungo la schiena. Ogni volta che recitiamo e ci prendiamo in giro beh, avrai notato anche tu che quelle battute non sono sul copione. Quando recita la parte del bravo fratello il mio cervello va in confusione e quando in una scena deve sgridarmi per uno dei miei soliti guai e si mette a pochi centimetri da me, beh... comincio a balbettare e mi manca la voce. Diciamocelo … anche se sei una brava attrice certe reazioni sono impossibili da replicare alla perfezione.- Harper annuì con una smorfia stringendo un “vero” tra i denti-… e poi, anche se è solo per finta, mi si stringe lo stomaco quando è con Juliet.- 

Guardò l’amica, che nel frattempo aveva assunto un’aria pensierosa, in cerca di un consiglio. 

-Beh, ora che dovremmo vivere insieme dobbiamo trovare una soluzione. E di certo non puoi contare sulla bacchetta…- 

Sorrise arrossendo leggermente. 

-Che cosa devo fare ? Non posso andare li e dirgli che mi piace… così, di punto in bianco.- 

-Certo che puoi invece ! Tu sei Alex Russo ! Se ti piace qualcuno vai li e te lo prendi !.... lo hai sempre fatto…- 

Gli batté una mano sulla spalla invitandola a rialzarsi. Alex si rimise seduta torturandosi le dita in un tic nervoso. 

-Non posso farlo ! N-non sono così spavalda in realtà- Avvampò al solo pensiero di ritrovarsi davanti il ragazzo e confessare i suoi sentimenti come se nulla fosse. 

La porta si aprì di colpo facendole sobbalzare e lasciando entrare i due fratelli che si bloccarono sulla soglia. 

-Cosa non puoi fare ? - Justin la guardò con un misto di perplessità e preoccupazione.-…che succede ?- 

Harper voltò lo sguardo verso il ragazzo mentre Alex, irrigiditasi, cominciava a trovare estremamente interessante le linee che pennello dello smalto aveva lasciato impresse sulle sue unghie viola. 

-Alex ha un problema con un ragazzo e non sa come dichiararsi !- 

-Harper ! – 

La ragazza puntò scioccata gli occhi sull’amica che la guardò con un sorriso dispiaciuto. 

-Scusa ….- 

Max fece retro-front imboccando nuovamente l’uscita e alzando le mani in segno di resa. 

-Ok non posso essere d’aiuto. Justin pensaci tu.- 

Ad Harper si illuminò una lampadina e si alzò di colpo uscendo di corsa e chiudendosi la porta alle spalle. 

-Si Justin pensaci tu !- 

Rimasero soli. Justin restò in piedi davanti alla porta con le gambe leggermente divaricate e le braccia incrociate al petto. Quella posa e il modo in cui era vestito non aiutavano di certo il povero cuore della ragazza che tornò a fissare lo smalto. Indossava una camicia bordeaux, un paio di pantaloni neri e delle scarpe eleganti nere. I pantaloni gli fasciavano le gambe e la camicia metteva in risalto il fisico allenato. Era lo stesso completo che indossava quando doveva recitare la parte del Prof. Justin, il tutor di Magia. Alex lo adorava vestito così e ogni volta che lo vedeva in quei panni doveva fare uno sforzo enorme per non cominciare a sbavare. 

-Che c’è, hai paura che scopra che sei una maga ?-

Non rispose. Continuò a fissarsi le unghie sospirando. Quando non rispondeva alle sue provocazioni doveva essere una cosa veramente grave. Si sedette accanto a lei prendendo il posto di Harper e le alzò il viso afferrandole il mento con le dita.

-Ehi combina guai, che succede?-  

Tentò per un secondo di puntare i suoi occhi in quelli verdi di lui ma la pressione fu troppa e dovette desistere presto tornando al suo smalto. 

-Tu che sei un ragazzo. Come dovrei dirgli che mi piace ? -

Justin alzò le spalle come se la risposta fosse talmente ovvia che anche un bradipo ritardato avrebbe potuto arrivarci. 

-Mi piaci! Che c’è di difficile? – 

Alex roteò gli occhi sbuffando. 

-C’è un piccolo problema. È come se fosse mio fratello! E se poi rovino tutto ? Che figura ci faccio ? Ci siamo sempre presi in giro per qualunque cosa ! E se lui non mi vedesse nello stesso modo? -  

Sbarrò gli occhi realizzando il fatto di aver praticamente rivelato l’identità del misterioso ragazzo al ragazzo stesso, ma si rilassò quando si accorse che quest’ultimo non se ne era minimamente accorto. 

-Alex, da quando hai un fratello ? -  

-Ho detto “quasi” fratello, Justin.- 

Il ragazzo si lasciò sfuggire un “ooh” per poi tornare a rivolgere la sua attenzione alla ragazza passandole un braccio dietro alla schiena. La prese per una spalla e l’accompagnò facendola appoggiare alla sua spalla. Avvampò e abbassò leggermente lo sguardo per nascondersi meglio.  Poteva sentire il battito regolare del cuore di lui e la cosa faceva correre il suo come un vecchio treno sui binari. 

-Senti Alex, se non rispondi nemmeno a tono devi tenerci proprio a questo tizio. Beh, noi uomini siamo semplici da capire. Ci prendi, ci baci, ci dici “Ehi tu mi piaci ! Usciamo insieme !” e se sei una bella ragazza, cosa che sei, hai il 90% di possibilità che la sua sarà una risposta affermativa.-

-Ma io non sono il tipo che va li, spavalda, e bacia un ragazzo a caso. E poi ci conosciamo da anni… potrebbe essere un disastro.- mugolò stringendosi involontariamente in quell’abbraccio. 

-Sai, quel 90% di cui ti parlavo si divide in più parti. 30% Aspettava che fossi tu o era troppo timido per dichiararsi lui. 30% hai cominciato a piacergli solo quando gli hai detto che ti piaceva e 30% siete amici da tanti anni e lui è da anni che ha una cotta per te ma lo trova inappropriato il farsi avanti.- 

Quelle ultime parole la fecero diventare definitivamente rigida come una tavola da stiro ma vene subito riscossa da Justin che la voltò verso di sé cercando di guardarla negli occhi.

- Dai, fa una prova insieme a me. Fai finta che io sia quel lui. Ripeti. MI PIACI.- 

-Mi piaci- Arrossì ma tentò di seguire il ragazzo. 

-Brava, dai di nuovo. MI PIA.CI.- 

-Justin smettila non sono una bambina!- 

-Ehi cercavo di aiutarti!- 

Alzò le mani arrendevole ma ormai il cervello di Alex aveva definitivamente dato forfait. 

-Così mi metti in imbarazzo ! L’ho fatto! Non serve che lo faccio un’altra volta ora lo sai ! E adesso lasciami da sola ho bisogno di deprimermi.- 

Il ragazzo si rabbuiò e uscì silenzioso dalla stanza, scontrandosi con Harper che, a quanto pareva, si era messa ad origliare. 

-Si è arrabbiata. Valle a capire le donne.- 

Fece per andarsene alzando le spalle quando Harper lo bloccò mettendogli una mano sul petto. 

-No capitan “non capisco l’ovvio” non si è arrabbiata. Ha raggiunto il suo scopo. È in imbarazzo.- 

Lo lasciò in piedi davanti alla stanza della ragazza e si diresse verso le scale. Guardò la porta e qualcosa nella sua testa scattò. Collegò tutto in pochi secondi. Ragazzo, quasi fratello, prese in giro, tanti anni, i nervi tesi, i brividi sulla pelle, il mi piaci pronunciato con la voce tremante…. Era lui. Era sempre stato lui e non se ne era accorto. Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata minacciando di uscirgli dal petto. Per anni aveva sempre paragonato ciò che provava in sua presenza ad un profondo affetto fraterno senza accorgersi che erano i sintomi di una cotta. Cominciò a darsi dello stupido pensando a tutte le volte che l’aveva vista annaspare nel recitare in alcune scene o averla sentita tremare quando in altre l’abbracciava o la prendeva per mano. Come aveva fatto a non  capire… 
Venne colto da un piccolo attacco di panico che gli impedì per qualche minuto di riaprire la porta della stanza. 

Si alzò rigironzolando in tondo nella camera nervosa. Cominciò a torturarsi le dita e a morsicarsi il labbro finché non sentì il sapore di sangue. Non ce la poteva fare. Non poteva dirglielo… anche se tecnicamente lo aveva già fatto. Si appoggiò con la spalla alla colonna in legno del letto a baldacchino sospirando. La porta di aprì di colpo richiudendosi con un tonfo pesante. Si raddrizzò di scatto vedendo Justin rientrare di fretta e dirigersi verso di lei. Non fece in tempo ad aprire bocca che se la ritrovò bloccata dalle labbra di lui mentre un braccio la stringeva a sé per i fianchi. Era un bacio casto che però la spiazzò impedendole di reagire. Quando si allontanò dovette sorreggerla. Le ginocchia avevano ceduto e le sinapsi avevano rotto qualunque collegamento lasciandola intontita. Si riprese dopo pochi secondi guardandolo negli occhi mentre le sue guance si tingevano di un acceso color aragosta. 

-Mi piaci Alex Russo- 

Alex sorrise appena, in imbarazzo. 

-Non valeva per gli uomini questo?- 

Justin schioccò la lingua con un mezzo sorriso colpevole stringendola ancora di più a se. 

-A quanto pare funziona anche sulle “quasi sorelle”.- 

Alex gli tirò un buffetto sul petto per poi stampargli un bacio sulle labbra. Quello sarebbe stata convivenza più  bella di sempre. 








*Sfogo dell’autrice* 
Ciao a tutti ! Oggi ho finito la 4^ serie de I Maghi di Waverly e mi sono innamorata di tutti i personaggi. Ma più guardavo gli episodi e più mi focalizzavo su questa coppia. Così mi sono detta…. Perché non dare vita a questa fantasia ? Solo che l’incesto non faceva per me, quindi ho mantenuto i nomi e li ho fatti tornare ad essere degli attori. Spero vi sia piaciuta ! Alla prossima ;p 


 
   
 
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