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Autore: _Branwen_    27/08/2016    1 recensioni
Il ritorno dei biondini: piccoli ritratti in cinquecento parole su Alistair, Anders, Cole, Cullen, Varric e Zevran.
Buona lettura!
1) Alistair
2) Anders
3) Cole (attenzione: spoiler Trespasser)
4) Cullen
5) Varric (attenzione: spoiler Trespasser)
6) Zevran
"Zevran" partecipa alla prima edizione del Prompt Challenge, indetto dalla pagina Facebook di Dragon Age – Italia
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Alistair 2
Team Blondies 2.0


Alistair


“Some are preachers, some are gay,
Some are addicts, drunks and strays,
But not a one is turned away, when it’s family.
Some are lucky, others ain’t,
Some are fighters, others faint
Winners, losers, sinners, saints, it’s all family.”
Family, Dolly Parton.


“Duncan è tornato.”

Non appena venne informato del ritorno del suo maestro – più simile a un padre che a un compagno d’armi – Alistair pensò di andare a salutarlo, ma si interruppe vedendolo in compagnia di una giovane dai capelli scuri – la nuova recluta, si disse – e di re Cailan.

Il sovrano era in tutta la sua regale dignità e bellezza – sempre che si potesse chiamare tale, Alistair non ne era del tutto convinto – e si limitò a osservarlo in silenzio, soffermandosi sui capelli biondi del re e sul sorriso gioviale che adesso stava riservando al comandante dei custodi grigi e alla ragazza, sulla cui spalla era poggiato un bastone magico.

Stando ai racconti di chi aveva conosciuto re Maric, Cailan e suo padre si somigliavano molto e – come invece sosteneva Teryn Loghain con un certo disappunto – tendevano a dare sempre una possibilità a ogni persona, vedendo nel prossimo del buono che forse non c’era. Tutti però convenivano sul fatto che re Maric fosse stato un padre gentile e amorevole.

“Chissà come sarebbe stato un suo abbraccio...”

Guardando le fiamme del fuoco in accampamento, Alistair si ridestò da quell’onda di ricordi sopraggiunti repentini.
Avvertì un tocco gentile sulla sua spalla, e prima di rendersi conto di chi potesse essere quella mano, poté capirlo vedendo degli indomabili ricci che gli sfiorarono il viso.
«Alistair, stai bene?» chiese Sheridan, osservandolo attentamente, la crocchia di capelli sciolta e il viso stanco.

Il guerriero notò apprensione negli occhi verdi della maga, e si accorse che gli sorrideva, incoraggiandolo a parlare; per quanto non fosse lui il destinatario – gli bruciava ancora, quella ferita, ma lei aveva fatto la sua scelta, e lui l’avrebbe accettata, perché era l’unica cosa sensata da fare – dei sorrisi più belli di Sheridan, Alistair sapeva bene che, al di là delle urla e delle litigate, la giovane era capace di mostrare una gentilezza senza pari.

«Secondo te Cailan sapeva di avere un fratellastro?» domandò a bruciapelo alla custode, in un sussurro che lei poté a malapena udire.
«Non saprei; vi è mai capitato di parlare in privato, da soli? Ha mai fatto qualche allusione?» chiese lei, pragmatica come sempre, andando al nocciolo della questione, la stessa questione per la quale Alistair non aveva risposta alcuna.
«No, purtroppo; avrei potuto farmi avanti, ma non...» non riuscì a terminare la frase, e si strinse nelle spalle, sconsolato.
«Mi dispiace tanto» disse Sheridan, sedendosi accanto a lui e ravvivando il fuoco, intristendosi a sua volta, cosa che fu notata dal giovane.
«Adesso sono io a rammaricarmene, non avrei dovuto parlarne» e Alistair si alzò per andare a montare il primo turno di guardia, ma fu strattonato da Sheridan che, prendendogli il polso, lo invitò ad accomodarsi nuovamente.
«Tranquillo, ma considera questo: abbiamo una nonna, uno zio brontolone, una sorella allegra e una più scontrosa, un bambino giocherellone, un pagliaccio...» fece, Sheridan indicando i loro compagni – Zevran compreso, il pagliaccio – «e ci sono anche io. Non sono la persona migliore del mondo, ma tengo a te. Vedimi come una sorella, o come un’amica, se può farti piacere. Non c’è famiglia più bella di quella composta dalle persone che scegliamo nella nostra vita come amici. E tu sei parte della mia famiglia.»
«Forse hai ragione» concordò Alistair, il cuore in quel momento più leggero e sereno.
«Io ho ragione, almeno in questo caso» lo canzonò Sheridan che gli scompigliò i capelli.
«Ehi, abbi un po’ di rispetto per i miei capelli!» era fintamente seccato, lieto che, anche in quei momenti così seri, si potessero ritagliare dei momenti più scanzonati.
«Prima lezione per il fratello minore: le brave sorelle maggiori devono sempre dare fastidio ai fratellini» Sheridan rise, e riuscì a contagiare anche Alistair.

“Famiglia, eh?”
[500 parole]



Note autrice: che dire? L'ho rifatto! Ci sono cascata di nuovo. Parlare dei biondini è un mio problema, mi sa. Salve, sono Barbara, e ho un debole in generale per i biondini (Bull è figo lo stesso anche se non è biondo, e infatti credo sia una delle mie pochissime eccezioni di uomini/personaggi che non sia biondo per cui ho un debole).
Tempo fa vi proposi in trecento parole cinque ritratti di cinque biondini (ovvero in questa piccola raccolta) e adesso sono tornata con cinquecento parole (proprio per provare a restare nel range di una flashfic, la mia sfida di essere stringata) e stavolta i biondini saranno sei. Ci sarà anche Cole che, sebbene abbia parlato di lui qui e qui, merita a pieno diritto uno spazietto nel #TeamBlondies (prima non lo avevo inserito perché con lui sono prolissa, sempre).
Ho ammesso di non avere molta simpatia per Alistair, ma in contesti malinconici riesco a farmelo piacere, anche perché io sono una persona che ama la malinconia e del sano angst. Il concetto della famiglia scelta e non quella che abbiamo come "imposta" è uno dei miei leit-motif, ma credo davvero in quello che ha detto Sheridan.
Conto di aggiornare settimanalmente o di sabato o di domenica, quindi avremo un piccolo appuntamento fino a quando non avrò parlato dell'ultimo biondino. Chi mi conosce lo sa, sono una fanatica dell'ordine alfabetico, quindi capirete facilmente di chi si parlerà volta per volta.
Alla prossima settimana! :D
   
 
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