// MichaelXLucy //

"Okay, cara Lucy, sono qui per scriverti. 
Tu non saprai mai chi sono, ma va bene così. 
Non mi conosci nemmeno, quindi. 
Spero che la mia calligrafia non sia poi così incomprensibile! 
Allora, sono un ragazzo di diciannove anni che è innamorato di te da quando ne aveva quindici. 
Okay, per un po' di tempo ci siamo frequentati, ma poi non so cosa sia successo esattamente.
Tutti, tendono a ricordare ciò che porta dolore, tristezza, senso di vuoto, ma io no. 
Non io. 
Non ricordo assolutamente niente, ma sai, alla fine poco importa. 
E sì, ammetto che soffro di una lieve forma di una strana cosa che mi fa dimenticare spesso e volentieri cose, persone, fatti, parole, gesti, movimenti.
Insomma, nella mia testa si salvi chi può!
Mi sto dilungando però, quindi ora leggi attentamente.
Non so neanche come dirtelo, quanto sono idiota. 
Io ti amo, Lucy. 
Amo quei tuoi capelli neri come la pece, i tuoi occhi azzurri come il ghiaccio, la tua pelle bianca come le nuvole, le tue labbra rosa come la gomma della tua matita che usavi sempre per disegnare, il tuo naso a ciliegia, tondo e carino, il rossore sulle tue guance, le tue piccole mani che tenevano il foglio e la matita, che ti facevano disegnare ciò che volevi, il tuo piccolo corpo minuto, il tuo essere diversamente bassa, il tuo look teneramente goth, e infine il tuo carattere. 
Così sensibile, docile, calma, goffa e orgogliosa.
Non so come posso dire "ti amo" in altre parole, ma se potessi ti direi la solita frase: ti amo più della pizza. 
E, per farti capire, mangio dieci giorni su sette la pizza ogni settimana. 
Sì, la amo tanto. 
Ma amo di più te. 
Ora non stai più venendo a scuola, non so quale sia il motivo. 
E il tuo banco è sempre vuoto, anche se sopra ci sono tutti i tuoi scarabocchi. 
Ma non ci sei tu. 
E mi manchi, non puoi immaginare quanto. 
Dovrei studiare chimica in questo momento, la tua seconda materia preferita, ma preferisco scriverti una lettera. 
Ah, so dove abiti. 
Quello lo ricordo ancora. 
Passo molte volte da casa tua, il mattino. 
Sai, per andare a scuola, e tornare a casa, devo percorrere quella strada. 
Quindi non prendermi per stalker!
Ecco, penso che quattrocento e qualcosa in più di parole possano bastare. 
E scusa se sono scritte così, se non significheranno niente per te, se sono parole scritte a caso.
Avevo solo voglia di scrivertelo, e di fartelo leggere. 
Perché lo leggerai, vero? 
Prometti? 
Spero di sì. 
Ti devo lasciare ora, scusami tanto. 
Ma Robert non sa proprio aspettare quando si tratta di lavoro. 
Alla prossima lettera, ragazza dagli occhi caleidoscopio. 
Per sempre tuo, 
-M. xx"
 

*Storia presente su Wattpad nel mio profilo MG95_yt (https://www.wattpad.com/user/MG95_yt)*