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Autore: SignoraHemmings _    06/09/2016    5 recensioni
Era il sesto anno ad Hogwarts per Draco Malfoy.
Quella mattina era, per la prima volta, in ritardo per la lezione di pozioni.
Può una cosa così semplice o cambiare il rapporto tra due persone?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Quella mattina Draco era in ritardo. Correva per i corridoi per raggiungere l'aula in cui si teneva la lezione di Pozioni. Per la prima volta i sui capelli erano spettinati e i suoi vestiti leggermente sgualciti. Finalmente era arrivato davanti alla porta dell'aula. Aprì la porta e un forte arona gli arrivò alle narici:il dolce profumo alla mandorla di Harry. Draco storse il naso. «Perché c'è il disgustoso odore di Potter in questa aula?» quasi urlò Il biondo. Tutti i presenti rimasero a bocca aperta. Non potevano credere a ciò che avevamo udito. «Cosa? Perché mi guardate così?» Hermione e Pansy si scambiarono uno sguardo come a dire "lo sapevo". «Amortentia, Malfoy.» disse, poi, Hermione con un sorrisetto. Il ragazzo sembrò non capire. «L'amortentia è il filtro d'amore più potente. Ha un odore diverso per ogni persona che lo sente, secondo le fragranze che gli piacciono di più, Solitamente la persona sente l'odore del soggetto che l'attrae di più, o di cui è innamorata.» spiegò meglio Pansy. Draco deglutì e arrosì notevolmente, scuotendo la testa negando. «Non potrebbe mai piacermi, Potter!». Il suo sguardo si scontrò con quello del moro. Il serpeverde uscì dall'aula di fretta senza badare ai richiami del professore, si accasciò sulla parete e scosse la testa. Voleva urlare, piangere e correre via da tutti ma fece solo la seconda cosa. Con la testa fra le ginocchia si sfogò. Lacrime calde rigarono il suo viso mentre rivedeva la scena. Provò un immenso imbarazzo per ciò che era accaduto. Intanto, Harry, era appena uscito dall'aula e stava raggiungendo Draco che si trovava qualche metro più avanti. «Malfoy?» Draco si immobilizzò e il suo cuore prese a battere Più velocemente , sentiva come una morsa allo stomaco. «Vattene.»disse senza alzare lo sguardo sul ragazzo innanzi a lui. «Malfoy...» ripeté ancora Harry. Draco alzò di scatto la testa. «Cosa? Che c'è? Vuoi prendermi in giro? Fallo! Ho un cotta per te, ok? Mi piaci fottutamente tanto e ora lo sanno tutti. Contento? Hai ottenuto ciò che volevi? Ora puoi lasciarmi in pace o devi torturarmi per molto?» abbassò di nuovo lo sguardo. Harry rimase stupito, non si aspettava una reazione del genere da parte sua. Lui voleva solo parlare. Draco, dal canto suo, si sentiva impotente e stupido perché non riusciva a controllare i suoi sentimenti da ragazzina. «Draco, guardami.» Il ragazzo in questione perse un battito. Il suo nome era così bello pronunciato dall'altro. Nonostante ciò, non alzò lo sguardo. Il grifondoro, allora, si inginocchiò di fronte all'altro e gli alzò la testa delicatamente e asciugò le lacrime del biondo. «Per favore, voglio solo parlarti.» Malfoy sentì il calore salire alle guance data la vicinanza e al tocco delicato di Potter. Distolse, ancora una volta, lo sguardo. Il moro attirò di nuovo a se lo sguardo del ragazzo e lo fissò negli occhi: grigio nel verde,verde nel grigio. «Perché proprio io?» Draco rise, una risata fredda e senza gioia. «Davvero? Non lo so. Non so perché proprio tu. So solo che quando Guardo quei tuoi occhi verdi mi ci perdo e il resto non conta, So solo che mi piaci dal terzo anno e che prima di capirlo mi consideravo etero, so solo che non ti ho mai odiato in realtà e so solo che ogni volta che mi giro ti cerco tra la folla e che ogni mio pensiero va a te e a come mi fai rammollire.» Il serpeverde era imbarazzato e rosso ma aveva sempre sognato di dire quelle parole all'altro. Il grifondoro era sorpreso eppure sapeva di cosa parlava il biondo e lo fissò semplicemente mentre un bellissimo sorriso fece capolinea sul suo volto. Malfoy rimase incantato a quella visione. «Ti svelerò un segreto ma tu devi avvicinarti» Draco era incerto ma non riuscì a resistere e si avvicinò piano. «Più vicino» Il biondo si avvicinò ancora, trovando il viso del moro a pochi centimetri dal suo. Il suo volto, se possibile, divenne ancora più rosso e tanto era nervoso che iniziò a mordersi il labbro. Harry, che non resisteva più, tirò Draco per la cravatta e fece combaciare le loro labbra. Il cuore del serpeverde batté all'impazzata, le farfalle nello stomaco si fecero sentire ancora di più e credette di avere toccato il cielo con un dito. Anche per il grifondoro fu così. Non si erano mai sentiti tanto bene quanto in quel momento, in cui, le loro labbra si erano schiuse e Harry fece scontrare la sua lingua con quella di Draco in un bacio pieno di amore e dolcezza. Si staccarono, in seguito,solo per riprendere fiato. I loro petti si alzavano e si abbassavano mentre respiravano in maniera irregolare, piano piano i respiri si calmarono e i due si fissarono negli occhi. Harry sorrise, un sorriso a trentadue denti, Draco invece cercò di non far trasparire emozioni. «So che è piaciuto anche a te, inutile cercare di fare l'impassibile.» gli disse scherzoso il moro. «Zitto, Potter!» lo rimproverò il biondo con un broncio, a parer del grifondoro, adorabile. Non resistendo a quella visione, Harry, prese tra i denti il labbro inferiore di Draco. Quest'ultimo emise un leggero gemito che fece eccitare, non poco, il ragazzo che continuava a tirare e mordicchiare il labbro del serpeverde. Poco dopo, i due si scambiarono un'altro bacio. «Perché?» chiese il biondo, dopo che si furono staccati. « E poi sarei io il tardo, Malfoy?» «Zitto e rispondi.» «Come faccio a stare zitto e rispondere? O l'una o l'altra...» lo stuzzicò. «Sono serio, perché?» «Dannazione, io ti amo!» Draco non poteva crederci, il ragazzo che lo aveva mandato in fissazione dal terzo anno, se non prima, gli aveva detto di amarlo. Il biondo credette di poter svenire, o peggio, che tutto fosse un sogno. «Ridimmelo.» «Ti amo.» e gli diede un bacio a stampo. «Ancora.» Continuarono così per cinque abbondanti minuti. «Ti amo anche io...» sussurrò Draco. «Come?» fece il finto tonto l'altro. «Ti amo!»disse con un tono di voce alquanto alto. Harry gli concesse un altro di quei sorrisi mozzafiato che fu ricambiato immediatamente. Draco, per la prima volta, decise di prendere l'iniziativa: tirò Harry dal colletto e lo baciò. Era un bacio passionale, le loro lingue danzavano armoniose mentre i due emettevano piccoli gemiti. Intanto, la lezione di pozione era finita e tutti gli alunni si riunirono nel corridoio. Alla visione di Malfoy e Potter non potettero fare a meno di applaudire, addirittura, il professore Lumacorno, gli fece le sue congratulazioni. I diretti interessati si staccarono e si alzarono. Harry rideva estremamente divertito mentre il volto di Draco era andato a fuoco di nuovo. «Sei adorabile quando arrossisci» «Potter, io non sono adorabile!» Harry gli fece una linguaggia e Draco sorrise. Un colpo di tosse fece riprendere i due. «Guardate che non siete soli eh» disse scherzosa Hermione «Già, se dovete fare cose prendetevi una stanza»aggiunse maliziosa Pansy. Draco, per quella che sarebbe stata la milionesima volta, divenne rosso in viso. Harry, invece, assunse a sua volta un'aria maliziosa. «Draco, perché non accettare la proposta?» «Harry!!» «Devo dire che Hermione e Pansy avevano ragione, state fottutamente bene insieme» disse Ron ad un tratto. Tutti scoppiarono a ridere gioiosamente. ***** Quella sera ci fu una festa per festeggiare il fidanzamento tra Harry e Draco. Furono tutti invitati. Alcuni ballavano, altri scherzavano e altri ancora si ingozzavano di schifezze. Intanto i due festeggiati se ne stavano in disparte a chiacchierare e a ridere. Harry, improvvisamente, si avvicinò all'orecchio di Draco. «Ah, sappi comunque che l'offerta di oggi è ancora valida »gli disse seducente facendo rabbrividire il serpeverde. Draco fissò negli occhi Harry e gli rivolse un sorriso misto tra il malizioso e il dolce. «Andiamo.» Inutile dirvi che i due fecero l'amore e che divennero una cosa sola, inutile ,anche, aggiungere che quella notte fu il sigillo del loro amore che sarebbe stato sincero e duraturo. FINE
   
 
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