1. Getting Up

Alzarsi dal letto era sempre una sfida, per Zhan Zheng Xi. Innanzitutto perchè l'abbraccio caldo e confortevole delle coperte gli sussurrava con voce suadente di rimanere lì sdraiato per un'altra manciata di minuti. O di ore. E poi, la vista di Jian Yi che ancora dormiva, del suo viso tranquillo e sereno, e delle braccia magre che lo stringevano dolcemente lo convincevano che sì, le lezioni all'università potevano aspettare.

2. Slippers

Non sapeva come, ma le sue ciabatte sparivano sempre. Quando allungava i piedi fuori dal letto, aspettandosi di sentire sotto alle palme la soffice stoffa delle pantofole, rimaneva puntualmente deluso e ghiacciato – cavoli, come aveva fatto a lasciarsi convincere a mettere il marmo al pavimento? Se poi si alzava, saltellando in modo ridicolo per evitare di congelarsi i piedi, puntualmente trovava Jian Yi seduto al tavolo, che beveva una tazza di caffè bollente. E ai piedi aveva le sue ciabatte, il bastardo.

3. Lunch

Non avevano mai litigato per i turni in cucina. Entrambi erano ben consapevoli che, tra i due, il più adatto a stare ai fornelli era Jian Yi. Dopo tutto il tempo che aveva passato da solo, a cucinarsi pasti più o meno improvvisati, aveva sviluppato una certa abilità culinaria. Succedeva tuttavia spesso che si scottasse le mani, o che si procurasse dei tagli sulle dita affusolate. Non si lamentava mai troppo, però. Tanto, poi, arrivava Zhan Zheng Xi a sfiorargli le ferite con le labbra, in una muta consolazione che valeva più di mille parole.

4. Kiss

Non capitava spesso che si baciassero. O meglio, Jian Yi ogni tanto si allungava verso il suo ragazzo per soffiargli – più o meno castamente – un bacio sulle labbra o sulla linea della mascella. Ma i baci veri, condivisi, in cui entrambi i ragazzi riversavano le loro emozioni e i loro sentimenti, erano davvero rari. Quando succedeva, però, entrambi potevano giurare di vedere le stelle, e una sottile vampata di gioia li pervadeva. In un semplice ma per niente casto contatto di labbra, lingue e denti i due amanti si sussurravano in silenzio le cose che, a parole, non riuscivano mai a dirsi. Tra loro non c'erano segreti. Non c'erano mai stati.

5. Rain

A volte capitava che Jian Yi dimenticasse l'ombrello. Puntualmente succedeva quando tutti i sistemi metereologici della Cina prevedevano temporali colossali, e puntualmente Zhan Zheng Xi doveva uscire di casa e raggiungere il suo ragazzo al posto di lavoro. Ormai lo conoscevano, e lo facevano entrare con un sorriso sulle labbra. «Quel ragazzo ha dimenticato di nuovo l'ombrello, eh?». «Già», ribatteva lui, ma si vedeva che, in fondo, non lo infastidiva più di tanto. Aveva un pretesto per andare a trovarlo, dopotutto.

6. Cuddling

Zhan Zheng Xi non l'avrebbe mai ammesso, ma il momento della giornata che preferiva era la sera, quando sia lui che Jian Yi potevano concedersi un'ora di pausa sul divano, a guardare squallidi programmi televisivi. Stavano seduti scomposti sul sofà, in un groviglio di gambe e braccia. Di solito non parlavano – erano troppo stanchi anche solo per chiedere che ora fosse: si limitavano a guardare distrattamente il solito talk show degradante, godendo l'uno della presenza dell'altro. Zhan Zheng Xi, in qualche modo, si trovava sempre ad accarezzare i capelli di Jian Yi, assaporando con le dita la loro morbidezza. Jian Yi, a volte, intercettava la sua mano prima che si posasse sul suo capo, e lasciava un paio di baci sulle dita callose. Sì, decisamente era il momento della giornata che preferiva.

7. Chairs

Erano andati a comprare le sedie per casa almeno dieci volte. Jian Yi aveva l'infausta abitudine di dondolarsi sulle due gambe posteriori delle sedie – di tutte le sedie. E poi, puntualmente, finiva con il romperle. La prima volta che era successo, qualche anno prima, Zhan Zheng Xi si era precipitato nella cucina, allarmato dal rumore che aveva interrotto il silenzio della casa. Aveva visto Jian Yi a terra, che si massaggiava la schiena dolorante e intanto ridacchiava. «Xixi... potrei aver rotto la sedia...» Uno scappellotto e un bacio sfiorato più tardi, i due ragazzi si erano trovati di nuovo al negozio di arredamento vicino a casa. Se Zhan Zheng Xi sperava si trattasse di un acquisto occasionale, avrebbe dovuto ricredersi.

8. Phone

Quando il telefono di casa cominciava a trillare, era sempre una sfida tra Zhan Zheng Xi e Jian Yi per chi dovesse andare a rispondere – nessuno dei due aveva la benchè minima voglia di alzarsi dal divano o dal letto dove riposava. Capitava a volte che lo lasciassero suonare, concordando in più o meno silenzio che non era il caso di abbandonare certe attività per andare a rispondere al telefono. Altra volte, invece, si alzava automaticamente Jian Yi, quando sapeva che il suo ragazzo era particolarmente impegnato nello studio. Specialmente quando era sotto esame, Zhan Zheng Xi viveva in una bolla di stress e concentrazione, perciò era sempre molto grato all'amante quando sentiva i suoi passi strascicati che si dirigevano verso il telefono. E poi, la sua voce dolce: «Pronto..?»

9. Sleep

A volte Jian Yi spariva. Lasciava sul tavolo del salotto il materiale a cui stava lavorando – sempre calcoli aziendali e statistiche – e, senza dire niente, spariva letteralmente dalla circolazione. La prima volta che era successo Zhan Zheng Xi aveva pensato, con un senso di paura mista a disperazione, che se ne fosse andato per sempre, che si fosse stancato di lui e del suo modo di fare, e avesse deciso di andarsene, semplicemente. Ben presto, però, si era reso conto che stava decisamente esagerando. Quello scemo di Jian Yi aveva deciso che sarebbe stato confortevole dormire in giardino, nella zona riparata dal sole, sotto agli alberi frondosi. Visto lo spavento che gli aveva fatto prendere, però, nessuno gli aveva risparmiato un ceffone sulla nuca e del sesso riparatore, furioso e pieno di sollievo per il fatto di non averlo perso per sempre. Beh, non che a Jian Yi dispiacesse quella punizione.

10. Hands

La società non sopportava che due ragazzi dello stesso sesso si amassero allo stesso modo che due ragazzi di sesso opposto. Per questo motivo, Zhan Zheng Xi e Jian Yi non camminavano mai mano nella mano, né davano troppo a vedere di che tipo fosse la loro relazione. Chi non li conosceva pensava fossero semplicemente buoni amici. Chi li conosceva, tuttavia, vedeva bene il lento sfiorarsi delle mani, i cauti sguardi che si rivolgevano senza dire niente, e l'intrecciarsi timido e reticente delle dita, quando erano convinti che nessuno potesse vederli. Ma Mo Guan Shan ed He Tian potevano vederli, eccome se potevano.

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Buongiorno a tutti! È la prima volta che scrivo nel fandom di 19 Giorni, e ho deciso di presentarmi a voi con una serie di drabble fluffose sulla vita quotidiana di Zhan Zheng Xi e Jian Yi. Credo che si sia capito che è ambientata nel futuro, più precisamente in un futuro in cui vivono insieme, la loro relazione è stabile e assolutamente non one-sided, Jian Yi lavora in un'azienda e Zhan Xixi studia all'università. Diciamo quindi che hanno – boh- ventidue – ventitrè anni? Circa. Ho una serie di headcanon in testa su quei due, e questa è una parte di essi.
Può essere che più avanti scriva qualcosa di simile anche per He Tian e Mo Guan Shan (che hanno fatto la loro timida comparsa nella decima drabble *^*), ma per ora no. Aspetto che OldXian ci dia più materiale su cui sclerare e fangirlare.
Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate e se vi potrebbe interessare anche una seconda fic sugli altri due bambini pucciosi! :)
Intanto vi dico che potete trovarmi su [Facebook], [Twitter]e [Tumblr], per ricevere anche aggiornamenti sulle fic.
Besos,
Isa.